2008: la troposfera si raffredda, ma perché?

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Dall'inizio del 2008 la troposfera ha subito un significativo raffreddamento, evidenziando anomalie negative tra le più basse da quanto vengono rilevati i dati via satellite (1979). Il monitoraggio termico della parte bassa dell'atmosfera è decisivo per capire l'impatto del cambiamento climatico: in primis perché all'interno dei primi 12.000km prendono vita tutti i principali eventi meteorologici, poi perché i valori termici osservati sono sicuramente scevri da fattori contingenti quali eccessiva urbanizzazione e difetti tecnici delle centraline di rilevamento. Negli ultimi otto mesi nella media troposfera è stata osservata un'anomalia negativa tra i -0.09°C e i -0.16°C, mentre nella bassa lo scarto oscilla tra i +0.04°C e i -0.02°C. Valori che confermano, ancor più di quelli terrestri, l'attuale rallentamento del global warming, insinuando importanti interrogativi sulle cause che li hanno generati.

Tra gennaio e agosto l'andamento termico della troposfera ha evidenziando una forte discontinuità rispetto allo stesso periodo del 2007 e in generale su tutti gli anni duemila. In base ai dati ufficiali dell'NCDC negli ultimi otto mesi la bassa troposfera (tra gli 0 e 8000m) ha registrato uno scarto negativo rispetto alla media di riferimento di 0.02°C (fonte UAH). Se andiamo a pescare in altre fonti, quali ad esempio l'RSS, notiamo una differenza in positivo di soli 0.06°C. Per quanto riguarda la media troposfera (tra i 3000 e i 10.000km) l'anomalia UAH si attesta sui -0.16°C, mentre quella RSS sui -0.09°C. Nel primo caso parliamo della 4° scarto negativo degli ultimi 30 anni, ovverosia da quando vengono effettuati rilevamenti sistematici.

Analizzando i grafici notiamo che rispetto ai primi 8 mesi del 2007 sono stati persi 0.37°C nella bassa troposfera e 0.34°C nella media; sui picchi assoluti del 1998, invece, il calo si attesta, rispettivamente, a -0.63°C e -0.73°C. Mai negli ultimi 11 anni si era osservato un divario così importante col record del 1998. Per quanto riguarda la bassa troposfera quella del 2008 è la prima anomalia negativa da undici anni a questa parte e tra le più significative dal 1990. Per la media troposfera parliamo del quarto scarto negativo di sempre, a soli 0.09°C dal record del 1989. Se circoscriviamo l'indagine al trimestre estivo scopriamo che quello del 2008 è stato il sesto più freddo degli ultimi 30 anni, con uno scarto di -0.14°C. Per la bassa troposfera, invece, l'anomalia è stata di -0.02°C, all'undicesimo posto della speciale classifica del freddo.

Prima di indagare sulle cause che hanno portato a questo notevole calo termico, è bene eliminare subito una, ovvero quella che provocò le anomalie negative del 1992 e del 1993: l'attività vulcanica. Nel 1991, infatti, fu registrata una delle più catastrofiche eruzioni del secolo, quella del Pinatubo, le cui polveri produssero un calo della temperatura terrestre compreso tra 0.3 e 0.4°C. Quest'anno, con un'attività vulcanica del tutto normale, la media troposfera ha palesato uno scarto negativo più basso di quello rilevato nel 1992 di 0.07°C.

L'assenza di un forcing come quello eruttivo ci porta inevitabilmente a puntare il dito verso altre cause, sia interne al pianeta che esterne. L'attuale minimo solare, tra i più critici degli ultimi 2 secoli, sta probabilmente giocando un ruolo importante, specie sulla medio-alta troposfera. Per quanto riguarda la bassa potrebbe esserci un effetto indiretto legato al maggior tenore di nuvolosità bassa prodotto dalla maggior esposizione ai raggi cosmici (da confermare). All'interno del sistema terrestre, invece, l'attenzione si rivolge ad altri fattori agenti in fasi temporali diverse o concomitanti. Tra gennaio e febbraio l'anomalo innevamento asiatico, tra gennaio e maggio la NINA e l'eccezionale estensione della banchisa antartica e tra giugno e agosto la virata della PDO in territorio negativo. Gli eventi fin'ora elencati, tuttavia, non bastano a spiegare del tutto le anomalie di questi mesi, specie considerando il mite decennio climatico nel quale si inseriscono. Col passare del tempo, forse, riusciremo a fare più chiarezza, nel frattempo la domanda che ci poniamo è la seguente: riuscirà il raffreddamento troposferico a coinvolgere anche le terre emerse?

Fonte : http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-8413.htm