21 Dicembre 2012 tra verità e leggenda

Il Giornale Online

Cosa c'è di vero nella profezia dei Maya secondo la quale il 21 Dicembre del 2012 ci sarà la fine del mondo? Ci sono voluti quasi cento anni per decifrare le tavole che ci sono pervenute da quell'antico popolo e solo oggi comprendiamo il funzionamento del più complesso calendario mai esistito nel quale credenze ed eventi astronomici si mischiano per calcolare e definire lo scorrere del tempo secondo cicli ed ere, l'ultima delle quali starebbe per terminare.

I Maya acquisiscono conoscenze astronomiche di straordinaria importanza mentre l'Europa attraversa ancora l'età oscura del medio evo. Tutta la civiltà ruota attorno calcoli astronomici precisissimi riportati strutturalmente persino nelle costruzioni degli Ziggurat. Essi non credono nella linearità del tempo ma alla sua ciclicità, identificando tempi di ritorno per eventi di importanza maggiore o minore.

Purtroppo quasi tutti i documenti scritti dai Maya furono distrutti dagli spagnoli al seguito di Fernando Cortez nel XVI secolo ma alcuni di quelle tavole furono nascoste dai sacerdoti e sono riuscite ad arrivare fino a noi. La più importante di tutte viene chiamata codice di Dresda (in figura) in quanto si trova attualmente nella città tedesca. Il suo esame cominciò nel 1880 ma soltanto negli anni '80 si è giunti ad una sua completa traduzione. Essa contiene informazioni precisissime sulle eclissi e sugli eventi della fine del tempi, identificati secondo il calendario Maya con la data del 21 Dicembre 2012

Ma come funziona un calendario Maya?

Per la nostra civiltà il tempo è una linea retta che parte da un punto preciso e continua. I Maya credevano che un evento verificatosi nel passato si sarebbe ciclicamente ripetuto. Il calendario Maya dunque replica il tempo attraverso cicli. Il giorno, unità base viene chiamato 'kin' segue Il numero 20 che è un po' una sorta di mese, esso è chiamato 'uinal'. C'è poi il periodo 'tun' 20×18= 360 giorni; Un periodo 'k'atun' 20×360 = 7200 giorni; Un periodo 'B'aktun' 20×7200 =144000 giorni. La data era quindi costituita secondo questi periodi, essa contava 5 cifre ad esempio 7.9.14.12.18 ovvero 7 baktun, 9 katun, 14 tun, 12 uinal e 18 kin.

I kin, i tun e i katun erano numerati da 0 a 19, mentre gli uinal andavano da 0 a 17 e i baktun da 1 a 13. Ciò significa che la data presa come esempio corrisponde al giorno n. 1078098 dall'inizio del conteggio: infatti 18 + 12 x 20 + 14 x 18 x 20 + 9 x 20 x 18 x 20 + 7 x 20 x 20 x 18 x 20 = 1078098. Data di partenza è considerata il 13.0.0.0.0 (che equivarrebbe allo 0.0.0.0.0, se il baktun cominciasse da 0 anziché da 1), coincidente con quella conclusiva, oltre la quale il ciclo ricomincia. Un ciclo completo ha una durata di 1872000 giorni, cioè circa 5125 anni (1872000 = 13 x 144000). Esso costituisce la durata complessiva del 'lungo computo' il calendario con il quale veniva misurato l'effettivo scorrere del tempo.

Esistevano però almeno 3 calendari: Un primo calendario della durata di 365 giorni costituito da 18 mesi di 20 giorni ciascuno a cui si aggiungono 5 giorni con i quali si completa il ciclo (18×20=360; 360+5=365), questi 5 giorni sono considerati molto sfortunati. Corrisponde al nostro calendario solare. Un secondo calendario ha la durata di 260 giorni ed è costituito da 13 mesi di 20 giorni ognuno, si tratta per lo più di un calendario cerimoniale, basato sul periodo della gestazione della donna, veniva utilizzato per raccordare gli eventi celesti con quelli terreni. Eclissi e cicli di venere venivano previsti con questo calendario. Combinando i primi due calendari si ottiene un periodo della durata di 52 anni, al termine del quale i Maya temevano sempre un evento particolarmente catastrofico. Infine l'ultimo calendario denominato lungo computo, il lungo computo contiene i precedenti calendari e misura il tempo dalla nascita mitica della loro civiltà, l'11 o il 13 agosto 3114 a.C. del calendario gregoriano (ciò significa il 6 o l'8 settembre 3114 a.C. del calendario giuliano), e quindi quella conclusiva del ciclo (corrispondente al 13.0.0.0.0) dovrebbe cadere il 21 o il 23 dicembre 2012.

La fine coincide dunque in modo non casuale con il solstizio d'inverno e naturalmente con la fine dell'anno solare secondo il nostro calendario ma non solo. Il 21 Dicembre del 2012 la terra assieme al sole ed al tutto il sistema solare avrà compiuto un 'anno galattico' ovvero un giro completo attorno alla galassia della durata di 25625 anni. Ma le coincidenze non finiscono qui, il 21 Dicembre del 2012 l'asse terrestre avrà anche percorso un giro completo attorno al proprio centro di rotazione secondo la ben nota precessione degli equinozi, per farlo occorrono 25560 anni. I Maya conoscevano il fenomeno della precessione e lo identificavano con l'anno galattico definendolo come periodo complessivo di durata di una civiltà. Questo periodo viene diviso in 5 ere della durata ognuna di 5125 anni. 4 ere sono già passate, l'ultima (quella dell'oro) sta per terminare. Il 21 Dicembre del 2012 il Sole sarà anche allineato con il centro della nostra galassia e si troverà in quella che i Maya definivano con l'entrata nell'aldilà.

Tutte queste conoscenze portarono i Maya a decidere di terminare consapevolmente il lungo computo il 21 dicembre del 2012. Sappiamo poco su come essi immaginassero la fine del mondo, quello che sappiamo per certo è che prestavano molta attenzione alla fine di ogni era. L'unica immagine possiamo averla osservando l'ultima pagina del codice di Dresda. In essa si vede l'acqua che distrugge il mondo, essa fuoriesce dai vulcani, dal Sole e dalla Luna creando oscurità sulla luce.

La terra verrà allora sommersa da una serie di inondazioni? La catastrofe di New Orleans è solo l'inizio dei mutamenti climatici che porteranno a degli sconvolgimenti su scala planetaria? Il ciclo k'atun 4 cominciato nel 1993 e che terminerà proprio il 21 Dicembre del 2012, viene descritto nei testi sacri Maya come una fase di preludio di grandi cambiamenti, un periodo in cui l'uomo riprenderà contatto con se stesso, questa presa di coscienza sarà determinata da eventi catastrofici? Viviamo un periodo di grandi cambiamenti e non si può certamente negare, ma non sembriamo ancora pronti ad affrontare delle trasformazioni necessarie perché la nostra civiltà riesca a sopravvivere molto a lungo, sarà la natura ad imporci di farlo?.

Certo non è realistico aspettarsi che le cose cambino in un giorno ma forse un giorno si guarderà a quella data come un momento in cui la coscienza dell'uomo sarà cambiata in funzione dei bisogni dell'umanità e del pianeta. La domanda giusta allora non è 'Cosa accadrà il 21 Dicembre del 2012?', ma 'Cosa stiamo facendo per evitare che una qualsivoglia catastrofe colpisca l'umanità?'. Solo il tempo potrà dirlo ed il tempo come i Maya sapevano bene, sta per scadere….

Fonte : http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-6761.htm