'Accelerazioni' genetiche nel passato dei primati

Il Giornale Online
Le duplicazioni hanno creato regioni dei nostri genomi particolarmente suscettibili a riorganizzazioni su ampia scala: tale architettura predispone a ricorrenti delezioni e duplicazioni che sono state associate ad autismo e schizofrenia.
Circa 10 milioni di anni fa avvenne un cambiamento genetico cruciale nel genoma di un antenato comune di gorilla, scimpanzè ed esseri umani:

segmenti di DNA cominciarono subire duplicazioni a un tasso maggiore rispetto al passato, creando un’instabilità che nel genoma degli esseri umani moderni ancora persiste e contribuisce all’insorgenza di malattie come l’autismo o la schizofrenia. Tuttavia, la duplicazione genica, che consiste nel raddoppiamento di un tratto cromosomico, non ha conseguenze solo negative: è responsabile anche della flessibilità genetica che ha determinato alcune caratteristiche umane uniche.

“In virtù dell’architettura del genoma umano, il materiale genetico in alcune regioni subisce costantemente delezioni e aggiunte”, ha spiegato Evan Eichler genetista del Dipartimento di Scienze del Genoma dell'Università di Washington e dell’Howard Hughes Medical Institute che ha coordinato il progetto di ricerca. “Esistono veri e propri ‘vulcani’ nel genoma, che producono pezzi di DNA”.

Secondo quanto viene riferito sulla rivista “Nature”, Eichler e colleghi hanno focalizzato i loro studi su quattro differenti specie: macachi, orangutan, scimpanzé ed esseri umani, tutte discendenti di una specie ancestrale vissuta circa 25 milioni di anni fa.
Il primo ramo filogenetico a separarsi fu quello dei macachi, che sono quindi i più distanti dagli esseri umani in termini evolutivi. Orangutan, scimpanzé e umani hanno un antenato comune vissuto tra 12 e 16 milioni di anni fa. Scimpanzè ed esseri umani invece hanno una antenato comune risalente a circa 6 milioni di anni fa.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/_Accelerazioni__genetiche_nel_passato_dei_primati/1334752