Afghanistan: tracce di una regia non terrestre.

Il Giornale OnlinePubblichiamo uno studio del ricercatore Giuseppe Colaminè. L'articolo non è recente, ma quanto mai attuale.

Per chi non lo sapesse, la guerra in Afghanistan ha particolarmente interessato il mondo dell’Ufologia, non certo perché si creda che Bin Laden sia un extraterrestre, piuttosto perché, anni fa, in tempi non sospetti, un articolo pubblicato sulla testata ufologica Stargate sostenne una teoria che all’epoca apparve a tutti come un’iperbole, ma che oggi stiamo rivalutando, pur con incredulità.

L’articolo in questione proviene dalla testata Stargate, risale al marzo 2000 e parla del presunto U.F.O. crash in Canada avvenuto nel 1989, anno della caduta del muro di Berlino.

L’autore sostiene di essere entrato in possesso di documenti riservati forniti da ex funzionari del Blue secret defence, il servizio d’Intelligence dell’Aviazione militare canadese. Stando a questa fonte, nel 1989, un oggetto volante d’origine ignota, si schiantò in territorio canadese, nella regione dell’Ontario. Gli uomini del B.S.D. intervennero prontamente sul posto dove trovarono i rottami dell’aeromobile nonché un frammento intatto dello stesso, all’interno del quale si trovavano due corpi inanimati d’umanoidi grigi. Non furono identificati apparati propulsivi, ma stranamente all’interno dell’oggetto c’erano due computers di produzione terrestre pressoché intatti. Gli esperti del B.S.D., che analizzarono i programmi contenuti negli elaboratori, identificarono un piano terroristico su larga scala, che avrebbe dovuto svolgersi secondo tappe scandite nel tempo. Il piano prevedeva una serie crescente d’attentati perpetrati da gruppi terroristici medio-orientali ai danni delle nazioni occidentali, includenti armi nucleari, batteriologice e chimiche.

Nel programma si parlava dei cosiddetti impiantati, soggetti umani portatori d’inclusi metallici intraorganici di natura ignota. Questi individui, grazie agli innesti che portavano, sarebbero stati psichicamente asserviti alla causa e quindi usati come manovalanza di attentati suicidi. Nonostante le caratteristiche poco terrestri dell’oggetto caduto e dei suoi occupanti, nel programma dei computers non c’era cenno ad intelligenze aliene. (…)

Il B.S.D. acquisì i documenti già nel 1989, quindi doveva esservi in seno ai servizi segreti N.A.T.O. almeno un’opzione di rischio specifico da almeno 11 anni. Perché allora l’attentato dell’11 settembre ha colto la difesa statunitense così impreparata?

È possibile che un gruppo non identificato stia alle spalle del fenomeno terroristico con l'obiettivo di destabilizzare l'equilibrio politico internazionale ed istaurare un nuovo polo di potere sul pianeta.

È un'ipotesi troppo difficile da accettare, non solo per l'idea implicita di un’ingerenza extraterrestre, ma anche per la difficoltà di comprendere l’alternativa che questo movimento d’eventi vorrebbe creare.

Negli anni ‘70 due ex agenti dei servizi segreti USA diffusero una voce inquietante secondo cui governi di nazioni di primo piano collaboravano segretamente con una specie aliena proveniente dal sistema stellare Zeta Reticuli (distanza dal sole circa 40 anni luce). I termini di tale collaborazione venivano nell’insieme definiti il patto scellerato. Essi includevano le seguenti transazioni:

1. Gli uomini avrebbero fornito agli ospiti materiale biologico, cavie animali e cavie umane per compiere esperimenti biologici.

2. Gli ospiti avrebbero diffuso informazioni chiave per costruire manufatti militari (…)

Fra le dicerie circolate negli ultimi venti anni, vi era anche quella secondo cui i Grigi miravano ad uno sterminio delle razze non ariane, avendo essi identificato nei bianchi i soggetti ideali per una fusione genetica con la loro specie che si sarebbe trovata in decadenza biologica. Questo piano sarebbe fallito durante la seconda guerra mondiale, per cause totalmente sconosciute, ma sarebbe stato ripreso negli anni ‘50.

Si è detto anche che John Fitzgerald Kennedy, venuto a conoscenza del progetto, vi si sarebbe opposto duramente ed anche per questo sarebbe stato ucciso.

È probabile che i governi non siano per nulla stati informati di simili trame, piuttosto che esse si siano svolte nell'ombra, all'interno di frange deviate di svariati servizi di sicurezza.

Siamo in piena fantapolitica, dove il romanzesco si confonde con l'inquietante ed ispira fantasie iperboliche.

Apparentemente quindi si tratta di leggende metropolitane, ma, quando negli anni ‘90, un ex alto ufficiale statunitense, Philip Corso, fornì una sorta di confessione al mondo ufologico circa i contatti fra U.S.A. ed alieni, la questione assunse tutt’altro aspetto.

In pratica Corso negò patti e contatti diretti con extraterrestri, sostenendo che all’interno del famoso U.F.O. precipitato nel 1947 nei pressi della cittadina di Roswell, erano stati trovati solo umanoidi inanimati che, all’esame autoptico, erano risultati essere degli androidi molto avanzati tecnologicamente. Corso parlò molto delle tecnologie apprese dall’analisi del disco caduto, citando i microchips, il laser, il plasma magnetico e buona parte dell’odierna nanotecnologia, poi, saltando a piè pari alcuni passaggi politici, affermò che il governo U.S.A. considerava il rischio di un’invasione aliena. (…)

A questo punto potremmo tirare una prima somma: fallito l’accordo con gli U.S.A., finita la Guerra fredda, i Grigi avrebbero perduto il loro pretesto d’intrusione, quindi si sarebbero rivolti ad altri; da qui il programma rinvenuto fra i rottami dell’oggetto volante caduto in Canada.

In quest'ottica, lo stesso terrorismo islamico sarebbe oggetto di una strumentalizzazione da parte di chi ne incoraggerebbe tecnicamente le iniziative, con fini, però, ben diversi da quelli che gli oltranzisti stessi si prefiggono.

C’è una domanda che si porrebbe chiunque leggesse questa storia: “Se i Grigi sono una razza così potente ed avanzata, perché stanno facendo da più di 50 anni un lavoro logorante, quando basterebbe loro un’azione di forza che, in poche ore, metterebbe l’intero pianeta in ginocchio?”

In questa materia il 90% delle domande non ha risposta, ma intuitivamente potremmo azzardare qualche possibilità:

1) Gli alieni hanno uno stile di comportamento che non prevede iniziative violente, proprio in virtù del loro elevato grado evolutivo scientifico-tecnologico, ma piuttosto attuano i loro piani in maniera graduale e, seppur limitatamente, conservativa nei riguardi del sistema uomo-terra.

2) I Grigi non sono soli sullo scenario spaziale. Almeno un’altra specie contrasta le loro iniziative; apparentemente questa specie agisce a nostro favore. (…)

Si ha comunque l’impressione che gli eventi reali si svolgano nell’ombra a nostra totale insaputa.

L’Italia è il paese del complotto, del sotterfugio, delle dietrologie e chi scrive ne è un discreto conoscitore, non per inclinazione caratteriale, ma perché la storia ci ha dimostrato come la verità sia quasi sempre diversa da quella scritta sui libri di ieri e sui giornali di oggi.

A distanza di anni, secoli, millenni, veniamo a sapere dei retroscena di eventi di ogni tempo, dalle Guerre puniche, al Sacro Romano Impero, fino alla seconda guerra mondiale.

Dovremmo perciò incominciare tutti a chiederci seriamente chi o che cosa muova realmente gli eventi che rendono instabile l’evoluzione della nostra specie, fino alla nostra quotidianità. Se è vero che “Dio non gioca a dadi”, non è detto che qualcun altro, molto meno potente, ma sicuramente più avanzato dell’uomo, stia giocando a burattini con la nostra storia.

di Giuseppe Colaminè

Fonte: http://zret.blogspot.com