Allarme fracking, gli esperti: “ambiente devastato, dare priorità alla scienza”

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frackingDi Peppe Caridi

”Non possiamo permettere che lo sviluppo del fracking surclassi la comprensione dei suoi impatti ambientali”. Con questo appello, rivolto alla comunita’ scientifica ma anche all’industria e alla politica, un pool di otto biologi internazionali lancia l’ennesimo allarme sul fracking, la fratturazione idraulica usata per estrarre il gas da scisto. Mentre le attivita’ estrattive procedono a passi da gigante, spiegano gli esperti sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment, non sono chiare le conseguenze sulla natura. Con il fracking potenti getti di liquidi vengono usati per creare una frattura nelle rocce del sottosuolo che imprigionano petrolio o gas, cosi’ da poterli estrarre.

In Usa la produzione di gas con questa tecnica e’ cresciuta, dal 2007 a oggi, di oltre il 700%, mentre l’Ue agli inizi di quest’anno ha lasciato liberi gli Stati di decidere se sfruttare o meno lo shale gas. I liquidi impiegati per fratturare le rocce possono contenere, oltre all’acqua, alla sabbia e a varie sostanze chimiche, anche ”sostanze carcinogene e radioattive” che espongono al rischio di contaminazione, spiegano gli esperti. Accanto a questo c’e’ la perdita di habitat. ”Un singolo pozzo comporta una perdita di vegetazione tra 1,5 e 3,1 ettari, e ogni pozzo provoca un inquinamento di aria e acqua, acustico e luminoso, che puo’ interferire con la salute e la riproduzione della fauna selvatica”, sottolineano i biologi.

Fonte: meteoweb.eu