Alzati e cammina: più vicina la cura per le paralisi?

Il Giornale Online
Grazie a trapianti selettivi di cellule provenienti dal naso e dai centri olfattivi

di Tommaso Caldarelli

Una scoperta che viene definita dagli scienziati “straordinaria” e riguardo la quale sarà fatta partire la sperimentazione anche sugli esseri umani, dopo risultati davvero incoraggianti visti sui cani: animali completamente paralizzati alle gambe posteriori sono stati in grado di tornare a camminare, “e correre”, grazie a trapianti selettivi di cellule provenienti dal naso e dai centri olfattivi, in grado di proteggere la ricrescita delle cellule nervose (proprio quelle danneggiate nelle malattie della colonna vertebrale).

DAL NASO ALLE GAMBE – Questo tipo di cellule, ci spiega l’[link=http://www.independent.co.uk/news/science/revolutionary-transplant-operation-could-benefit-paralysed-patients-say-scientists-8327221.html]Independent[/link], sono note per la capacità “di proteggere la ricrescita delle cellule nervose nei centri olfattivi sottostanti al cervello. Queste cellule devono ricrescere costantemente perché sono esposte a danni sistematici da parte dell’ambiente esterno”. Secondo lo studio pubblicato nel journal Brain dell’università di Oxford, il team del professor Robin Franklin dell’Università di Cambridge ha analizzato 34 cuccioli di cani con danneggiamenti abbastanza importanti alla colonna vertebrale: “Gli scienziati hanno trapiantato cellule olfattive in 23 cani, usando i rimanenti 11 come verifica per vedere se i trattamenti avrebbero avuto effetto”. Secondo il professor Franklin ”tutti i cani che hanno ricevuto il trapianto delle cellule olfattive hanno mostrato significativi miglioramenti nella loro mobilità”, il che ovviamente non è stato riscontrato nel gruppo di controllo.

RIVOLUZIONARIO – I risultati sembrano essere addirittura sorprendenti: “Parliamo di cani che sono passati dall’essere paraplegici all’essere in grado di camminare, il che è sconvolgente. Mostra in maniera chiarissima che queste cellule hanno il potenziale per essere trapiantate, e ci suggerisce che anche pazienti umani ne avrebbero beneficio”. Ora il test passerà allo stadio di sperimentazione umana dopo aver passato il primo test, quello tossicologico. Tuttavia, c’è da precisare che questo tipo di trapianti potranno solo stimolare la ricrescita di cellule spinali compromesse da poco tempo: “Rigenerazione nervosa su distanze maggiori è davvero improbabile, il che significa che questa tecnica non aiuterebbe a ripristinare il controllo perduto su movimenti delle mani e funzioni sessuali”. Insomma, non è certo la cura per la paralisi, ma è il progresso più interessante in questo campo da molto tempo a questa parte.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/610109/piu-vicina-la-cura-per-le-paralisi/