Applicazioni della teoria del tutto

Applicazioni della teoria del tutto

TEORIA del TUTTOIl principio di equivalenza tra gravità e intelligenza apre scenari nuovi nel mondo scientifico: la “Neuro-Elettronica” è l’applicazione clinica di un effetto neurofisiologico sorprendente, in forza del quale l’approccio clinico a molte patologie, cambierà completamente, rendendo possibile, per esempio il recupero immediato di gravi blocchi di articolazioni, come quella del ginocchio, ma non meno di importanti ischemie cardiache oppure disendocrinopatie e perché no, défaillance della sfera sessuale, in entrambi i sessi.

Impressionante è rendersi conto che il nesso elettrone-coscienza di Hameroff e Penrose, unito alla nozione che il “motore” che tiene uniti gli astri non è di dominio della “phisica”, bensì della “psicologia”, ci porterà a scoprire l’inimmaginabile! Per scrivere questo articolo, ho dovuto riflettere a lungo sulla mia posizione di medico iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi della Provincia di Viterbo, che ha una posizione professionale pubblica, quale Dirigente Medico di un Ufficio Medico Legale e pertanto non può metterla a repentaglio, lasciandosi andare in affermazioni sconvolgenti, quando incredibili e atte a far rabbrividire i lettori e a suscitare uno stupore incontenibile.

Tuttavia ho concluso che ho l’obbligo morale di far conoscere le cose di cui io sono venuto a conoscenza, impegnandomi più che posso per presentarle in un modo chiaro e scientificamente serio, affinché si comprenda, senza equivoci e interpretazioni di fantasia, che nel mondo della Fisica davvero sono caduti quei paradigmi, i quali hanno autorizzato per molto tempo a ritenere attendibile una nettissima dicotomia tra le competenze dello “spirito” e quelle della “materia”.

Il principio di causalità è per Fisici e Filosofi

Qualche tempo fa sembrava indubitabile che il principio di causalità, per il quale una causa deve avere il correlato con un effetto, avesse attinenza solo con oggetti materiali, ovvero fisici: misurabili con strumenti della fisica e collocabili tra “grandezze” fisiche. In altre parole, un calcio fa volare via un pallone, come le onde elettromagnetiche, in un forno a microonde, fanno bollire l’acqua; ma si pensava, concentrarsi mentalmente di dare un calcio ad un pallone, non lo può muovere di un micron!

Alla luce di quello che di giorno in giorno si rende evidente, proprio nei laboratori di fisica (il “teletrasporto” dei fotoni e la realtà dell’entenglement a distanza) e nelle sale operatorie (la riuscita clinica di “interventi chirurgici” soltanto simulati ), emerge incontrovertibilmente la verità, che il mondo, l’uomo, le parti di cui si compone e le parti di cui si compongono le parti, non funzionano affatto secondo le regole della “orologeria ad ingranaggi” (modo di dire, che mi ha insegnato il buon Massimo Teodorani e di cui gli sono grato).

Per l’establishment “errore” è una parola inammissibile

Il fatto che all’establishment non piaccia dover ammettere un funzionamento del mondo, diverso dai paradigmi convenzionali, è tutta un’altra storia. Comunque il mondo funziona in un certo modo e credo sia meglio rendersi conto di come funziona, piuttosto che infuriarsi, quando i conti non tornano e pertanto cade dal piedistallo Newton o qualche altro blasonato. Non ci tornerò più sopra: due gravi fatti di Elementi diversi, non cadono a terra con la medesima accelerazione e nemmeno cade un vivo con la stessa “g” di un morto; dacché la gravitazione non solo non è universale, ma nemmeno è l’effetto di una Forza fisica, piuttosto della volontà di Colui che provvede e fa muovere tutto ciò che esiste. Vi ricordate vero, “Chi” si incontra, scendendo giù nelle dimensioni sub-nucleari…?

Anche con l’incredibile questione del Sistema Periodico non più conforme al limite classico 126, è ora di dirlo a tutti che è caduta per sempre la teoria di Majer-Jansen-Wigner premiata col Nobel, per la quale si pretendeva la stabilità del nucleo al numero atomico 1 e al numero atomico 114. L’unico atomo stabile è l’idrogeno e man mano che si sale nel Sistema Periodico, gli elementi non possono che avere un’emivita sempre più breve. E’ “ontologico”, non solo un fatto di stabilità del nucleo. (Solo il protone vive in eterno !). Io mi sono anche incontrato al GSI di Darmstadt con i Fisici che hanno “rifatto” i calcoli della Tavola Periodica, concludendo che non può avere più di 116 caselle ed ho concordato perfettamente sul numero 116, segnalando che stante esservene 4 perfettamente “piene” di Vuoto Quantomeccanico, resta il posto giusto per 112 elementi, come del resto sperimentalmente il GSI ha dovuto imbattersi nell’impossibilità di montaggio dell’atomo con 113 protoni, per prendere atto che l’atomo-112 è l’ultimo.

Il fatto che poi nel Tempio della Fisica Nucleare del C.E.R.N. a Ginevra, qualcuno dica che il Bosone di Higgs deve essere trovato a tutti i costi (al costo di falsificarne la rilevazione, come è già successo con gli atomi 114-116-118? Chiedo io, poco fiducioso nella serietà scientifica di chi ha in mano la ricerca mondiale e non vuole essere superato da un umile fisico, come me, che ha appena carta e penna per fare i calcoli ed è forte solo per l’enorme passione verso le questioni fondamentali della Scienza, non per altro); altrimenti il Modello Standard crolla, ripropone il maggiore attaccamento ai paradigmi, che alla verità. “Immaginatevi due esperimenti che insieme costano una cifra da infarto e a cui lavorano migliaia di persone, per trovare una cosa che non c’è !!!” – “Politicamente sarebbe un d i s a s t r o, … perché vorrebbe dire che il modello funziona benissimo, ma è sbagliato !!!” (Tratto da un’intervista fatta su L’ESPRESSO dell’8 Marzo 2007 al Fisico del “Progetto Atlas” Ludovico Pontecorvo, nell’articolo “Pronti per il Big Bang” a firma di Daniela Minerva.

Ad onor del vero l’articolo riporta sorprendentemente anche l’ammissione…, che il Bosone “potrebbe” (!) davvero non esistere. Sebbene il Prof. Pontecorvo dichiari che con i mezzi spaventosi a disposizione del CERN, non ci dovrebbero essere problemi a trovare quanto cercato affannosamente. In ogni caso, si dice, nella previsione che le bugie abbiano le gambe corte: “la fisica sarà cambiata !!!” In altre parole c’è da aspettarsi sul serio che un modello sbagliato, ma che “funziona” benissimo, rimanga come paradigma di una fisica stravolta, nella quale si dirà ancora che il 97 % della materia esistente nell’universo è ignota e quindi bisogna chiudere un occhio se i conti non tornano e continuare ad avere fede nel materialismo. “Le Scienze” di Aprile titola in copertina:

“Una forma sconosciuta di energia ha in pugno il destino dell’universo” e nell’articolo di Christopher J. Conselice “La mano invisibile dell’universo”, si legge che l’energia oscura non accelera solo l’espansione del cosmo: governa anche la forma e la posizione delle galassie nello spazio. In rilievo l’idea che l’energia oscura potrebbe essere il collegamento fondamentale tra diversi aspetti, ritenuti indipendenti, della formazione delle galassie. (!)

Che io possa rimanere allibito, leggendo queste cose, mi sia consentito. Nemmeno il titolo “la mano invisibile”… mette sulla buona strada gli addetti ai lavori, i quali purtroppo credono che nelle loro “osservazioni scientifiche”, Dio non debba entrarci e che loro si dedicano a della “materialissima” scienza. Reiterando ostinatamente che la scienza può solo occuparsi di materia, ignari cha la materia possa avere dei “genitori”, caratterizzati dall’incredibile proprietà affatto fisica, di non appartenere a questo mondo.

Mai è stato coniato un aforisma più adatto a rimanere scolpito a caratteri cubitali nella storia della Scienza). Cecchè se ne dica, a creare il mondo non è un Bosone! Per poter fare il Physicist (fisico), faccio il Physician (medico) e per qualche comprensibile ragione i mass media di “potere” evitano con cura di intervistarmi, come del resto Riviste Scientifiche accreditate (in “alto”) mai hanno pubblicato la Nuova Tavola Periodica dei 112 Elementi, che eloquentemente mostra “quello” che manca in Fisica, per sbrogliare la matassa ingarbugliata creatosi a seguito di una serie incredibile di “inciampi scientifici”.

Qualora io avessi dei piccoli dubbi sull’esattezza della mia Tavola Periodica con i Gas Nobili al centro o sui miei calcoli, che danno la gravità per non quantizzabile, mai sarei venuto a proporre i miei articoli, ad un pubblico, che a dispetto dei miei colleghi fisici, che parlano solo agli addetti ai lavori, è molto attento e capace di cogliere con encomiabile intelligenza e eccellente preparazione scientifica, le ricadute epistemologiche di quello che scrivo, in campi dello scibile, che io nemmeno sapevo ci fossero! Senza nulla togliere alla medicina e alla chirurgia io professo il rispetto della ViTa Dicendolo energicamente e senza ripensamenti, mi dissocio da un modo di fare che crede fermamente nel “materialismo” di un Sistema Periodico dove ancora non si è stabilito dove sia il “capolinea” e di un Modello Standard fondato sulla certezza assoluta che la gravità sia una Forza.

Le mie basi epistemologiche poggiano sulla certezza che gli Elementi sino 112 e a crearli sia il Vuoto Quantomeccanico, responsabile anche della gravità, ma attraendo gli atomi dal loro “interno”, non “sparando” gravitoni all’esterno. Questa è la mia Fisica e invero la Fisica. Tutti quelli che ci credono e vogliono divenire competenti della Nuova Fisica, che sarà necessario imparare, per essere al passo con i tempi nuovi, che stanno per presentarsi, sono invitati ad afferire presso la mia Scuola. (Scuola di Fisica ed Epistemologia Generale).

A Roma posso vantare già 500 persone, che credono nel mio modo di impostare la Scienza e orgogliosamente mi hanno portato un bell’articolo pubblicato su “Repubblica” di Sabato 10 Marzo 2007, dove si dice che quattromila studiosi hanno stilato la classifica delle prime dieci scoperte, che sconvolsero il mondo e al primo posto hanno messo la Tavola Periodica di Mendeleev. I miei allievi hanno commentato che è sì la Tavola Periodica la più fondamentale base epistemologica della storia della Scienza, ma la “Nuova Tavola Periodica”, la quale veramente sconvolgerà il mondo, quando l’Umanità intera si renderà conto di quelle 4 caselle nere…

Quattro caselle nere e la Teoria del Tutto è fatta!

Il mio precedente articolo sulla Teoria del Tutto, dove si rende fruibile a tutti i lettori la sconcertante nozione che è il Rishone TAHU, il quale compone il Vuoto Quantomeccanico insieme al Rishone VAVAHU, la ragione semantica delle TTT (3 t) della parola “Tutto” e… …la spiegazione concettuale del “quid” da cui originano veramente tutte le cose, avrà sicuramente scosso gli animi, fino a folgorare le menti di quelli più riflessivi. Per quanto la cosa possa turbare i Fisici, che da anni si sono posti l’obiettivo di arrivare a trovare il “compromesso”, che deve conciliare la Meccanica Quantistica con la Gravitazione, posta nei termini della Teoria della Relatività di Einstein, questa è la “soluzione” per arrivare all’equazione “omni-comprensiva” e non ce ne può essere un’altra!

Le Forze Fondamentali non comprendono la Gravità. La Gravità c’è ma non ex-iste.

Resta “nascosta” nel “pozzo di San Patrizio” della materia (anche il monumentale pozzo di Orvieto è finito nella Nuova Fisica del dottor Corbucci, Vedi articolo sulla Fisica Quantistica a pag. 20 di S & C n° 19) e contro ogni previsione scientifica “materialista”, finisce per manifestare la sua insospettabile equivalenza con una una sorta di “intelligenza cosmica”, la quale “provvede” a far muovere tutte le cose del Creato con ineffabile precisione e ineccepibile armonia.

La gravitazione non è universale ma intelligente

L’emozione che si prova arrivando a capire questa “cosa” incredibile, ma v e r a (!), non si può riferire con nessuna parola. Sono rimasto per giorni interi letteralmente rapito da questa “sorpresa” da deliquio dell’intelletto, col fiato mozzato al pensiero che i corpi si attraggono per effetto dell’Intelligenza, di un Ente nascosto nel cuore degli atomi, che provvede… Viene da svenire all’idea che sia davvero così! Devo dirvi, che peraltro ho anche compreso perfettamente quello che accadrebbe ad un essere vivente, uscendo dalla sfera gravitazionale del Sistema Solare ed ora ho una cognizione perfetta dell’intero universo e della ragione per la quale noi ci sentiamo “soli” nell’Universo e dispersi come un puntino insignificante nel firmamento grande 13,7 miliardi di anni luce.

Ditemi se posso preoccuparmi allora dello scalpore che potrei suscitare, scrivendo il resto dell’articolo, dove dirò che c’è un modo diverso di fare “clinica” e di curare molte patologie, che affliggono l’uomo, rispettoso dell’integrità fisica. Primum non nocere = Sto parlando di un approccio sconcertante ai problemi medici. Per amore di chiarezza porto l’esempio dell’esperienza paradigmatica di una signora non immaginaria, ma realmente esistente, che all’età di 30 anni circa, per un ginocchio tumefatto, sformato e disseminato di ecchimosi e un dolore interno lancinante, è finita da un luminare della Onco-Ortopedia, il quale ha pensato fosse giusto secondo scienza e coscienza asportarle quasi tutta la parte articolare del ginocchio, per sostituirla con una tecnologica artoprotesi.

Per farla breve, la signora ha dovuto dopo 20 anni subire un reintervento sulla protesi, la quale si è rotta ed ora è disturbata ancora da dolori, tumefazioni e chiazze emorragiche. Questa signora avrebbe potuto risolvere tutti i suoi problemi, utilizzando l’applicazione di un concetto, di cui parleremo subito; evitando di subire i pesantissimi interventi chirurgici.

La j-gravità alla neuro-elettronica

Il passo non è breve. C’è in mezzo tanta di quella storia scientifica, in cui finisce per essere nominato Luigi Galvani, il primo Elettro-Fisiologo; noto medico del 18° secolo. La mia scoperta enorme è la seguente: il riflesso psico-galvanico si produce quando la corteccia cerebrale “fabbrica” un pensiero e il pensiero è stimolato da ogni piccola porzione somatica, in cui sia turbato un equilibrio. Generalmente si intende per riflesso psico-galvanico, una variazione dell’impedenza elettrica cutanea, a seguito di parole dal potere “conturbante”. vedi: Neuro-Elettronica.

In 20 anni di applicazione clinica di uno strumento elettronico di nome neuro-sweep, da me realizzato con soluzioni elettroniche d’avanguardia, mi sono reso conto che una persona che ha un ginocchio bloccato, per un processo patologico interno, ma potrebbe essere qualsiasi segmento scheletrico, comunica al cervello qual è la noxa che lo disturba; la comunicazione passa dal metamero “competente” nella colonna vertebrale e di ritorno dal cervello, partono in discesa “segnali” atti a permettere di azionare una sorta di “risoluzione” del problema. Finché questo procedimento elettro-fisiologico funziona, non si assiste mai a problemi funzionali.

Quando a causa dell’età, per effetto della quale semplicemente i dischi intervertebrali si schiacciano (è la ragione per la quale si perdono cm di altezza, invecchiando !), si avvera un difetto di comunicazione di tutti questi miliardi di messaggi in salita e in discesa. Potendo in qualche modo rintracciare “vedere” su un monitor la natura del difetto spinale e potendo “accedere” con una precisione assoluta, dentro le afferente e le efferente (i singoli sottilissimi “fili” che vanno in su e quelle che vanno in giù), in un istante un ginocchio bloccato, dolente e rigonfio di liquidi organici, torna in piena forma e perfettamente funzionante, senza più il minimo dolore. Il principio funziona perfettamente per le afferenze e le efferenze del distretto genitale in entrami i sessi, ripristinando perfettamente “sensibilita” perdute e funzionamenti compromessi, si dice dall’età, senza immaginare lontanamente come agisce davvero patogeneticamente l’età sulla colonna vertebrale. In linea teorica tutte le funzioni organiche e d’apparato sono correlate prima che a noxe ritenute “locali”, ai “circuiti” elettro-fisiologici sopra descritti.

Esempio: inutile trapiantare un rene, al posto di un rene “grinzo”, diverrà immediatamente grinzo. Inutile togliere chirurgicamente vene varicose, le restanti diverranno subito ugualmente ectasiche, se non si rimuove il circolo patogenetico spinale. Inutile praticare una tiroidectomia se la persona è affetta da cervicoartrosi. Il ripristino dei nervi che innervano la regione tiroidea, fa guarire istantaneamente dal problema endocrinologico, apparentemente locale. Inutile rivascolarizzare con i famosi “shunts” un cuore male innervato, da un torace in cui vi siano vertebre schiacciate nei metameri cardiaci. Inutile praticare un’isterectomia, per fibromatosi o altri problemi dell’utero, se la causa sono nervi un po’ “compressi” a livello lombare. Potrei continuare. Se il concetto è stato afferrato, mi fermo qui.

Che cos’è il neuro-elettrone

Questo nome l’ho inventato in onore di Roger Penrose, che ha compreso per primo la “neuro-elettronica” = il moto elettronico, per effetto del quale si ha la coscienza.

Che cos’ è il neuro-swepp

E’ un complesso apparato elettro-nucleare e potrei darne una delle mie definizioni “lapidarie”: “è una estensione di Dio, che fuoriesce dal Vuoto Quantomeccanico, per potersi insinuare nel corpo di un uomo sofferente di qualche malattia e restituirlo alla salute”. Volete sentire come funziona ?

Una sonda cilindrica metallica, con una punta sensibile alle variazioni termiche del piano cutaneo e ai “neuro-elettroni”, esplora la colonna vertebrale delicatamente. L’operatore la ferma sulla verticale dei punti, dove sullo schermo di un oscilloscopio il neuroelettrone captato mostra la sua “comunicazione”, riferendo da quale sottilissimo “filo” proviene. Quello è l’accesso chirurgico alla patologia. Da li si può entrare, senza azione fisica, ma con una corrente qualificabile “neuro-elettronica” proprio esattamente, tra milioni di fili, nell’unico che interessa, comunicando nel disco inter-spinale “disturbato” da uno schiacciamento o altro, come tornare a dialogare col cervello e come ritornare nello stato ante quo.
L’operazione è fantascientifica e non può non concludersi nella perfezione del risultato di un’ immediata e duratura scomparsa del problema.

La “ciliegina sulla torta” è data dalla considerazione che il riflesso psico-galvanico ha generato un disturbo corticale cerebrale, che si traduce in un “pensiero” che circola ostinatamente. Per la nozione un neurone = un complesso di Freudiana memoria, ci si deve rendere conto che chi ha avuto per molto tempo un forte dolore o una malattia, ha incorporato mentalmente un “complesso” = un disturbo d’ideazione, che lo porterebbe a soffrire, anche una volta risolto il problema fisico. Non ci crederete, ma basta “somministrare” l’ascolto di una semplice “parola” alla persona disturbata, che anche questa noxa superiore scompare per sempre. La parola giusta è generata da un sintetizzatore elettronico, che “parla una lingua” comprensibile all’inconscio del soggetto ed è rapida nell’azione come la password digitata sulla testiera di un computer: chi ha letto sul n° 18 di S & C la soluzione del Macro Prize e ha visto come funziona il cervello e i “tasti” delle consonanti, può capire tutto, senza rimanere letteralmente sbalordito.

Ora provate ad immaginare un medico, che invece di fare quello che si fa alle persone normalmente in sala operatoria, sfiora delicatamente dietro alla schiena e poi “soffia” un lievissimo flusso elettronico, facendo ascoltare una parola ristoratrice. Non è fantascienza, è possibile già da subito. A condizione che si comprenda che questi “miracoli”, sono il portato di un tipo di Fisica, che si è resa conto che la gravità è l’effetto del pensiero e non già di inesistenti “gravitoni”, che tirano giù per i piedi i corpi pesanti. …E il pensiero non è qualcosa di meno inerente la Fisica, di una bilancia ! (..E di un flusso di elettroni di Penrosiana e Hameroffiana memoria). Se questo non serve a convincere i fisici, che è ora di cambiare la Tavola Periodica e di smettere di cercare il Bosone di Higgs, non è certo colpa mia.

Mentre, se non serve a convincere i medici di desistere dal prendere a martellate la materia, quando è più potente lo “spirito”, ciò da cui la materia viene “fuori”, forse è colpa della gente, che preferisce essere presa a martellate, che “accarezzata” e trattata con “toccanti” parole. Non dimentichiamo mai che, (lo insegna la storia della medicina) i medici più pagati, erano anticamente e sono oggi, quelli che fanno urlare la gente di dolore, mentre un medico “dolce”, viene scambiato per “blando e timoroso”, finanche inadempiente.

Massimo Corbucci