Ascorbato di Potassio: arma efficace contro le malattie degenerative

Ascorbato di Potassio

Già nel 1932 Moravel e Kishi misero in evidenza l’alta concentrazione di POTASSIO all’interno della cellula sana in normale attività fisiologica; contemporaneamente notarono i seguenti valori di concentrazione di POTASSIO in vari tessuti neoplastici (tumorali).

– Tessuto sano : 290mg/100ml.
– Tessuto neoplastico : da 50 mg/100ml fino a 5 mg/100ml
a seconda della malignità del tumore considerato.

Dean Burk, del National Cancer Institute, dichiarò gia nel 1969: il grande vantaggio che gli ascorbati possiedono come potenziali agenti anticancro è che essi sono partilcolarmente non tossici per i normali tessuti del corpo e possono essere somministrati senza effetti collaterali degni di nota anche a dosi estremamente alte (fino a 5 g/kg o più). Il biochimico Gianfranco Valsè Pantellini della New York Academy Of Science notava gia’ negli anni ottanta l’attività dell’ ascorbato di potassio nei confronti delle malattie degenerative ed in particolare nei confronti delle degenerazioni Tumorali. Valsè Pantellini stabilì dosi e tempi di somministrazione di questo rimedio assolutamente non tossico e benissimo tollerato determinandone il valore di rimedio eminentemente preventivo oltre che curativo.

Introduzione

Nell’organismo umano, i processi metabolici di base a livello cellulare sono di tipo bio-chimico-fisico. Il corretto funzionamento cellulare è regolato da quattro cationi: sodio, calcio, potassio e magnesio, attraverso i processi di legami reversibili che influenzano le reazioni di ossidoriduzione.

In particolare il Potassio è considerato il catione guida (cofattore) dei processi metabolici intracellulari. L’organismo sano si contraddistingue per il corretto funzionamento della pompa Sodio-Potassio. L’acido ascorbico, che è un fortissimo antiossidante, si comporta come “veicolo trasportatore” per il Potassio, mantenendo o riportando la sua concentrazione intracellulare ai valori corretti.

Infatti, uno squilibrio di questo catione è il segnale che l’organismo è a rischio di processi degenerativi e porta come conseguenza lo sbilanciamento degli altri cationi. L’importanza del potassio per il metabolismo cellulare e la sua carenza nelle patologie degenerative è nota in letteratura fin dagli anni ’30. Durante la degenerazione, c’è una perdita di potassio intracellulare avantaggio del sodio (alterazione della pompa sodio/potassio), con conseguente sbilanciamento elettrolitico. Questo evento, che completa una catena di processi bio-chimico-fisici complessi, ha un peso decisivo nella proliferazione incontrollata delle cellule degenerate perchè il potassio è un elemento che gioca un ruolo decisivo nella regolazione dell’attività metabolica di enzimi e proteine.

La perdita di potassio è legata ad una degradazione di particolari strutture proteiche ed enzimatiche conosciute con il nome di anelli pirrolici e l’unico modo per reintegrare questa perdita è attraverso la somministrazione di ascorbato di potassio. L’acido ascorbico, oltre all’effetto antiossidante, si comporta da veicolo di trasferimento intracellulare per il potassio ed è in grado di sostituire le strutture pirroliche degradate.

Nell’esperienza del biochimico Dott. Gianfranco Valsè Pantellini questi fatti producono un arresto nel processo di proliferazione incontrollata, un riequilibrio degli elettroliti con ripristino del corretto metabolismo cellulare ed un ripristino del corretto funzionamento cellulare.

L’ascorbato di potassio non è una metodica alternativa perchè agisce sui meccanismi cellulari fondamentali e può essere considerata come una metodica biochimica di base.

L’interesse per l’agente antiossidante ascorbato di potassio è legato appunto agli straordinari effetti contro le patologie degenerative, ed i tumori in particolare, perchè agisce per ripristinare il corretto equilibrio di potassio intracellulare, alterato dalla patologia intra cellulare.

– Nell’ottobre del 2004 l’Ascorbato di Potassio è stato integrato con il Ribosio

Il ribosio svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare ed è lo zucchero che è implicato più direttamente nella sintesi dei nucleotidi. E’ il precursore fondamentale nella biosintesi del RNA e dell’adenosina (elemento essenziale nella produzione di ATP e nell’ATP-asi sodio-potassio, la cosiddetta pompa Na/K) e, nella forma deossiribosio, nella sintesi del DNA. Il nostro corpo è in grado di produrre o, come si dice più precisamente, sintetizzare il ribosio (cosa che invece non è possibile per l’acido ascorbico, che deve quindi essere assimilato con la dieta alimentare o con integratori di vario tipo) ma in determinate condizioni questo processo di sintesi può essere limitato o, peggio, danneggiato (questo forse era già stato messo in evidenza in lavori scientifici pubblicati negli Stati Uniti negli anni ’50).

Si tratta di una novità anche in campo internazionale. Con l’assunzione per via orale, viene metabolizzato e non interferisce (almeno ai dosaggi che la Fondazione utilizza) con la glicolisi. Si tratta di una novità assoluta in campo internazionale, poiché questa sostanza non è mai stata impiegata a livello terapeutico né preventivo verso patologie oncologiche e/o degenerative.

L’impiego del 2% di ribosio rispetto all’acido ascorbico, è legato alla sua potenziale attività catalitica per velocizzare il processo di assorbimento di potassio nel citoplasma cellulare, anche perché non segue il destino della vitamina C (dopo pochissime ore dall’assunzione si trasforma in acido ossalico e se ne va dall’organismo per via renale), ma si “consuma” in modo diverso.

– Domande e risposte frequenti

La prevenzione

L’Ascorbato di Potassio interviene per riequilibrare i meccanismi che sono all’origine dei processi degenerativi ed agisce anche per potenziare la risposta immunitaria dell’organismo alle aggressioni di “agenti esterni. Si capisce quindi l’importanza di una corretta prevenzione basata sull’impiego di Ascorbato di Potassio, la cui efficacia preventiva potrebbe essere indagata attraverso un’indagine epimediologica adeguata. Per l’assenza di tossicità e di effetti collaterali (a meno di intolleranza alla Vitamina C) l’assunzione del composto può essere protratta a tempo indeterminato.

– Come si assume l’Ascorbato di Potassio

L’Ascorbato di potassio è un sale ottenuto dall’acido ascorbico, facilmente solubile in acqua, che si ottiene mettendo insieme acido L-ascorbico (Vitamina C) e bicarbonato di potassio in forma cristallizzata purissima. I due componenti, già dosati, devono essere mantenuti separati e protetti dall’umidità e dalla luce, essendo igroscopici e fotosensibili (particolarmente l’acido ascorbico). L’Ascorbato di Potassio si ottiene sciogliendo i due componenti in 20 cc di acqua in un bicchiere di vetro. Per evitare possibili fenomeni di tipo ossidativo, si consiglia di non utilizzare cucchiaini metallici permiscelare la soluzione.In linea di principio, l’assunzione in senso preventivo deve essere fatta tutti i giorni la mattina a digiuno (15 minuti prima di una colazione leggera o 45 minuti prima di una colazione abbondante).

Il dosaggio medio di ascorbato di potassio consigliato a livello di prevenzione dipende dalla valutazione dei dati ematochimici, dell’anamnesi remota e dei fattori di rischio di ciascun soggetto.

Fondazione Internazionale Valsé Pantellini

La Fondazione Internazionale Valsé Pantellini per la Ricerca e lo Studio delle Malattie Degenerative (Valsé Pantellini International Foundation for research and Studies on Degenerative Diseases) è nata nel 1998 per onorare e continuare gli studi e le ricerche sull’ascorbato di potassio (sale derivato dall’acido ascorbico) iniziati alla fine degli anni ’40 dal biochimico fiorentino Gianfrancesco Valsé Pantellini, deceduto a Vicchio del Mugello (Fi) il 19/12/99.
La Fondazione Internazionale Valsé Pantellini è senza scopo di lucro (non-profit), ed i principali obiettivi definiti nello Statuto sono:

  • Sviluppare lo studio dei meccanismi biochimici, biologici ed immunologici della patologia della malattia.
  • Promuovere, coordinare e curare direttamente o indirettamente ricerche sperimentali e cliniche.
  • Favorire rapporti di studio e ricerche coordinate a livello nazionale ed internazionale. ì
  • Applicare a livello preventivo e terapeutico le indicazioni scientifiche.
  • Approfondire e sviluppare le problematiche di primaria importanza salute-uomo-natura, con particolare attenzione agli aspetti medici, ecologici, sociali e culturali.
  • Operare con ogni mezzo per la tutela e la difesa della salute dell’uomo.
  • Divulgare, direttamente o indirettamente, la pubblicazione dei risultati delle proprie ricerche nonché l’edizione di libri ed opere non editi o non rinvenibili nei circuiti librari.

Contatti e riferimenti:

Fondazione Valsè Pantellini Via Mattioli, 55 – 50139 – FIRENZE – Telefono e Fax: 055 499634 Sito Internet: www.pantellini.org E-mail: fondazione@pantellini.org