Asgardia, ecco la prima nazione nello spazio

Asgardia, ecco la prima nazione nello spazio
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Immagine: James Vaughan

Aprire l’accesso alla tecnologia spaziale, proteggere la Terra dalle minacce cosmiche e promuovere la pace: ecco le proposte su cui si basa una nuova “nazione” spaziale.

Benvenuti ad Asgardia, la prima nazione nello spazio (sì, il nome ricorda la città di Asgard della mitologia norrena).

Oggi, infatti, un team internazionale di ricercatori, ingegneri, avvocati, imprenditori ha svelato le proposte per la creazione della prima nazione spaziale, chiamata come la città mitologica dei cieli governati da Odino. Secondo il sito web del progetto, la nazione spaziale “offrirà una piattaforma indipendente libera da ogni vincolo delle leggi di un Paese sulla Terra. Diventerà un posto in orbita che sarà veramente la terra di nessuno”. E anche se Asgardia non ha ancora un terreno vero e proprio, sta già attirando molti cittadini. Chiunque, infatti, può iscriversi sul nuovo sito web della nazione. “Al momento più di mille persone hanno già firmato. Quando saremo più di 100mila potremo ufficialmente fare domanda alle Nazioni Unite per lo status di stato”, spiegano gli organizzatori al Guardian.

La componente scientifica e tecnologica del progetto può essere spiegata in tre parole: pace, accesso e protezione”, spiega nella conferenza stampa di oggi Igor Ashurbeyli, uno scienziato spaziale russo che nel 2013 ha fondato la Aerospace International Research Center (Airc) di Vienna.

Infatti, l’idea alla base dell’iniziativa è quella di creare un nuovo quadro giuridico per lo sfruttamento pacifico dello Spazio, libero dal controllo delle nazioni della Terra, oltre che ad aprire l’accesso alle tecnologie spaziali e offrire una protezione per i cittadini del pianeta Terra.

La protezione del nostro pianeta avverrà grazie a un satellite, previsto per essere lanciato nel 2017, che fornirà uno “scudo protettivo per tutta l’umanità dalle minacce naturali per la vita sulla Terra, come detriti spaziali, espulsioni coronali di massa, e le collisioni di asteroidi”, spiega ancora l’esperto.Un piano audace, visto che le agenzie spaziali e militari di tutto il mondo devono ancora capire come evitare che i propri satelliti collidano l’uno con l’altro, per non parlare di proteggere la Terra da una roccia delle dimensioni di una città.

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L’iniziativa sembra essere un tentativo di sfuggire alla sorveglianza dello Outer Space Treaty (Trattato sullo spazio extra-atmosferico) delle Nazioni Unite, che delega alle singole nazioni la responsabilità di qualsiasi attività spaziale intrapresa dal proprio territorio, da enti governativi, società commerciali o organizzazioni non profit. “Con la creazione di una nuova nazione spaziale, l’innovazione e l’ulteriore sviluppo della tecnologia per sostenere l’umanità fiorirà libera dalle restrizioni del controllo delle agenzia statale che esistono attualmente”. (Non è ancora chiaro, tuttavia, quale tipo di supervisione governativa sia prevista per la costituzione della nazione).

Al momento Asgardia non è ancora riconosciuta da nessun altra nazione, né dalle Nazioni Unite, e non è chiaro come, non avendo un proprio territorio potrebbe essere in grado di lanciare un satellite senza arrivare sotto il controllo di altri stati, come descritto dal Outer Space Treaty. E mentre il progetto attualmente non comprende ancora i piani per la creazione di un insediamento asgardiano nello spazio, Ashurbeyli crede che la vita oltre la Terra sarà di fondamentale importanza per il futuro dell’umanità. “Stiamo gettando le basi per rendere questo possibile in un futuro lontano”.

Marta Musso

wired.it