Attacco alle torri gemelle, la tesi di Ben Boux

Attacco alle torriNell’affrontare una analisi degli avvenimenti occorsi durante l’attentato alle torri gemelle del WTO occorre non farsi distrarre dalle teorie e spiegazioni che sono state presentate su internet, sui giornali e dalle indagini “ufficiali” sull’avvenimento. Non solo, occorre anche fare alcune premesse. L’intero attacco è stata una mistificazione, è stata abilmente preparata una messa in scena per convincere il mondo che alcuni aerei dirottati hanno causato l’avvenimento.

Tuttavia, mentre è possibile credere ai soli aerei, risulta molto più difficile credere che gli aerei stessi abbiano causato il crollo degli edifici. Ma gli organizzatori dell’attentato, in effetti hanno mistificato anche la demolizione facendola eseguire in modo che si potesse pensare alle tradizionali demolizioni degli edifici. Quindi le giustificazioni ufficiali contraddicono i fatti già in origine, con dotte spiegazioni di incendi che fondono l’acciaio e scemenze simili. In seguito vedremo che né gli esplosivi e tanto meno la termite possono avere provocato la demolizione.

Occorre fare qualche passo indietro nel tempo, accettare che il mondo è veramente governato da un “elite” che è al di sopra dei governi e ne influenza direttamente la politica e che nel recente passato alcuni di costoro sono venuti in contatto con popolazioni aliene.

E’ stato costituito il comitato MJ12 che si è occupato molto segretamente di tenere i rapporti con gli alieni per ricavarne informazioni tecnologiche ed aiuti.

Purtroppo però hanno scelto di fare il “patto” con delle entità malevole rappresentate dal “onnipotente Krill”, e, non solo, di tenere nascoste le scoperte scientifiche più importanti. Conseguenza di questo patto è che questi gruppi disponevano di congegni, tecnologie ed aiuti segreti, molto più avanzati di ciò di cui la scienza conosciuta dispone. Il famoso centro “area 51” è una delle postazioni in cui si è attuato lo scambio di informazioni, al riguardo posso dire che quando l’hanno costruito, al raggiungimento del quindicesimo livello di profondità hanno scoperto che al di sotto ne esistevano altri cinquanta, già costruiti, non si sa da chi, ma certamente non dagli uomini della nostra civiltà. Le informazioni che in seguito riporto sono tutte ricavate da materiale presente su internet ed a disposizione di chiunque sia interessato.

I punti da considerare sono questi:

  • a) L’attacco alle torri;
  • b) Il crollo delle torri;
  • c) Il crollo del terzo edificio;
  • d) L’aereo in Pensilvania;
  • e) L’attacco al Pentagono;
  • f) Chi ha eseguito gli attacchi;
  • g) Chi ha comandato l’esecuzione.

Attacco alle torri

Vi sono alcuni filmati dell’attacco della seconda torre, ripresi proprio nel momento in cui avveniva e presentati quasi in tempo reale dalle principali televisioni, ve ne sono altri che sono stati pubblicati in seguito.

Sono tutti falsi, tranne uno.

I filmati delle televisioni sono addirittura patetici, per dimostrare di essere presenti con le cronaca, hanno fatto in fretta e furia dei fotomontaggi video, e non voglio pensare che fossero già all’erta. Sono disponibili in internet diverse analisi dei filmati in questione, gli aerei sono diversi, cambia il colore, cambia l’assetto. In un filmato l’aereo e’ orizzontale, in un altro viene dal basso, in un altro viene dall’alto, in un altro l’aereo si infila nella torre e ne spunta un pezzo dall’altra parte.

Per gli altri filmati, in uno, uscito quasi subito, si vede un aereo che dal basso vola contro la torre, ma l’immagine e’ troppo nitida, a quella velocità’ la telecamera, che non ha un tempo di esposizione cortissimo, sfoca leggermente perché’ nel tempo di un “frame” l’aereo avrebbe percorso almeno un metro. Poi l’aereo e’ più’ piccolo di quello che doveva essere, e’ stato dimensionato per adattarsi al foro di entrata, che pero’ e’ più piccolo dell’aereo vero. Su questo foro ritornerò più avanti.

Un altro filmato e’ chiaramente preso da un crash test, l’impatto avviene secondo una modalità diversa rispetto all’altro e sulla carlinga si vedono degli strani bagliori. In più non vi sono dipinti i segni commerciali della compagnia aerea. Questo filmato e’ apparso di recente ed e’ sospetto anche solo per questo motivo.

In un altro ancora manca, nel panorama della città, un edificio, che invece esiste, hanno utilizzato la mappa ricostruita in 3d, in cui quell’edificio è assente. In un altro ancora non appare sulla carlinga dell’aereo l’ombra causata dallo spigolo del palazzo. In tutti non si notano le scritte commerciali sull’aereo, si potrebbe pensare che quelli non fossero gli aerei di linea, ma degli speciali aerei telecomandati, vedremo in seguito che questa ipotesi non è realistica.

Un filmato e’ invece autentico, e’ apparso subito dopo l’attacco, non si vede nessun aereo, si vede solo una nuvola di fumo, ma, sopra tutto, non si sente nessun rumore di aerei, mentre si sente una piccola esplosione ed il vociare della folla. Cosa e’ successo veramente? A mio giudizio sono arrivati due missili radioguidati da due radiofari installati nelle torri. Uno dei filmati delle televisioni mostra infatti un piccolo oggetto sottile ed argenteo che si muove a grande velocità verso la seconda torre. Della prima torre non abbiamo niente.

Ma esaminiamo il foro sulla parete: e’ grossomodo rotondo con la traccia delle due ali in obliquo. Quindi sono diversi i piani del palazzo ad essere colpiti. Le ali di un aereo sono la parte più solida dell’apparecchio, come e’ possibile che il piano sottostante il foro sia intatto? L’ala avrebbe dovuto scavarlo a fondo, invece non e’ neanche intaccato. Poi la traccia dall’ala lungo la parete ha provocato la rottura dei pannelli esterni al infuori! Si vede chiaramente che sono spezzati, ma non deformati.
E che dire del fatto che sono completamente assenti i fori che dovrebbero avere praticato i motori? I motori sono ancorati in modo molto robusto, se si fossero staccati sarebbero caduti a terra, ma cosi’ non e’ stato. E che dire dell’alettone di coda? Non c’è traccia.

Attacco alle torri

Nella foto possiamo vedere che una donna si affaccia a vedere fuori e possiamo notare questi particolari.

  • All’interno del foro non si vedono rottami. L’aero contiene sedili, arredamenti, bagagli dei passeggeri, non si vede nulla, soltanto qualche pezzo di lamiera della parete frontale;
  • Nelle zone in cui dovrebbe essere passata l’ala i profili della facciata sono ancora in posizione, dovrebbero essere deformati verso l’interno;
  • Vi sono dei piccoli focolari di incendio al piano di sopra ed al piano di sotto, come ha fatto il carburante andare là?
  • La donna si affaccia per vedere fuori, quindi non c’è la temperatura da fondere l’acciaio;

In varie foto online vediamo il profilo dell’aereo sovrapposto e si può notare che:

  • La soletta del pavimento è intatta, l’ala avrebbe dovuto rovinarla (c);
  • Gli elementi della facciata dovrebbero essere ripiegati verso l’interno;
  • Le ali sono più grandi delle tracce;
  • Non vi sono le tracce del passaggio dei motori e dell’alettone di coda.

Oltre al fatto che ci sono degli incendi al di sopra del pavimento. Quindi nessun aereo, nelle seconda torre e presumibilmente neanche nella prima. L’aereo della Pensylvania, poi non e’ mai caduto, e’ atterrato regolarmente ed i passeggeri sono stati convinti a non parlare, qualcuno pero’ l’ha fatto, ma ovviamente non e’ stato creduto. Il fatto e’ pero’ che nel buco del terreno dove doveva esserci l’aereo precipitato c’erano solo un po’ di rottami vari, ma ne’ carlinga, ne’ ali, ne’ motori, ed in più e’ stato recintato per tenere lontani i curiosi prima che l’aereo fosse precipitato ufficialmente.

L’aereo del Pentagono non era anch’esso un aereo. Tutti gli esperti di volo concordano che non si può fare un volo radente in quelle condizioni, ma sopra tutto c’è un filmato ripreso da una telecamera di sorveglianza del Pentagono stesso dove si vede molto bene che si tratta di un missile. Ma chi può pensare che un aereo faccia un foro nella parete senza le ali? Solo un tale da Vespa alla RAI e’ arrivato a dire che a volte negli urti le ali si piegano all’indietro, forse quel signore aveva lasciato a casa il cervello.

Di certo non sono stati i personaggi che ci hanno mostrato, non riesco a capire come si possa prendere sul serio la storia che delle persone presumibilmente con poca cultura, fanatici votati al suicidio, possano avere pilotato degli aerei di linea dopo avere fatto qualche simulazione in una scuola. Ci vogliono anni di addestramento, anche solo per pilotare un piccolo aereo da turismo.

E dove potrebbero aver trovato dei veri piloti con vocazione al suicidio? Solo dei matti avrebbero potuto accettare. Qualcuno ha risolto questo mistero dichiarando che si trattava di aerei speciali guidati a distanza con sofisticate apparecchiature militari. Ma per quanto magari potessero essere guidati da segnali provenienti da satelliti, ma no: il tempo di intervento del segnale radio dal satellite e’ dei secondi, troppo per controllare bene un aereo. Avrebbero dovuto essere seguiti a distanza ravvicinata da altri aerei con i piloti a bordo.

Ma questo e’ un discorso accademico, gli aerei non c’erano quindi nessun problema, solo qualche messa in scena e qualche lavoro di videografica. Questo poteva certamente essere fatto da qualche impiegato della CIA e del Mossad. E’ apparsa in internet, di recente, la fotografia della punta dell’isola in alta risoluzione, presa dopo l’avvenimento, ma prima dello sgombero delle macerie. Questa foto è molto grande, oltre 40 mbytes, e la zona delle torri si vede molto bene.

Si possono notare alcune cose:

  • I lavori di sgombero sono appena cominciati e le gru stanno lavorando al perimetro esterno, quindi i materiali all’interno sono ancora al loro posto;
  • E’ ancora presente del fumo, quindi esistono ancora focolari di incendio;
  • Non è possibile vedere alcun rottame di aereo, Le torri sono collassate quindi ciò che era in alto, come i presunti aerei, deve essere rimasto in alto. Ma non si vede niente che possa sembrare un rottame di aereo, non possono essersi polverizzati, gli aerei sono di metallo, alluminio, e contengono arredamenti, sedili, bagagli, e le ali sono piuttosto resistenti, almeno qualche pezzo dovrebbe essere rimasto;
  • Si vedono molte travi che facevano parte del tetto degli edifici e parti della facciata. Questi particolari sono in alluminio;
  • Non si vedono putrelle di nessun genere, e ce ne dovrebbero essere per centinaia e centinaia di metri .Non si vedono le rotaie degli ascensori né i cavi di acciaio degli stessi, lunghi centinaia di metri che dovrebbero essere aggrovigliati tutto intorno;
  • Non ci sono sufficienti detriti in cemento, tutto il calcestruzzo si è polverizzato;
  • Ingrandendo un particolare si nota che i travoni presenti sono degli scatolati vuoti dentro, come vengono fatte di solito le rifiniture esterne in alluminio.

Nella foto successiva si nota la quasi assenza di putrelle e quelle visibili sono le travi che erano sul tetto dei palazzi, inoltre sono scomparse tutte le parti in calcestruzzo, si sono volatilizzate.

E’ recentemente arrivata l’informazione che tempo addietro si fossero guastati gli impianti di sicurezza delle torri per un paio di giorni e che in quel periodo squadre di operai lavorassero senza che nessuno sapesse chi erano. Alcuni hanno riferito che provenivano rumori di lavori da zone del edificio che si sapevano vuote.

E’ facile pensare che costoro potessero preparare la messa in scena con l’esplosione di qualche barile di gasolio e con la preparazione di cariche per simulare il passaggio delle ali e poi per simulare la demolizione avvenuta con esplosivi. Ma non di più. Si e’ diffusa la teoria della demolizione. A vedere i filmati, in effetti l’accaduto e’ molto simile alle demolizioni controllate.

Si vedono chiaramente degli sbuffi di fumo sugli spigoli ad intervalli regolari e non si può pensare che un incendio interno possa provocare delle esplosioni di quel tipo. Inoltre i piani delle torri collassano uno sull’altro quasi contemporaneamente, quindi la velocità di caduta delle parti in alto e’ la stessa che sarebbe se non ci fosse nessuno ostacolo sotto. In aggiunta va considerato il terzo edificio, come e’ possibile che un incendio in alto sulle torri provochi il crollo dell’edificio a lato e solo di quello?

Dicono che e’ stato il crollo delle torri a provocare il successivo crollo, ma gli altri edifici? Era solo quello cosi’ mal costruito da crollare per “simpatia”? Pero’ la teoria della demolizione controllata non regge. Il canale sul satellite, Discovery Channel, ha presentato recentemente una serie di trasmissioni sulla demolizione con esplosivi. Molto esauriente, ha presentato il lavoro di preparazione che e’ necessario fare prima della demolizione.

Sono necessarie giornate con squadre di personale specializzato. Ogni pilone di acciaio richiede più cariche, le cariche devono essere messe contro l’acciaio, quindi bisogna scavare l’intonaco ed il cemento che ricopre la travatura. Ogni carica richiede un detonatore. Ed ogni piano richiede una serie di cariche. Per demolire un edificio con quel perimetro a occhio e croce direi che ci vogliono almeno qualche centinaio di cariche per piano.

Quindi almeno cinquantamila cariche per le torri più il terzo edificio. Quindi migliaia di cavi elettrici per i detonatori che collegano la centralina di comando. Forse hanno usato un comando radio? Con tutti quei canali? Ci vorrebbero delle apparecchiature grandi e complesse con sistemi di sicurezza non indifferenti per evitare inneschi prematuri. Non e’ credibile, non e’ stato di certo cosi’. Come potevano lavorare tutto quel tempo indisturbati, e quanti esperti artificieri sarebbero occorsi? Avrebbero taciuto tutti?

Non è credibile.

Un’altra teoria sostiene che è stata usata le termite. Questo è un composto che, una volta acceso, brucia ad una temperatura elevatissima, e fonde l’acciaio come burro. Va però acceso almeno con una fiamma ossidrica, e va tenuto contro il materiale che si deve fondere, e come si fa con dei piloni verticali? Ma quanta termite doveva esserci per fondere tutti i piloni nello stesso momento e cosa l’ha incendiata?

Questa immagine viene usata per sostenere questa tesi, si vedono poche, sparute putrelle con dei tagli netti che potrebbero essere stati provocati da esplosivi, forse, ma a vederli sembrerebbero piuttosto tagliati con la fiamma ossidrica. Non vedo come avesse potuto agire la termite, questa fonde, non taglia.

Non è assolutamente credibile. Cosa e’ avvenuto realmente? Cosa ha causato il crollo?


Immagine 9
La sequenza di fotografie qui sopra e’ stata fatta subito dopo il crollo e si vede un pezzo di travatura ancora in piedi, ma cose succede? Gradualmente la trave si dissolve e svanisce.

Sembra incredibile, ma pensiamo se fosse successo alle torri, se tutto l’acciaio che costituiva la struttura portante delle torri fosse svanito cosi’? Le torri sarebbero crollate polverizzando il cemento come fosse gesso, perché il cemento non era portante ma solo di copertura. Cosi’ e’ successo. Credo che un qualche congegno piazzato su una nave nello spazio, non su un satellite, i satelliti non stanno fermi sopra gli obiettivi,avesse un dislocatore di materia, cioè che avesse spostato il ferro (elemento Fe) in una realtà parallela alla nostra, lasciando qui solo l’intonaco e gli elementi costituenti la lega dell’acciaio, come il carbonio, esattamente come si vede nelle foto.

Il congegno era ancora in funzione, forse per cancellare quante più prove possibili che potessero impedire di capire che il crollo non è stato provocato dalla dinamite o dalla termite. Attorno ai palazzi erano parcheggiate, naturalmente, automobili ed autobus. Sono state trovate bruciate, arroventate e in molte mancavano delle parti. Nello foto sotto si nota che è sparito l’intero blocco motore. Mentre è rimasta la carrozzeria che di solito è d’ allumino, mentre il motore è di ferro. Quindi il motore è svanito all’interno del cofano, come se qualcuno lo avesse rimosso. Di certo qualsiasi tecnica di demolizione non ha un effetto simile.

In conclusione, è ormai assodato che l’attacco alle torri è stato orchestrato da una fazione della “elite” contro le altre, con un valenza doppia, da una parte per danneggiare i nemici interni, non stranieri, distruggendo sia le proprietà che le banche ospitate dal complesso e sia per un uso politico, per ricavare un pretesto che permettesse di iniziare la politica di accaparramento delle risorse mondiali di petrolio.

Abbiamo detto all’inizio che l’ “elite” ha stretto un patto con gli alieni (malevoli), ed in questa, ma anche in altre occasioni, hanno utilizzato proprio le tecnologie segrete di cui è venuta a disporre. Hanno dei congegni che sono in grado di provocare terremoti lontano, mediante l’uso di onde scalari, con l’effetto di sbriciolare la materia come roccia o cemento. Hanno utilizzato varie volte questo congegno, per esempio per provocare un terremoto in Turchia poco tempo prima dell’attentato, per convincere il governo turco, che era restio a concedere le basi militari. Ma per l’attentato non bastava questo, le torri non avrebbero collassato, occorreva qualcosa di più.

Esiste un filmato in cui si vede chiaramente un ufo arrivare attraverso la nube di fumo e soffermarsi sopra la cime delle torri. In altri filmati si vedono chiaramente altri ufo che volano attorno alla scena, come per assicurarsi che tutto proceda secondo i piani. Ebbene queste manovre hanno probabilmente avuto lo scopo di fissare le posizioni esatte di puntamento dei congegni. Perché i congegni erano due, uno in possesso della “elite” e l’altro, il più formidabile, quello che ha dissolto tutto l’acciaio delle torri, era di natura aliena. Certamente un gruppo di alieni è intervenuto a provocare il crollo, dissolvendo il ferro nelle torri e nell’ambente circostante.

Si capisce che le energie in gioco erano enormi, alcuni particolari non si sono dissolti, ma sono stati investiti da un elevatissimo calore, che è durato giorni. Riporto una parte di un messaggio inviato da un alieno benevolo, che chiarisce questo argomento. Soltec è il comandante in capo del gruppo di geologi che si stanno prendendo cura della terra per minimizzare gli effetti dei terremoti e del riscaldamento globale, che, per inciso, non è causato dall’uomo e fa parte della flotta Pleiadeana, che tra pochissimo tempo, assieme alle altre flotte presenti oggi nel sistema solare, si manifesterà dando luogo al primo contatto ufficiale tra uomini ed alieni per tutta l’umanità e non solo per la “elite”.

Soltec dice:  “And The Walls Come Tumblin’ Down”

5/4/03 – Ceres Anthonious “Toniose” Soltec / Nikola Tesla

Quote (10′ paragraph)

“The country of Turkey is a good recent example: First, Turkey refused the United States a base from which to conduct the northern leg of the war on Iraq; then, Turkey experienced a devastating earthquake, the intensity of which was at least a factor of ten stronger than reported (which, along with other “technical assistance” like was used to bring down your World Trade Center towers, caused a high degree of damage to even newer, better-built buildings); and then, there was generated widespread, often violent rioting of the citizenry in affected areas—which the controlled media reported to you was in response to governmental incompetence.”

Ben Boux