Auto ad aria: tra sogno e realtà

Il Giornale Online
Questa volta ci siamo, o almeno così sembra: l'auto ad aria sta per arrivare sulle nostre strade. Le consegne delle prima pre-serie sono previste per il prossimo mese. Ecco tecnologia, costi, prestazioni e punti oscuri di un'auto che potrebbe essere davvero rivoluzionaria. (Franco Severo, 20 maggio 2009)

Dopo quasi 20 anni di progetti, rinvii e sospetti di bufala, l'auto ad aria compressa sembra essere finalmente pronta.

MDI, l'azienda francese che le produce, ci ha confermato che le prime vetture saranno consegnate entro qualche settimana alla compagnia aerea KML e sostituiranno una vecchia flotta di cart elettrici attualmente in servizio all'aeroporto di Amsterdam.

La prima prova ufficiale di questo veicolo apparentemente super ecologico è stata effettuata qualche giorno fa da un giornalista del quotidiano britannico The Guardian che nel suo resoconto dà un giudizio complessivamente positivo sul rivoluzionario mezzo.

Sulle ali del vento. Il motore della Airpod è un bicilindrico da 5,5 cavalli di potenza alimentato da un flusso di aria ad altissa pressione stivata in una bombola-serbatoio: l'uscita dell'aria compressa aziona due pistoni che fanno girare l'albero motore.

Esternamente la vettura assomiglia a una specie di uovo con tre ruote, si guida con un joystick ed è realizzata interamente in fibra di vetro per contenere al massimo il peso. Sviluppata per usi esclusivamente urbani, può ospitare fino tre persone, ha un'autonomia di 200 km e una velocità massima di 70 km/h.

Il pieno d'aria si fa durante la notte grazie a uno speciale compressore elettrico ma è già pronto un dispositivo ad alta pressione che permetterà di riempire le bombole in meno di un minuto.

In questo video una breve presentazione di Airpod
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Emissioni? Quasi zero

L'utilizzo di Airpod non comporta alcuna emissione diretta di CO2 nè di altre sostanze inquinanti, ma che dire della corrente elettrica utilizzata per alimentare i sistemi di ricarica dell'aria? Se il compressore fosse collegato a una sorgente pulita come il solare o l'eolico la vettura sarebbe realmente a emissioni zero.

Ma in Italia l'energia elettrica è prodotta utilizzando un mix di fonti che comprendono anche centrali a carbone, a olio combustibile, a gas e secondo l'APAT (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici del Ministero dell’Ambiente) ogni kWh di corrente distribuita nel nostro paese comporta l’emissione di 473 grammi di C02.

Ciò significa che l'utilizzo di Airpod genera un'emissione indiretta di anidride carbonica quantificabile in circa 10-15 grammi al chilometro: quasi il 90% in meno rispetto all'auto a benzina più pulita attualmente in commercio. E una ricarica completa costa poco più di un euro in corrente. Nessun problema anche per i viaggi più lunghi: l'azienda di Guy Nègre ha dichiarato di essere pronta a lanciare nuovi modelli alimentati da un motore ibrido termico-aria adatti alle famiglie e ai lunghi viaggi.

La volta buona? Airpod costerà attorno ai 4500 euro e sarà sul mercato entro tre anni. A rafforzare la convizione che questa volta volta l'auto ad aria potrebbe arrivare sul serio c'è anche un contratto da 40 milioni di euro siglato nel 2007 tra tra MDI e il colosso indiano dell'auto TATA per la fornitura di questa tecnologia.

Non mancano comunque gli scettici: secondo alcuni esperti la ricarica dei serbatoi è molto dispendiosa e inefficiente dal punto di vista energetico e non è ancora chiaro come i progettisti abbiano risolto il problema del congelamento del motore.

Nei vecchi prototipi l'aria compressa, uscendo dai serbatoi ad altissima pressione, causava infatti la formazione di veri e propri blocchi di ghiaccio sulle parti meccaniche della vettura. Non resta quindi che attendere, ancora una volta fiduciosi e carichi di aspettative.

La Airpod in breve

Motore: bicilindrico
Alimentazione: aria compressa
Potenza: 5,5 cv
Velocità massima: 70 km/h
Autonomia: 200 km
Posti: 3
Emissioni di CO2: 10-15 gr/km
Prezzo: 4.500 euro

Fonte: http://www.focus.it/Tecnologia/news/Auto_ad_aria_tra_sogno_e_realta180502_2137.aspx