Bario e boro nelle dighe lucane

Pubblichiamo una dichiarazione di Maurizio Bolognetti, della Direzione nazionale dei Radicali italiani e segretario dei Radicali lucani, concernente l’inquinamento delle acque raccolte negli invasi della Basilicata. L’autore della dichiarazione si chiede quale sia il motivo dell’enorme presenza di bario nei campioni esaminati: la causa non è da ricercare solo nelle attività industriali, quanto piuttosto nelle irrorazioni aeree. E’ arcinoto che le scie chimiche, tra i vari veleni, contengono bario: le conseguenze sulla salute umana sono spaventose.

Allegria! In questa nostra martoriata terra, eletta a discarica di rifiuti di varia natura, saccheggiata ed inquinata, non ci facciamo mancare proprio niente. Dopo l’incidente verificatosi presso il centro oli di Viggiano (PZ), emerge un preoccupante inquinamento delle acque potabili erogate da alcune delle principali dighe lucane. Succede che, nel novembre del 2009, analisi chimiche, eseguite dall’Ufficio risorse idriche, fanno emergere un'allarmante contaminazione delle acque contenute negli invasi della Camastra, del Pertusillo e di Montecotugno (la più grande diga in terra battuta d’Europa). Trattasi, gioverà ripeterlo, di acque destinate ad uso potabile ed irriguo. Le analisi in oggetto, inutile dirlo, non sono state né pubblicate né rese note alla popolazione. Dalle analisi emerge una contaminazione da sostanze chimiche tossiche ed un’abnorme presenza di coliformi fecali. Tradotto: stiamo parlando di inquinamento di origine biologica e di inquinamento chimico di origine industriale.

Camastra, Pertusillo, Montecotugno, presa A.I.P. di Savoia di Lucania: analizziamo punto per punto le analisi compiute dall’A.R.P.A.B. nel mese di novembre 2009. L’invaso della Camastra, completato nel 1970, serve la città di Potenza . […] Per le acque della Camastra emerge un inquinamento da Bario, Boro ed un superamento dei limiti consentiti dalla legge in riferimento ai cloruri. A cosa sia dovuta la presenza di bario in quantità superiori ai limiti stabiliti dalla legge, non sappiamo. Sta di fatto che i composti del bario sono usati dalle industrie di gas e petrolio per produrre fango perforante e che il bario può avere effetti tossici sulla salute umana. Piccole quantità di bario solubile in acqua possono indurre in una persona difficoltà di respirazione, aumento della pressione sanguigna, variazione del ritmo cardiaco, irritazione dello stomaco, debolezza muscolare, cambiamenti nei riflessi nervosi, gonfiamento di cervello e fegato, danni a cuore e reni.

Anche il boro può essere nocivo per la salute umana. Il boro può nuocere a stomaco, fegato, reni e cervello. Non meno preoccupante, per quanto ci riguarda, è la presenza, oltre i limiti consentiti, di cloruri.[…]

Per ciò che concerne Montecotugno, le analisi mostrano un inquinamento da bario ed una presenza di coliformi fecali cinque volte superiore ai limiti di legge. Anche le acque della diga del Pertusillo, completata nel 1963, risultano contaminate dalla presenza di bario. […]

Il quadro che emerge dalle analisi, di cui siamo fortunosamente venuti in possesso, è a dir poco preoccupante e pone interrogativi che ci auguriamo possano presto trovare adeguate risposte. Intanto bisogna chiedere alle autorità competenti che cosa sia stato fatto per ovviare ai problemi riscontrati, al fine di tutelare la salute dei cittadini lucani e pugliesi. Nel contempo, alla luce dei dati illustrati, riteniamo opportuno che la Regione Basilicata e le autorità competenti aprano un’inchiesta per comprendere le ragioni che hanno determinato un inquinamento dei tre principali invasi lucani. Infine, ma non ultimo, chiediamo che al più presto la Regione provveda a garantire analisi ad ampio spettro e un’adeguata depurazione delle acque. Una volta di più chiediamo alla Regione ed all’A.R.P.A.B. di garantire la possibilità di un controllo diffuso per opera dei cittadini per garantire il diritto a conoscere.

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