Cancro: scoperto l’uovo di Colombo?

Il Giornale Online
“Gli scienziati hanno trovato una cura efficace, ma le case farmaceutiche non sono interessate”, urlano in Canada. Ma i dubbi sono molti

di Pasquale Veltri

E si riparla http://www.dca.med.ualberta.ca/Home/index.cfm di cure efficaci, con farmaci poco costosi e facilmente reperibili. Cure tanto “semplici” e con preparati chimici senza brevetto, da non suscitare http://hubpages.com/hub/Scientists_cure_cancer__but_no_one_takes_notice l’interesse lucroso delle case farmaceutiche. Sembra troppo scontato, diciamoci la verità. Vediamo di cosa si tratta.

UN NUOVO RIMEDIO – Nei media canadesi e statunitensi, (ma se ne parlerà forse anche da noi), si sta discutendo di un rimedio a base di dicloroacetato (DCA), in grado di portare miglioramenti vistosi in molte forme di cancro. La notizia non è affatto nuova, e lo vedremo, ma ciò di cui si parla oggi è il mancato interesse delle case farmaceutiche a sperimentare seriamente questa cura, per il semplice motivo che non ci sarebbe un vantaggio economico. Il DCA non ha brevetto ed è acquistabile a un prezzo molto basso, a differenza dei preparati chemioterapici utilizzati normalmente dagli oncologi di tutto il mondo.

GLI STUDI – Tutto è partito dagli studi del dottor Evangelos Michelakis e della sua equipe nei laboratori dell’Università canadese di Alberta, i quali avrebbero dimostrato che il dicloroacetato causa la regressione di alcuni tipi di tumore cerebrale, polmonare e alla mammella. Cos’è il DCA? È un farmaco incolore e inodore, utilizzato da alcuni decenni nel trattamento dei difetti congeniti del metabolismo infantile causati da malattie mitocondriali. E’ definito “relativamente non tossico”ma negli adulti, diciamolo subito, secondo numerosi studi, può causare una grave neuropatia periferica. I mitocondri sono, per semplificare, come delle unità fondamentali che producono l’energia delle cellule e agiscono come sensori di ossigeno e sul controllo della morte programmata delle cellule stesse.

IL CURRICULUM – Il dottor Michelakis ha un curriculum di tutto rispetto ed è conosciuto nella comunità scientifica per i suoi studi sull’ipertensione arteriosa polmonare (PAH) e per gli studi sugli effetti del Sidenafil (che la casa farmaceutica Pfizer ha brevettato col nome di Viagra) sulla PAH; ha effettuato studi su un marcatore tumorale che si chiama survinina e ha compiuto altre scoperte, tutte pubblicate sulle riviste scientifiche. Ha scoperto, ad esempio, che i mitocondri nei vasi polmonari sono diversi dei mitocondri di altre arterie. Il processo naturale di estinzione delle cellule si chiama apoptosi ed ha un ruolo importante sia nell’ipertensione arteriosa polmonare che nel cancro, nel senso che in queste patologie l’apoptosi è soppressa: queste patologie sono caratterizzate infatti da una crescita incontrollata delle cellule. Cercando un farmaco capace di colpire i mitocondri delle arterie polmonari, utili a ripristinare l’apoptosi, Michelakis ha notato che il dicloroacetato può avere un ruolo utile. “Abbiamo dimostrato che i mitocondri nelle PAH sia negli animali che nell’uomo sono soppressi e che quando abbiamo somministrato dosi di DCA i mitocondri sono diventati di nuovo attivi” ha dichiarato Michelakis. In DCA funzionerebbe, in un certo senso, secondo il ricercatore, come una sorta di bisturi molecolare. Questi studi risalgono al 2002, 2004, 2006 e 2007, e forse il più importante e discusso di essi, è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Cancer Cell” nel gennaio del 2007 http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6WWK-4MV1J7C-4&_user=10&_coverDate=01%2F31%2F2007&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=gateway&_origin=gateway&_sort=d&_docanchor=&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=0d20b0138043a0eeb84a8424b21da402&searchtype=a

LA FINE DELLA STORIA – Cosa è avvenuto successivamente? E’ avvenuto che in Canada è stata chiesta l’autorizzazione, non ancora arrivata, per la sperimentazione sugli esseri umani di questa terapia; ma nel frattempo si sono moltiplicate le notizie e le indiscrezioni sui benefici che il DCA sarebbe in grado di apportare in alcuni tipi di cancro. Sono nati forum di discussione e anche siti internet che vendono online questo preparato. Non ci sono ancora certezze scientifiche ma la psicosi che si è creata ricorda altri episodi simili, occorsi anche nel nostro Paese. La pratica di vendere farmaci sulla rete, non consentita in Italia, è normale in alcuni paesi: sono note le vicende degli antivirali venduti per fronteggiare le epidemie di influenza H1N1. Le Autorità sconsigliano e a volte vietano espressamente, (in Italia per esempio), di aquistare e fare uso di farmaci che non siano prescritti dai medici, eppure le cronache hanno parlato di incetta di antivirali.

LA VENDITA C’E’ – Per il dicloroacetato, si sono moltiplicati i siti internet che mettono in vendita questo prodotto. Si tratta di siti solitamente in lingua inglese, ma di cui sono disponibili edizioni tradotte simultaneamente e automaticamente, al fine di trovare fette di mercato in ogni parte del mondo. Qualche esempio: c’era un sito chiamato “buyDCA”, che poi ha cambiato denominazione ed è disponibile come TheDCAsite.com e un altro chiamato Pharma-dca.com. Ufficialmente sarebbero fornitori per medici, farmacie e laboratori. Recita il testo di uno di essi: “Venuto alla ribalta dopo che il cardiologo Evangelius Michelakis ha scoperto che non è tossico, è inodore e incolore, ha una molecola relativamente piccola e ha causato una regressione di diversi tipi di cancro”. Il testo supera ogni prudenza quando dice: “Non siamo medici e non possiamo commentare il suo ottimo lavoro: ci limitiamo a esprimere queste circostanze solo come una osservazione”. Poi ci sono le istruzioni per le modalità di pagamento.

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/125808/cancro-scoperto-luovo-di-colombo/2/
Vedi: http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5891 http://tansleyaes.com/articles/DCA_cancer_treatment.pdf http://news.paginemediche.it/it/230/ultime-notizie/oncologia/detail_133055_glioblastoma-molecola-funziona-in-trattamento.aspx?c1=72 http://scholar.google.it/scholar?q=Dichloroacetate+apoptosis&hl=it&btnG=Cerca&lr= http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=Dichloroacetate%20apoptosis