Edgar Cayce: la volontà o la libera scelta sono la nostra più grande forza

Edgar Cayce: la volontà o la libera scelta sono la nostra più grande forza

volontàSappi che il diritto di nascita di ogni anima è la scelta, o la volontà. 2329-1

La scelta viene fatta dalla volontà, guidata dal mentale a seconda di quello che nella coscienza del sé è l’ideale dell’entità. 1885-1 Ogni individuo ha la scelta, e nessuno ha il diritto di prendere il suo posto — nemmeno Dio ! 254-102 Se la nostra volontà fosse spezzata, se ci comandassero di fare questo o quello o di diventare un automa, allora la nostra individualità sarebbe persa e saremmo soltanto come in Lui senza coscienza — coscienza — la consapevolezza di essere tutt’uno con lui; con le capacità di scegliere da sé. 1567-2

Com’è stato fin dal principio, la scelta è ciò che ha diviso l’entità dalle Forze Creative o assicura il suo essere tutt’uno con esse. 1470-2 Abbiamo continuamente le influenze contraddittorie, o il bene e il male costantemente davanti ad un’entità per la scelta … Perché con il libero arbitrio diventiamo i figli del Padre. Senza il libero arbitrio diventiamo automi, o come la natura nella sua bellezza — ma sempre soltanto quell’espressione ; mentre l’anima dell’uomo può crescere per diventare uguale, tutt’uno, con le Forze Creative. 1435-1

La volontà, quel compagno della coscienza verso il quale bisogna diventare consapevoli prima che l’applicazione della volontà diventi un fattore. Quindi si può non voler fare così o cosà senza la coscienza di una scelta esistente. Quando questo non è in azione, allora la sfera ambientale ha la sua influenza. 900-357 Non c’è nessuna spinta nell’astrologico, nel vocazionale, nell’ereditario o nell’ambientale che sorpassi la volontà o la determinazione. 5023-2

Sappi che è questa volontà — il diritto di nascita di ogni anima — che consente crescita o ritardo in ogni data esperienza o attività…

Forme, ombre, colori, numeri, –anche per quanto riguarda gli aspetti astrologici, — hanno il loro posto. Ma sappi che essi sono soltanto delle lezioni, delle indicazioni lungo la strada. Indicano, come la banderuola, da quale direzione può sorgere l’impulso, — la via più semplice di ogni attività; e perciò non sono la cosa né la forza stessa. 1992-1

Appena l’uomo contempla il suo libero arbitrio, ci pensa come a un mezzo per fare l’opposto della volontà di Dio, anche se trova che soltanto facendo la volontà di Dio trova la felicità. Ma il concetto di essere al servizio di qualcuno non gli sta bene, perché lo vede come un sacrificio della volontà. Soltanto col disinganno e con la sofferenza, in tempo, spazio e pazienza, egli giunge alla saggezza che la sua vera volontà è la volontà di Dio, e la sua pratica è felicità e paradiso. 2537-1 La volontà è stata data all’uomo su tutta la creazione e al di sopra di essa: quella forza che può separare se stessa dal suo Creatore, perché con la volontà l’uomo può o aderire alla legge Divina o opporsi ad essa — quelle leggi immutabili che sono state stabilite tra il Creatore e il creato. 3744-4

D- C’è un messaggio per il gruppo nell’insieme?

R- … come troviamo, dall’uomo – che è stato dotato di molte cose -si richiede molto. In tutto l’universo, nelle forze celestiali, in quelle terrestri, in estate, in autunno, in inverno, in primavera, in ogni manifestazione troviamo la bellezza del Signore, del Cristo – la loro gloria. Soltanto nell’uomo possiamo vedere – attraverso i suoi rapporti con il suo fratello – egoismo, bruttezza, il desiderio di aumentare il proprio prestigio o di gratificare il sé senza un pensiero o un concetto di ciò che possa essere il risultato della sua attività. Perciò nel suo destino l’uomo, nel corpo, assicura ciò che egli come individuo, come personalità, deve affrontare nella personalità o nella carne – o nelle manifestazioni di queste, con la consapevolezza di ciò che può essere costruito in e attraverso quelle varie attività attraverso cui il corpo nei suoi diversi ambienti, nelle sue diverse attività può trovare se stesso. E che cosa assicura il cambiamento? La volontà!

Che cosa è la volontà? Ciò che assicura la linea divisoria fra il finito e l’infinito, il divino e quello che è interamente umano, il carnale e lo spirituale. Perché la volontà può essere resa tutt’uno con Lui oppure soltanto per il sé. Quindi, con la volontà l’uomo stabilisce nelle attività di un’esperienza materiale come consentire i rapporti con la verità. Che cosa è la verità? Ciò che dà al sé più intimo o all’anima la consapevolezza del Divino e dei suoi propositi con quell’anima. Così il corpo – sia esso seminato in questo o quell’ambiente, in questo o quel livello di attività – diventa tutt’uno con i Suoi propositi, rendendo la volontà tutt’una con il significato o l’attività spirituale; oppure determina le separazioni – che devono essere affrontate soltanto nell’esperienza materiale… Così, nel destino del tuo corpo rendi la volontà (Come? Attraverso la mente del corpo!) tutt’una con Lui; sapendo nel tuo sé che ciò che è stato stabilito, ciò che è – come Dio. Ma in Cristo puoi affrontare ogni prova, ogni tentazione.

Perché, come ha parlato Egli? Che sebbene le offese devono venire (e guai a quelli attraverso i quali vengono!), Egli non ha permesso che loro vengano tentati oltre a quello (nel corpo) che sarebbero capaci di sopportare. Quanto è grande, quindi, la fiducia che Egli ha posto in te, che tu dovresti sopportare le liete notizie di un Signore risorto, un Dio vivente nella tua stessa esperienza! Voi che avete scelto Lui, come Lui ha scelto voi per essere luci ai figli dell’uomo. Comportatevi quindi, come Lui ha avuto fiducia in voi; abbiate voi fiducia in Lui! 262-81 5/12/35

Perché quello che semini lo devi raccogliere. E ricorda, ogni esperienza è condizionata. Perché la scelta deve essere fatta giornalmente. 2034-1 Voi siete stati scelti; tutti coloro che scelgono di eseguire i Suoi ordini. 262-57 La volontà è il fattore nell’esperienza di ogni anima che la rende separata o individuale. E’ l’individualità di un’anima. 3351-1 La volontà dell’anima messa in sintonia con Dio può cambiare le circostanze o l’ambiente … infatti tutte le forze perfino nella natura stessa. 3374-1

Dapprima c’è lo spirito, poi l’anima (parliamo dell’uomo), poi la mente con le sue diverse modificazioni e con i suoi diversi moventi, con le sue diverse ramificazioni, se preferisci, e la volontà l’equilibrio nelle forze che possono fare tutto o perdere tutto. Nello svilupparsi quindi, affinché l’uomo possa essere tutt’uno con il Padre, è necessario che l’anima passi, con la sua compagna, la volontà, attraverso tutti gli stadi di sviluppo, fino a quando la volontà non sarà persa in Lui ed egli non diventerà tutt’uno con il Padre. L’illustrazione di questo la troviamo nell’uomo chiamato Gesù. Quest’uomo, come uomo, fa della sua volontà la volontà del Padre, diventando quindi tutt’uno con il Padre e il modello per l’uomo. 900-10

Se le circostanze o l’ambiente devono governare l’esistenza o l’esperienza di un’entità, o la volontà, dipende quindi — per lo più — da ciò che l’entità o anima stabilisce come suo criterio di requisiti da soddisfare o da esserne all’altezza, nel suo proprio sé; o quanto bene il sé può essere guidato dal suo criterio nel prendere decisioni in quelle direzioni. Perché, vorrei che tutte le anime potessero sapere che Egli, il Datore di doni buoni e perfetti, è sempre pronto e volonteroso per assistere, anche nei più piccoli dettagli di un’esistenza umana o in quelle cose che hanno a che fare con le attività di un’anima con il suo simile, se la fiducia viene posta in Lui … 590-1 Ogni entità è dotata di scelta. E la scelta è il risultato dell’applicazione del sé in rapporto a ciò che è il suo ideale — e trova la sua manifestazione in ciò che gli individui chiamano abitudine o attività subconscia. Ma ha il suo inizio nella scelta. 830-2

D- Il corpo è consapevole del destino del corpo fisico alla nascita?

R- Dio Stesso non sa che cosa l’uomo stabilirà di fare con se stesso, altrimenti Egli si sarebbe pentito di aver fatto l’uomo. Egli ha dato all’uomo il libero arbitrio. L’uomo destina il corpo. 262-86

D- Il terzo problema ha a che fare con la caduta dell’uomo. Dovrebbe questo essere descritto come qualcosa di inevitabile nel destino delle anime o qualcosa che Dio non ha desiderato, ma che Egli non ha impedito una volta che aveva dato il libero arbitrio? Il problema qui è di riconciliare l’onniscienza di Dio e la Sua conoscenza di tutte le cose con il libero arbitrio dell’anima e la caduta dell’anima dalla grazia.

R- (Dio) non ha impedito (la caduta dell’uomo) una volta che ha dato il libero arbitrio. Perché Egli ha fatto le entità individuali o anime in principio. Perché gli inizi del peccato furono naturalmente nel cercare espressione di se stessi al di fuori del piano o del modo con cui Dio l’aveva espresso. Perciò fu l’individuo, chiaro? Avendo quindi dato il libero arbitrio — pur avendo la preconoscenza, pur essendo onnipotente e onnipresente — è soltanto quando l’anima che è una parte di Dio sceglie che Dio ne conosce il risultato.

D- L’eredità, l’ambiente e la volontà sono fattori equivalenti per aiutare o ritardare lo sviluppo dell’anima?

R- La volontà è il fattore più importante, perché può superare tutti gli altri; a condizione che la volontà venga resa tutt’una con il modello, chiaro? Perché nessuna influenza di eredità, ambiente o che so supera la volontà; altrimenti perché sarebbe stato mostrato quel modello nel quale l’anima individuale, indipendentemente da quanto possa essersi allontanata, può entrare con Lui nel Sancta Sanctorum? 5749-14
Capitolo di “Filosofia” di “Vi è un Fiume” 5/14/41

C’è quello che è nel sé che è creativo; ed essa, quella forza creativa, che coopera con il Divino all’esterno, porterà alla scelta di ciò che è la vita. E quando la scelta è stata fatta, allora ci può essere una visione, astrologicamente e altrimenti, di ciò che ne è il risultato. Ma ogni anima ha ricevuto il diritto alla nascita della capacità di scegliere — in ogni ambiente, in ogni circostanza, in ogni esperienza. 1580-1

D- E’ il destino di ogni entità spirituale di diventare alla fine tutt’uno con Dio?

R- A meno che l’entità non voglia il suo bando… Ma Dio non ha voluto che una qualsiasi anima perisse. 900-20

D- Se l’anima non riesce a migliorare, che cosa ne succede?

R- …Può la volontà dell’uomo continuare a sfidare il suo Creatore? 826-8

L’anima deve quindi ritornare — vuole ritornare — dal suo Creatore. E’ una porzione della Forza Creativa la cui energia viene fatta entrare in attività anche nella materialità, nella carne. 272-9 Ogni anima è destinata a diventare nuovamente una parte della Prima Causa, o a ritornare al suo Creatore. 987-2 L’ora di nascita, il posto nell’ambiente giocano un ruolo nel destino? I giorni o gli anni, o i numeri hanno tutti la loro parte? Sì, più di questo! Eppure, come è stato dato, tutti questi sono soltanto dei segni lungo la strada; sono soltanto degli auspici; sono soltanto le tracce che hanno indicato — perché, come dato, Egli ha stabilito la Sua impronta, e questi sono segni, non destini. Perché il destino della mente, del corpo, o l’anima, è con Lui. 262-75

Il destino è dentro , o è come la fede, o è come il dono delle Forze Creative. L’influenza karmica è quindi l’influenza ribelle contro tale dono. Quando si presentano delle opportunità, è la propria forza di volontà dell’entità a dover essere esercitata…Perciò, per quanto riguarda la realizzazione dell’entità, essa è sempre per strada. 903-23 L’entità è sempre stata una parte della Coscienza Universale, ma ha ricevuto la volontà…per poter essere individuale, sapendo di se stessa di essere se stessa, eppure tutt’uno con le Forze Creatrici. 2524-1

Nessun impulso — sia esso dei soggiorni materiali o degli aspetti astrologici — supera le capacità mentali e spirituali di un’anima di scegliere il suo percorso che essa, l’anima e la mente, può prendere. 2533-1

La mente è, come è stato dato, sia spirituale che fisica. Nel mondo materiale, dove troviamo espressioni del fisico e dello spirituale, troviamo la Mente. Ma ciò che è conosciuto come la Mente di Gruppo — o del regno delle piante, del regno minerale e del regno o gruppo animale — ritorna (come suo Destino) alla Forza Creativa che è l’autore, il suo creatore. L’uomo — l’agente del libero arbitrio; l’uomo fatto per diventare un compagno per il Creatore attraverso la purificazione, per mezzo della manifestazione dell’amore di Dio come può essere manifestata nella terra — crea il suo Destino a seconda se la sua Mente (che accompagna la sua anima) è tutt’una con le Forze Creative o in opposizione con esse. Perché egli, nella buona e nella cattiva sorte, dà espressione di questo nella sua attività. E il suo Destino — il Destino della Mente — è in Lui se egli, l’uomo, volesse soltanto rendere la mente tutt’una con ciò che è creativo nella sua essenza, nella sua attività, nel suo flusso.

Sebbene i cieli cadano, sebbene la terra possa svanire, a Suo proprio tempo Egli ti attirerà a Lui — se solo tu volessi dimostrare la tua buona volontà ad essere attirato; ma non contro il tuo sé migliore o interiore. 366-5Perché la Mente è la linea divisoria tra ciò che è umano, ciò che è uomo e ciò che è animale — o di quella divisione di un’anima o di un gruppo di coscienza. Perciò la variazione in ciò che Egli insegnò quando disse a Nicodemo: “Non sai che devi nascere un’altra volta” (Giovanni 3:3)? Nato da acqua e sangue; cioè, dallo spirito — ma lo spirito che rende manifesto nella carne l’ultimo comandamento, tutti i comandamenti quando diede : “ Do un comandamento nuovo, che vi amiate l’un l’altro” — perché siate di un’unica mente, di un unico scopo, o un’unica meta, di un unico desiderio. Che ognuno debba avvicinarsi dal suo proprio modo di vedere, dal suo proprio stato di sviluppo non cambia ciò che è stato detto: “Come l’uomo pensa nel suo cuore, così lui è” (Proverbi 23:7). Così la Mente porta salute, ricchezza, felicità; per quanto è resa tutt’una con la Forza Costruttiva, tutt’una con il Creatore; e così adempie al suo Destino — per diventare Una in Lui, Una con il Padre. 262-80

Soltanto all’uomo è dato … il libero arbitrio. Soltanto lui può sfidare il suo Dio. 5757-1
La volontà … distingue … l’uomo dal resto del mondo animale. 3340-1

… non vi è nessun impulso nell’astrologico, nel vocazionale, nell’ereditario o nell’ambientale che superi la volontà o la determinazione di un’entità … è vero [che] non c’è niente in cielo o all’inferno che possa separare l’entità dalla conoscenza o dall’amore della Forza Creativa chiamata Dio fuorché il sé. 5023-2 M.45 7/18/44 Sappi che vi è soltanto uno Spirito e che tu possiedi la tua parte dello stesso. La tua volontà ti è stata data per usare quello Spirito o per abusarne. Perché lo Spirito è del Creatore, e il tuo corpo è il tempio di quello Spirito manifestato sulla terra da difendere o da usare nel tuo proprio ego, o nella tua stessa indulgenza con il sé o per la tua propria gloria oppure per la gloria di Lui che ti diede vita ed immortalità – se tu conservi quella vita, quello spirito in Lui. 2448-2 F.25 5/31/41

Perché, se la volontà di fare è sempre presente e non vacilla per dubbi e paure che possono sorgere nell’esperienza di tutti, allora costruisce davvero, allora attrae davvero ciò che costruisce e costruisce ed è la forza costruttiva nell’esperienza di tutti. 416-2 M.28 4/29/34 Mentre la volontà è il fattore dominante ed è al di là di ogni esperienza ambientale, ereditaria o innata, l’entità o l’individuo può permettere che il sé sia governato talmente da impulsi mentali da diventare soggetto ad essi. Perché non c’è la stessa applicazione da parte dell’entità in questa direzione per quanto riguarda le sue stesse qualifiche e le sue proprie capacità nei rapporti con ciò che potrebbe aver compiuto come ciò che viene percepito come innato nelle capacità mentali del sé. Perché l’entità finisce per dipendere da questo, oppure è propensa a incolpare le circostanze per le cose stesse che entrano nell’esperienza; ma se l’entità dichiarasse di voler rispettare quelle cose che sono come qualifiche o capacità innate in queste direzioni, molto potrebbe essere compiuto. 590-1 F.52 6/19/34

D-6. Come si può essere sicuri che una decisione sia in accordo con la volontà di Dio?

R-6. Come prima indicato qui. Chiedi al sé nel proprio sé cosciente :”Devo fare questo oppure no?” La voce interiore risponderà. Quindi medita, chiedi la stessa cosa, Sì o No. Puoi essere molto sicuro se il tuo proprio sé cosciente e il sé divino sono in sintonia, allora sei davvero in quella attività indicata “Il mio spirito porta testimonianza con il tuo spirito”. Non puoi sbagliare di molto se segui il Verbo, come chiami la parola di Dio. 2072-14 F.34 4/17/44

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