C'E' UN OCEANO NASCOSTO SU UNA LUNA DI SATURNO

Il Giornale OnlineInviata da Nebula

Sotto la superficie ghiacciata e i laghi di metano, la più grande luna di Saturno, Titano, nasconde un oceano di acqua liquida. Aumentano così nel Sistema Solare i mondi ricchi di acqua e potenzialmente capaci di ospitare i mattoni della vita. La scoperta, pubblicata su Science, si deve a due strumenti italiani attivi sulla sonda Cassini, frutto della collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Abbiamo un altro corpo del Sistema Solare con un oceano sotto la superficie, come Europa ed Encelado. Se su Titano c'é acqua, è importante studiarlo per capire se ci sono le condizioni di base per la formazione di molecole organiche”, osserva il responsabile per l'Asi dell'Unità di esplorazione del Sistema solare, Enrico Flamini.

Nascosto com'é nel sottosuolo, l'oceano che fa da cuscinetto tra la crosta ghiacciata e il nucleo di Titano non è stato osservato direttamente. A fornire gli indizi della sua esistenza sono stati il radar ad apertura sintetica, realizzato dalla Thales Alenia Space per l'Asi, e l'esperimento Radio Science. Per l'Italia i dati sono stati analizzati, indipendentemente, da Paolo Persi del Marmo e da Luciano Iess, entrambi dell'università di Roma La Sapienza. I risultati analizzati in Italia sono poi stati confrontati con quelli ottenuti dagli esperti del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. L'oceano sotterraneo, composto per il 99% di acqua e da quantità minime di metano e ammoniaca, è stato scoperto analizzando i dati su rotazione e campo gravitazionale.

“Titano – dice Persi Del Marmo – gira su se stesso molto più lentamente della Terra: un giorno dura circa 16 giorni terrestri. Se il suo interno fosse costituito interamente da rocce e ghiaccio, Titano avrebbe dovuto comportarsi come la Luna: il suo periodo di rotazione avrebbe dovuto essere esattamente uguale al periodo di rivoluzione attorno a Saturno”. Invece Titano ruota più velocemente intorno al proprio asse e ha giornate più brevi. Piccole discrepanze, la cui unica spiegazione possibile è che la struttura interna sia formata da uno strato ghiacciato, separato dal nucleo roccioso da uno strato liquido che ricopre l'intero satellite.

Alla stessa conclusione hanno portato i dati sull'azione dei venti stagionali. Se Titano fosse interamente solido, l'effetto sarebbe impercettibile, ma se la superficie ghiacciata galleggia su un oceano i venti possono spostarla con maggiore efficacia. “Con un'analogia semplice – spiega Iess – se si spinge un cancello molto pesante si produce una rotazione lenta, mentre esercitando la stessa spinta su un cancello leggero è assai più facile metterlo in movimento”. E' l'ennesimo risultato scientifico ottenuto negli 11 anni della missione Cassini, che avrebbe dovuto concludersi nel prossimo luglio. “Fortunatamente – dice Flamini – una prima estensione è già stata approvata dalla Nasa, in accordo con Esa e Asi, fino al 2010”. Tuttavia l'importanza dei risultati ottenuti finora ha spinto i responsabili scientifici della missione a proporre un'ulteriore estensione fino al 2017, che sarà valutata nei prossimi mesi.

FONTE: ansa.it