Che ci siano altri 4 bosoni di Higgs da scoprire?

Ricordate il bosone di Higgs, la famosa “particella di Dio” che il Large Hadron Collider dovrebbe essere in grado di rilevare? Un nuovo studio suggerirebbe che non si avrebbe a che fare con una sola particella, ma con ben cinque. E, salvo altri contrattempi che stanno trasformando LHC in una barzelletta, il ciclopico acceleratore di particelle potrebbe essere in grado di scoprirle.

Cosa cambia il fatto di avere cinque particelle invece che una sola? Potrebbero rivelare nuove leggi della fisica ben oltre le teorie correntemente accettate, ben oltre il Modello Standard attuale. Il problema sta però nello scoprirle: se a livello teorico potrebbero esistere, fino ad ora non si è ancora riusciti a rilevare neanche l'ombra del famigerato bosone di Higgs, figuriamoci delle altre quattro particelle.

Ma l'idea del bosone multiplo è supportata dagli esperimenti con il Tevatron, un acceleratore di particelle installato nei Fermilab americani, in Illinois. Il Tevatron è parte del progetto DZero, che ha come scopo quello di scoprire per quale motivo il nostro universo sembra essere composto da atomi e non dalle loro controparti speculari, gli anti-atomi.

Ed è proprio durante questo esperimento, che vedeva lo scontro di protoni con anti-protoni, che i ricercatori si sono accorti che l'asimmetria riscontrata durante le collisioni era maggiore di quanto ci si aspettasse. Se era già noto che gli scontri tra atomi ed anti-atomi sono in grado di produrre una maggiore quantità di materia che di anti-materia, i risultati del Tevatron hanno mostrato una differenza di materia e anti-materia ancora più marcata, cosa che il Modello Standard pare non prevedere.

Questa differenza tra la quantità di materia e di anti-materia, secondo Bogdan Dobrescu, Adam Martin e Patrick J. Fox del Fermilab, può essere spiegata dall'esistenza non di un solo bosone, ma di almeno cinque differenti tipi di particelle di Higgs. Secondo loro, le cinque particelle di Higgs avrebbero massa uguale, ma differente carica elettrica. Tre avrebbero una carica neutrale, una invece negativa, e la quinta positiva. Il modello da loro formulato, noto come “modello a due doppioni di Higgs”, sarebbe in grado di spiegare i rilevamenti dell'esperimento DZero, pur mantenendo intatta buona parte del Modello Standard.

“Nei modelli con doppiette extra di bosoni di Higgs, è facile avere nuovi effetti fisici come i risultati del DZero” spiega Martin. “Quello che è difficile è avere questi effetti così vasti senza danneggiare nient'altro di ciò che è già stato analizzato e misurato. Il Modello Standard sembra essere coerente con ogni test con il quale lo abbiamo messo alla prova. Piazzare questi nuovi effetti nel Modello Standard non è facile”.

Oggi molti fisici tuttavia considerano il Modello Standard come incompleto, un passo verso un Modello Standard più completo. Non può infatti spiegare una delle quattro forze fondamentali, la gravità, e descrive solo la materia ordinaria, e non l'ipotetica materia oscura che sembra popolare l'universo (anche se la sua presenza è stata recentemente messa in dubbio da alcune ricerche e misurazioni http://www.physorg.com/news195720060.html).

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/06/che-ci-siano-altri-4-bosoni-di-higgs-da.html