Clima: la sospetta "sensibilità" dei militari

Pubblichiamo un trafiletto tratto dal sito dell’A.N.S.A., circa l’interesse dei militari statunitensi per i cosiddetti “cambiamenti climatici”. Il breve articolo si commenta da sé: è una delle ormai numerose ed oblique ammissioni che le forze armate statunitensi sono dentro fino al collo nella catastrofica operazione “scie chimiche”. E’ cosi che si deve leggere questa “sensibilità” per il problema, dietro la quale si nasconde il pluridecennale coinvolgimento dell'esercito a stelle e strisce (e non solo!) in attività di distruzione della biosfera, sempre con il pretesto di mitigare il global warming.

(A.N.S.A.) – WASHINGTON, 9 agosto 2009 – Il cambiamento climatico (sic) pone sfide così potenti che sarà necessario coinvolgere anche le forze militari, sostengono esperti statunitensi. Alcune fonti dell'”intelligence” militare hanno, per la prima volta, reso noti i risultati di simulazioni compiute dal Pentagono per studiare l'”effetto serra”. (correttamente, “effetto atmosfera”, n.d.r.) In base agli scenari realisticamente futuribili, gli Stati Uniti stanno pensando di coinvolgere le forze armate, perché il cambiamento climatico avrà effetti diretti sulla sicurezza di ampie zone del pianeta.

Leggi qui la notizia riportata sul sito dell’A.N.S.A. Abbiamo corretto gli strafalcioni di un testo scritto in modo tanto barbaro da sembrare uscito dalla penna di Kattivix.

Si ringrazia Windrunner per la segnalazione.

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