Come diventare transumani in 10 mosse

Il Giornale Online

Il progresso scientifico e le spinte della ricerca medica stanno rendendo possibili in tutto o in parte le soluzioni che produrranno un 'uomo bionico': oggi possiamo replicare o riparare organi e tessuti come mai nella storia.

1- Protesi cerebrali

Rimpiazzare una parte del cervello non è per nulla facile come rimpiazzare un arto, ma in futuro potrebbe esserlo.
Theodore Berger, un professore della University of Southern California, ha creato un microchip che può prendere il posto dell'ippocampo, una parte del cervello che controlla la memoria a breve termine e la coscienza spaziale. http://lucachittaro.nova100.ilsole24ore.com/2008/01/protesi-cerebra.html

Spesso danneggiato da Alzheimer e incidenti, l'ippocampo potrebbe giovarsi di questo 'supplente' per conservare le normali funzioni cerebrali in persone altrimenti in balia di gravi problemi.
Il prof.Berger sta attualmente testando questo impianto, e nel frattempo ha scritto anche un libro sull'argomento: “Toward Replacement Parts for the Brain,” nel 2005.

2- Uomo vecchio, pene nuovo

Una disfunzione erettile può davvero far sparire il sorriso ed il divertimento dalla vita di un uomo, ma il Anthony Atala e il suo team alla Wake Forest University hanno svilluppato una metodologia che potrebbe presto riportare la primavera nella vita di più d'un ragazzo.
Nel 2006 Atala è riuscito a far crescere in laboratorio un nuovo 'corpo cavernoso', la parte di tessuto spugnoso che si riempie di sangue durante una erezione, in alcuni conigli ai quali era stato asportato il pene.
Il nuovo tessuto è 'nato' dalle stesse cellule dei conigli e dopo appena un mese questi ultimi sono tornati a fare ciò per cui…sono proverbiali.

3- Cellule artificiali

A volte si ha la necessità di inviare medicine in un punto preciso del corpo, e una pillola o una iniezione non riescono a centrare un obiettivo circostanziato.
Daniel Hammer, professore di bioingegneria alla University of Pennsylvania, ha una idea migliore: cellule artificiali, fatte di polimeri, che possono imitare il modo in cui i globuli bianchi viaggiano lungo il corpo.
Queste 'finte' cellule, chiamate C, possono 'recapitare' farmaci direttamente dove ce n'e' bisogno, rendendo più facile e sicuro abbattare determinati tipi di malattie: anche il cancro.

4- Reni prèt a porter

Per persone con problemi seri ari reni, le necessità più semplici come rimuovere le tossine dal sangue o mantenere in equilibrio i liquidi corporei richiedono ore di collegamento con una macchina per la dialisi.
Ore attaccati ad una macchina grande come una lavatrice: non so se mi spiego.
Un nuovo progetto di rene artificiale, piccolo e leggero abbastanza da poter essere integrato in una speciale cintura può cambiare la loro vita.

Grazie alle sue dimensioni ridottissime, il rene artificiale indossabile disegnato da Martin Roberts e David B.N. Lee della UCLA, attualmente lavora meglio della dialisi perchè può essere usato 24 ore al giorno e sette giorni a settimana.
Proprio come un rene vero.
Non solo questo significa libertà dalla dialisi per i pazienti, ma anche miglioramento delle condizioni di salute! E in futuro sarà come mettere una invisibile panciera.

5- il ginocchio intelligente

Il ginocchio non è propriamente la parte del corpo che ci si aspetti ragioni da sola, ma il RHEO, ginocchio protesico messo a punto dal MIT, ha qualcosa in più.
Disegnato da Hugh Herr and Ari Wilkenfeld, ricercatori del dipartimento Intelligenza Artificiale, RHEO sembra davvero avere un'anima tutta sua.
I vecchi sistemi protesici dovevano essere di solito programmati da un tecnico prima che il paziente potesse utilizzarli: RHEO invece crea movimenti realistici e confortevoli senza bisogno di intervento esterno.
C'è di più: impara il modo di camminare del suo proprietario utilizzando dei sensori per adattarsi al tipo di terreno sul quale si incede. Camminare con una protesi diventerà più facile e meno faticoso.
6- Le nuove braccia

Gli amputati potranno presto utilizzare un braccio protesico esattamento come usano un braccio in carne ed ossa: con la forza del pensiero.
Il 'braccio bionico' sviluppato dal Dr. Todd Kuiken del Rehabilitation Institute of Chicago, è connesso al cervello dai nervi motori che 'sfociavano' nell'arto mancante.

Questi nervi vengono re-diretti ad un'altra area del corpo, ad esempio il petto, nella quale gli impulsi nervosi possono essere 'captati' dagli elettrodi posti nel braccio bionico.
Quando il paziente decide di muovere la mano, i nervi muovono quella 'bionica' anzichè quella vera (che non c'è più). Nessun'altra mediazione. Tutto qui.

Il Dr.Kuiken ora è al lavoro per migliorare questa invenzione, con l'utilizzo di speciali sensori di “sopravvivenza” per comunicare la sensazione di calore, vibrazione e pressione.

7 – La lingua universale

La lingua può essere un utensile splendido, ma anche troppo soggettivo, dice Dean Neikirk, professore di ingegneria elettrica e informatica alla University of Texas.
Quando le industrie alimentari vogliono creare lo stesso sapore ogni volta, si rivolgono alla lingua elettronica, un dispositivo sviluppato da Neikirk e il suo team per analizzare i liquidi e trarne il loro esatto corredo chimico.

La lingua elettronica utilizza microsfere, minuscoli sensori che cambiano colore quando esposti a specifici sostanze (come certi tipi di zucchero): il risultato è un sistema che certamente non può rimpiazzare il gusto umano, ma potrà darci la certezza che la chimica di un buon sapore può essere replicata con precisione.

8 – Il Pancreas Artificiale

Un pancreas artificiale, in grado di monitorare il livello di zucchero nel sangue e aggiustare quello di insulina per venire incontro alle necessità del corpo potrebbe essere messo in commercio in pochi anni.
Lo dice Aaron Kowalski, direttore dei progetti di ricerca della Juvenile Diabetes Research Foundation. Kowalski dice che il dispositivo sarà inizialmente la combinazione di due tecnologie, una pompa di insulina e un monitor a ciclo continuo che 'osserva' i livelli di glucoso.

Il 'pancreas artificiale' aiuterò i diabetici a condurre vite normali e ad azzerare gli effetti collaterali di un eccesso o di una mancanza di zucchero nel sangue.

9 – Ossa che ricrescono

E' da 40 anni ormai che i ricercatori sono a conoscenza di proteine che possono stimolare i tessuti ossei a crescere e a 'coprire' le parti mancanti o riparare quelle danneggiate.
Sfortunatamente non c'è stata una tecnologia che lavorasse bene in questo campo, e si sono prodotti casi in cui è stata stimolata la ricrescita del tessuto sbagliato, o di ossa dove non avrebbero dovuto esserci.

Nel 2005, i ricercatori della UCLA hanno risolto il problema adoperando una proteina 'disegnata' apposta per stimolare la ricrescita in specifici tipi di cellule: è la UCB-1, la proteina che oggi viene adoperata per far nascere tessuto osseo e 'riparare' danni alla schiena in diversi pazienti.

10 – Occhi bionici

Quando si è totalmente ciechi, anche ottenere la semplice possibilità di poter vedere la luce, il movimento e le forme può fare la differenza.

Ci sono due sistemi, la protesi Argus II (attualmente in fase di test) ed un sistema sviluppato dal Dr. John Pezaris che registra informazioni basilari via telecamera, le converte in segnali elettronici e le invia wireless ad elettrodi impiantati in un paziente: entrambi promettono di migliorare notevolmente la vita di chi soffre una condizione di ipovedenza o cecità.
Argus II utilizza elettrodi impiantati direttamente nell'occhio e di fatto sostituisce la retina nelle sue funzioni: il sistema del Dr. Pezaris invece invia i dati direttamente al cervello, bypassando del tutto l'occhio.

Entrambi i sistemi lavorano meglio con persone che hanno perduto la vista, perchè i loro cervelli sanno già come elaborare le informazioni che ricevono: “l'abilità del cervello nel campo visivo dipende in buona parte dallo sviluppo dell'abitudine a vedere”.

Se i tests daranno esito positivo, la visione umana si approssimerà sempre di più all'esperienza digitale e non a quella biologica: in futuro anche il nostro occhio potrebbe percepire 16 milioni di colori.

Fonte: http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/09/index.html