Concetto di propulsione a risonanza di campo

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

FIELD RESONANCE PROPULSION CONCEPT (NASA)
N80-19184 13 p HC A02/MP A01 CSCL 21C
G3/20 14761 – August 1979
NASA – National Aeronautics and Space Administration
Lyndon B. Johnson Space Center

ntrs.nasa.gov

Assunti

lo spaziotempo è una “proiezione” di uno spazio dimensionale superiore come un ologramma è una proiezione di un sottogruppo della nostra realtà spazio-temporale. Esiste una relazione tra i campi elettromagnetici/idromagnetici e gravitazionali, può essere sviluppata la teoria di unificazione di Einstein. Sono state sviluppate relazioni matematiche e concetti teorici sono stati proposti per descrivere le cause e gli effetti associati agli assunti, ma sono necessari dati sperimentali per sviluppare le basi corrette degli assunti (Rachman e Dutheil 1979).

Ricerca astrofisica

Esistono alcuni dati astrofisici che tendono a supportare gli assunti. Per esempio, gli astronomi hanno speculato che possa esistere una relazione tra i buchi neri e le quasar (buchi bianchi). L’energia e la materia che lascia lo spaziotempo in un buco nero può riapparire in un buco bianco in qualche punto distante. Perchè possa avvenire questo trasferimento di energia da un punto all’altro è necessario un tipo di iperspazio o spazio dimensionale superiore (4° e 5°). L’assunto 2 puo essere la causa della grande quantità di energia rilasciata nelle flares solari. Nelle regioni delle macchie solari dove avvengono le flares, i campi magnetici di 2-3 migliaia di gauss sono configurati in modo che le polarità positive e negative sono molto vicine tra loro. Dove le linee del campo magnetico positive e negative sono quasi anti-parallele, può avvenire un processo detto fusione della linea di campo magnetico. In questo processo le linee opposte si rompono e ricollegano espellendo campi e plasma dai lati. Quindi l’energia magnetica è convertita in cinetica. Il processo di fusione è stato proposto come la più probabile spiegazione delle eruzioni solari. Alcune flares comunque possono rilasciare energia equivalente al 10% della totale produzione del sole in un secondo. Questa grande quantità di energia è difficile da ottenere col concetto della fusione della linea. Quindi può essere la configurazione dei campi magnetici e delle onde idromagnetiche associate (oscillazione delle linee di campo) ad indurre una “risonanza” con i campi gravitazionali e questo risulterebbe nel rilascio di energia magnetica e gravitazionale.

Le relazioni geometriche dei campi magnetici (e quindi dei gradienti di campo) sono più importanti per la produzione delle flares solari, della magnitudine della forza di campo. Un confine molto distorto tra le polarità magnetiche porta a frequenti e potenti flares. Altro fatto interessante è che le onde idromagnetiche generate dalla flare solare sono state viste propagarsi lungo la superficie cromosferica e scatenare flares in altre regioni di macchie solari. Le onde alfven, che sembrano la forma dominante coinvolta, cambiano solo la geometria delle linee di campo. Questo effetto indica anche che l’iniziazione delle flares solari dipende dalle relazioni geometriche e dalle proprietà dello spaziotempo e dei campi gravitazionali. La fusione delle linee magnetiche è stata usata anche per spiegare l’interazione del vento solare (e campi associati) con i campi magnetici della Terra nella magnetopausa e la generazione delle tempeste magnetiche è spesso scatenata dalle flares solari. Il processo di fusione delle linee magnetiche è anche parte essenziale del concetto di “propulsione” per risonanza di campo.

Ricerca UFO

Gli studi sugli ufo indicano che un fenomeno inspiegato (UFO residuale) può essere dovuto a visitatori extraterrestri, esperienze parapsicologiche o una combinazione. Se alcuni fenomeni UFO sono causati da visitatori extraterrestri in astronavi molto avanzate, allora la frequenza delle visite e il grande numero di diversi tipi di visitatori (molti diversi umanoidi sono stati descritti) implicano una abilità di attraversare grandissime distanze galattiche e intergalattiche in poco tempo. Se la velocità della luce è davvero un limte della velocità nello spaziotempo, allora i visitatori potenziali devono usare una forma di trasporto che trascende spazio e tempo per abbreviare la durata. Gli UFO vengono visti sparire istantaneamente. In alcuni casi, l’UFO poi riappare in una zona vicina e implica una scomparsa e riapparizione nello spaziotempo. L’alta velocità, le svolte ad angolo retto o le accelerazioni repentine degli UFO e l’assenza di boom sonici nonostante le velocità calcolate di 22000 miglia orarie o più, suggerisce che gli UFO possono generare un campo gravitazionale artificiale o usano altrimenti proprietà dello spaziotempo che non conosciamo. I sistemi di propulsione UFO sembrano coinvolgere processi elettromagnetici o idromagnetici dati gli effetti radiativi sull’ambiente come bruciature, disidratazione, motori che si spengono, disturbi radio e tv, alterazione del terreno o delle strade, disturbi elettrici ed effetti statici. Questi dati suggeriscono che una sconosciuta relazione tra campi gravitazionali ed elettromagnetici può essere usata per i sistemi di propulsione ufo.
Sviluppi storici del concetto di propulsione

Il concetto del trascendere lo spaziotempo per viaggi interstellari e intergalattici è ritenuto possibile solo per studi teorici in fisica, astrofisica e sugli ufo. Con la postulazione e la scoperta potenziale dei buchi neri, la possibilità di supporto sperimentale per questo concetto nel vicino futuro è stata stabilita. Gli astronomi hanno già speculato sulla possibilità che la massa e l’energia assorbita da un buco nero possa riapparire nei buchi bianchi o nelle quasar. L’esistenza di uno spazio dimensionale superiore aprirebbe nuove possibilità del viaggio spaziale, dato che le connessioni tra i punti dello spaziotempo in questo iperspazio coinvolgerebbero leggi molto diverse da quelle così limitanti dello spaziotempo. Per esempio, se ogni punto dello spaziotempo può essere ritenuto unico e se esiste una relazione tra i campi gravitazionali ed elettromagnetici, allora ogni punto dello spaziotempo definito da una forma geometrica (metrica di Einstein) dovrebbe avere una risonanza naturale con certe onde elettro-idromagnetiche (forme geometriche), che sono armoniche superiori o inferiori di questo punto dello spaziotempo (che è una proiezione dello spazio dimensionale superiore).

L’esistenza potenziale delle armoniche dello spaziotempo significa che se un astronave in un dato punto dello spaziotempo generasse artificialmente una configurazione di campi elettro-idromagnetici con una risonanza con un dato punto distante nello spaziotempo, si creerebbe uno sbilanciamento. Questo sbilanciamento sarebbe fuori armonia con le “leggi della proiezione” che creano le proprieta dello spaziotempo dalle proprietà delle dimensioni superiori. Si attiverebbero delle forze per ristabilire l’equilibrio e in questo caso l’astronave e i suoi campi dovrebbero essere posizionati nel punto dello spaziotempo dove tali configurazioni di campo sono una armonica naturale di questa metrica dello spaziotempo. La migliore analogia è quella della sintonia radio. La manopola della sintonia sarebbe il meccanismo dell’astronave per cambiare la configurazione della forma d’onda magnetica. Le stazioni radio sarebbero vari punti dello spaziotempo. Per la radio il segnale (sempre presente) sarebbe manifestato dagli altoparlanti associati alla radio, nel sistema di risonanza di campo gli altroparlanti esistono solo nella stazione radio.

Quando la forma d’onda magnetica dell’astronave è sintonizzata in un punto distante dello spaziotempo, questa forma d’onda è forzata a manifestarsi solo in quel punto dello spaziotempo secondo le “leggi di proiezione”. Un metodo per generare le configurazione elettro-idromagnetiche necessarie, è rimasto un problema fino allo studio dell’interazione delle linee di campo magnetico e degli effetti dell’onda idromagnetica. Con il completamento di una recente ricerca, è stata determinata una possibilità per generare l’onda magnetica (Holt, 1979). Questa ricerca assieme ai risultati della ricerca sulla fusione, hanno portato nella proposta implementazione di un’astronave che genera campi magnetici in scala megagauss, diretti in senso opposto. Queste linee di campo in direzione opposta si uniranno e riconnetteranno linne di campo espulse e plasma verso i lati. In questo concetto iniziale, le linee di campo espulse incontreranno ancora liee di campo opposte e si riuniranno, forzando possibilmente grandi quantità di radiazione elettromagnetica e idromagnetica dall’astronave. Questo concetto è ora sotto revisione.

Concetto della Risonanza di Campo

Nell’implementazione proposta, vengono usati laser ad alta potenza per generare i campi megagauss con gli effetti dei gradienti di temperatura e densità non-lineari (Kruer e Eastabrook, 1977; Max et al., 1978; Nishihara and Ohsawa, 1976). Alternando la pulsazione di laser vicini, la locazione del processo di unione può essere fatta oscillare avandi e indietro a frequenza desiderata. La quantità di energia laser può essere variata per alterare la forza dei campi magnetici. Quindi modificando la potenza del laser e/o la lunghezza d’onda e la frequenza dell’impulso, la risultante forma d’onda magnetica può essere cambiata o sintonizzata all’armonica desiderata di un punto spaziotemporale distante. Se si desidera volare in un punto vicino, la forma d’onda magnetica può essere continuamente può essere continuamente re-sintonizzata, permettendo trasformazioni spazio-tempo molto rapide e brevi. Per un osservatore sembrerebbe un volo omogeneo, allo stesso modo in cui non vediamo i fotogrammi singoli di un film. Per grandi salti o viaggi in punto spazio-temporali molto distanti, è necessario un metodo per prevenire la sintonizzazione su punti spazio-temporali intermedi. In un recente lavoro è stato mostrato che le onde idromagnetiche possono inibire o amplificare le fusione delle linee di campo magnetico a seconda di un numero di fattori, inclusa la magnitudine e la frequenza delle onde idromagnetiche (Holt, 1979).

Quindi generando le appropriate onde idromagnetiche, la generazione di una forma d’onda magnetica coerente può essere prevenuta finchè le caratteristiche del laser non sono state impostate per generare la forma d’onda magnetica armonica rispetto al punto spazio-temporale distante. Quindi le onde idromagnetiche possono essere fermate e la forma d’onda magnetica può svilupparsi. Il mezzo in cui avviene la fusione delle linee di campo magnetico (vuoto, gas ionizzato, ecc..), le richieste di immagazzinamento energetico, il meccanismo di pompaggio dei laser e le interfacce di pilotaggio sono in studio correntemente.Per evitare grandi richieste di accumulo energetico, può essere usato il pompaggio magnetico dei laser per permettere il riutilizzo di una porzione dell’energia laser altrimenti irradiata. Può anche essere possibile ottenere energia sostanziale durante la parte iniziale del processo di sintonia sul nuovo punto spazio-temporale, tramite la risonanza con campi gravitazionali. Permettendo all’astronave di spostarsi continuamente o oscillare verso nuovi punti vicini, può essere ottenuto un continuo rifornimento di energia in modalità di sospensione. L’oscillazione potrebbe essere compiuta con la modulazione delle fusione delle linee di campo magnetico, regolando i parametri dell’onda idromagnetica. Questa tecnica fornirebbe energia per i laser senza interrompere i processi principali di re-sintonizzazione del laser. La forma esterna dell’astronave proposta è un “disco alato”. Le ali sarebbero usate solo per delle prove e potrebbero poi essere eliminate dopo test sufficienti (Grief e Tolhurst, 1963).

Ricerca richiesta

Il processo di fusione delle linee di campo magnetico e gli effetti della variazione di parametri associati, richiedono studi esteso. Dovrebbero essere condotti test in laboratorio specifici, alcuni dei quali potrebbero essere condotti in associazione con la ricerca sulla fusione. Questi test dovrebbero essere supportati da studi di modellazione al computer e la raccolta di dati sperimentali sulle configurazioni del campo magnetico e le fluttuazioni dell’onda idromagnetica, prima e dopo le flares solari e le tempeste geomagnetiche. La generazione di campi magnetici megagauss tramite potenti laser e gli effetti della variazione dei parametri del laser, dovrebbero essere studiati in esperimenti di laboratorio. Molta di questa ricerca potrebbe essere eseguita assieme alla ricerca sulla fusione. I materiali di contenimento e protezione e le strutture per l’astronave potrebbero essere anch’esse prodotto della ricerca sulla fusione. Il pompaggio dei laser con l’uso di campi magnetici dovrebbe sempre essere studiato in esperimenti di laboratorio.

Le misurazioni della radiazione emessa dagli UFO sarebbero estremamente utili per approfondire la fisica e la tecnologia che gli UFO possono rappresentare. Queste misure dovrebbero includere spettri fotografici (usando filtri speciali), misurazioni magnetiche (usando rilevatori molto sensibili), registrazioni delle frequenze radio e l’uso di geigers per rilevare particelle ad alta energia. Dovrebbero essere distribuiti rilevatori speciali come sopra descritto, agli investigatori degli UFO, ai dipartimenti di polizia e ad altri individui interessati. Inoltre, moduli portatili contenenti rilevatori sofisticati, dovrebbero essere posizionati strategicamente in vari paesi per permettere il trasporto rapido verso aree di grande attività. Effetti su minerali, piante, animali e umani dovrebbero essere studiati per approfondire la radiazione emessa dagli UFO. Effetti su umani come bruciature, sintomi di radiazione e altri cambiamenti corporei dovrebbero essere studiati con cura da medici. L’ipnosi regressiva dovrebbe essere usata diffusamente per ottenere informazioni tecnologiche dai partecipanti ad incontri ravvicinati con UFO. Modelli tridimensionali dell’interno ed esterno degli UFO dovrebbero essere creati per casi significativi da un punto di vista tecnologico. Appena si comprenderanno meglio le interazioni di base o dopo una completa revisione dello stato dell’arte delle interazioni idromagnetiche, modelli in scala ridotta del sistema di propulsione e dell’astronave, dovrebbero essere costruiti e messi sotto test. Il test dovrebbe procedere assieme ai risultati dell’altra ricerca. Diversi modelli di test potrebbero essere necessari in caso di “perdita” di alcuni di essi.

Commenti finali

Dato che il concetto della risonanza di campo utilizza due ipotesi non provate e al momento processi magnetoidrodinamici non verificati, il concetto molto probabilmente richiederà estese modifiche e forse una revisione completa dopo una ricerca iniziale e seguenti studi di fattibilità. Sento di poter affermare che la ricerca compiuta sotto la motivazione di questo o simili concetti di propulsione, risulterà in avanzamenti teorici e tecnologici e in scoperte nei sistemi per la propulsione e l’energia.

Alan C. Holt

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

Fonte: keelynet.com web.archive.org