Cosmometria: Schema di Campo a Doppia Spirale Phi

Cosmometria: Schema di Campo a Doppia Spirale Phi

Nella nostra esplorazione del modello unificato della cosmometria, abbiamo analizzato due componenti primari: la Tensegrità Strutturale e il Processo di Flusso Toroidale. Il terzo componente, lo Schema di Campo, lega i primi due assieme come mezzo per capire come gli aspetti della struttura/vettore e del flusso/vortice si integrino. Usiamo la parola “schematizzazione” per descrivere questo componente, per il modo molto semplice in cui il componente del Campo può essere descritto: come schema (in realtà diversi schemi che possono interagire, trasformarsi ed evolvere). Uno schema, nel contesto della cosmometria, è una rappresentazione bidimensionale di una forma tridimensionale (e quadridimensionale). Ecco alcuni esempi che mostrano radiali, anelli/onde e spirali:

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Come mostrato in Cosmometry 101>Energetic Articulation, ci sono tre componenti primari dello schema di campo: Vettori/Radiali, Anelli/Onde, Spirali/Vortici. Questi dipingono il Campo Strutturale, Toroidale e a Doppia Spirale nelle due dimensioni. Come vedete in questa illustrazione che mostra l’integrazione dei tre componenti, essi si combinano in un sistema coerente e coordinato di vettori, anelli e spirali.

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Phi e Cambio di Scala per Ottave del Campo

Due modalità primarie in cui il campo cambia di scala sono il rapporto di 1.618… (rapporto Phi) e il 2 (raddoppio o ottave). Sembra che questi siano i più fondamentali per la struttura dello spaziotempo.

Cambio di Scala Binario e per Ottave

Nell’articolo sul Vector Equilibrium/IVM, abbiamo visto come il moto Jitterbug del VE si sposti attraverso il cambio di scala del flusso di energia nella Matrice Vettoriale Isotropica. Il rapporto di questo cambio di scala è 2:1, un raddoppio di dimensione per ogni iterazione. Questo raddoppio è caratteristico, per esempio, del raddoppio di frequenze nella scala musicale che crea una nuova ottava ad ogni progressione. Iniziando con un sistema di 12 toni, la musica è innatamente risonante con la cosmometria del 12-attorno ad-1 del VE e della IVM (e può essere mappata in questo sistema come descritto nella sezione Cosmometry of Music http://cosmometry.net/cosmometry-of-music ). Il raddoppio di scala si trova anche nel sistema numerico binario che porta alla struttura frattale più bilanciata ai poli nella IVM: la griglia di 64 tetraedri. Iniziando da 1 e raddoppiando ad ogni passo abbiamo 1 2 4 8 16 32 64. Questa sembra essere precisamente la formula del cambio di scala nella stessa Matrice Vettoriale Isotropica.

Cambio di Scala Phinario

Come scritto nel sito (e in molti altri posti nella noosfera), il rapporto phi di 1.618… è comune nello stampo cosmico, includendo le geometrie strutturali, le forme di flusso vorticose, le relazioni angolari e le disposizioni quantitative del fenomeni fisici (vedere Cosmometria del Phi http://cosmometry.net/cosmometry-of-phi per una esplorazione del phi). Visto quanto è comune, sembra evidente che sia forse IL più fondamentale rapporto di scala nell’universo manifesto. Sembra che la natura abbia la tendenza innata a manifestarlo nella crescita biologica, negli archi a spirale, nelle strutture atomiche e galattiche e tutte le modalità di forma strutturale e flusso si formano sul rapporto phi per la sua efficienza ottimale in questo proposito: passare dal micro al macro nel modo più armonioso e senza che la continuità venga sciolta. Questo indica che il campo spaziotemporale cosmico è inerentemente basato su questo rapporto che appartiene all’universo manifesto. Che sia espresso come spirale, proporzione strutturale, angolo o quantità, lo stesso rapporto è in gioco ovunque.

Doppia Spirale Phi come Equilibrio Dinamico

Dalle osservazioni della natura possiamo vedere che una delle più comuni espressioni del rapporto phi sta nel modello di una singola o doppia spirale (o vortice, per essere più precisi). La crescita delle piante, i flussi di acqua e aria, le dinamiche elettromagnetiche e gravitazionali (come le galassie a spirale), tutte esibiscono questo schema. Persino la struttura scheletrica della mano e del corpo umano è proporzionata in questo rapporto per permettere i movimenti più efficienti che in sè sono di natura spiraleggiante (come piegare le dita in un pugno).

Ossa della mano nel rapporto di scala phi
Ossa della mano nel rapporto di scala phi
Mano curvata in un pugno
Mano curvata in un pugno

Premesso questo, possiamo postulare che mentre il VE è la cosmometria primaria dell’equilibrio nel livello energetico non-manifesto di fase zero, la doppia spirale phi è la cosmometria primaria dell’equilibrio dinamico nelle energie manifeste. Il fatto che i due elementi sono in grado di allinearsi perfettamente nella stessa cosmometria quadridimensionale della IVM, creando versioni sia regolari che sferiche del VE (con il confine phi che definisce il VE sferico), indica che questo sia in effetti una espressione duale di un solo fenomeno, l’equilibrio.

Queste due animazioni mostrano come appare:

Schema di campo a doppia spirale phi quadridimensionale, all’interno di 12 matrici vettoriali isotropiche radiali (animazione di Matt Lefferts)

Animazione che mostra la creazione di una spirale phi, quindi di uno schema di campo a doppia spirale in quattro colori nella vector equilibrium IVM (animazione di Matt Lefferts)

Sezione trasversale di un Toroide

Osservando una doppia spirale, in realtà vediamo un modello bidimensionale del campo tridimensionale di un toroide (e 4D col tempo come processo di flusso). Si tratta della sezione trasversale dell’intero campo che in sè è a doppia spirale attorno e attraverso il toroide e al suo asse centrale. E’ facile vederlo osservando una pigna per esempio.

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Considerando il toroide come la forma fondamentale del flusso dinamico di energia in tutte le scale nel cosmo, possiamo estendere il concetto dicendo che la doppia spirale phi è lo schema di campo fondamentale di questo flusso di energia nel cosmo. Data la varietà di modi in cui possiamo vedere questo schema fondamentale in natura (come esplorato nella sezione Cosmometry of Phi), è chiaro che questo non include solo l’energia in uno stato di flusso toroidale coerente, ma anche quando l’energia è negli stati vettoriali e di flusso.

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Il “vettore” dell’acqua crea doppie spirali phi quando incontra superfici plastiche

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La “corrente” dell’acqua sulla sabbia crea schemi a doppia spirale

Radiali e Anelli

Complementari agli schemi a doppia spirale del campo, ci sono quelli radiali e ad anello in natura. I radiali possono essere visti come linee rette o vettori, per esempio, su certe conchiglie e in fiori come il dente di leone. Gli anelli possono essere rapidamente notati nel moto ondulatorio che si espande all’esterno, quando viene lanciato un sasso in un lago calmo e nella sezione trasversale di un albero.

Manfred Heyde/Wikipedia
Manfred Heyde/Wikipedia
Greg Hume/Wikipedia
Greg Hume/Wikipedia
Scott Robinson/Wikipedia
Scott Robinson/Wikipedia
Lawrence Murray/Wikipedia
Lawrence Murray/Wikipedia

Ancora, questi due schemi fondamentali si integrano con lo schema a doppia spirale per creare un modello unificato che è la versione 2D del modello 3D unificato della cosmometria.

Modello integrato con doppia spirale phi,
Illustrazione creata da Matt Lefferts

Modello integrato con doppia spirale phi, radiali e anelli con il vector equilibrium al centro

Punto interessante, possiamo postulare, dalla natura duale osservata negli eventi quantistici che si manifestano come “particelle” e “onde”, che queste caratteristiche siano semplicemente modi differenti di osservare lo stesso fenomeno, l’organizzazione fondamentale sottostante a tutti gli eventi energetici manifesti. La particella sarebbe l’espressione energetica radiale/vettoriale (e persino una spirale) e l’onda sarebbe l’espressione energetica ad anello/onda. Da una prospettiva frattale olografica, questi tre modelli fondamentali, radiali, anelli e spirali, sono sempre presenti, anche se non sempre visibili e a livello quantistico, sono coesistenti in modo cosi omogeneo che un evento quantistico sembra poter esibire tutti i modelli contemporaneamente. Ricordate, a livello del Campo Unificato, pre-quantistico, tutti questi si fondono in una coerenza unificata di perfetto equilibrio e la distinzione fra loro scompare completamente. Al primo livello di manifestazione, il livello quantistico, iniziamo ad osservare queste distinzioni e da questo punto, con l’incrementare della complessità della manifestazione atomica e materiale, le distinzioni divengono più apparenti (ad es. la forma tende verso uno o l’altro schema, tra radiale, anello e spirale).

Cosmometry.net

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org