Curare la Candida con l’Ipoclorito di Sodio – Metodo Ruffini

Curare la Candida con l’Ipoclorito di Sodio – Metodo Ruffini

Curare la CandidaUn Metodo rivoluzionario per semplicità ed efficacia nel trattare 30 patologie dermatologiche – Intervista al dottor Gilberto Ruffini di Valerio Pignatta

La Candida albicans è un Fungo. In tanti conoscono questo fungo per averlo provato sulla propria pelle, quindi, non mi dilungo nello spiegarlo, perché già ampiamente e scientificamente descritto nei miei libri divulgativi. Dico solo che le infezioni fungine sono di gran lunga le più frequenti in tutto il mondo. Applicare con un batuffolo bagnato di Ipoclorito di Sodio al 9% per 40 secondi a seconda delle zone.

Risolve con sicurezza e velocità la presenza di detto fungo, facendo subito cessare il prurito e favorendo velocemente la guarigione per questa infezione, comunque è un fungo sempre presente e facilmente dietro l’angolo nell’apparire ovunque. Per praticare un lavaggio interno (in vagina) usare una comune siringa (avendo tolto l’ago) riempita con Ipoclorito di Sodio al 6% e introdotta, rilasciare il prodotto con una certa velocità. Trattenerlo per 30 secondi.

Poi sciacquarsi rifacendo una siringa riempita questa volta di semplice acqua tiepida. Scoperta quasi casualmente vent’anni or sono dal dottor Ruffini, l’efficacia dell’uso di Ipoclorito di Sodio nel trattamento di alcune patologie dermatologiche risulta oggi comprovata. Un rimedio semplice e poco costoso, l’Ipoclorito di Sodio utilizzato in soluzione dal 6% al 12%, è in grado di curare la candida, le punture di insetti, la forfora, l’onicomicosi, l’herpes simplex 1 e 2 e la zoster e tante altre malattie. Studi internazionali stanno inoltre vagliando l’efficacia dell’Ipoclorito di Sodio nel trattamento di alcune malattie degenerative e nella cura al cancro. Sul tema abbiamo intervistato il Dottor Gilberto Ruffini.

Ci potrebbe spiegare il principio di funzionamento del metodo terapeutico da lei scoperto? Cos’è l’Ipoclorito di Sodio?

Il principio di funzionamento del Metodo Ruffini è basato sull’applicazione topica e sistemica di Ipoclorito di Sodio utilizzato dal 6% al 12%. L’Ipoclorito di Sodio è un sale; una molecola tra l’altro chimicamente molto semplice, basti pensare che togliendo l’Ossigeno, chimicamente si ha il comune sale da cucina o sale marino (NaCl).

La molecola chimicamente scritta la seguente: NaOCl dove Na stà per Sodio, O per Ossigeno e Cl per Cloro. Quando la molecola viene a contatto con la membrana cellulare (cellula eucariota, procariota e involucro virale come l’envelope e altri) si modifica immediatamente in Acido Ipocloroso (HOCl) ed è questo acido che scatena il disfacimento della cellula patogena ed è da considerare, a pieno titolo, il vero principio attivo del Metodo.

Come ha iniziato a lavorare sulla terapia con l’Ipoclorito di Sodio?

Nel lontano 1991 durante lo svolgimento del mio lavoro di dentista dovevo usare, per una mia paziente, l’Ipoclorito di Sodio per il trattamento endocanalare, come fanno tutti i dentisti del mondo abitualmente. Il caso ha voluto che ne cadesse una goccia su un’afta che era presente nella bocca della paziente.

Osservai una reazione nuova, inaspettata, che mi lasciò sorpreso: constatai alcune ore dopo che l’afta in questione residuava in una guarigione, che potei osservare direttamente il giorno successivo. Bene, questa reazione positiva (che già di per sé era un risultato importante) mi spinse via via ad esplorare i motivi scientifici di questa risposta terapeutica, portandomi ad ulteriori importanti approfondimenti in ambito dermatologico e non solo. Nel 1996 finalmente, feci la domanda di brevetto che ottenni poi nel 1998 (Patente n° 01283167) anno a cui si può far risalire ufficialmente la nascita del Metodo Ruffini.

Chi è Gilberto Ruffini?

Medico chirurgo ed Ematologo. N.P. Ordine dei Medici di Varese n°02161. Nato a Varese il 09/01/1947 e residente in Varese. Laurea in Medicina a Milano presso l’Università Statale di Milano. Specialità in Ematologia (prof. E. Storti ) presso l’Università di Pavia con massimo dei voti. Già Interno Chirurgo e di Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Tradate (VA). Già Insegnante di Anatomia cranio-facciale, miologia buccale e morfologia dentale presso l’Ateneo Cattolico in Varese. Relatore sull’Anemia mediterranea in Master universitario presso l’Ospedale Sacco in Milano. Libero Ricercatore per la ricerca terapeutica e risoluzione di malattie infettive.

Nota dell’autore: L’Ipoclorito di Sodio è in libera vendita e NON ha bisogno di alcuna prescrizione medica ne ha divieti particolari. Eventualmente può essere ordinato anche online su arganiascorbile.it.

Immagine: Wikipedia
Fonte: scienzaeconoscenza.it
metodoruffini.it