Dallo spazio per prevedere i terremoti

Il Giornale Online

di Olga Sobolevskaja ([link=http://italian.ruvr.ru]La Voce della Russia[/link])

Tra qualche anno gli scienziati riusciranno a prevedere in modo più preciso e a breve termine i terremoti. O almeno è questa la direzione verso la quale vanno grandi studi. Un gruppo russo-britannico sta tentando di creare un particolare sistema satellitare, il TwinSat, che sarà capace di riconoscere anche i più remoti segnali di catastrofi naturali.

Negli ultimi anni, la scienza moderna ha fatto grandi passi in avanti, tuttavia, nonostante tutte le conquiste, prevedere un terremoto è uno dei compiti più difficili per gli scienziati. Tokio, San Francisco, Giacarta, Erevan e Santiago sono solo alcune delle città che conoscono, non per sentito dire, gli effetti della forza improvvisa e distruttiva della Terra. Ma ci sono casi in cui i cataclismi sono stati considerati negli anni avvenire. Così, per esempio, lo scienziato moscovita Aleksej Ljubushin dell’Istituto di fisica della Terra, già nel 2008, aveva previsto il terremoto in Giappone del marzo 2011. Tutte le previsioni moderne dei terremoti si basano sulla statistica e non possono prevedere il momento preciso del cataclisma, chiarisce il Direttore del laboratorio sulle previsioni per la sicurezza sismica dell’Istituto di fisica della Terra, Alelsej Zavjalov. “Quando osserviamo l’uno o l’altro precursore, non significa che sicuramente tra un anno ci sarà un terremoto. Significa appena che ne esiste, diciamo, la possibilità del 70%. Un terremoto può avvenire non tra un anno, ma tra mezzo o tra due anni.”

Per fare previsioni precise è necessario un quadro completo di tutti i segnali naturali, dal movimento della crosta terrestre fino ai dati sulla mutazione della composizione e del livello dell’acqua nei fiumi e nei laghi. Alcuni segnali di terremoto trascurati possono comparire due o tre settimane prima del cataclisma. Essi sono i più significativi, perchè danno il tempo di organizzare evaquazioni e prendere determinate misure. Si presuppone che il sistema satellitare russo-britannico TwinSat riesca a riconoscere tutti i sostanziali segnali dei terremoti, permettendo di disegnare un quadro più completo, racconta il sismologo Vitalij Chmyrev:

“L’obiettivo del TwinSat è quello di identificare ciò che avviene precedentemente a un terremoto, di individuarne i segni in maniera sicura alla luce delle interferenze. Analizzando i dati satellitari e le osservazioni su terra, vogliamo sistematizzare tutte le informazioni inerenti i segnali dei terremoti.”

Gli apparati cosmici TwinSat permetterano un monitoraggio sistematico dei segni dei terremoti e in immediato trasmettere tutti i dati alle stazioni di terra. Certo, si tratta ancora solo di un progetto di ricerca. Entrerà in funzione solo nel 2018 o 2019. Ad esso sono interessati già paesi situati in regioni sismiche, come il Giappone, le Filippine e l’Indonesia.

Fonte: La Voce della Russia http://italian.ruvr.ru/2012_04_05/70678959/ ( post_it@ruvr.ru )
Vedi: http://www.movisol.org/11news196.htm http://eng.ntsomz.ru/projects/earthquake/doda_news250512en http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_febbraio_20/satellite-anticipa-terremoti_2bcf12a8-3d08-11e0-b1ac-bc0b2e3568ae.shtml