DE LA MAGNIFICA FOLLIA

La Sapienza può giovarsi, seppure
indirettamente, de la follia, al fine di
rimettere in questione se stessa.
Carl G. Jung

Intendiamoci allora che cosa, per ognuno vuol dire follia. Pensate pure come a voi vi pare, perché io de la follia, mi ci voglio proprio ubriacare. Tanto perché non vi sia dubbio di cosa io voglia dire de la follia. E' pur certo che per scuola di pensiero si userà questo termine per dirla in molti modi; si dice per esempio -Viaggiava ad una velocità folle-. Per me quello non era un folle, ma semplicemente un irresponsabile. -Ha ucciso in uno stato di follia-; ma per me non era un folle, ma vi è più uno con na coscienza povera. La follia ch'io intendo e che perciò adoro, è la follia dei Santi, dei Registi, de li scrittori e di tutti li artisti, dei gran dottori, dei musicisti e professori, dei gran lavoratori, delle casalinghe, de li adorabili bambini e di tutta la brava gente, che sa vivere a questo mondo perché nello stato di follia trova la forza de andare avanti ed essere per questo dei grandi. Per me stesso, perché quando vado in piscina, mi faccio ancora lo salto all'indietro, tanto per essere ne lo segno dell'acquario (classe di ferro 9/2/1945), ma anche per quando vado a ballare, portando con me i miei allievi e anziché essere impasticcato me ce ubriaco de follia e per questo non ne sono mai stanco; ma anche quando sono più serio e tengo in studio le lezioni e pure per i seminari fatti in gruppo, e pure quando per internet faccio scorrere le mie idee.

Se l'umano ne assaporasse la forza e la bellezza non avrebbe per questo il bisogno dell'alcool e della coca, ma neppure del Viagra, perché avresti la carica anche senza ormoni; pur per quando sono verdi le stagioni, ti basterà parlare chiaro, entrare ne lo stato de follia e te scatenerà, state certi, tutte le fantasie e vincerete così ogni forma de la terribile apatia. Per non parlare poi se ti va male il lavoro, perché sei troppo serio, abbacchiato e sconsolato; fai entrare la follia e porterai la carica che ce vuole; sarai per questo, psicologo e disponibile e un po' gaiardo. Non dirmi poi che sei a corto di stipendio, questo è vero, ne condivido abbondantemente la ragione; lo Euro è stato un vero tradimento legalizzato; basta che te guardi Zelig, per ascoltar quel terremoto di Gabriele Cirilli cosa ti dice lui de lo euro. Euro= è una rapina organizzata. Riduci allora li consumi così arriverai al 27, ma con dignità e intelligenzia; al posto di tre camicie, tienti pure quella, ma guarda ben di far girare il colletto e li polsini e magari te farai qualche cena ogni tanto e passerai alle pizze per quattro volte al mese, una per settimana, che mannaggia, è vero, l'euro ha raddoppiate pure quelle; ma tu sei folle e sai come riempir le sere e a controllar le spese.

Se hai stanchezza della vita, è perché hai perso lo giro de la follia; sei oscuro, genoflesso e pur depresso; entra nella vasca de la follia: uscirai risorto, luminoso e tutti ti chiederanno dove sei stato ad abbronzarti di dorato, anche se al mare non ci sei ancora stato. Se poi il fidanzamento o il matrimonio si è un po' spento beveteve un cocktail de follia; vi accenderete in tutti i sensi e vi ringrazierete l'un con l'altro perché vi farete pure i complimenti, perché così non lo eravate mai stati. Se poi sei ateo, perché le prove non hai ancor trovato, trasformati allora in un folle; vedrai le stelle e la via lattea come non l'hai mai vista, perché nel perdere la vista nello stato di follia se te potesse aprir qualche canale, e ne lo scendere dal tuo fortificato razionale, guarda che io ci scherzo, ma potresti anche trovarti a far visita all'al di là perché anche quello sta di qua e sotto ai tuoi occhi; pensati la sorpresa, a chi poi ce lo andrai a raccontà, va tu a dire che sei uno folle.

Mi rivolgo pure a tutti gli atleti, che tra EPO, ECA, anabolizzanti e altro, per non dire poi de lo infernale GH per diventar giganti; statevene bene attenti, che negli anni vi troverete con le medaglie nel cassetto e le ossa ingigantite del cervello, così non vi godrete più de la follia, ma a quel che tutti fa paura, chiamala se vuoi Pazzia e guardate che non sto scherzando, perché mi costringete ad essere mio malgrado molto serio, perché nella mia carriera ne ho già incontrati tanti. Entriamo allora liberamente in quel magnifico stato di follia; superiamo le barriere, i dogmi e le pretese, sfuggiamo a tutti i giochi di potere; siamo nati liberi e perché no, ad essere tutti dei grandi. Vò per questo farvi dono di un Mantra che ho ricevuto in sogno: “JU PU' NA CIA' POTA'” – Ripetilo con il cuore aperto, ti darà forza, energia, amore e felicità; sempre in nome naturalmente, “DE LA MAGNIFICA FOLLIA”.

OGNI BENE

di Mario Cecchinato
Fonte: http://www.centropsycoarmonia.org/art/art7.htm