Dio e Satana sono la stessa entità? Le prove storiche e le confessioni di un sacerdote (2° parte)

Prima parte dell’articolo: https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6555

Dopo aver visto attraverso l’etimologia e la paleografia come il dio biblico Yahweh sia nato attraverso un’evoluzione secolare dagli antichi dèi sumeri Enki ed Enlil, passando attraverso il dio Ba’al, ovvero Belzebub, prima di arrivare a conclamarsi in El Shaddai, nome con cui si presenterà per la prima volta ad Abramo nelle Bibbia, vediamo come attraverso un’attenta analisi dell’Antico Testamento siamo riusciti a scovare le prove di azioni identiche fatte traslitterare da Yahweh a Satana, a dimostrazione del fatto che gli scribacchini Hyksos-Ebrei sapevano bene la derivazione dei due soggetti veterotestamentari dal dio fenicio Ba’al.

Vediamo a tale proposito la storia narrata nel secondo libro di Samuele 24: 1-17 redatto all’incirca intorno all’anno 800 a.C.:
[1]L’ira del Signore si accese di nuovo contro Israele e incitò Davide contro il popolo in questo modo: « su, fa’ il censimento d’Israele e di Giuda ».
Fedele alla parola del Signore, re David fece il censimento del suo popolo eseguendo gli ordini che gli erano stati richiesti; dopodiché, sempre seguendo la narrazione biblica, il testo ci spiega che Dio si adirò inspiegabilmente contro di lui e contro gli Israeliti perché era stato effettuato il censimento che egli gli aveva poco prima comandato di fare (leggere la Bibbia per credere!) e propone a Davide di scegliere fra tre punizioni:

[13] “Vuoi tre anni di carestia nel tuo paese, tre mesi di fuga davanti al nemico che t’insegue oppure tre giorni di peste nel tuo paese?(Samuele II 24: 13).
Davide scelse la peste e, come risultato, Dio decimò ancora una volta il popolo ebraico:
[15] Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono settantamila persone del popolo.
[16] E quando l’angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per distruggerla, il Signore si pentì di quel male che aveva fatto e disse all’angelo che distruggeva il popolo: “Basta; ritira ora la mano!” (Samuele II 24: 15, 16).
Mettiamo ora a confronto questa storia con quella che troviamo nel primo libro delle Cronache composta intorno al 300 a.C.
[1] “Satana insorse contro Israele e incito Davide a censire Israele.
[2] Davide disse a Ioab e ai capi del popolo: « Andate, contate gli Israeliti da Bersabea a Dan; quindi portatemene il conto sì che io conosca il loro numero ».
[7] Il fatto dispiacque agli occhi del Signore, che perciò colpì Israele.
[14] Così il Signore mandò la peste in Israele; morirono settantamila Israeliti.
[15] Dio mandò un angelo in Gerusalemme per distruggerla. Ma, come questi stava distruggendola, il Signore volse lo sguardo e si astenne dal male minacciato. Egli disse all’angelo sterminatore: “Ora basta! Ritira la mano” (Cronache I 21: 2-15).
Avete capito? Nella Bibbia lo stesso episodio del censimento viene attribuito una volta a Dio ed un’altra volta a Satana, a dimostrazione che stiamo parlando della stessa medesima entità. Dunque Dio e Satana sono la stessa divinità proprio in quanto rappresentano due entità che sono state fatte intercalare sul dio sumero Enki, autore della creazione dell’uomo, e su suo figlio, cioè Marduk, che si evolverà in Egitto nel dio Horus, con cui Gesù ha innumerevoli comunanze archetipali in quanto sua traslitterazione.
Difatti in Matteo 4: 8, 9 leggiamo:
[8] “Di nuovo Satana lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse:
[9] « Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai »”.
Ed in Luca 4: 5, 6:
[5] Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse:
[6] « Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio »”.

A questo punto è palese che Satana e Yahweh siano la stessa entità, in quanto il diavolo non avrebbe potuto promettere a Gesù un regno che apparteneva a Dio, dal momento che in Siracide 10: 4 leggiamo “il governo del mondo è nelle mani del Signore”. Tutte queste evidenze ci fanno notare come gli Israeliti sapessero bene che la costruzione del loro Yahweh-Satana fu operata attraverso gli antichi dèi sumeri Enki, Enlil ed il loro padre Anu, quando si fa appunto riferimento nel Nuovo Testamento al supremo “padre celeste”. Infatti quando si arriverà a costruire il mito di Gesù poco prima della sua morte, avvenuta per crocifissione, leggiamo nel vangelo di Marco:
[33] “Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la Terra, fino alle tre del pomeriggio.
[34] Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
[35] Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: « Ecco, chiama Elia! » (Mc. 15: 33-35).

Come si può notare dal vangelo di Marco, Cristo si riferisce al dio biblico non chiamandolo Yahweh, che nella Bibbia è il dio che conduce l’esodo ebraico, ma Eloì, o Elohim, che nella Genesi è la pluralità di dèi costituita dal pantheon agli antichi dèi sumeri. Infatti mentre nella Genesi il dio biblico viene chiamato Elohim, in quanto risente delle influenze della tradizione orale tramandata dai Sumeri, nel libro dell’Esodo il dio degli ebrei inizia ad essere chiamato Yahweh, in quanto si verifica una fusione tra l’insieme delle divinità sumere (Elohim), adorate anticamente dal popolo ebraico, ed il dio egiziano Aton, introdotto dalla casta sacerdotale degli Yahud. Con questo si riesce anche a dare anche una spiegazione al perché quando Gesù chiama il dio ebraico con la qualifica generica di Eloì, o Elohim, gli Ebrei non capiscono a cosa si riferisca, supponendo che stesse invocando il profeta Elia, dal momento che loro erano da sempre stati abituati a chiamare il dio biblico con l’appellativo di Yahweh, che indica appunto la fusione tra la pluralità degli dèi sumerici della Genesi (Elohim) con il dio Egiziano Aton.
Nei prossimi articoli daremo dimostrazione di come dalle gesta degli antichi dèi sumeri la Bibbia abbia attinto a piene mani per costruire il fulcro portante della storia dell’uomo, attraverso il plagio della creazione, del diluvio universale, di Sodoma e Gomorra e della torre di Babele; attuando una traslitterazione dei personaggi citati nelle tavole sumere nei vari personaggi biblici.
Nel prossimo articolo vi mostreremo attraverso i versetti biblici gli omicidi di Yahweh corrispondenti a 34.682.212 persone, compresi neonati, donne e bambini, contro i soli 10 omicidi del “terribile” e “malvagio” Satana, reo di questi delitti a causa di una scommessa che aveva fatto precedentemente con Dio.

Tratto dal libro “Oltre la mente di Dio”
di Alessio e Alessandro De Angelis

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