Dio e Satana sono la stessa entità?

Dio e Satana sono la stessa entità?

Baal Dio o Satana?Cari lettori, immaginate lo scenario apocalittico che seguirebbe a livello mondiale se un giorno si riuscisse a dare prova del fatto che Dio e Satana siano la stessa entità. Bene, iniziate ad andare oltre l’immaginazione in quanto quel giorno è già arrivato. In questa prima parte del percorso daremo prove evidenti delle nostre asserzioni, attraverso l’etimologia e la paleografia, il tutto condito dalle confessioni in diretta televisiva, che troverete pubblicate alla fine di questo primo articolo, di un Sacerdote ecclesiastico, preside e professore stabile dello studio teologico Laurentianum di Venezia, professore presso la Pontificia Università Lateranense, la Pontificia Università Gregoriana, l’Antonianum di Roma e lo Studium Generale Marcianum di Venezia; membro del senato accademico, del CISE dell’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia, scrittore e conferenziere di fama internazionale.

A questa prima parte ne seguiranno altre in cui verranno evidenziate prove oggettive tratte dall’Antico Testamento, dove metteremo a nudo la sovrapposizione di azioni di Dio e Satana, sfuggite agli scribacchini ebrei ed all’intero mondo accademico teologico per oltre 2000 anni. Eppure, nonostante questo, riteniamo che sia solamente la punta dell’iceberg di un libro destinato a ricostruire la storia dell’umanità sin dai suoi albori e che lascerà un segno indelebile ai posteri: “Oltre la mente di Dio, quando l’uomo creò Dio senza sapere di esserlo”.

Le traduzioni delle antiche tavolette sumere, risalenti a più di seimila anni fa, discusse e studiate dallo studioso azero Zecheria Sitchin, sono ormai ampiamente diffuse in tutto il mondo tra gli scaffali di numerose famiglie interessate. In queste tavolette, scritte in alfabeto cuneiforme, si parla della discesa sulla Terra di alcuni visitatori extraterrestri, denominati dalle stesse “Annunaki” (coloro che dal cielo discesero sulla Terra), con lo scopo di estrarre preziosi minerali, tra cui l’oro in primis, dalle abbondanti miniere del nostro pianeta. A capo degli Annunaki vi erano due fratelli, Enki ed Enlil, che si spartirono il dominio di alcune zone della superficie terrestre: il demanio di una vasta zona dell’Africa venne affidato ad Enki, mentre la Mesopotamia venne posta sotto il dominio di Enlil.

In questo articolo ci stiamo ponendo l’obiettivo di dimostrare che la costruzione del dio biblico Yahweh, il pluriomicida dio degli Ebrei, si sia compiuta attraverso numerosi passaggi evolutivi realizzatisi nel corso di centinaia di anni nonché tramite diverse popolazioni, includendo in questo studio anche il dio fenicio Ba’al sulla cui figura mitologica si costruirà il noto Belzebub della Bibbia e quindi il diavolo in persona.

Iniziamo il nostro percorso dal dio mesopotamico Enlil, chiamato anche Ellil, da cui nascerà la radice accadica Ilu, che si evolverà in seguito in El (Signore-Dio) in ebraico, ed in Allah in arabo. Un altro appellativo di Enlil era ILU.KUR.GAL, ovvero “Signore della grande montagna”, conosciuto dagli Accadi come Ishkur, da cui deriverà l’ebraico Shaddu e che si evolverà più tardi nel misterioso epiteto biblico di “El Shaddai”. Infatti secondo la Genesi biblica, il primo libro dell’Antico Testamento, nel paragrafo 17: 1,2 quando il dio veterotestamentario Yahweh appare ad Abramo in una delle sue molteplici apparizioni, il dio degli ebrei, nominandosi con un appellativo per la prima volta, dice al suo eletto: “io sono El Shaddai, cammina alla mia presenza e sii perfetto”.

Dunque passiamo adesso al percorso della tabella che da Enki porta a Yahweh. Uno dei figli di Enki si chiamava Marduk, che veniva venerato a Babilonia. Il corrispondente per gli Assiri del dio Marduk era Ashur, che si evolverà in seguito in Aleyan Baal, adorato dai popoli cananei e che arriverà a noi tramite i fenici. Aleyan Baal nel Pantheon cananeo si evolse successivamente in Baal Hadad; ed il figlio di Baal, nato dal matrimonio di quest’ultimo con la sua sorellastra e moglie Asherah, prenderà il nome di Signore Jaw, o Jaw El, dove “El” sta per signore.
Così con il dio Baal si avrà uno dei primi tentativi di monoteismo da parte degli Assiri. In Baal Hadad, Hadad evolverà successivamente in ISH.KUR, dove la parola KUR vuol dire “montagna”, mentre la parola ISH viene tradotta in accadico con Shaddu, che si evolverà in ebraico in El Shaddai.

Inoltre, come si può notare nella tabella orizzontale in alto, i due potenti figli di Enki, Marduk e Ningiszidda, diventeranno rispettivamente in Egitto il dio Sole Ra e Thot, tuttavia questa sarà una ricerca che occuperà uno studio successivo.
Con gli Hittiti questi dèi carnali diverranno dèi astratti, e molti degli giovani dèi sumeri trovarono un nuovo nome ed un nuovo culto. Gli Hittiti furono i primi a distaccarsi dalle tradizioni mesopotamiche per creare un nuovo tipo di religione basata sul culto dei morti e sul nuovo concetto di aldilà; e gli dèi da esseri in carne ed ossa divennero delle entità da venerare come rappresentazioni di concetti astratti (Illuyanka incarnò la forza del caso, Yeshub divenne il dio delle tempeste e portatore di ordine).

Questo porterà alla nascita del “Culto dei Misteri”, difatti gli uomini capirono che se gli dèi astratti erano immortali, essi non potevano trasmettere l’immortalità agli uomini nella vita ultraterrena, poiché questi, essendo eterni, non avrebbero mai potuto conoscere la morte. Per superare questo ostacolo fecero così scendere sulla Terra i loro figli, denominati Sotères (salvatori), con una precisa missione salvifica nei confronti della razza umana. Questi Soteres, dopo aver subito una passione e quindi la morte, scendevano per tre giorni negli inferi dove diventavano padroni dell’Erebo per poi risorgere nel solstizio invernale al fine di trasmettere all’uomo la resurrezione tramite vari riti iniziatici tra cui quello del Battesimo e dell’Eucarestia. Questo è il motivo per cui troviamo riscontri nelle comunanze archetipali tra Horus, Mitra, Krishna, Adone, Prometeo e tanti altri compreso il nostro Baal, la cui passione viene descritta su tavolette di 4000 anni or sono, esposte al British Museum di Londra, dove, catturato e condotto davanti ad un tribunale, viene torturato, deriso e trascinato su un’altura dove viene ucciso con due malfattori; sorte che toccherà infine all’ultimo dei Soteres di nome Gesù, venuto più di mille anni dopo questi dèi.
Inoltre è di notevole rilevanza che, oltre all’etimologia, anche la paleografia ci dà nuove conferme a supporto delle nostre tesi. Difatti il dio fenicio Baal lo ritroviamo in un testo proveniente da Ugarit e risalente al quattordicesimo secolo avanti Cristo in Cat 1:19 – 1: 42-43 dove si legge:

Per sette anni possa Ba‘al essere assente,
per otto anni il Cavaliere delle Nubi!

CAT [1.19 – I: 42-43]

Come è possibile notare dalle tavolette ugaritiche, Baal è identificato con l’epiteto di “Cavaliere delle nubi”, lo stesso epiteto che, guarda caso, ritroviamo in Salmi 68: 5 attribuito al dio biblico Yahweh:

Šîrû l-ē’lōhîm! Zammərû šəmô!
Sōllû lārōkēb bā‘ărābôt!
Bəyāh šəmô
wə ‘iləzû ləpānâw!

“Cantate, o dèi! Inneggiate, o suoi cieli!
Spianate la strada al Cavaliere delle Nubi!
In Yahweh gioite
ed esultate dinanzi a lui!

Salmi [LXVIII: 5]

Tuttavia ciò che sarà sconcertante per i credenti è il fatto che il dio Baal si può identificare nel demone biblico Belzebub, ovvero il diavolo, di conseguenza tutti i seguaci e gli adoratori del dio biblico starebbero in realtà venerando inconsapevolmente il suo maggiore antagonista: Satana. Ora, seguendo la tabella che da Enki porta a Yahweh, abbiamo visto come il figlio di Baal e della sua moglie-sorellastra si chiamasse Yawel, nome che presenta una fortissima assonanza con dio biblico Yahweh. Recentemente è stata rinvenuta una iscrizione paleoebraica dell’ottavo secolo avanti Cristo nei pressi di Kuntillet ‘Ajrud dove si legge:

Ti benedico tramite Yahweh e tramite la sua Ašerah.
Iscrizione paleoebraica

Questa sconvolgente rivelazione potrebbe rappresentare la prova definitiva dell’identificazione del dio biblico Yahweh nel dio fenicio Ba’al prima, ed in suo figlio Jaw/el poi. Il dio Baal sposerà infatti la sua sorellastra Asherah ed il figlio nato dalla loro unione si chiamerà Yahweh. Padre madre e figlio: ovvero la santissima trinità; la benedizione avverrà perciò attraverso Yahweh e sua madre Asherah.

Il collegamento tra Yahweh e sua madre ci dà senz’ombra di dubbio la conferma che il figlio di Baal, Jaw/el, sia in realtà il biblico Yahweh, il nuovo dio su cui gli Assiri ed in seguito gli Hyksos-Ebrei, che conosceranno questo dio dopo la deportazione assira, cercheranno di porre le basi per una convergenza religiosa monoteistica, in quanto il dio Baal risulterà inadatto al ruolo per la sua consolidata tradizione e la sua storia conosciuta da molti popoli e vecchia ormai di centinaia di anni.

Dunque se Enki era anche il dio da cui si evolverà lo Yahweh biblico, questo porterebbe a considerare che Satana e Dio siano la stessa persona.

La differenziazione tra Yahweh e Satana avverrà esclusivamente dopo l’esodo biblico (o, come vedremo nei prossimi articoli, della casta sacerdotale degli Yahud del faraone Akhenaton) quando si traslittererà sul dio Enlil lo Yaweh biblico benevolo e sul dio Enki (in seguito identificato con Satana) il malvagio dio demiurgo responsabile di efferate stragi e delitti, su cui apriremo in seguito uno studio a parte. Questo percorso avverrà lentamente, ma possiamo trovare prove concrete attraverso la Bibbia di come Satana e Yahweh siano la stessa entità? È possibile che agli scribacchini ebrei fosse sfuggita qualche traccia a supporto delle nostre tesi? Ebbene sì, nella seconda parte di questo articolo, in prossima pubblicazione, daremo prova delle nostre asserzioni con l’ausilio della Bibbia.

Estratto dal libro
“Oltre la mente di Dio”
di Alessio e Alessandro De Angelis