Dispositivo contro i campi elettromagnetici

Foto di Gerd Altmann
Foto di Gerd Altmann

Sulla base di un articolo pubblicato anni fa sul “Corriere della Salute”, scritto da Angelo De Micheli, è stato realizzato un piccolo prototipo di sistema per neutralizzare nocive onde elettromagnetiche a breve distanza. Riportaiamo l’articolo in questione.

Siamo circondati dallo “smog” elettromagnetico: telefoni cellulari, forni a microonde, televisori, monitor di computer, lampade al neon sono tutte fonti di deboli onde elettromagnetiche.

Ma sarebbe sufficiente tenere in tasca della grafite, in pratica della polvere di matita temperata, per avere sempre con noi un valido “antidoto” contro i possibili effetti nocivi di queste emissioni (cefalea, astenia, debolezza, depressione). L’ideale, anzi, sarebbe mettere la grafite in una provetta di vetro a contatto con la pelle.

E’ quanto consiglia ai suoi pazienti il professor Maurizio Riccardi, fisiologo dell’Università di Roma Tor Vergata, che spiega: “Basta una normale provetta di vetro, che bisogna riempire per tre quarti, temperando una mina di matita. Ma attenzione: non serve tenere direttamente in tasca una matita, perché la grafite è isolata dal legno. Naturalmente, si dovrà poi avere l’accortezza di scaricare la provetta, una volta a casa a fine giornata, lasciandola, per esempio, per tutta la notte a contatto del termosifone o sui tubi dell’acqua, per “mettere a terra” le cariche elettriche.

Il professor Riccardi ricorda, inoltre, che il televisore anche spento non dovrebbe essere tenuto nella stanza dove si dorme né dovrebbero esserci delle luci accese, poichè emettono onde elettromagnetiche deboli che interferiscono con quelle biologiche naturali emesse dalle nostre cellule. […]

Ogni oggetto che ha un campo elettromagnetico, sia pur debole, può compromettere la salute. Lo prova il fatto che in Germania esistono già delle norme di legge a tutela degli utenti. Il metodo della fiala di grafite è stato sperimentato proprio in Germania, precisa il professor Riccardi, dove le provette sono addirittura in vendita, a ben 300 mila lire l’una. Ma, in realtà, ciascuno può costruire da solo la sua fialetta protettiva, a costo zero.

In Italia sono molti i medici che hanno adottato questa precauzione: anch’io porto sempre in tasca, a scopo preventivo, la mia provetta di grafite. E’ una specie di “schermo”, capace di assorbire le frequenze elettromagnetiche: ci protegge dai microsegnali emessi, per esempio, dall’antifurto dell’automobile o da altre fonti, come il telefonino cellulare. “Abbiamo notato che molte cefalee, astenie e depressioni migliorano dopo pochi giorni, se il paziente tiene con sé la grafite”, conclude il professor Riccardi. Perché non provare?