Droga sul web con le onde sonore ma un esperto smonta la tesi

Il Giornale OnlineLuglio 2, 2008

Vengono chiamate “droghe sonore online”, particolari onde che variano dai 3 ai 30 Hertz, frequenze che agiscono sul cervello e che innescano reazioni diverse, sollecitando intensamente l’attività cerebrale, in un modo molto simile alle droghe.

Trovare le guide e le dosi che riproducono alcol, marijuana, ecstasy e cocaina è facile: è sufficiente collegarsi al sito giusto e scaricare file speciali.

Si tratta di un fenomeno che sta velocemente prendendo piede. Si contano già a migliaia i cybernauti che ne discutono attraverso il web, scambiandosi impressioni e consigliando le migliori tecniche di somministrazione. Le dinamiche commerciali che stanno dietro al fenomeno assomigliano a quelle del tradizionale mercato degli stupefacenti: prima si offrono file gratuiti e in seguito si passa alla fornitura a pagamento. Se però si riesce a fare una ricerca mirata su Internet, è possibile acquisire le dosi senza mai pagare nulla.

Si arriva su siti che ospitano link ad archivi di file – come ad esempio Rapidshare – e si riceve sul proprio computer un file zippato, che una volta decompresso apre la porta a centinaia di dosi, catalogate con i nomi degli stupefacenti di cui riproducono l’effetto: ecstasy, cocaina, morfina, tranquillanti, eroina, … Vi sono anche le istruzioni per l’uso.

Come funzionano queste onde sonore? Quelle comprese tra 3 e 30 hertz, gli infrasuoni, le frequenze su cui lavora il nostro cervello, innescano svariate reazioni e sollecitano intensamente l’attività cerebrale.

Le onde alfa, che vanno da 7 a 13 hertz, solitamente hanno un effetto rilassante ma ce ne sono altre che ottengono l’effetto opposto, cioè euforizzante o eccitante. E’ sufficiente inserire questi infrasuoni – che l’orecchio umano non percepisce – dentro un brano musicale. Il costo è di molto inferiore alle droghe tradizionali e varia dai 10 ai 20 franchi; inoltre queste dosi sonore non si consumano e possono essere utilizzate fin quando si vuole.

Esperto smonta allarme cyberdroghe

Non ci sono evidenze scientifiche tali da suffragare allarme in termini di rischio di forme di dipendenza.Lo dice ad ANSA il neurofarmacologo Felice Nava dopo l’allarme della Guardia di Finanza e ripresa da tutti i quotidiani Italiani.
‘Non ci sono -spiega- studi scientifici o report che possano far pensare che alcune musiche possono determinare fenomeni neurobiologici’ del genere.

Fonte: http://www.ticinolibero.ch/2008/07/02/idoser-droga-sul-web-con-le-onde-sonore/