E' provato. L'omeopatia è utile

Il Giornale Online

1° atto: il Lancet, noto per essere una rivista scientifica, pubblica una serie di articoli non scientifici nei quali denuncia “l’inefficacia” dell’omeopatia.

A sostegno della denigrazione dell’efficacia dell’omeopatia, si presentano in modo del tutto falso le conclusioni di 5 meta-analisi che – si afferma – sono “del tutto negative”. Non è vero: al contrario, giungono tutte alla stessa conclusione: la positività relativa, ma indubitabile, dell’omeopatia.

Non si tratta quindi di una nuova pubblicazione scientifica, come è stato dichiarato sul “Corriere della Sera”, ma di una distorsione della verità.

Questa incredibile menzogna da parte di una rivista scientifica testimonia il partito preso della redazione del Lancet per farsi leader della propaganda anti-omeopatica.

Questa attitudine calunniosa e menzognera il Lancet l’ha già avuta due anni fa, quando ha intitolato in modo polemico “La fine dell’omeopatia”, prendendo come pretesto uno studio scientifico che presentava al contrario conclusioni essenzialmente favorevoli.

2° atto: per evitare la diffusione generale di queste menzogne, Boiron emette immediatamente un comunicato destinato a tutti i giornali per attirare la loro attenzione sulla vicenda.

3° atto: il “Corriere della Sera”, malgrado il comunicato di Boiron, rilancia con forza le menzogne del Lancet con in prima pagina il titolo “E' provato: l'omeopatia è inutile”: questo concetto di inutilità non è mai stato citato dal Lancet, dove al contrario, l’omeopatia viene considerata utile al di là della questione dell’efficacia.

Presenta l’articolo come una nuova pubblicazione scientifica, mentre si tratta di un articolo polemico a proposito di vecchie pubblicazioni.

Insiste sull’importanza scientifica della rivista non tenendo in alcun modo in considerazione le informazioni comunque chiare fornite da Boiron.

Deforma le parole di Boiron, rendendole faziose e incomprensibili.

Epilogo. Cosa ne possiamo dedurre?

Che i giornali sfruttino la loro notorietà per sviluppare la loro “omeofobia”, incomprensibilmente, a meno che non si consideri che sono manipolati da lobby dell’industria farmaceutica, infastidite dal successo che l’omeopatia ha presso medici e pazienti?

In che altro modo interpretare questa trasgressione dell’etica da parte di due giornali che godono di fama e se ne approfittano per schiacciare una terapia che pure è così minoritaria?

Dov’è finita la ricerca della verità che è il fondamento della stampa?

Christian Boiron

Fonte: http://www.lifegate.it