Elettrosmog: definizioni generali, impatto sull'uomo e possibili soluzioni.

Elettrosmog.
Un’introduzione generale.


dott. Flavio Gazzola

Il Nemico Nascosto

Vi è un nemico nascosto, in quanto invisibile, inodore, insapore, che non allarma proprio perché non si percepisce e che tuttavia crea consistenti rischi per la salute e l’ecologia ambientale. E’ fondamentale che lo si possa riconoscere e conoscere per prevenirne o curarne gli effetti nocivi. E’ costituito da radiazioni di due tipi: ionizzanti e non ionizzanti

Radiazioni Ionizzanti

Si tratta di radiazioni dotate di sufficiente energia per poter ionizzare atomi e molecole, ovvero rimuovere elettroni da atomi o molecole per effetto di collisioni di particelle subatomiche. Sono costituite da particelle alfa (nuclei di elio formati da due protoni e due elettroni), beta (elettroni) e raggi gamma derivanti dalla cessione atomica di energia per il passaggio di elettroni da un’orbita a maggiore energia potenziale a una con minore energia.

Possiedono quindi effetti biologici molto potenti e approfonditamente studiati nella letteratura scientifica a partire dal 1896, anno della loro scoperta da parte di Henri Becquerel e fanno parte degli ampi studi sulla radioattività.
Danni da radiazioni ionizzanti (sovraccarico di radioattività):

o Lesioni della pelle (irradiazione diretta da sorgenti radioattive esterne).

o Lesioni delle mucose (per via sanguigna, alimentare o inalatoria).

o Cancerogenicità: polmone (per inalazione di radon), stomaco e intestino (per assunzione di alimenti radioattivi), ossa (per accumulo di stronzio radioattivo, che ha particolare affinità per il tessuto osseo).

o Disturbi endocrini ed immunitari (per tropismo particolare di particelle radioattive verso questi tessuti).

o Danni delle gonadi e infertilità.

o Mutazioni genetiche (per danno del DNA, sede del codice genetico).

o Danni del midollo osseo: anemie, leucemie.

o Senescenza e sclerosi precoce.

I danni si dividono, a seconda degli eventi causali, in Deterministici, in relazione con il tempo e la dose di esposizione e Stocastici, che non sembrano in relazione con il tempo e la dose di esposizione.

Radiazioni Non ionizzanti :

Comprendono due tipi di radiazioni:

Naturali non ionizzanti (Geopatie): sono prodotte da campi elettromagnetici della terra e del cosmo, in grado di danneggiare o favorire la salute, le attività umane e gli organismi viventi.

Artificiali non ionizzanti (Elettrosmog , “ES”): sono campi elettrici, elettromagnetici e radianti in generale, prodotti dall’Uomo e costituenti un pericolo o un danno per la salute, le attività umane e i processi biologici in genere.

La storia del loro sorgere e della loro diffusione inizia verso la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, con gli studi di Guglielmo Marconi, la diffusione continuò con lo sviluppo tecnologico radio-televisivo e telefonico e proseguì con l’introduzione della elettrificazione dei trasporti e dell’illuminazione a partire dalla seconda metà del XIX secolo. A partire dalla seconda metà del XX secolo sino ad oggi vi è stato un incremento esponenziale della elettronica (il cui sviluppo inizia negli anni Sessanta, ma la cui estesa applicazione nella vita quotidiana inizia veramente negli anni Ottanta), insieme con la sempre maggiore diffusione capillare delle trasmissioni radiotelevisive e della telefonia, oltre che delle centrali elettriche e delle reti di distribuzione della elettricità.

Tanto da trasformare profondamente l’ecologia ambientale nel senso di una elettronizzazione o elettrificazione ambientale crescente esponenzialmente negli ultimi 70 anni, a partire dalla significativa data della prima trasmissione televisiva della BBC nel 1936.


GEOPATIE

Il termine “Geo-patie” è in qualche modo fuorviante, dato che la radice “…patie” fa pensare subito ed esclusivamente alla creazione di malattie da parte di forze radianti naturali terrestri (“geo…”). In effetti tali forze radianti possono essere anche utilizzate positivamente come agenti terapeutici e non sono solo causa di malattia.

Esse derivano dalla interazione fra le forze elettriche e magnetiche presenti intorno al nostro pianeta e nelle profondità della Terra, dove è presente un nucleo magmatico ferroso, con la struttura della crosta terrestre, più o meno ricca di vari tipi di minerali e di acque sotterranee. Da tali complesse interazioni derivano le diverse caratteristiche delle radiazioni non ionizzanti naturali chiamate “Geopatie”.

Tipi di radiazioni naturali non ionizzanti

o Acque sotterranee, produzione di campi magnetici ed elettromagnetici

o Rete di Hartmann: costituita da campi di forza lineari, ortogonali fra loro in direzione Nord-Sud ed Est-Ovest, che si intersecano fra loro in punti detti “Nodi”, aventi un’area di 20 cm2. I Nodi sono punti normalmente perturbativi per il sistema elettromagnetico dei tessuti viventi.

o Rete di Curry: è costituita da campi di forza lineari, formando anch’essi dei nodi pericolosi per la salute

o Nodi delle reti H e C sovrapposti: sono i punti più pericolosi e conducono alle patologie più gravi per chi vi soggiorno a lungo.

o Ioni positivi e negativi

o Radiazione del vivente

o Effetto combinato di due o più dei fenomeni precedenti e “Onde di forma”

Mentre nelle radiazioni ionizzanti l’effetto patogeno è chiaramente dovuto al forte impatto quantitativo sul vivente, come un carro armato che abbatte un ostacolo, l’effetto delle radiazioni naturali non ionizzanti appare precipuamente di tipo qualitativo, capace di innescare l’attivazione o la disattivazione di processi biologici, cioè produrre rispettivamente terapia o malattia.


ELETTROSMOG

L’Elettrosmog (ES) è l’insieme delle condizioni di inquinamento ambientale per effetto di campi elettrici, magnetici, onde elettromagnetiche di origine artificiale. Campi magnetici a bassa frequenza (50 Hz) sono prodotti dai tralicci dell’alta tensione, dai cavi di distribuzione dell’energia elettrica, da macchine industriali come forni essiccatori, , saldatrici, ecc. , dagli elettrodomestici e dai dispositivi impiegati per far viaggiare treni e metropolitane.

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I campi magnetici a media e alta frequenza (0,1 Mhz- 300 Ghz) derivano da trasmettitori radio e TV, ripetitori per telefonia, trasmettitori radar e satellitari, telefonia, computer. Per comprendere l’influenza dell’elettrosmog (ES) sull’organismo umano, è necessario avere presente come funziona il sistema elettromagnetico del corpo. La prima informazione da fornire è che il DNA di ciascuna cellula del corpo, portatore del codice genetico, è anche un potente sistema ricetrasmittente.

Grazie a tale sistema ricetrasmittente, ogni cellula del corpo si connette con le altre, coordinando le reciproche attività sin dallo sviluppo fetale. Ciascuna cellula possiede lo stesso codice delle altre, ma ne attiva solo la parte relativa alla sua specifica funzione. I miliardi di cellule che costituiscono il corpo assumono incombenze diverse, attivando solo la parte di codice ad esse pertinente.

Tessuti così diversi come quello nervoso, epatico, splenico, linfatico, ematico, connettivale, renale, intestinale, ecc. sono costituiti da cellule aventi lo stesso codice, ma con una differente, parziale attivazione di esso. Ogni secondo nel corpo muoiono dieci milioni di cellule e in conseguenza di ciò, ogni secondo nel corpo devono riprodursi e attivarsi altri dieci milioni di cellule nelle stesse identiche proporzioni.

Se tale meccanismo straordinario non funziona al 100% subentra inevitabilmente la malattia, la vecchiaia, la morte. Ciò è possibile solo con una complessa coordinazione e informazione reciproca di ogni parte del corpo, realizzabile solo grazie alla trasmissione di segnali elettromagnetici veloci come la luce (300000Km/s), scambiati fra tutte le cellule del corpo, informate istante per istante delle necessità dell’insieme dell’organismo.

La velocità della trasmissione di via ematica di segnali ormonali, immunitari, enzimatici avviene a un massimo di circa 10 Km/ora, quella nervosa via cavo può giungere sino a dieci volte tanto (100 Km/ora), comunque velocità insufficienti per garantire adeguamenti praticamente istantanei delle attività del corpo. Negli anni 20 del XX secolo, il biologo russo Gurwitsch scoprì che irradiando con una certa lunghezza d’onda del campo ultravioletto colture cellulari si incrementava la velocità di riproduzione cellulare.

Questi studi furono ripresi dal medico italiano Gentile, e in seguito da altre ricerche di numerosi ricercatori europei, portando nuove conferme all’assunto che le cellule potevano essere influenzate in modo specifico da radiazioni artificialmente prodotte o da radiazioni emesse da altre cellule.

Ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale cancellò il ricordo di quelle prime entusiasmanti scoperte e, con le dure necessità legate al conflitto, prevalsero la chirurgia, la medicina d’urgenza, l’antibiotico-terapia e in generale la medicina basata sulla somministrazione di farmaci di sintesi, utili come salvavita. Ai giorni nostri, la medicina ufficiale non vuole e non può occuparsi a fondo dei problemi posti dall’ ES a causa di diversi motivi:

1. Per l’indirizzo prettamente farmacologico della ricerca, insieme con l’opposizione delle grandi aziende delle comunicazioni, in particolare della telefonia mobile, che temono pregiudizialmente di poterne essere in qualche modo danneggiate. Ma timore e pregiudizio sono quasi sempre cattivi consiglieri, offuscando una visione obiettiva.

Queste grandi aziende potrebbero al contrario appropriarsi di un ruolo guida nello studio e nella prevenzione dei danni da ES e, nell’inarrestabile sviluppo della tecnologia, tener conto appropriatamente dei problemi di salute posti dalla tumultuosa crescita delle comunicazioni elettroniche.

2. A causa della mancanza di adeguati strumenti di indagine, cioè non può valutare le fini (escludendo i danni da radioattività e i danni provocati dalla vicinanza degli elettrodotti, che sono già noti, in quanto derivanti da forti sorgenti radianti) ma continuative alterazioni create dall’ES, le quali, nel tempo, provocano danni consistenti, anche favorendo l’incremento delle altre cause patogene (microrganismi, inquinamento chimico e farmacologico, traumi fisici ed emozionali).

3. L’impiego della statistica dei grandi numeri allontana dalla individuazione e comprensione dei fenomeni più complessi, fra i quali vi è appunto l’ES unitamente alle geopatie.


Metodologia per la valutazione dell’ES

Sono due le metodiche principali per la valutazione di ES e geopatie.

o Visologia®

o EAV (Elettro-Agopuntura secondo Voll) e altre tecniche bioelettroniche (in particolare Ryodoraku, SDM –somatodensitometria-, ecc )

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Visologia

La Visologia è la tecnica di diagnosi e terapia attraverso i segni del viso ed è in grado di fornire informazioni importanti sulla presenza e sulla persistenza di problemi di sovraccarico ES o geopatico. I primi segnali da sovraccarico di emissioni disturbanti da ES e geopatie compaiono a livello delle aree del viso, corrispondenti ad aree della circolazione del capo e del microcircolo. In seguito compaiono alterazioni anche sulle altre aree.


EAV e metodi bioelettronici

L’EAV è un metodo sviluppato negli anni cinquanta dal medico tedesco Reinhold Voll (1909-1989) che scoprì che ciascun punto di agopuntura corrisponde ad un’area di maggiore conducibilità elettrica e che vi è una relazione precisa fra ciascuno degli oltre mille punti con ciascun organo e ciascuna funzione interna. Ogni cellula possiede un’antenna ricetrasmittente costituita dal suo DNA e tale sistema di comunicazione consente a ciascuna cellula di comunicare in tempo reale con le altre cellule dell’organismo, al fine di commisurare la propria attività con le necessità di questo.

La batteria elettrica, che alimenta il sistema di comunicazione di ciascuna cellula, è la membrana cellulare, che possiede una differenza di potenziale interno/esterno di circa 60 mV (millivolt), in condizioni di salute. In caso di malattia il potenziale si abbassa tanto più, quanto più la cellula è sofferente (ad esempio nelle cellule cancerose sono stati misurati potenziali medi di 25 mV).

Se il potenziale di membrana scende sotto un certo livello, la cellula non riesce più a mantenere attiva la radio-DNA e rimane isolata dal resto. Si comprende così l’importanza della scoperta di Voll, che era riuscito a stabilire con precisione la relazione fra il valore elettrico di ciascun punto di agopuntura e il valore elettrico dell’organo o funzione corrispondenti nell’organismo.

Fu notato che l’alterazione elettrica è la prima a comparire come inizio e indizio di una patologia, spesso prima dell’insorgenza di qualsiasi sintomo. In seguito compaiono alterazioni biochimiche e infine strutturali. Voll scoprì inoltre, che, stimolando opportunamente il punto o i punti alterati, non solo si poteva ripristinare la normalità elettrica del punto, ma anche la normalità elettrica e quindi la salute dell’organo corrispondente.

Le stimolazioni da lui adottate consistevano in impulsi elettrici immessi direttamente sui punti alterati, ma con frequenza specifica per ciascun organo, nel campo delle basse frequenze, da 1 a 50 Hertz. A ben guardare questo campo di frequenze è quello del campo elettrico domestico e della televisione.

Ne deriva che, l’esposizione protratta di una parte del corpo, ma soprattutto del capo, a campi elettrici in vicinanza di prese e strumenti elettrici e elettronici, possa causare “sovraccarico” del sistema elettrico-elettronico del corpo e disturbare la trasmissione di informazioni fra le cellule (il campo informazionale). In effetti uno dei primi sintomi di sovraccarico ES o geopatico o di entrambi è una vaga sensazione di stanchezza.

Voll la ricaricava con opportuni stimoli elettrici transcutanei, cioè senza pungere la pelle (da qui il nome di elettro-agopuntura). Per effetto della differente elettronegatività dei due metalli impiegati, si crea un dipolo elettrico, che fornisce un segnale di attivazione elettrico al punto sottostante. Nel derma sottostante a ciascun punto cutaneo vi è una fitta rete di fibrille nervose, che costituisce una sorta di circuito oscillante con una precisa frequenza, tale da ricevere informazioni e mandare segnali all’organo corrispondente.

L’attivazione di tale circuito oscillante per effetto dell’ago o della stimolazione transcutanea, conduce al ripristino del potenziale cellulare. L’importanza della terapia elettrica fu tuttavia più tardi superata (ma non sostituita), da un’altra importante scoperta, avvenuta negli anni sessanta; Voll scoprì che il contatto con medicamenti efficaci equilibrava i punti di agopuntura alterati corrispondenti all’organo coinvolto.

Qualsiasi sostanza al di sopra dello zero assoluto (-273 gradi), possiede un effetto radiante, a causa dell’attività atomica e molecolare. L’emissione elettromagnetica è propria di ciascuna sostanza e costituisce una sorta di impronta digitale elettronica. Si tratta di emissioni cosiddette “ultradeboli”, che il corpo, attraverso il sistema neurale costituito dai punti di agopuntura, è in grado di captare e di utilizzare.

Se la sostanza posta in contatto fa bene, i valori elettrici dei punti di agopuntura corrispondenti all’organo beneficiato, si normalizzano. Viceversa, punti con valori elettrici normali, si alterano. L’ES e le geopatie sono condizioni costituite da emissioni elettromagnetiche disturbanti. Se il corpo è esposto ad esse, iniziano ad alterarsi punti di agopuntura corrispondenti agli organi o funzioni sofferenti.

Procedure di sperimentazione:

A Sperimentazione dell’effetto istantaneo di sovraccarico ES e geopatico:

1. Si individuano con strumentazioni elettroniche punti di disturbo geopatico (nodi H e C) ed ES (p.es. vicinanza di prese e strumenti elettrici, computer, televisione, cellulare)

2. Si misurano i punti di agopuntura prima e dopo l’esposizione e si valutano le differenze.

B Studio dell’effetto di protezioni da ES e geopatie:

Si ripetono i punti 1 e 2, dopo avere installato a contatto del corpo la protezione da indagare e si valutano le differenze

C Studio dell’effetto di rimedi omeopatici e fitoterapici sul miglioramento dei sovraccarichi cronici da ES e geopatie:

1. Si misurano i punti di agopuntura

2. Sui punti di agopuntura alterati, soprattutto relativi al SNV, si esegue il test dei medicamenti con fiale test corrispondenti ai vari tipi di inquinamento da ES e geopatie; se da tale test risulta attivo l’inquinamento elettromagnetico, si passa al punto 3.

3. Sempre con il test dei medicamenti si individua la cura adeguata e si fornisce l’indicazione della protezione o delle protezioni più adeguate

4. Si controlla nel tempo l’andamento della cura con EAV e Visologia

Le protezioni ( punto B) indagate sono essenzialmente di due tipi:

1. Protezioni di primo tipo: Protezioni esterne per la messa a terra del corpo costituite da materiali dotati di conducibilità elettrica e collegati a una terra, dunque aventi l’effetto di ridurre l’impatto sul corpo di Es e geopatie.

2. Protezioni di secondo tipo: Protezioni esterne per la stimolazione delle naturali difese del corpo, aventi lo scopo di limitare o di escludere il sovraccarico elettromagnetico dell’organismo e in particolare l’alterazione del suo campo informazionale.

Fonte: http://www.naturalismedicina.it/articolo.asp?i=701