Energia nervosa da pilotarsi col cuore e con la mente – Valdo Vaccaro

energia nervosa

Conferenza di Imola, 28 Gennaio 2018

– Rivisitazione dei nostri obiettivi
È opportuno giustificare il motivo per cui ci troviamo qui a Imola. HSU significa Scienza della Salute e del Benessere, e pertanto anche Scienza del Divertirsi. Se sgarriamo da questa direttiva, fischiate e rumoreggiate pure, dimostrate senza mezzi termini la vostra contrarietà. Ogni cosa va presa col sorriso e la buona armonia. Da parte nostra niente illusioni di grandezza, ma nemmeno professione di falsa modestia. Siamo frammenti di divinità, non dimentichiamolo mai. Vale per tutti ed anche per noi. Per piacere nessuno ci dia dei nomignoli e delle etichette sbagliate o riduttive.

– Obiettivi ambiziosi come il conosci te stesso
Il nostro traguardo rimane quello di sempre, si tratta del dilemma millenario che ci bolle dentro, si tratta del Conosci Te Stesso. Non siamo vegetariani, non siamo tendenzialmente crudisti, non siamo igienisti, men che meno siamo proibizionisti o altre cose simili. Non siamo guaritori di niente e di nessuno, non siamo leader di nessun carrozzone politico o religioso. Siamo liberi ricercatori di arte dello star bene e del vivere in armonia con noi stessi interiormente e col mondo esterno, col mondo visibile ed invisibile, col mondo tangibile ed impalpabile, denso ed etereo che ci attornia. Siamo umili, aperti e flessibili in tutto fuorché nei principi-base e negli obiettivi. In quello siamo mossi da smisurata ambizione.

– Ricercatori di salute e ricercatori di energia
L’unica qualifica che non stride e non stona è Ricercatori di Salute. Scienza della Salute intesa come Scienza del corpo fisico, dello spirito e della mente. Ma anche Scienza della Casa Divina che ci ospita, piena di bellezza, di fascino, di mistero, di verità da scoprire, di magnificenza, di ordine e di energia. Energia elettromagnetica, energia cosmica, energia sub-atomica ed energia inter-stellare.

– Viviamo purtroppo in un pianeta di sfasati
Casa Divina che stiamo ahimè trasformando in un pianeta di sfasati e di matti, di malati e di violenti, in un pianeta dove l’uomo sta perdendo il suo baricentro, e soprattutto la fede in se stesso. Nessuno mi creda e nessuno dia per scontato un bel niente. Potrei benissimo sbagliarmi su tutto. Ma le leggi della Natura rimangono stabili ed inalterate e vanno rispettate.

– Stiamo attenti all’anello più debole
Nulla a questo mondo è sano, comodo, conveniente e produttivo se basato sulla sofferenza altrui, sulla indifferenza e la violenza verso il debole e l’indifeso. Se arrivato a 30 anni hai bisogno del medico, del guaritore, del sessuologo e del prete, considerati un fallito. Nessuna catena al mondo è più forte del suo anello più debole. L’anello più debole dell’uomo sta nella cattiveria, nell’ignoranza, nella presunzione. Pensare troppo al cibo, prendersi troppo sul serio, essere ipocondriaci per abitudine e cattiva conformazione mentale, è molto pregiudizievole per la salute, nuoce al benessere della persona, e sappiamo che vale sempre il motto “Primo non nuocere”.

– Alimentazione carnea fuori da ogni accondiscendenza
Non c’è nessun motivo e nessun alibi al mondo che giustifichi comunque l’alimentazione carnea da parte dell’uomo, escludendo chiaramente casi limite. Questo non è un dogma vegano ma una verità ultra-dimostrata ed ultra-verificatile. Le proteine stanno nell’aria, nel sole e nel radicchio, abbondante e masticato con amorevole cura. La relazione uomo-animale costituisce un formidabile indicatore del processo di maturazione della civiltà umana. L’ordine cosmico vede l’essere umano alleato degli animali che dovrà proteggere, custodire e amare.

– Estirpiamo la mentalità bacata dei McDonald’s e dei Masterchef
Non esistono al mondo animali da macello. Esiste invece una mentalità bacata da macellare ed estirpare al più presto, ed è la mentalità dei McDonald’s, dei Cremonini, dei MasterChef e dei dietologi da strapazzo. Il compito più elevato e nobile di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà, è sottrarre tutti i deboli e gli indifesi, tutti i bambini, tutti i poveri e i malati, sottrarli alla paura e alla sofferenza.

– Le energie sottili devono poter scorrere libere
La cosa peggiore che ti può capitare è perdere fiducia nei tuoi sogni. Fa in modo che questo non succeda mai. Nessuno al mondo ha diritto di prendersi la vita di un altro. Si diventa degni di rispetto e di salvezza quando non si uccide alcun vivente, quando si rende minimo e sensato il nostro impatto con l’ecosistema. Non chiedetemi da chi ho raccolto tutto questo. Se è farina del mio sacco o se ce n’è molta di Leonardo, di Pitagora, di Archimede o di Cicerone in magica mescolazione. L’importante è che ci sia coerenza e condivisione. E che non ci siano blocchi, ostruzioni e rallentamenti ai flussi energetici che ci attraversano.

– Mai trascurare la salute del corpo
Fin quando stiamo sulla Terra, il nostro corpo va preservato. Dopotutto è l’unica cosa che possediamo in questo frangente, per cui è moralmente obbligatorio, sensato e persino conveniente farne buon uso. Altrettanto dobbiamo fare col corpo dei nostri simili e dissimili, col corpo di chi condivide le nostre sorti coesistendo su questo pianeta.

– Pitagora ci ha dato alcuni spunti essenziali
Nei suoi Versi Aurei o Immortali il grande Pitagora ci ha dato molto, indicandoci con dovizia di particolari le cose più importanti da fare. Trapela in continuazione dal suo insegnamento l’amore e il rispetto per noi stessi, per i nostri antenati e per i nostri familiari. Tra le sue raccomandazioni non mancano le chiavi basilari per il benessere: “Non trascurare la tua salute/ Distribuisci con moderazione cibo al corpo e riposo alla mente/ Non metterti troppo in luce, né troppo poco, poiché l’invidia umana è la conseguenza di tali eccessi”. Pitagora introdusse la parola “cosmo”, che significa ordine, ritmo, armonia. L’esistenza infatti non è caos, ma cosmo. E la scienza può avere senso solo se l’esistenza è un cosmo. Se tutto funzionasse in modo caotico e anarchico non saremmo qui oggi a Imola a ragionare sull’energia nervosa, tanto per fare un esempio.

– Viviamo in armonia con la natura e diventiamo sovrani del mondo interiore
La scienza si basa sul presupposto fondamentale che l’esistenza funzioni in modo duraturo e razionale. Serve un minimo di stabilità. Dobbiamo poter riflettere sulle cose. E questo vale sia per la scienza del mondo esteriore che per la religione vera, che dovrebbe essere la scienza del mondo interiore, del mondo spirituale. Tutti noi siamo tenuti a farci strada nel caos di mille idee spesso contrastanti. Tutti noi abbiamo il compito di evolvere verso una verità che già esiste, per cui non occorrere inventarla. Le leggi della Natura sono immutabili e perenni, e valgono sia per la scienza esterna che per quella interiore. Possiamo diventare conquistatori della realtà, possiamo anche diventare sovrani del regno interiore, mai però in contrasto e contraddizione con Madre Natura, ma vivendo in piena armonia con lei.

– Troppo materialismo e troppa irrequietezza
Per Pitagora la salute ha due aspetti. Uno fisico e l’altro spirituale. Pitagora non è un asceta, è un uomo intelligente. Se trascuri il corpo non riuscirai ad innalzarti, non potrai trovare l’armonia interiore. Serve il cibo vegetale-sobrio-innocente e il companatico aria-sole-movimento per il corpo, ma serve pure il riposo-meditazione, il cibo spirituale pensieropositivo-autostima-amorecosmico per l’anima. Il materialista dimentica il riposo, ed è per questo che in Occidente esiste tanta irrequietezza, per cui la gente non sa più come rilassarsi, non sa come si fa a stare seduti a meditare in silenzio senza fare nulla.

– Nessuna dieta è d’aiuto, nessun lungo digiuno è d’aiuto se manca la meditazione
La gente continua semmai a compensare le carenze spirituali con del materiale cibario. Continua ad alimentarsi in modo abnorme e il suo corpo ingrassa, mentre la sua anima si restringe sempre di più. Poi vuole magari riparare con dei digiuni. Ovvio che non bisogna mangiare troppo. Ovvio che non bisogna fare lunghi digiuni che sballano e fanno andare fuori rotta. Ma niente la può soccorrere se non impara a depurare la mente, se non impara a meditare e ad auto-ascoltarsi. Nessuna dieta sarà d’aiuto, nessun esercizio, nessuna disciplina. Abbiamo bisogno di altro. Noi tutti sentiamo la necessità della musica naturale del cielo e della terra, del silenzioso respiro degli alberi e del canto degli uccelli. Tutti rifuggiamo ben volentieri dal frastuono esasperato, dai suoni sguaiati e dal rumore assordante delle fabbriche, delle autostrade e delle metropoli.

– Riportiamoci al centro del nostro essere
Ci serve una armonia tra il visibile e l’invisibile. Se diventiamo più amorevoli, tolleranti e meditativi i problemi fisici-mentali-spirituali spariranno in modo automatico. Non serve rinunciare al mondo e non serve essere troppo mondani. La giusta scelta sta nell’equilibrio fatto di canto, di danza, di musica, di divertimento. La giusta scelta sta nel recupero di noi stessi e del nostro volto originale, sta nel penetrare al centro di noi stessi come indica lo Zen.

– Diogene si ritroverebbe oggi di fronte a un immenso manicomio
Osho Raijnesh mette in chiaro l’enorme differenza esistente tra l’uomo socratico, tra l’uomo che conosce se stesso, e l’umanoide odierno che ha perso la propria libertà. Oggi l’intera umanità è psicopatologica. Questa terra è diventata un immenso manicomio a cielo aperto. È molto raro trovarvi una persona normale. Se avessimo Diogene in edizione moderna, non basterebbe di certo la sua lampada accesa di giorno per imbattersi in un vero uomo.

– Normalità dei grandi profeti
Buddha è normale, Gesù è normale, Maometto è normale. Maometto è normale anche quando si prende 9 mogli per dare il buon esempio. Anche quando invita i suoi seguaci maschi a prendersi 4 mogli è normale, ma solo quella volta. Ai suoi tempi le donne erano in grande maggioranza. A quel tempo occorrevano molte più nascite per popolare le terre semi-desertiche. Oggi la situazione è molto cambiata, per cui non ha più senso adottare tali direttive. I grandi profeti sembrano anormali perché sono una piccolissima minoranza. Il problema è che la maggioranza è patologica. È molto raro che in questo mondo esista una persona umana normale.

– Disobbedire alle imposizioni
Umanoidi invece ne troviamo tantissimi, a bizzeffe. L’umanoide non riesce ad avere volontà propria. L’umanoide ricerca in continuazione l’autorità, ha sempre bisogno di qualcuno che gli dica cosa fare. È disposto ad obbedire, ma non è mai disposto a scegliere. Pitagora, e tutti i grandi maestri di ieri e di oggi insegnano non a obbedire ma a fare delle scelte, a esprimere la propria volontà in modo originale, libero e costruttivo. Finora l’umanità è scivolata nella schizofrenia. Le è stato insegnato a reprimere, a soffocare, a rinunciare, a svalutarsi.

– Ognuno di noi è nato per essere un Buddha
Il vecchio uomo, l’umanoide e l’Homo Mechanicus di cui parla Osho è per nostra grande fortuna in via di estinzione, anche se la cronaca è strapiena di fatti allucinanti. Viviamo una crisi di proporzioni immense ma, per paradosso, è anche una delle epoche più belle e produttive dove stiamo tutti operando per costruire l’uomo nuovo, l’uomo trasparente, onesto, veritiero e disponibile, l’uomo che vive nel presente in pieno allineamento col cosmo e con l’universo. Non puoi chiamare sana una umanità come quella che abbiamo alle spalle, dove solo una volta tanto nasce un Buddha. Ogni persona è nata per essere un Buddha e non un mediocre. Nulla meno di questo deve soddisfarci. Dobbiamo dare il massimo. Dobbiamo puntare al meglio.

– Siamo reduci di cinquemila guerre e di altrettanti massacri
Smettiamola di trascinarci nella mediocrità. In tremila anni si sono combattute oltre cinquemila guerre. Viviamo con arsenali atomici sotto i nostri piedi e con le scie chimiche sopra le nostre teste. Viviamo nella paura di attentati e di persecuzioni. Non solo armi distruttive, non solo crudeltà inenarrabili, non solo lager, campi di concentramento, foibe, massacri, Sebrenice, isole dei Dannati che vengono oggi alla luce, come Goli Otok lager della Jugoslavia di Tito, ma tante altre località sinistre e lugubri nei vari continenti, basti il nome Pol Pot in Cambogia, come simbolo di tutto il resto. Ritrovare la nostra essenza e la nostra dignità è una necessità storica, un obbligo morale ma anche un problema di sopravvivenza. Il Nuovo Uomo in cantiere dovrà essere non occidentale od orientale ma universale. Trascenderà tutte le barriere di razza, religione, sesso e colore. Imparerà a rispettare finalmente le creature apparentemente diverse, bipedi e non bipedi.

– Dispendio energetico significa malattia
Oggi la nostra intera giornata verte sull’energia nervosa. Entriamo dunque in questo argomento e poniamoci una domanda basilare. Siamo malati quando? Io vi direi “Quando il respiro è corto sia sul piano polmonare che sul piano dell’anima”. Siamo malati quando la mente non è più lucida, quando il nostro spirito latita. Questo diceva Erofilo, fondatore della Scuola Medica di Alessandria 2500 anni fa. Evidentemente emozioni negative e stress esistevano pure allora. Evidentemente lo spreco energetico esisteva anche a quei tempi. Fatto sta che la pensiamo allo stesso modo.

– Troppo facile andare fuori giri ai nostri giorni
Cosa dovremmo dire noi oggi? Nessuno è in grado di calcolare le enormi domande di energia poste in essere dalla vita moderna, vissuta com’è a ritmi intensi, dinamici e nevrotici, privi di tempi di recupero e di rifiatamento. L’uomo di oggi è soggetto a una serie impressionante di stimoli, di messaggi, di pressioni, di imposizioni in grado di mandarlo ben presto fuori giri. Chi riesce a mantenersi calmo e tranquillo è davvero un mostro di bravura, è una rarità. Al centro di ogni problema sta l’energia. Se essa viene a mancare perdiamo ogni verve e diventiamo dei vuoti manichini, dei poveri stracci.

– Due parole sul sistema nervoso
Una prima suddivisione distingue il SNC dal SNP. Il SNP, sistema nervoso periferico, si suddivide in SNA o Autonomo, che riceve ordini dall’ipotalamo (risposte involontarie) e SNS o Somatico (risposte volontarie). Il SNA si suddivide in Simpatico (dispensivo, fight or flight) e Parasimpatico (riposo, relax, recupero, rest and digest). Il guaio è che viviamo in continuo stato di allarme, di pericolo e di emergenza, di simpaticotonia, di dispendio, per cui la condizione opposta, basata sul rilassamento e sugli apporti di serotonina, finisce per essere la cenerentola della situazione. Viviamo in un mondo sballato, squilibrato, balordo e insostenibile. Un mondo che, a fine giornata, ci lascia tutti a corto di risorse, incapace persino di recuperare energie durante il sonno notturno, dal momento che anche per il ricarico batterie servono energie fresche.

– Nevrosi, ansia, Parkinson e Alzheimer
Ecco allora che ci si ritrova con statistiche da brividi, con moltitudini di persone messe in ginocchio. Il mondo è pieno di gente nevrotica, ansiosa, stressata, depressa, demotivata, priva di nerbo e brillantezza. Gente che per andare avanti ingurgita tè, caffè, alcol, o magari fa uso sconsiderato di psico-farmaci. Si citano spesso cardiopatia e cancro come maggiori killer della nostra epoca, ma le malattie come il Parkinson, e come l’Alzheimer non sono da meno.

– La mancanza di equilibrio produce enervazione e tossiemia
Non è raro imbattersi in persone esitanti, indecise, angosciate, rese invalide da nevrosi e psicosi. Nevrastenia significa esaurimento e prostrazione. L’energia viene dissipata al punto che le varie parti e le varie funzioni del corpo non vengono assecondate da adeguati impulsi nervosi. In termini igienisti si parla di enervazione, concetto che include anche la nevrastenia. Le tossine autogenerate, ovvero le scorie metaboliche e gli scarti cibari trattenuti ed inespulsi sono alla base di tutte le patologie. Le emozioni controllate dal SNA, sia Simpatico che Parasimpatico, possono accelerare, sospendere o frenare le funzioni. Un alterato stato mentale, o un alterato stato emotivo, mina il corpo, produce una emorragia energetica e un accorciamento della vita. A lack of pose, o una mancanza di equilibrio, comporta enervazione e tossiemia.

Il vivere attuale, sempre sul chi va là e sull’ansia non ci dà tregua. Come può il cibo, anche quello migliore, essere digerito al meglio quando la gente è tesa, impaurita, arrabbiata, apprensiva, depressa? Se le cause non vengono rimosse non c’è possibilità di recupero. Come diceva Isaac Jennings, medico pioniere della Natural Hygiene Americana, ci sono due cose fondamentali per la salute: intestini liberi e chiarezza mentale.

– Conservazione dell’energia nervosa

Quello che serve per tutti è massimizzare gli apporti di energia (riposo notturno parasimpatico) e minimizzare le dispersioni diurne (super-attività simpatica diurna). Niente è più traumatico e lesivo di due cose che si chiamano paura ed ignoranza. Come mai l’ignoranza è così rilevante? Perché se non ci si allena ad andare sotto la scorza dei problemi, al di là delle facili apparenze, al di là di quello che ci viene imposto e rifilato dai media, rimaniamo ancorati a concetti vetusti e paralizziamo la nostra capacità di percepire le cose con mente curiosa, aperta e critica. Da qui nascono pigrizia, ottusità, dipendenza dal pensiero unico e conformato, incapacità di evolversi e di catturare energia cosmica.

– C’è ancora tanto lavoro da fare
Queste problematiche le ho affrontate più volte nei miei 10 anni di libero lavoro divulgativo. Prendiamo ad esempio le diverse tesine dell’autunno-inverno 2017, un lavoro carico di fatica, di dedizione ed anche di rischi. Poi mi arrivano a volte dei commenti in calce alle tesine che fan cadere le braccia. Non mi fanno paura le critiche se sono costruttive e in buona fede. Ma se nel 2018 si vengono a demonizzare i batteri o si continuano a rendere vivi ed animati i virus, o si viene a mettere sullo stesso piano vitamine naturali e sintetiche, minerali organicati e minerali inorganici, saccarosio nelle varie forme e succo zuccherino di frutta, cibo vivo e cibo morto, allora rimango deluso di me stesso. Dove sta il cambiamento? Non hai insegnato un bel niente, mi viene da dire.

– Finisce che andrò a votare per la Beatrice Lorenzin
A quel punto mi siedo davanti all’odiato televisore e guardo con nuovi occhi e con maggiore tolleranza la pubblicità. Quella delle elemosine mensili sulle malattie rare continua ad essere rivoltante, ma i tanti spot sui farmaci e gli integratori sono tecnicamente dei pezzi d’arte e di bravura. Mi dico che hanno ragione Angelini e Menarini. La gente ha un grande bisogno di muoversi e di respirare, non certo di impoltronire davanti a un televisore che spesso imbroglia, perverte e manipola. Però hanno ragione loro. Offrono le cose che la gente richiede. La massa ama evidentemente essere ciullata ed uccellata. Mi sconvolge e mi mette poi in turbinio ormonale quella che sospira sottovoce Suzuki. Va a finire che, se mi mandano un certificato elettorale, andrò a votare per la Lorenzin.

– La questione dell’ansia va risolta senza pasticche
C’è poco da scherzare. L’ansia colpisce ufficialmente mezzo miliardo di persone nel mondo, ma vanno pure conteggiate le condizioni di pre-ansia e di pre-angoscia che affliggono la maggioranza della popolazione senza finire nelle statistiche. Uno stato ansiogeno, specie se prolungato, corrode ed accorcia i nostri telomeri, piccole porzioni di Dna che si trovano al termine di ogni spirale cromosomica. La loro coda è molto instabile e si degrada, si sfilaccia facilmente rendendoci vulnerabili ed instabili.

– Una batteria da ricaricare in continuazione
Il corpo è sotto il controllo dell’ipotalamo, del midollo spinale e del sistema nervoso che formano una specie di batteria chimico-elettrica da ricaricarsi in continuazione assumendo cibi vitali, assorbendo energia magnetica e limitando ogni dispersione. L’energia assorbita dalla milza viene poi redistribuita a tutto l’organismo. Il Sistema Nervoso è nutrito e mantenuto dal sangue. I malati di neuro-patologie hanno bisogno di trattamenti naturali, i soli capaci di disintossicare l’organismo. Il sangue puro si ottiene solo con cibi sobri e perfette digestioni a base di frutta e di verdure, con abbondanza di esercizio all’aria aperta, abbondanza di riposo, abbondanza di aria pura di giorno e di notte, con regolare assorbimento di luce e di raggi solari.

– Sobrietà alimentare, respiro e movimento, relax e riposo
Come suggerisce la Scuola Medica Salernitana, “La salute consiste nell’uso moderato dell’aria che si respira, di ciò che si beve e si mangia, dell’attività e del riposo, del sonno e della veglia, delle passioni dell’anima”. “Mai non stringere a fatica l’intestino e la vescica. Ti siano da medici mente ognor lieta, dolce requie e sobria dieta”. Questi i consigli trasmessi al Re d’Inghilterra alcuni secoli fa.

– Irresistibile ritorno alla natura
Ovvio che abbiamo altri apporci da citare. Come diceva una santa oggi tornata giustamente in auge, e mi riferisco a Ildegarda di Bingen (1098-1179), c’è una forza che viene dall’eternità ed è una forza verde. Non dovranno esserci città senza parchi, viali senza alberi, cliniche senza giardini, case senza orti. Le piante vivono ed energizzano, costruiscono alleanze, comunicano fra di loro e con noi mediante sostanze chimiche. Nel Giappone di oggi, paese all’avanguardia, si pratica lo Shinrin-Yoku, ovvero il respiro profondo in zone boschive, riconosciuto dal sistema sanitario nazionale come Medicina Forestale. Le piante producono biomolecole chiamate terpeni che sono i principali costituenti delle resine e degli oli essenziali. I terpeni agiscono sul sistema immunitario e sul sistema nervoso con funzioni anti-ansia, anti-cancro, anti-diabete, abbassando gli ormoni dello stress. Rifugiarsi nella boscaglia e lasciarsi alle spalle l’agitazione febbrile della vita quotidiana. Il bosco è pieno di vita sia sotto che sopra. È risaputo che anche le piante verdi da appartamento arrecano effetti positivi all’interno delle abitazioni.

– Incremento della serotonina
L’uomo si è evoluto nel corso di milioni di anni nella natura e con la natura. È chiaro che siamo legati in modo indissolubile agli habitat naturali. La luce del sole e l’acqua di mare aumentano il rilascio di serotonina, l’ormone della felicità. La natura esercita fascino, attrazione, distrazione, ricreazione. Tutte le malattie sono legate allo stress. Lo stress ha davvero a che fare con l’insorgenza del cancro. Il semplice passeggiare nel bosco causa una drastica riduzione dell’adrenalina nel sangue e del cortisolo nella saliva, un calo di pressione arteriosa e di frequenza cardiaca, grazie a un cocktail di sostanze aromatiche rilasciate dalle piante.

– La tecnica del Being-Away e del sottrarsi ai controlli
Quing Li della Scuola Medica Naturale di Tokyo ha dimostrato strumentalmente che una permanenza nel bosco incrementa la presenza di ormone cardioprotettore DHEA (Dehydro-Epiandosterone) precursore degli steroidi e del testosterone, migliorativo di umore-fertilità-giovinezza, efficace anti-diabete ed anti-obesità. Il Being-Away è una tecnica ideata da Rachel e Stephan Kaplan, Michigan University. Being-Away significa prendersi una pausa dalla società, staccare la spina, affrancarsi dal martellamento consumistico, dalle convenzioni, dalla gabbia in cui la vita moderna tende a rinchiuderci. La natura non ci giudica. Being-Away significa libertà di non essere controllati e valutati, di non doversi conformare. Stare soli nella natura selvaggia è qualcosa di speciale. È mettere le cose in chiaro con se stessi.

– Riprendiamo il tema della digestione
Personalmente pratico il Being-Away da quando ero piccino, quando a insaputa di mia madre schivavo la Messa domenicale alla chiesa San Antonio di Tavagnacco per scapparmene nella sottostante boscosa valle del torrente Cormor, a correre tra i sentieri, i sassi, le acque e i cespugli. È di grande rilevanza l’ambiente esterno in cui viviamo. Ma occorre essere a posto anche nel di dentro. Sappiamo ormai con certezza che il cervello prioritario sta in zona ventrale. Inevitabile a questo punto riprendere il tema della digestione.

– Fase stomacale, fase duodenale, fase enterica e fase rettale
Il bolo alimentare è una poltiglia di cibo misto a saliva che attraversa faringe ed esofago per mescolarsi ai succhi gastrici dello stomaco e diventare un brodoso aggregato acido detto chimo che passa al duodeno e si unisce ai succhi pancreatici, biliari ed enterici, cedendo al sangue alimenti a mezzo vena porta e diventando, nella fase enterica-ileale liquido lattescente leggermente basico detto chilo, ricco di nutrienti, di linfa, di grassi emulsionanti. La massa fecale, nella parte alta iniziale dell’intestino tenue contiene circa 1 milione di batteri ossigenati ed aerobi per grammo di feci. Via via che che il chilo scende, tale quantità di batteri aumenta fino a 10 milioni per grammo di feci. Però, nella parte finale del colon, quella discendente a ridosso del retto, dove si forma un fisiologico e normale addensamento fecale solido, tendono a proliferare i germi della putrefazione, capaci di sopravvivere senza ossigeno (bacteroidi, colibatteri, streptococchi) raggiungendo quantità tra 1 e 100 miliardi per 1 grammo di feci. Questi germi dovrebbero stare solo in questa parte finale (in caso di corretta dieta vegetariana che favorisce i saprofiti), ma a causa dell’alimentazione sbagliata e per la loro intensa moltiplicazione, essi si propagano verso l’alto invadendo e facendo danni, togliendo spazio ai batteri aerobici. Vedi l’esempio dell’helicobacter pylori che risale fino allo stomaco provocando gastriti e ulcere, o comunque essendo compresente alle stesse, o richiamato dalle stesse.

– Batteri saprofiti e batteri putrefattivi
La proliferazione abnorme e patologica avviene quando i batteri anaerobi trovano nutrimento in diete iper-proteiche, iper-dolci ed anche iper-caseiniche, visto che la caseina riduce enormemente l’ossigeno presente nel tratto intestinale, grazie alla sua proprietà di incollare fra loro le pareti intestinali (vedi adesioni). I batteri disbiotici tolgono spazio vitale a quelli simbiotici-saprofiti (da vegetali). Il loro sviluppo apre la strada a funghi, candide, parassiti e vermi intestinali. Allergie, intolleranze e tante altre patologie hanno come eziopatogenesi la presenza insidiosa di parassiti e vermi nell’intestino.

– L’area più delicata, critica e insidiosa del corpo
L’intestino umano ha un volume di 6 litri ed una enorme superficie di 400-600 mq. Dalla gola all’ano sono disseminate 150 stazioni linfonodali, importanti presidi depurativi di linfociti o globuli bianchi che mantengono le difese immunitarie a ridosso di questa vasta superficie, di questo lume intestinale che può essere considerato l’area più critica e pericolosa del corpo. Su questa superficie si gioca la differenza tra stato di salute e di malattia. Pure sul tipo di massa fecale si gioca tale partita. La massa fecale in un soggetto vegetariano è costituita dal 20-40% da germi simbiotici-aerobi-saprofiti, 400 specie inclusi bifidus, lactobacilli, citrobacter, tutti aerobi e bisognosi di ossigeno. Essi sono gli artefici della simbiosi, della alleanza-armonia-cooperazione tra corpo e batteri, con equilibrio nutrizionale e habitat ideale. Questi batteri non sono affatto danneggiati dalla alimentazione vegetariana, pur essendo frutta-verdura-ortaggi-spezie ricchissime di sostanze germicide, fungicidi e parassicide, come gli allicini contenuti in cipolla, aglio, porri e ravanelli. Questi germi aiutano il corpo a digerire e ad assimilare le migliaia di vitamine e sostanze dei cibi vegetariani.

– Mantenere al top il microbiota
Intelligenza e sensibilità più nel colon che nel cervello dicevamo. Fondamentale pertanto mantenere in equilibrio e al top il microbiota, questo formidabile esercito di batteri che produce il 90% della serotonina corporale. Stress, traumi emotivi, professioni e attività insoddisfacenti, famiglie slegate, enti pubblici invadenti-spendaccioni-burocratici, governi-ladri che soffocano e distruggono i propri cittadini con tassazioni insostenibili ed esasperanti, più rapine che tasse, con bollette e pagamenti a ripetizione e mille altri abusi, sono tutte cose che alterano il microbiota. Il colon è il luogo dove vivono i nostri super-amici batteri. Si tratta di piccolissime anime. Dobbiamo voler loro bene, evitando di stressarli. Essi amano le fibre e l’acqua biologica, amano i vegetali crudi ben masticati. Amano in particolare l’acido ellagico, sostanza anti-cancro che sta nei mirtilli rossi e blu, nei lamponi, nelle more e nei loro semini. Ma amano anche castagne, patate dolci, manioca, carrube, datteri, tutti cibi del buonumore.

– Vero protagonista rimane il corpo con le sue dotazioni straordinarie
Noi non siamo santoni e non guariamo nessuno. Il mondo è già strapieno di ciarlatani medici e non medici che emanano supponenza e presunzione, che vantano e millantano false guarigioni con 1000 sostanze, 1000 metodi e 1000 magie. Ma, emergenza e pronto soccorso a parte, l’unico protagonista vero resta il corpo umano e la sua capacità autoguarente fatta di microbiota, di strumentazione immunitaria, di soffio vitale, di spiriti guida e se vogliamo di angelo custode o di medico naturale interno, a patto di allinearsi con tutto questo e di saper trarre il meglio da se stessi usando consapevolezza, positività ed autostima, a patto di favorire i collegamenti con l’energia infinita, con l’energia oscura universale.

– Restiamo ligi alla non-cura sul sintomo
Eppure si continua a non capire, eppure si continua a girare con tanto di computer e di raffronti prima-dopo, smerciati frettolosamente per prove di guarigione. È successo con Bonifacio (escrementi di capra), con Aldo Vieri (aceto e colchicina), con Luigi Di Bella (ormoni ed enzimi), con Tullio Simoncini (bicarbonato), con Davide Vannoni (cure staminali), e succede in mille altri modi, inclusi i più innocenti e vicini a noi, come i succhi di frutta di Paolo Regis-Gianas. Succede pure coi medici cinesi che praticano gli schiaffetti, i massaggi e gli aghi per riattivare il chi, i meridiani che corrispondono al pana e ai 74000 nadi dell’Ayurveda. Tutto fa bene o male, ma nulla guarisce se non la natura. Leggasi la mia tesina “Aloe magica e cura reale anticancro” del 4/8/14.

– Il supermedico Ayurvedico Naram
Confesso che ci piace da matti il medico indiano Pankaj Naram, oltre un milione di pazienti nel mondo intero tra cui ci furono in passato Madre Teresa di Calcutta e Nelson Mandela. Ci piace l’Ayurveda e in particolare i segreti tramandati Siddha Veda che lui pratica, continuando la tradizione avviata 2500 anni fa da Jivaka, medico personale del primo Buddha. Ci piace non tanto per il suo grande successo quanto per la sua straordinaria semplicità e trasparenza. Parla sì dei 74000 canali dove scorre il prana, parla sì dei 7 vortici chakra che redistribuiscono le energie, e parla sì delle sue digipressioni mirate a liberare i canali intasati dal ristagno, ma ammette alcune altre cose basilari. Mostrando la strada, mostrando la via, si aiuta il paziente a sviluppare la forza della mente e a controllare se stessi, a cambiare, a migliorare. Il suo compito è far scorrere l’energia vitale, è mettersi in risonanza con l’energia infinita della salute che scaturisce dal tutto, dall’etere, se solo abbiamo una mente serena. Il più grosso veleno, il più grosso impedimento è la paura. Il 90% della gente non dorme la notte! “Io do all’umanità gli strumenti mentali e spirituali per scegliere e praticare la salute. Il passo successivo è la disciplina”. In altre parole Pankaj Naram è a tutti i livelli l’esempio di come dovrebbe essere un maestro di saggezza, un vero medico.

– La scuola igienista rimane un punto fermo
Ci piace Naram anche perché pensa e fa le stesse nostre cose, digitazioni a parte. Ci teniamo alla nostra scuola igienistica? Eccome se ci teniamo. Non siamo sposati con nessuna idea fissa. Non siamo schiavi di alcun schema, ma soltanto dei buoni principi e delle leggi perenni di Madre Natura. Prontissimi a ritoccare, ad arricchire e a modificare. Il fatto è che nessuno al mondo finora ci ha mai offerto qualcosa di meglio o di più convincente. L’igienismo naturale rimane la cosa più vicina alla scienza sul corpo che noi abbiamo a disposizione. Un privilegio ed una priorità che ci dà grande forza. L’Hygiene non è una limitazione o un difetto. È semmai il nostro fiore all’occhiello. Si tratta di verità ultra-millenaria filtrata, selezionata, distillata. Gocce di saggezza e di buon senso.

– Magagne mediche in prima pagina sui quotidiani a proposito di Alzheimer e Parkinson
Ogni tanto, suo malgrado, la medicina ufficiale comincia a perdere colpi, e lo fa rivelando le sue profonde crepe. Ogni tanto si risveglia e si scuote dalle sue certezze e dalle sue illusioni di potenza. Ogni tanto trapela qualcosa di grosso. Quotidiano Il Giornale del 9/1/2018, prima pagina titolo “La Sconfitta della Scienza”, sottotitolo “Alzheimer e Parkinson, la Medicina si arrende”. Il gigante Pfizer rinuncia alla ricerca: tempo perso. Il mio commento? Sono anni che, dal mio piccolo e modestissimo palco, accuso il sistema sanitario mondiale di perdere tempo per niente e di far ammalare la gente! E qui si parla di Alzheimer e Parkinson che affrontiamo proprio oggi qui a Imola con ben altro spirito e ben altre prospettive.

– Magagne mediche sul cancro
Non è finita lì. Sempre su Il Giornale del 10/1/2018, ancora titolo in prima pagina: “Anche sul cancro la ricerca è indietro e illude i malati”, “Dopo il caso Alzheimer sollevato ieri, parla il celebre oncologo Dr Leo”. Questo mi pare estremamente significativo. Oggi come oggi gli allievi di Umberto Veronesi e gli affiliati alla chemio si accorgono finalmente, ed era ora, di aver sbagliato tutto dalla A alla Zeta, e si ritrovano in brache di tela, tanti reucci denudati che cercano di coprirsi le appendici intime con la foglia di fico. Anche qui andiamo fieri di aver piazzato negli ultimi 10 anni centinaia di documenti formidabili come ad esempio “Fine del diabete, fine del cancro, fine della paura”, del 30/11/2017. La gente disorientata, i medici stralunati ed increduli, dovranno decidersi a leggere, a considerare e a studiare quanto sosteniamo da anni con tenacia e determinazione. Igienismo sì. Eppure noi vogliamo andare oltre ad esso, ben oltre. Siamo seguiti da grandi menti di ieri e di oggi.

– Pilotare la consapevolezza e pensare col cuore
“La chiave dell’Energia sta nel pilotare la consapevolezza”, dice il talentoso scienziato russo Grigori Grabovoi. Tramite l’uso della consapevolezza ogni individuo può pilotare personalmente la sua realtà e il suo benessere psicofisico. “Uomo: tu sei forza smisurata, tu puoi cambiare il mondo. Pensa il bene e fa il bene. Fede e amore faranno rivivere le tue energie invincibili. Crea per vivere nell’eternit e vivi per creare l’eternità”. Non molto diverso poi da quanto disse a Carl Gustav Jung (1875-1961) un capo Pellerossa: “Voi bianchi siete tutti matti: Ragionate e pensate con la mente”. “Perché, voi invece che fate?”. Posata la mano destra all’altezza del cuore, il capo Sioux lo lasciò di sasso: “Noi pensiamo sempre e prima di tutto con questo!”, vale a dire col cuore e con l’anima.

Valdo Vaccaro

valdovaccaro.com