Equazioni sui Quaternioni di Maxwell

Il Giornale Online
del Col.Tom Bearden

La teoria originale di Mawell è stata pubblicata come:
James Clerk Maxwell, “A Dynamical Theory of the Electromagnetic Field”, Royal Society Transactions, Vol. CLV, 1865, p 459. The paper was orally read Dec. 8, 1864.

E' anche pubblicata nel The Scientific Papers of James Clerk Maxwell, 2 volumi raggruppati in uno, edited by W. D. Niven, Dover, New York, 1952, Vol. 1, p. 526-597.

In questo documento Maxwell ha presentato la sua teoria sull'elettromagnetismo, contenente 20 equazioni in 20 incognite. Le sue equazioni sul campo elettromagnetico vengono date nella Parte III, General Equations of the Electromagnetic Field, p. 554-564. A pag.561, elenca le sue 20 variabili. A pag.562 riassume i differenti soggetti delle 20 equazioni, tre equazioni per la forza magnetica, la corrente elettrica, la forza elettromotiva, l'elasticità elettrica, la resistenza elettrica, la corrente totale e una equazione per l'elettricità e la continuità. Nel documento, Maxwell adotta l'approccio alle leggi dell'induzione e quindi deduce le attrazioni e repulsioni meccaniche.

Una copia del documento originale di Maxwell si può facilmente ottenere per circa 15$ su Amazono ecc. Si intitola:

James Clerk Maxwell, The Dynamical Theory of the Electromagnetic Field, edited by Thomas F. Torrance, Wipf and Stock Publishers, Eugene, Oregon, 1996.

Questo opuscolo, in vendita per circa 15$, contiene il documento sulla teoria dinamica originale del 1865 di Maxwell e alcuni commenti aggiuntivi.

Ecco cosa Barret, un elettrodinamico di fama nazionale e uno dei co-fondatori del radar a banda ultralarga, ha da dire sulla teoria di Maxwell:

“Nel caso dell'elettromagnetismo, la teoria è stata prima semplificata e poi bloccata. Maxwell ha espresso l'elettromagnetismo nell'algebra dei quaternioni e ha reso l'elettromagnetismo il punto centrale della sua teoria. Nel 1881, Heaviside ha rimpiazzato il campo potenziale elettromagnetico dei campi di forza come pezzo centrale della teoria elettromagnetica. In accordo con lui, il campo potenziale elettromagnetico è stato arbitrariamente e necessariamente “assassinato” (sic). Pochi anni dopo è avvenuto un grande dibattito tra Heaviside e Tate sui meriti relativi dell'analisi vettoriale e dei quaternioni. Il risultato è stata la realizzazione che non ci fosse bisogno del grande approfondimento fisico dei quaternioni se la teoria era puramente locale, quindi l'analisi vettoriale è divenuta punto comune.

Le vaste applicazioni della teoria elettromagnetica da quel momento sono avvenute usando l'analisi vettoriale. Benchè generazioni di studenti davvero efficienti sono state sviluppate usando l'analisi vettoriale, altre possono crescere tornando, se non ai quaternioni, ad altre formulazioni matematiche in certe circostanze ben definite. Come esempio, si dal tempo in qui il design teorico dell'elettromagnetismo è stato bloccato, sono state inventate teorie di valore e portate alla maturità e la topologia e la geometria sono state introdotte nella teoria di campo. Benchè molte persone vedano il soggetto della materia attraverso il filtro dei propri strumenti matematici in cui sono addestrati, le migliori tecniche meccaniche per una analisi specifica dipendono dalla miglio corrispondenza tra la logica algebrica e la sottostante dinamica fisica di un sistema teorico.” [Terence W. Barrett and Dale M. Grimes, Preface, p. vii-viii, in Advanced Electromagnetism: Foundations, Theory and Applications, Terence W. Barrett and Dale M. Grimes (eds.), World Scientific, Singapore, 1995.] Maxwell è morto nel 1879 di cancro allo stomaco.

Nel 1880, diversi scienziati, Heaviside, Gibbs, Hertz, ecc.., hanno assaltato con forza la teoria di Maxwell e l'hanno drammaticamente ridotta, creando l'algebra vettoriale nel processo. Quindi circa nel 1892, Lorentz ha arbitrariamente simmetrizzato le già seriamente ristrette equazioni di Heaviside-Maxwell, giusto per ottenere semplici equazioni facili da risolvere algebricamente, quindi riducendo enormemente la necessità di metodi numerici (che erano “veri orsi” prima del computer). Però questa simmetrizzazione ha scartato arbitrariamente tutti i sistemi asimmetrici di Maxwell, quelli che davvero ci interessano oggi se siamo davvero interessati nell'uso di energia EM dal vuoto.

Quindi chiunque sia seriamente interessato in potenziali sistemi che accettino e usino addizionale energia EM dal vuoto, devono prima violare la condizione di simmetria di Lorentz, tutti i suoi sforzi sono destinati al fallimento a priori.
Sottolineiamo che l'algebra dei quaternioni possiede un gruppo di simmetria superiore sia all'algebra vettoriale che a quella dei tensori, quindi rivela più fenomenologia EM e dinamica rispetto alle altre forme suddette.

Oggi, le equaioni Maxwell-Heaviside tremendamente azzoppate, simmetrizzate da Lorentz, vengono insegnate in tutte le università nei dipartimenti di ingegneria elettrica. Notate che i professori di IE ancora simmetrizzano le equazioni, seguendo Lorentz e quindi continuano arbitrariamente a scartare tutti i sistemi asimmetrici di Maxwell. Quindi nessuno di loro ha la nozione per sviluppare un sistema per l' “energia dal vuoto”, che è asimmetrico a priori.

I risultati modelli di ingegnereia elettromagnetica ed elettrica insegnati in tutte le università nei dipartimenti di IE, contengono molte serie falsità. Molta della moderna fisica, come la relatività speciale e generale, la teoria quantistica, ecc.., è stata sviluppata dal 1880 al 1890 e fissata sulle equazioni simmetrizzate di Maxwell-Heaviside. Un documento che raccoglie ed elenca questi seri difetti e fornisce appropriate citazioni è quello di T.E.Bearden, “Errors and Omissions in the CEM/EE Model”, disponibile per il download gratuito su:

http://www.cheniere.org/techpapers/CEM%20Errors%20-%20final%20paper%20complete%20w%20longer%20abstract4.doc .
Questo documento mostra anche il motore magnetico Wankel (soppresso dai mercati mondiali), che può essere costruito da ogni dipartimento di ingegneria elettrica i di fisica e quindi provato a COP>1.0 per proprio piacere. Il sistema magnetico Wankel è anche utile per la propria produzione di energia (dove non è necessario introdurre energia perchè gli arriva dal vuoto, fornendo quindi alimentazione gratuita per il continuo uso a volontà.)

Nella letteratura di fisica, rigorose prove che eliminano l'arbitraria condizione di Lorentz e forniscono sistemi con corrente addizionale dal vuoto, vengono date da M. W. Evans et al., “Classical Electrodynamics without the Lorentz Condition: Extracting Energy from the Vacuum,” Physica Scripta, Vol. 61, 2000, p. 513-517.

Il modello di Evan è molto avanzato e specifica direttamente i meccanismi per un sistema EM che riceve e usa l'eccesso di energia fornito dal vuoto.
Fortunatamente, oggi alcuni scienziati sono tornati all'algebra simmetrica in cui viene espressa l'EM. Questi superiori gruppi di teorie elettrodinamiche quindi mostrano ulteriore fenomenologia EM rispetto al modello CEM/EE usato nell'ingegneria elettrica.

Comunque, questo vi da una visione abbreviata della teoria di Maxwell e l'ulteriore accorciamento di essa è divenuto l'accettato ma molto limitato modello per l'ingegneria elettrica.
Nello specifico, il modello azzoppato e la sua continua propagazione e uso, sono la causa dell'aumentata crisi energetica nel mondo e della nostra dipendenza dai carburanti convenzionali, ecc.

Sottolineiamo che la teoria dei quaternioni di Maxwell del 1865 contiene errori, per la fisica insegnata fino ad oggi. Uno di questi errori è stata l'assunzione di Maxwell sull'etere materiale e la sua esclusione falsificata sperimentalmente nel 1887 dopo la morte di Maxwell. Il presente modello CEM/EE assume ancora lo stesso etere materiale da oltre cento anni.

Inoltre, dopo che Maxwell ha pubblicato la prima edizione del suo famoso “Trattato”, non è accaduto molto. E' stato molto criticato per l'uso dell'approccio dei quaternioni e persino il suo editore lo ha attaccato. Il suo attaccamento ai potenziali è stato criticato, dato che quasi tutti i teorici del tempo credevano che i potenziali fossero semplicemente convenienze matematiche, non avendo realtà fisica. Per loro, i campi di forza erano l'unica realtà fisica nella teoria di Maxwell. Oggi, chiaramente, sappiamo nella teorica quantistica, che i potenziali sono primari e che i campi sono derivati dalle modifiche dei potenziali.

La storia del famoso trattato di Maxwell è la seguente: Le pubblicazioni sono James Clerk Maxwell, A Treatise on Electricity and Magnetism, Oxford University Press, Oxford, 1873, Second Edition 1881 (Maxwell was already dead), Third Edition, Volumes 1 and 2, 1891. Quindi abbiamo la seconda edizione di Niven, che ha finito il lavoro di Maxwell, con la riscrizione dei primi nove capitoli, l'aggiunta di molto materiale e la modifica e la semplificazione del contenuto.

Maxwell morì prima di aver finito il resto della seconda edizione. Il resto della seconda edizione è quindi in gran parte una ristampa della prima. La terza edizione di J.J.Thomson è stata pubblicata nel 1982, dalla Oxford University Press e poi integralmente dalla Dover Publications, New York, 1954.
J.J.Thomson ha finito la pubblicazione della terza edizione e ha scritto un “Volume Supplementario” con le sue note. Un riassunto delle equazioni di Maxwell viene fornito nel Vol.II, Capitolo IX della terza edizione. Comunque, Maxwell (nella sua seconda edizione) ha dovuto dolorosamente ridurre le espressioni dei quaternioni ed escludere la richiesta di conoscenza del calcolo dei quaternioni ai suoi studenti (come affermato a p.257). Notiamo che Maxwell non ha finito la seconda edizione, ma è morto prima. Non ha messo mano alla terza edizione. La seconda edizione (non finita da Maxwell) è stata poi finita da Niven semplicemente aggiungendo il materiale rimanente dalla precedente prima edizione, approvata da Maxwell a questa parte rivista da lui stesso. La stampa dei primi nove capitoli della terza edizione era in corso già quando J.J.Thomson ha ricevuto il compito di finire l'edizione del manoscritto.

Infatti, come esempio di grande errore nel presente modello CEM/EE, sappiamo oggi che la materia è un componente della forza e quindi i campi di forza EM prescritti in uno spazio libero da materia da Maxwell e dai suoi seguaci (e da tutti i nostri dipartimenti di ingegneria elettrica oggi), non esistono. Il campo EM in uno spazio libero da massa è libero da forza ed è una “condizione dello spazio” di per sè, come sottolineato da Feynman nei suoi tre volumi. Nello specifico, parlando del campo elettrico, Feynamn afferma:

“…l'esistenza della carica positiva, in un certo senso, distroce o crea una “condizione” nello spazio per cui quando inseriamo la carica negativa, sente una forza. Questa potenzialità per produrre una forza è chiamata campo elettrico” [Richard P. Feynman, Robert B. Leighton, and Matthew Sands, The Feynman Lectures on Physics, Addison-Wesley, Reading, MA, Vol. 1, 1964, p. 2-4].

Afferma ulteriormente:

“Dobbiamo pensare a E(x,y,z,t) e B(x,y,z,t) come donazioni di forze che verrebbero provate al tempo t da una carica posizionata in (x,y,z), con la condizione che piazzare la carica in quel punto non disturbi le posizioni o il movimento di tutte le altre cariche responsabili per i campi.” [ibid, vol. II, p. 1-3.]

Però i testi del CEM/EE insegnano ancora questo vecchio campo di forza nello spazio vuoto. Comunque, Jackson, un superbo elettrodinamico classico di fama internazionale, almeno sottolinea che questo grande errore nel modello è semplicemente ignorato. Jackson afferma:

“Molti elettrodinamici classici continuano ad aderire alla nozione che il campo di forza EM esista come tale nel vuoto, ma non ammettono che le quantità fisiche misurabili come la forza, in qualche modo coinvolgano il prodotto di carica e campo.” [J. D. Jackson, Classical Electrodynamics, Second Edition, Wiley, 1975, p. 249].

Jackson lo ammette e sottolinea che questo logico problema viene ignorato, cosa per la quale viene lodato. Molti testi semplicemente non lo discutono nemmeno.

Quindi alla sua morte nel 1879, Maxwell aveva già laboriosamente semplificato circa l'80% del suo primo “Trattato”, per conformarsi con la domanda del pubblicatore. La seconda edizione del suo libro è stata quindi per l'80% già modificata dallo stesso Maxwell. La terza edizione conteneva la stessa teoria della seconda edizione essenzialmente, ma giusto con dei commenti aggiuntivi. La terza edizione è largamente disponibile e usata come “teoria di Maxwell”.

Oggi, si crede ancora largamente che la terza edizione rappresenti il lavoro sull'elettromagnetismo originale di Maxwell, come forma intatta creata da Maxwell.
Non è così.

Auguri, Tom Bearden.

Fonte: http://www.rexresearch.com/maxwell.htm


Il sito di Tom Bearden: http://www.cheniere.org/

Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?item.3062.5