Il Fenomeno delle UFO Abductions, cosa significa per la coscienza umana?

Il Fenomeno delle UFO Abductions, cosa significa per la coscienza umana?

Il Fenomeno delle UFO Abductions

Nota: Questo articolo è stato presentato in origine all’International Transpersonal Association Conference su “Scienza, Spiritualità e Crisi Globale: Verso un Mondo con un Futuro”, tenutasi a Praga, in Cecoslovacchia. E’ stato rilasciato il 25 Giugno 1992. Seguentemente è stato pubblicato in Primal Renaissance: The Journal of Primal Psychology, Vol.1, No.1, Primavera del 1995, 96-110. Una registrazione audio può essere ancora disponibile per l’acquisto da CRS (ITA92, No.85).

ABSTRACT: L’autore descrive com’è entrato nello studio dell’esperienza delle UFO abductions, un poco della storia del campo, la fenomenologia delle abductions UFO, chi sono gli addotti, il suo uso degli stati non ordinari di coscienza lavorando con loro, alcune evidenze fisiche relative, qual’effetto ha l’essere addotto per gli addotti e la sua interpretazione del significato dell’esperienza.

Le UFO abductions non sono un fenomeno raro e si stima che siano accadute a tre milioni di Americani.

Esiste una precisa corrispondenza nelle testimonianze. Gli addotti mostrano una psicopatologia relativamente piccola. L’autore usa una combinazione di ipnosi e tecnica di respirazione come trattamento per aiutare gli addotti a confrontarsi e muoversi attraverso memorie terrificanti delle esperienze. Gli eventi di abduction e le descrizioni di alieni sono relativamente uniformi. Esiste un’evidenza sia sottile che molto robusta in affiancamento di parte delle abductions.

Le conseguenze di questi eventi sono solitamente molto traumatiche. Però nell’elaborare questi terrori, gli addotti spesso sono in grado di trovare in tali eventi, una fonte di trasformazione, che li connette oltre loro stessi. Possono fornire un senso di proposito, spesso legato ad una consapevolezza ambientale e ad un senso di missione relativo alla nostra precaria situazione ecologica globale.

Il loro valore per tutti noi può trovarsi in una sfida, in modo potente e significativo, contro l’arroganza di specie radicata nel nostro paradigma culturale Occidentale. Loro sfidano la nostra realtà di consenso per collassare i confini che abbiamo piazzato tra i domini fisici e spirituali. Considerando la crisi globale, possono persino rappresentare un’intervento o una correzione cosmica, che ci parla nell’unico linguaggio che siamo in grado di ascoltare, quello del fisico e dell’alta tecnologia.

L’Apertura Attraverso cui hanno Volato gli UFO

Per il mio lavoro con Stanislav Grof e la respirazione olotropica e il modo in cui mi ha fatto avanzare e aprire la coscienza, a volte dico che gli UFO (Oggetti Volanti non Identificati) hanno volato nel foro della mia psiche aperto dal lavoro che ho fatto nell’area trasformante. Ognuno di noi che lavora nell’area dell’evoluzione della coscienza, sembra avere i propri limiti. Alcune persone dicono, “Beh, questa roba della parapsicologia è OK, ma l’astrologia, non ci posso credere.” Conosco un editore, che ha persino pubblicato i lavori di Grof, che mi ha detto questo. Oppure le persone possono dire, “Posso accettare l’astrologia e la parapsicologia, ma questa roba delle UFO abductions è troppo fuori; non posso accettarla.” Beh, questa fu anche la mia reazione, come spiegherò.

Una delle cose che si deve fare lavorando in questo campo è distaccarsi da alcune nostre parole. Il nostro linguaggio è per la creazione di categorie. Però le categorie che abbiamo non funzionano bene qua. Per esempio, le persone mi chiedono, “E’ realmente vero?” oppure “Questo avviene letteralmente alle persone?” “E’ reale?” chiedono. Bene, reale è il tipo di parola da rivedere da quest’altro punto di vista. O prendi le parole, dentro e fuori, è qualcosa nel mondo esterno o qualcosa nel mondo interno? Ancora, queste categorie sono esauste.

Quello che farò ora è collegare la mia esperienza del come sono entrato in quest’area; quindi spiegherò un poco della storia del campo, molto rapidamente, perchè questo è un soggetto enorme, un intero dominio di cui potrò appena toccare i punti più alti; infine descriverò qualcosa della fenomenologia. Sto per descrivere chi sono gli addotti, il mio uso degli stati non ordinari di coscienza nel lavorare con loro, qualcosa dell’evidenza fisica, quale effetto l’essere addotto ha sugli addotti e infine, come metto assieme il significato di questo fenomeno.

Vi rimando a quattro libri in cui esplorare tutto questo ulteriormente: Uno è di Kenneth Ring (1985), intitolato Heading Toward Omega. Un altro è di Keith Thompson (1991), chiamato Angels and Aliens. Il lavoro di Budd Hopkins (1987), intitolato Intruders, un classico in questo campo. Infine, il libro recentemente pubblicato di David Jacobs (1990), Secret Life: Firsthand Accounts of UFO Abductions.

La Mia Esperienza col Fenomeno UFO

La mia esperienza con questo fenomeno è piuttosto recente. Nel 1989 mi venne dato un documento, scritto da Keith Thompson che Stan Grof stava preparando per un libro. Conteneva una interpretazione Jungiana del fenomeno UFO. Continuavo a chiedermi al tempo, “Si, ma quali sono i dati? Cosa avviene davvero?” Non è accaduto molto finchè un amico, un altro membro del mio gruppo di apprendimento che lavorava con Stan Grof, mi chiese se volessi incontrare Budd Hopkins. Risposi, “Chi è Budd Hopkins?”. Hopkins, chiaramente, è il classico pioniere in questo campo. Era il tardo 1989. Lo incontrai a Gennaio a New York. Era uno di quei momenti di cui ricordi in qualche modo la data esatta, 10 Gennaio, dove qualcosa cambia nella tua vita.

Quando Budd mi raccontò di questi casi, quello che mi colpì in modo potente fu la precisa corrispondenza delle esperienze riportate dalle persone, venute allo scoperto con grande riluttanza da ogni parte degli Stati Uniti e da tutte le parti del mondo. Quando, per esempio, se a un experiencer (ndt. termine usato dal Dr.Mack come sostituto di addotto, in italiano userò il termine “esperiente”) venisse mostrata una immagine di alieni disegnata da un altro esperiente, lui o lei reagirebbero con orrore, perchè questo significa che altri hanno vissuto l’esperienza e la loro idea di poterla giustificare con un sogno, viene sconvolta.

Questa risposta mi colpì come qualcosa che poteva avvenire solo se qualcosa di reale e non immaginario, fosse accaduto a loro. I sogni non funzionano in questo modo. Le persone non rispondono ai sogni degli altri in questo modo. Quindi qualcosa in me disse che stava avvenendo qualcosa che io non comprendevo. Poco a poco sono stato catturato da questo e mi vennero indicati dei casi. Per l’inizio di Giugno di quello stesso anno, avevo lavorato con circa 55 individui, dei quali 41 soddisfavano strettamente i criteri di un caso di abduction, che includono l’essere preso da creature strane umanoidi in un luogo chiuso, un UFO, ed essere soggetti a varie procedure, di cui vi parlerò. I miei casi includono bambini fin dai due anni. La persona più anziana ha 57 anni.

Esiste un dibattito nella letteratura sugli UFO, sull’idea che questo fenomeno sia fondamentalmente diverso dalla storia di folclore sulle visite di piccole persone e fate e ci sono alcune similarità con questo fenomeno.

Però ciò che è distintivo delle UFO abductions, almeno da quando il caso di Betty e Barney Hill diede inizio al corrente fenomeno dell’abduction nel 1961, è che questi casi sono stati sottoposti a studio empirico di prima mano e non sono stati trasmessi per tradizione orale.

Come descrisse Eddie Bullard (1982), uno studioso di folclore che se ne è interessato e che ha molta esperienza, nei casi in ambito UFO, si trova un fenomeno centrale altamente articolato e dettagliato e quindi è diverso da altri racconti di folclore, che hanno una variabilità culturate molto ampia.

In questi due libri, Missing Time (1983) e Intruders (1987), Budd Hopkins ha descritto molte delle caratteristiche fondamentali del fenomeno di cui vi parlerò. Inoltre il libro di David Jacobs (1990), più recentemente, ha descritto per la prima volta gli elementi fondamentali dall’inizio dell’abduction, attraverso procedure che avvengono nella nave, fino alla fine dell’esperienza.

Una Stima di Tre Milioni di Americani Addotti

Un sondaggio Roper (1991) basato su un campione di 6000 Americani e condotto da Luglio fino a Settembre del 1991, chiese alle persone se avessero provato un certo numero di fenomeni associati alle UFO abductions – es. l’esperienza dell’essere preso attraverso un muro, le inspiegabili creature strane e splendenti attorno al loro letto o l’avevo visto davvero un UFO. Se le persone avevano vissuto quattro o cinque di tali esperienze, si poteva pensare ad una buona possibilità che fossero state addotte dagli UFO. In base alla stima di questo sondaggio, si potrebbe dedurre che circa tre milioni di Americani abbiano vissuto questa esperienza.

Quindi, vedete, non è un fenomeno raro. Mi colpisce che in molti dei miei nuovi casi ci siano persone conosciute alla comunità UFO, ma non si sono fatte avanti prima, lo fanno solo ora perchè a loro sembra che persone più “rispettabili” come me ne stiano prendendo nota. (Beh, forse sono più rispettabile, ma quanto a lungo prevarrà questa condizione è discutibile). Stanno dicendo, “Beh, se un professore di Harvard può prendere questo seriamente, allora posso farmi avanti, posso raccontare la mia esperienza”.

Per esempio, una donna – di 30 anni, molto stabile, madre di tre bambini – visse un’esperienza in cui sette piccoli esseri l’hanno presa facendole attraversare i muri fino alla navicella spaziale. Lei direbbe che è stato terrificante. Sua madre risponderebbe, “Oh, hai avuto un incubo”. Lei direbbe, “No, Madre, non era un incubo. Mi accadde davvero”.

Questo ha continuato ad avvenirle. Ancora, per tutta la sua vita sua madre direbbe che si trattava di un incubo. Quindi lei sente parlare di me e pensa “Beh, se quest’uomo crede che sta avvenendo. Posso raccontargli la mia esperienza”. Si sentì sollevata in un certo senso, ma abbattuta in un altro senso nello scoprire che sì, in effetti questa è un’esperienza vissuta da molte persone.

Chi sono gli Addotti?

Ora, chi sono gli addotti? Prima di tutto, mi colpisce quanto siano ordinarie queste persone. Mostrano una psicopatologia relativamente piccola, a parte quello che può essere considerato il risultato dell’impatto di questa esperienza molto disturbante. Conosco mogli, impiegati, guardie carcerarie, uno chef di un ristorante di Boston. Sono stati fatti numerosi studi psicologici su questi individui; non si è scoperta alcuna psicopatologia di grande livello da poter giustificare l’esperienza.

Kenneth Ring (1985) ha parlato della possibilità che possa esistere un tipo di personalità soggetta ad incontro. La personalità soggetta a fantasia – una tesi di Keith Basterville dall’Australia – non è stata provata. Una delle difficoltà inoltre è conoscere quale sia la causa e quale sia l’effetto, perchè il processo dell’essere addotto può iniziare fin da govanissima età. Sono avvenute abduction di infanti dagli asili, per esempio.

Inoltre, si è criticato l’uso dell’ipnosi, che è importante nell’investigare questi casi. Non abbiamo ancora evidenza che l’ipnosi abbia introdotto distorsione in questo fenomeno. Quello che tende a fare l’ipnosi è l’accedere a memorie che sono state schermate e non sono disponibili all’individuo per l’intensa natura traumatica del fenomeno. Esiste, in aggiunta, il fatto che gli esperienti sentono che gli alieni hanno ordinato loro di non ricordare, hanno spostato le loro coscienze e le hanno “spente” in modo che non dovrebbero ricordare. Lo stato non ordinario dell’ipnosi sembra invertire questa amnesia.

Il mio approccio nel trattare gli addotti

Il mio personale approccio nel trattare gli addotti, evolutosi investigando questo fenomeno, è l’uso del rilassamento ipnotico in combinazione con l’intensa concentrazione sulla respirazione. Non posso usare solo il lavoro respiratorio olotropico – benchè sarebbe interessante – perchè ho necessità di parlare con loro. Il lavoro di respirazione preclude la discussione, per la maggior parte. Ad ogni modo, prima stabilisco in una intervista, che dura almeno un’ora e mezza, che la persona abbia gli indicatori suggestivi dell’abduction – come piccoli esseri attorno al letto o periodi di missing time (ndt. tempo mancante). Comunque, a volte ricorderanno l’intera esperienza di abduction, persino dall’inizio.

Cosa interessante, le persone che hanno preso psichedelici a volte nelle loro vite, tendono a ricordare l’esperienza in questo modo. Non ho sufficienti statistiche su questo per essere certo che sia un fenomeno robusto, ma sembra esserci una tendenza, per questo tipo di persone, a ricordare le loro esperienze senza lo stato non ordinario di coscienza e di poter esplorare quello che avvenne senza l’ipnosi.

Però generalmente, quando abbiamo usato l’ipnosi standard e il rilassamento per portare alcuni in uno stato non ordinario, in trance e quando hanno raggiunto un posto difficile dove arriva una intensa ansia o qualche sensazione disturbante nel corpo, allora le ho fatte concentrare sulla respirazione ed entrare in respirazione profonda. Questo riporta la persona in trance. Inoltre le aiuta a muoversi attraverso la paura e l’effetto stressante che hanno provato a quel tempo.

(Può essere utile riaffermare che gran parte del materiale riguardante le abductions viene ricordato senza l’uso di uno stato alterato di coscienza e che molti testimoni di abductions sembrano rivivere forti esperienze dopo un minimo esercizio di rilassamento, cosa che giustifica difficilmente la parola “ipnosi”. L’esercizio di rilassamento è utile ad alleviare la necessità dell’esperiente di partecipare alle richieste sociali e ad altri stimoli di conversazione viso a viso e ad alleviare le energie coinvolte nella repressione delle memorie e delle emozioni.)

Una cosa che voglio enfatizzare, perchè penso che sia fondamentale distinguere questo fenomeno dalla fantasia o delusione o nella sua diagnosi, è l’intensa influenza stressante associata con il ricordo di queste esperienze. Ci sono individui che letteralmente si scuotono con paura nel confrontarsi con le memorie di come fossero paralizzati o nel rivedere ancora i piccoli alieni con i grandi occhi neri.

I loro corpi si scuotono e gridano letteralmente con terrore nel ricordare le procedure intrusive avvenute sulle navicelle. Questo è in contrasto con ricerche come quella di Lawson (1985,1987), che usa una simulazione. Tale ricerca domanda, “Beh, come immagineresti un incontro?” Le persone possono in qualche modo inventare come sarebbe una abduction, immaginando di viverne una. Però è il potere influente dell’esperienza di vera abduction che fornisce l’autenticità e mi dice come psichiatra che qualcosa di forte e disturbante è in effetti avvenuto alle persone.

Qual’è l’esperienza dell’abduction? Cos’è? Cosa avviene in effetti? 

La basilare esperienza di abduction avviene quasi dal nulla. La persona può avere qualche suggestione premonitoria. Saranno nel letto o in auto. Una donna era in un mezzo da neve. Possono sentire un suono cupo. Possono vedere un UFO da vicino. Quindi hanno una modifica di coscienza. Non perdono esattamente la coscienza; c’è un periodo che non possono descrivere. Passa e quindi sono confusi alla fine delle due o tre ore, quando realizzano che il tempo è passato. Occasionalmente ricorderanno cos’è accaduto.

Quello che sto per raccontare includerà l’informazione ottenuta dall’uso dello stato non ordinario attraverso la tecnica che ho descritto. Possono vedere una luce nella stanza da letto o un raggio di luce fuori. Quindi si trovano, contro la propria volontà, trasportati nella luce, attraverso un muro o la finestra, ovunque gli capita di essere. La loro prima reazione, quando ricordano inizialmente, è che questo non può essere reale. Non rientra in alcuna legge che conosciamo. Però sono stati visti come non presenti in quel periodo. Sono fisicamente altrove e le famiglie sono preoccupate. Le madri si preoccupano quando i propri bambini in effetti non ci sono. Una delle cose più difficili da accettare è che questo può veramente avere una base fattuale. Ancora, noi dobbiamo riconoscere che i fatti che non tornano devono ancora essere osservati.

Come Appaiono gli Alieni

Una delle cose più difficili per gli addotti è guardare gli esseri. Gli esseri generalmente sono descritti piuttosto costantemente, nonostante il fatto che fino ai recenti anni le descrizioni nei media non fossero comuni. Io stesso non conoscevo la descrizione di base fino a circa quattro anni e mezzo, cinque anni fa. Solitamente sono descritti come piccoli, con grandi teste e grandi occhi neri. I loro occhi sono la caratteristica più prominente. Hanno una specie di naso rudimentale, fori di narici, la fessura della bocca, non hanno orecchie e sono alti circa tre piedi, tre piedi e mezzo.

A volte c’è un dottore o un leader descritto come più alto, a volte con le rughe nella testa. Sembra essere la figura in carica nell’UFO, con braccia lunghe, tre o quattro dita, gambe sottili, un petto senza forme e non vengono visti genitali. Occasionalmente ci sono figure simili a umani più grandi che appaiono associate con i piccoli umanoidi. Tenete in mente che io sento me stesso dire queste parole e non riesco a credere che le sto dicendo. Probabilmente nemmeno voi. Però questo è il continuo racconto di persone altrimenti normali, sane di salute e di mente, che nemmeno ci credono. Loro si stanno solo confrontando la prima volta con la verità insieme a me o altri investigatori.

Avvenimenti dentro l’Astronave

Quindi viene descritta l’astronave. Gli addotti possono o meno vedere la nave dall’esterno. La cosa seguente che sanno è di essere dentro la nave e ha come delle mura curve, si sente del fresco all’interno. Sono nude e sono soggette ad una serie di procedure, che include la raccolta di campioni di pelle e gli inserimenti di sonde di vario tipo nel naso. Gli addotti che non si conoscono tra loro e non hanno avuto questa informazione nei media, costantemente forniscono descrizioni elaborate e molto dettagliate degli strumenti. I media non hanno i dettagli di queste testimonianze se non da molto recentemente e ne danno ancora qualche indizio, quindi è difficile giustificare così tale costanza nei rapporti.

L’aspetto più prominente dell’esperienza è il sondaggio urologico-ginecologico. Vengono inseriti degli strumenti nella vagina. Spesso, le madri affermano la rimozione di feti. Mentre non c’è un caso documentato fisicamente di rimozione di feto, l’esperienza è quella di essere state incinta e che il feto è stato rimosso. Agli uomini sono stati presi campioni di sperma contro la loro volontà. E’ molto stressante. Questa è una delle parti più disturbanti dell’esperienza. Comunque, discuterò brevemente come questo in sè non sia il centro o l’aspetto più disturbante dell’esperienza nell’approfondire il fenomeno.

Avviene anche un intenso sondaggio della testa; a volte c’è l’esperienza dell’inserimento di impianti. Diversi di questi impianti, sono stati rimossi e sono sotto analisi. Finora, non ci sono prove per escludere che siano fatti di materiali reperibili sulla Terra. Molta ricerca è in corso sugli aspetti fisici di questo, cosa di cui parlerò fra un momento. L’esperienza finisce col ritorno degli addotti tramite un’inversione della procedura che ho descritto. Solitamente tornano al posto in cui stavano prima, ma qua avvengono cose divertenti. Le loro magliette possono essere rovesciate. Oppure possono finire in un posto diverso da quello di origine.

L’evidenza fisica

Ci sono dimensioni fisiche che accompagnano questo fenomeno. Queste da sole non costituiscono evidenza che soddisferebbe gli scienziati, ma nel contesto delle abductions l’evidenza fisica è molto importante. Gli addotti possono svegliarsi con tagli inspiegabili, segni di prelievo o nasi sanguinanti. Esiste un caso in cui quattro o cinque persone sono state addotte da un appartamento e si sono svegliate tutte con i nasi sanguinanti la mattina dopo. In associazione con questa esperienza, possono notare terra bruciata fuori dall’appartamento, dov’è atterrato l’UFO.

L’evidenza fisica è qualcosa di sottile. Una delle cose importanti in termini di coscienza e delle nostre nozioni della realtà, è che l’evidenza qua va presa come totalità. Contare sull’evidenza fisica da sola può non soddisfarci. Presa nel contesto dell’intera e molto robusta esperienza di questo fenomeno, allora crea uno schema. Una tale sottile informazione è qualcosa a cui stare attenti mentre allarghiamo le nostre epistemologie. Dall’altra parte, a volte l’evidenza fisica non è così sottile. C’è un caso esplorato a New York, di una ipnosi regressiva fatta da Budd Hopkins.

In questo caso, una donna ha attraversato una finestra di un appartamento in cui viveva, nell’East Side. Questo avvenne circa quattro anni fa. Da quel momento, si sono fatti avanti diversi testimoni che erano fuori dal palazzo e che hanno visto l’UFO, hanno visto gli esseri e hanno visto lei e i piccoli esseri entrare nell’UFO, quindi hanno visto l’UFO andare verso l’East River. Erano sul Ponte di Brooklyn o in un punto della strada; hanno descritto esattamente, fisicamente dall’esterno del palazzo, quello che ha scoperto Hopkins e descritto nell’esperienza di abduction raccontata dalla donna con l’ipnosi regressiva.

Le conseguenze dell’esperienza

Il fatto che queste esperienze possano accadere nelle famiglie, aggiunge una dimensione più profonda e in certi modi più problematica alla conseguenza del fenomeno abduction. Ovvero, diversi membri di una famiglia possono essere presi; le esperienze possono prolungarsi per diverse generazioni, inclusi genitori e nonni. Ancora, le famiglie hanno molta difficoltà a parlare tra loro di questo, perchè vìola la realtà consensuale. Ad ogni modo, le due conseguenze fondamentali sono la natura traumatica/post-traumatica del fenomeno – benchè non sia completamente post-traumatica, come spiegherò – e la sua dimensione trasformante/stimolante alla crescita.

La conseguenza traumatica

Prima la traumatica: Il trauma ha quattro aspetti. Il primo elemento è la stessa esperienza – essere paralizzati, essere presi contro la propria volontà, essere sottoposti a queste procedure intrusive, terrificanti. Il terrore è enorme e viene affossato e represso per le ragioni di cui ho parlato.

Il secondo aspetto è l’isolamento che sentono questi individui. Sono molto riluttanti a raccontarlo ai propri parenti. Viene detto loro che immaginano troppo e che stanno sognando. Come adulti, se il ragazzo addotto racconta cos’è accaduto, diciamo, in un bar, gli verrà detto che è pazzo. Quindi gli addotti hanno appreso, come uno di loro ha espresso, ad andare “sottoterra”. Non raccontano le loro esperienze, quindi si sentono molto isolati. Loro sanno che qualcosa di profonda importanza è avvenuto nelle loro vite, qualcosa che ha grande significato; ma non osano parlarne.

Il terzo aspetto, quello che ha particolare rilevanza per la nostra discussione, è che frantuma la loro comprensione della realtà consensuale, come chiaramente fa per noi. Claire, una donna che era ad una conferenza del M.I.T sulle UFO abductions, raccontò di essere la seconda di quattro generazioni di persone che sono state addotte e di essere preoccupata per non poter proteggere la propria nipote. Descrisse che sua nipote disegnava come si chiudeva in una scatola in modo che Mu, il capo alieno, non la prendesse a volte. Claire disse anche – caratteristico di quello che gli addotti mi dicono – “Gradirei l’idea di essere pazza. Accettare questo come genuino mina tutto quello che ho accettato come realtà. Mi piacciono gli scettici; mi danno una fuga”.

Molte persone sono venute da me, particolarmente di recente, facendosi avanti con tutta l’attenzione che sembra in qualche modo aver legittimato il fenomeno (benchè non realmente, sembra ancora molto materiale da “tabloid” più che ufficiale). Però queste persone verranno da me e le ascolterò. Alla fine posso vedere che sono stressate e solitamente dicono cose come, “Vengo qua per farmi dire da te che sono pazzo”. Allora dirò, “Non lo capisco. E’ un profondo mistero per me. Ho visto molte persone come te e non è espressione di pazzia.” Per loro questo è perdere, perchè strappa via la difesa della negazione che diceva loro che non può essere così. Il quarto aspetto del trauma risiede nel fatto che l’esperienza può ripetersi in ogni momento. Diversamente da molti altri traumi, non è finita, quando è finita.

La Conseguenza Trasformante

La seconda dimensione importante del fenomeno UFO abductions, che voglio sottolineare, è l’elemento della trasformazione. Quello che io e altri che hanno lavorato con questo trauma abbiamo scoperto, è che gli addotti iniziano a sentire che le loro esperienze hanno un proposito o un significato positivo per loro. Questo avviene quando il trauma è stato pienamente vissuto e processato intensamente nello stato non ordinario di coscienza, dopo più di una, due o tre o quattro mie sessioni di ipnosi, qualcosa inizia ad accadere negli addotti e nelle loro percezioni delle esperienze. Sentono che l’esperienza espande la loro coscienza, che si connettono con sè stessi, che si stanno aprendo ad una nuova prospettiva sull’universo.

Un uomo attraversò un terrore incredibile. Venne preso un campione del suo sperma contro la sua volontà e stava gridando sul letto mentre lavoravo con lui in ipnosi. Alla fine disse, “Sai, John, gli occhi degli alieni”. Il contatto visivo, qualcosa a cui a volte si resiste fortemente, è materia potente e conferma per questi individui. Il terrore di questo riconoscimento è superiore, come disse quest’uomo, a quello della realtà fisica dell’essere sopraffatto e preso sulla nave. Ho visto questo schema caso dopo caso.

Altro importante aspetto trasformante riguarda l’intensa informazione che viene data agli addotti sulla nave in merito alla crisi globale. Per esempio, può venir loro mostrato un paesaggio devastato dopo una guerra nucleare o la distruzione ambientale. Possono vedere la Terra che muore, con l’atmosfera inquinata e fiumi orribili. In risposta a questo e quasi uniformemente, loro sviluppano una potente coscienza ambientale. Alcuni di loro arrivano a lasciare il lavoro che facevano.

Comunque, andrebbe notato che questa profonda trasformazione avviene solo quando hanno lavorato intensamente con le loro esperienze in uno stato non ordinario di coscienza. Queste trasformazioni non avvengono normalmente in modo spontaneo; gli addotti devono andare a fondo nella loro esperienza, sembra. Però quando lo fanno, molti scoprono che possono portare avanti l’esperienza nel lavoro che fanno nel mondo. Una donna iniziò a insegnare studi ambientali a scuola; una è divenuta una terapista del massaggio; un’altra è divenuta una agopunturista. Tendono verso lavori più colleganti, più transpersonali se volete.

Altra trasformazione che avviene è l’intenso legame che si crea con gli alieni dopo un periodo. Quello che in origine era un’esperienza intensamente traumatica, diviene una relazione straordinariamente significativa. Dalla paura del guardare negli occhi, arrivano a guardare a fondo in quegli occhi neri degli alieni. Una donna lo descrisse come 50 volte più potente di ogni altra esperienza che ha avuto connettendosi con un’altra persona sulla Terra. Quindi sentono questa relazione che li lega con qualcosa che va oltre loro stessi.

Recentemente ho affrontato casi che portano questo ancora oltre. In profonda trance un giovane uomo, per esempio, iniziò a parlare di un processo di accoppiamento inter-specie in corso. Disse che c’è una connessione in corso oltre la Terra, oltre noi stessi, che è ciò che sta accadendo con l’accoppiamento di queste due specie contro la nostra volontà. Io non penso che si possa capire questo tipo di cose senza un senso di disegno più grande, o di divinità o di una anima mundi. C’è questo senso di connessione inter-specie ad un livello molto potente. Ciò che quest’uomo mi disse è che questi esseri con le teste grandi hanno osservato troppo e non sentito abbastanza e quindi ci guardano per l’emozione.

La creazione di piccoli ibridi, che avviene come risultato di questo processo di accoppiamento inter-specie, sembra un proposito importante delle abductions.

Gli alieni sono molto interessati nel vedere le madri che nutrono questi piccoli ibridi, le cui caratteristiche sono un mix tra gli esseri umani e gli alieni. Questo giovane uomo – Dane era il suo nome – affermò che apprese tramite connessione con gli alieni, che siamo divenuti troppo disconnessi dalle nostre sensazioni e che questo processo di accoppiamento è in qualche modo per “aprire la mente del cuore” – queste furono le sue parole. Abbiamo perso o ci serve sviluppare la mente del cuore. Il cuore ha una mente ed una agenda tutta sua, per portarci di nuovo a casa, tutti noi, con cui si riferiva a Dio o all’evoluzione di una coscienza da riportare al nostro Fondamento dell’Essere.

Il Significato delle Abductions

L’ultima parte che vorrei discutere è il come metto l’intero fenomeno assieme, quale significato ho potuto derivare dall’intera struttura. Questo è reso difficile dal fatto che gli alieni non necessariamente ti dicono cosa fanno finchè, come lo esprimono, non siamo pronti ad ascoltarlo. Inoltre, una teoria di questo fenomeno dovrebbe rispondere ad un vario numero di materie. Dovrebbe tenere conto del fatto che queste persone altrimenti sarebbero normali e sane. Dovrebbe tener conto degli avvistamenti di UFO che accompagnano alcune di loro, dei fenomeni fisici a volte associati e del fatto che avvengono a bambini fin dai tre anni.

Sfidare l’Arroganza della Nostra Specie

Prima di tutto, questo fenomeno ha sfidato il nostro senso della realtà in modo più potente di quasi qualsiasi altra cosa di cui sono a conoscenza. Un uomo ebbe un’esperienza dieci anni prima che potesse ricordarla senza ipnosi. In quel periodo e prima di ogni investigazione con me, affermò che l’esperienza lo aveva aperto. Come lui l’ha espresso “Quando mi aprii non potevo capire cosa stavamo facendo alla Terra. Questa apertura ha cambiato la mia intera prospettiva del nostro posto nell’universo.”

Considerando questo, ho pensato che la crisi globale, la distruzione dell’ambiente, è il contesto in cui avvengono. Sono certo che non devo spiegarvi queste dimensioni. Questa crisi è alle radici un prodotto del paradigma dominante della mente Occidentale, in particolare il suo radicato dualismo e materialismo. Queste assunzioni filosofiche assieme rappresentano un tipo di arroganza di specie. Implicano che siamo l’unica intelligenza, gli unici col cervello evoluto abbastanza da produrre coscienza. Questo implica anche che siamo soli su questo pianeta con la nostra intelligenza, costruita a “mente singola”, ma separata in un universo senza significato e altrimenti non conscio.

Ora, il fenomeno alieno colpisce quasi ogni aspetto di questo paradigma dominante e fondamentale della psicologia e della scienza Occidentale. Solo un esempio: Gli stessi UFO rendono ridicola la tecnologia di cui siamo tanto orgogliosi. Appaiono e scompaiono dallo schermo radar. Appaiono. Scompaiono. Nulla di militare è rilevante per loro, anche se per qualche quartiere militare appaiono per noi minacciosi. Forse avete sentito dello scherzo che Allen Hynek, un ufficiale dell’Air Force USA e un ex-debunker, che si è trasformato in un credente, usava raccontare. Cita un colonnello dell’Air Force che disse, “Perchè non ne abbattiamo uno e vediamo se sono amichevoli?”

Quindi vediamo al lavoro la Truffa: Loro esistono loro non esistono. Gli UFO appaiono nella nostra realtà fisica, quindi spariscono dalla nostra realtà fisica. Ci dicono che, qualsiasi illusione abbiamo avuto dell’essere a controllo del mondo, della natura, di noi stessi, sono tutte frantumate. Noi brutalmente non abbiamo controllo. Loro arrivano; ci prendono quando vogliono; ci portano nelle loro navi; fanno quello che vogliono con noi. Tutto quello che possiamo fare è arrenderci e cercare di essere aperti a questo.

Far Collassare le Mura tra Fisico e Spirituale

Gli addotti vivono anche il collasso dello spazio-tempo. Questi non sono generalmente persone filosoficamente sofisticate. Però a loro lo spazio e il tempo sembrano ripiegarsi e sparire. Questo frantuma la nozione di un universo spazio-temporale come unica dimensione possibile. Il nostro dualismo Occidentale viene anche scavalcato dal legame che si forma. La connessione che avviene con gli alieni ci dice che siamo in qualche modo collegati oltre l’universo per come lo conosciamo.

Se questo non fosse abbastanza, il fenomeno dell’abduction commette un altro peccato cardinale per la mente Occidentale. Se pensate alla demografia cognitiva, come descritta ad un gruppo di noi recentemente dal Dalai Lama in India, esistono tre dimensioni dell’essere conosciute alle tradizioni Orientali. Una è il fisico, i corpi manifesti che conosciamo. Quindi c’è il mondo spirituale – con gli angeli, Shiva, gli dei e le dee e così via. Infine, esiste il livello senza forma. Ogni tradizione possiede termini per questo livello – lo Spirito Santo per il Cristianesimo, l’anima mundi o il Grande Spirito per i Nativi Americani. Nell’Occidente abbiamo dipartimenti di religione, antropologia e filosofia per studiare il secondo e terzo dominio.

Però l’unico considerato reale è la prima dimensione – il fisico, il dominio del corpo, mentre in altre culture quelli sono domini reali. Chiaramente generalmente permettiamo a questi domini di esistere nelle menti delle persone. Però l’assoluto peccato cardinale per la mente Occidentale – e la cosa che fa impazzire i miei colleghi e che probabilmente mi porterà nei guai – è che può esserci traffico tra le barriere, è che il terzo mondo può entrare nel mondo fisico. Questo è però precisamente quello che questo fenomeno ci indica. In altre parole rompe questa barriera che dovrebbe stare nel terzo mondo, invece questo si mostra nel mondo fisico.

Un Intervento Cosmico

Il modo in cui lo comprendo – e sto allargando un poco dicendo che l’intelligenza superiore, o qualsiasi cosa sia al lavoro come “correttore cosmico”, può parlarci solo nel linguaggio che conosciamo. Con questo intendo che molti addotti con cui lavoro, sono arrivati a capire che c’è uno sbilanciamento in noi che richiede un aggiustamento cosmico, un intervento esterno a noi. Però l’unico linguaggio che comprendiamo, particolarmente nella cultura Occidentale è il linguaggio del fisico, della creatura incarnata. Quindi se una intelligenza vuole raggiungerci, deve venire da noi in forma fisica. Questo è il perchè gli alieni entrano nel nostro mondo nel modo altamente tecnologico a noi famigliare. Voglio concludere con due citazioni. Una è di Rainer Maria Rilke. Viene da una lettera, citata nella prefazione del libro di Peter Matthieson, The Snow Leopard. Rilke, potreste ricordare, era in una sua personale odissea, come Peter Mattlhieson. Rilke scrisse,

Questo è l’unico coraggio che ci viene chiesto. Avere coraggio per il più singolare e il più inspiegabile che possiamo incontrare. Che l’umanità in questo senso è stata codarda procurando danno senza fine alla vita. Le esperienze chiamate visioni, l’intero cosiddetto mondo spirituale, la morte e tutte queste cose così a noi vicine sono state così escluse dalla vita che i sensi con cui potremmo capirle si sono atrofizzati. Per non parlare di Dio.

L’ultima citazione è di un addotto. E’ una giovane madre. E’ stata addotta con suo figlio e, forse, suo marito. Le è stato detto dagli alieni che c’è un posto da cui vengono dove il tempo non esiste. Per lei, questo dominio è divenuto reale. “La Verità è Verità”, ha detto. “Sarà ancora lì quando la scienza sarà pronta a vederla o equipaggiata per confermarla”.

Domande e Risposte

Membro del Pubblico: Hanno detto altro sulla loro provenienza?

Il problema qua è che c’è una sintonia fine che sembra in corso tra la coscienza degli addotti e quello che comunicano gli alieni. A volte sembrano un koan Zen. Chiaramente, questo viene riportato dai ricercatori sulle abduction, come insensato, come per dire, non è per tua conoscenza. Però viene detto più poeticamente. Quindi la persona cercherà di scoprire da quale pianeta vengano, quale stella e così via.

Tutto questo è molto interessante ma non molto fruttuoso. E’ come se dovessimo aprirci a qualche altra dimensione. Jacques Vallee (1990) parla di un universo multidimensionale o di una multipla realtà o di altre dimensioni che entrano nella nostra. Non abbiamo ancora molti geografi di un universo multidimensionale, quindi è difficile trovare un linguaggio per parlare di questo tipo di cose. Possono esserci alcuni scienziati esperti del multi-verso, come Fred Alan Wolf (es, 1987) e altri, ma per molti di noi questa domanda è difficile da affrontare.

AM: Il governo ha cercato di fermarti in questo lavoro?

Non sono molto ferrato in quest’area della consapevolezza governativa o del coinvolgimento con gli UFO. E’ un’area complicata completa di documenti. Comunque, il senso generale che ho avuto dalla posizione dei governi è che prendono la posizione che potrei prendere se fosse il mio lavoro quello di provvedere alla sicurezza nazionale. Praticamente hanno questo materiale, ma dicono che non c’è nulla da fare. Non esiste. Quindi nascondono. Questa è per me l’attitudine del governo. Però non sono venuti da me personalmente.

E’ stato fatto un film su questo, intitolato “Intruders”. Il personaggio principale, uno psichiatra, ha visto circa tre casi di abduction e ha fatto un discorso. Delle persone del governo di alto livello si sono confrontate con lui nello stile di Hollywood. Ero consulente per questo show, ma non ho accettato questa parte. Gli uomini del governo hanno cercato di corrompere lo psichiatra, sapendo di nascondere la verità dal pubblico e cercando di farlo giocare al cover-up. Lo psichiatra, chiaramente, ha una mente elevata e non sarà corrotto. Nel mondo reale, comunque, nessuno di noi – Budd Hopkins, Dave Jacobs o io stesso – è stato avvicinato dal governo. Non penso che saprebbero cosa fare con noi se lo facessero.

AM: Puoi dire altro sul significato dell’apparente durezza dell’esperienza e del perchè avvenga ora?

Le persone sono venute al movimento transpersonale perchè non c’era posto dove potessero parlare delle loro esperienze mistiche e del loro potere. Ho parlato di altre dimensioni e degli universi. Terence McKenna (1991) ha scritto sugli universi paralleli. E’ stato anche un sostenitore del fatto che la mente Occidentale è così incrostata, così tagliata fuori dalla divinità, che serve una dose molto pesante di qualcosa per aprirci nei cuori e nelle anime e che gli psichedelici sono un colpo davvero potente che può attraversare la corazza della mente Occidentale.

Vedo questo fenomeno dell’abduction come un altro. E’ come se ci colpisse dove viviamo, nel dominio fisico. Quindi è anche un tipo di processo di apertura molto potente, non solo per gli addotti, ma per tutti noi, attraverso il significato straordinario del fenomeno.

AM: Hai parlato di questo con David Bohm ed esiste un ramo della fisica che affronta il multiverso?

Penso ci sia un interesse crescente nella fisica su questo argomento. Penso che la nuova fisica sia certamente molto compatibile alle possibilità verso le quali l’esperienza di abduction ci apre; è molto aperta a questo, infatti. Per quanto riguarda la scienza del multiverso come tale, non so.

AM: Come si sentono gli addotti verso i propri rapitori in base alla sindrome di Stoccolma, dove i terroristi rapiscono qualcuno e rapiti finiscono per sentire una relazione positiva con i propri rapitori dopo un periodo?

Questa è stata l’interpretazione prevalente in realtà, nella ricerca sulle UFO abductions, in merito al fenomeno del legame. Penso che sia in parte ciò che avviene, ma che il legame che si forma sia molto più profondo di quello. Nel caso dei terroristi, credo che abbiano un interesse personale. Forse anche gli alieni; Non dico che non sia così. Ma sembra davvero parte di un processo cosmico più profondo, una connessione tra due specie. C’è una sensazione di inganno o truffa, ma non tendo verso l’interpretazione della sindrome di Stoccolma. C’è una parte di questo, ma nel complesso sento che avviene qualcosa di più significativo di questo.

AM: Durante le abductions, è semplicemente un senso soggettivo del tempo passato o i membri delle famiglie notano che sono andati?

Entrambe le cose. Ci sono situazioni in cui qualcuno vive un’esperienza di abduction e ad altri sembra che siano ancora presenti fisicamente. Sembra più un’esperienza extracorporea e l’esperiente sente come se il proprio corpo l’abbia lasciato. Quindi ci sono molti altri casi – ne ho un certo numero e anche altri ricercatori – in cui il corpo della persona è veramente fuori dall’appartamento e può essere lontano per molte ore.

Travis Walton sparì per diversi giorni nel 1975 e quindi venne trovato mentre vagabondava nei boschi. Quindi non si sa da quanto era stato riportato. Però l’usuale esperienza comprende l’essere sparito da una a tre ore. Uno dei miei primi casi, una giovane donna, venne addotta con un amico da una stanza nella casa di suoi amici. Vennero riportati circa alle cinque o sei di mattina. Quando però non tornarono a casa e non vennero trovati dai due padri fino alle sei della mattina, i padri erano chiaramente preoccupati. Dissero, “Dove sei stato durante la notte?” Solo più tardi la donna ricordò la sua esperienza d’abduction, quindi al tempo loro semplicemente non si trovavano lì e non poterono spiegare dove fossero stati. Vennero anche fatte delle ricerche per trovarli.

Quello che caratterizza l’esperienza dell’abduction è che è fisicamente reale ed entra nel mondo fisico, ma è anche transpersonale e soggettiva. Attraversa la barriera tra il mondo fisico ben definito e il mondo spirituale/transpersonale.

RIFERIMENTI

Bullard, Thomas Eddie. (1982). Mysteries in the Eye of the Beholder- UFOs and Their Correlates as a Folkloric Theme Past and Present. Ph.D. dissertation, Indiana University.
Hopkins, Budd. (1983). Missing Time. New York: Berkley Books.
Hopkins, Budd. (1987). Intruders. New York: Random House.
Lawson, Alvin H. (1985). UFO abductions or birth memories? Fate, 38(3) March 1985, 68-80.
Lawson, Alvin H. (1987). Perinatal imagery in UFO abductions reports. In T. Verny (ed.) Pre- and Perinatal Psychology: An Introduction. New York: Human Sciences Press.
Mack, John E. (1994). Abduction: Human Encounters with Aliens. New York: Scribner’s.
McKenna, Terence. (1991). The Archaic Revival. Speculations on Psychedelic Mushrooms, the Amazon, Virtual Reality, UFOs, Evolution, Shamanism, the Rebirth of the Goddess, and the End of History. San Francisco: HarperSanFrancisco.
Ring, Kenneth. (1985). Heading Toward Omega: In Search of the Meaning of the Near-Death Experience. New York: William Morrow.
Thompson, Keith. (1991). Angels and Aliens: UFOs and the Mythic Imagination. New York: Fawcett Columbine.
Vallee, Jacques. (1990). Confrontation: A Scientist’s Search for Alien Contact. New York: Ballantine Books.
Wolf, Fred Alan. (1987). The physics of dream consciousness: Is the lucid dream a parallel universe? Second Lucid Dreaming Symposium Proceedings/ Lucidity Letter 6, no. 2 [December 1987].

© 1992 John E. Mack, M.D.

Nota: In inglese il termine entrato nella terminologia ufologica contemporanea è abduction, letteralmente abduzione, da cui è derivato il termine “addotto/i”.

Tradotto in italiano da Richard per Altrogiornale.org – 2010
Si ringrazia il John E. Mack Institute per la gentile concessione