Frighi e dispense vegan

Il Giornale Online
“Ommioddio, non mangi carne, non mangi pesce, non mangi formaggi, non mangi uova… ma cosa mangi?!? Erba?!?!?”

è la frase tipica del carnivoro sgomento che non si capacita di non avere la sua fettina ai ferri o il panino al prosciutto o lo spezzatino tutti i giorni.

La vegan-reazione è quella o di scoppiare a ridere in faccia al malcapitato (che magari mangia tutti i giorni le solite 2-3 cose e crede di mangiare in modo “variato”) o di mandarlo a quel paese, o di trattenere la nausea per la millesima battuta identica che si sente fare…

Ma la cosa migliore è mostrare ai nostri interlocutori privi di fantasia tutte le cose che possiamo mangiare – alcune sono le stesse che mangiano loro, anche se non se ne capacitano (credono evidentemente che la carne o il pesce o il latte o le uova ci siano in tutte le pietanze…), altre sono molto simili con qualche piccola variazione alla ricetta originale (ad esempio le lasagne sono facilissime da veganizzare e si possono preparare in tante varianti), altre ancora sono del tutto diverse, e sempre buonissime. Perfino quando mangiamo “erba” (leggi: insalata) mangiamo meglio di loro (anche i carnivori mangiano insalata, ebbene sì), perchè sappiamo condirla con tante “aggiunte” gustose: il gomasio, le noci tritate, il lievito in scaglie, i semi di girasole…

Proponiamo qui una galleria fotografica di frighi e dispense vegan, da mostrare a chi si dice così preoccupato per la mancanza di varietà della nostra alimentazione… quante cose diverse si possano preparare con gli ingredienti ritratti nelle foto crediamo sia chiaro anche al carnivoro meno fantasioso…

A colazione

Fare una colazione vegan non è semplicissimo solo se si è fuori casa, perchè purtroppo oggi è molto difficile trovare al bar qualcosa di dolce (tipo croissant o altro) che non contenga latte o uova, o addirittura strutto (come accade nei dolci degli Autogrill, che quindi non sono nemmeno vegetariani!). A casa, però, come potete vedere dalle foto qui accanto, il problema non si pone assolutamente, c'è un mare di prodotti tra cui scegliere, sia dolci che salati.

Al posto del latte di mucca basta scegliere il latte di soia (eventualmente aromatizzato in vari gusti: vaniglia, cioccolato), di riso, di mandorle, d'avena, quel che preferite, oppure si può optare per il caffè, caffè d'orzo, bevande a base di cacao. Esistono tanti biscotti senza latte, burro e uova, si trovano sia nei negozi di alimentazione biologica sia nei normali supermercati. Anche alcune delle marche più diffuse producono dei biscotti vegan… senza farlo apposta.

Basta leggere gli ingredienti per saperlo.

Se si è appassionati del pane-burro-e-marmellata, si può usare il “burro di soia” o una delle tante margarine vegetali in commercio, ovviamente senza esagerare, si tratta comunque di cibi molto grassi e quindi non salutari.

Altra opzione è una colazione a base di frutta, o una colazione salata, con crackers e fette biscottate guarniti da uno dei tanti patè vegetali in commercio (si trovano nei negozi di alimentazione naturale) oppure fatti in casa. Sempre consigliata è la frutta secca (nel muesli o da sola): le noci, mandorle, pinoli, nocciole, noci brasiliane, ecc. sono un alimento molto prezioso, oltre a essere buonissimo!

A pranzo

A pranzo di solito non c'è molto tempo, quindi la cosa più veloce da fare è un bel piatto di pasta o di riso o di altro cereale in chicco, con uno dei tanti possibili condimenti: un sugo alle verdure fatto in casa, una semplice spruzzata di varie erbe (prezzemolo, basilico, o altre erbe) tritate, con olio d'oliva, un legume (ad esempio i ceci stufati con un po' di cipolla sono buonissimi come condimento per la pasta corta), un sugo già pronto al seitan o alle verdure. Non deve mancare mai una spruzzata di lievito alimentare in scaglie (no, non lievito di birra di quello che si usa per fare il pane!) sopra la pasta: è buonissimo, aggiunge quel sapore in più che rende tutto più gustoso!

Molto comodo è preparare delle insalate di riso, di pasta, di farro, e quant'altro, che poi durano 2-3 giorni e sono già pronte. Fredde nei mesi estivi, da riscaldare nei mesi invernali.

Anche una ricca insalata è un piatto veloce e nutriente: verdure fresche con l'aggiunta di tofu a dadini (o sbriciolato), noci, gomasio (un condimento per l'insalata a base di semi di sesamo tostati e sale), lievito in scaglie, semi di girasole o di zucca (magari non tutto assieme, ma a rotazione ), olio d'oliva, il tutto mangiato col pane, magari integrale, sazia e fornisce tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno nella giornata!

Se si mangia in mensa, è bene far presente ai cuochi le proprie esigenze, in modo che ne tengano conto nella preparazione dei pasti: a loro non costa nulla evitare di mettere, ad esempio, la pancetta nella zuppa o il prosciutto nei piselli stufati, e così quei piatti diventano adatti a tutti.

Al bar o al ristorante si trovano sempre scelte vegan per il pranzo, e se non ci sono, basta chiederle, se il gestore è gentile ed educato le metterà a disposizione, sennò… cambiate bar!

Lo spuntino

A chi non viene una “botta di fame” a metà pomeriggio?! Un po' a tutti, ed è consigliabile mangiare qualcosa per avere le energie per continuare a lavorare o studiare. Valgono un po' gli stessi consigli dati per la colazione, anche se in questo caso spesso non si è a casa ma a scuola o in ufficio, e quindi ci si deve portare qualcosa da casa.

Va benissimo della frutta, uno yogurth di soia, o dei biscotti, o un panino, magari col burro d'arachidi, o la crema di nocciole o di mandorle. Questi patè sono parecchio calorici, essendo a base di frutta secca, ma sono molto buoni e molto più salutari delle merendine confezionate.

A cena

A cena solitamente c'è un po' più di tempo per cimentarsi in piatti più elaborati, e allora si può far riferimento ai tanti libri e siti di ricette – ecco qui una carrellata di siti e libri di ricette vegan http://www.veganhome.it/come/ricette.php – poi basta riempire il proprio frigo con tutto il bendiddio , e mettersi al lavoro, non è difficile, basta seguire le istruzioni!

Di nuovo, guardando le centinaia di ricette disponibili, e le altre migliaia “inventabili” sul momento, vene davvero da ridere a pensare che c'è chi crede che noi vegan non sappiamo cosa mangiare e mangiamo solo insalata!

Di ricette ce ne sono già tante che usano solo ingredienti per noi tradizionali, cioè verdure, legumi, cereali, tipici della dieta mediterranea. Anche per chi ha poco tempo, è facile fare delle zuppe o stufati di legumi che poi durano per svariati giorni, e specialmente d'inverno si mangiano sempre volentieri, mentre per chi ha tempo e voglia di fare qualcosa di più impegnativo si possono preparare tutti i piatti del cucina tradizionale in versione vegan.

Ma ci sono anche tanti cibi nuovi da provare, nuovi per noi, ma tradizionali per altre culture: il tofu, il seitan, le “bistecche” o “spezzatino” di soia, le alghe, oppure “variazioni sul tema” inventate anche qui in Italia, come il “muscolo di grano”, una variante del seitan.

Alghe: le alghe sono un cibo ricco di iodio e calcio, e sono un cibo tradizionale nei paesi orientali. Possono essere aggiunte in pezzi alle zuppe di legumi, per rendere gli stessi più digeribili, oppure possono essere usate come parte del ripieno in torte salate, grattugiate a piccoli pezzi sulle insalate, in condimenti per la pasta.

Proteine ristrutturate di soia: si presentano in forma di “bistecche” o “spezzatino” di soia disidratato, e vanno fatte rinvenire nel brodo vegetale per qualche minuto prima della cottura. Terminata questa operazione preliminare, possono essere cucinate proprio come il tradizionale spezzatino, o come scaloppine in padella, e hanno un sapore davvero ottimo, perché, non avendo un sapore proprio, si impregnano del sugo di cottura. Sono molto ricche di proteine, ma non contengono altri nutrienti, per cui è meglio non abusarne, e accompagnarle sempre con verdure.

Tofu: è una sorta di “formaggio” preparato col latte di soia. In realtà, anche se viene detto “formaggio di soia” non ha niente a che vedere coi latticini, quindi è meglio non farsi alcuna illusione in questo senso. Ne esistono moltissime varietà, con sapori molto diversi tra loro. Pochissime varietà sono buone mangiate “al naturale” con semplice olio e sale, ne esistono però un paio che hanno un gusto simile al formaggio “primosale” o alla mozzarella, e sono davvero molto buone. Le altre varietà sono invece ottime da usarsi in torte salate, stufati, o sformati, perché assumono il gusto degli altri ingredienti della pietanza. Anche il tofu è un alimento ricco di proteine.

Seitan: è un alimento a base di glutine di frumento, iperproteico, e, francamente… buonissimo! Viene venduto in vari formati: affettato per panini, aromatizzato con vari sapori; affumicato; a fette da mettere in padella; “informe” per spezzatini e stufati. Al contrario del tofu, è molto buono anche mangiato al naturale. Il suo aspetto ben si presta a creare delle “imitazioni” della carne, quindi lo troviamo in forma di würstel, di arrosto, di mortadella, ecc., ma, proprio perché a volte il suo sapore è così simile alla carne (specie nei würstel), non sempre è gradito ai vegetariani e vegani in queste sue forme.

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Alle feste

Qui accanto potete vedere un frigo strapieno di tofu e seitan, pronto per essere usato per un cenone di capodanno per 100 persone! (capodanno 2005-2006)

Tanto per rendere l'idea di quanto appetitosi fossero i piatti preparati in quell'occasione… ecco il menu:

Antipasti:

* Hummus alla libanese
* Voul au vent ai funghi
* Palline di tofu speziato al curry
* Tofumini al verde

Primi:

* Lasagne al ragù di seitan
* Cous cous piselli e curry

Secondo e contorni:

* Goulash di seitan con verdure
* Lenticchie allo zenzero
* Cavolfiore besciamellato

Dolci:

* Strudel ai frutti di bosco con crema pasticcera
* Panforte

Organizzare feste e cene con un menu vegan (a buffet, o con gli ospiti serviti al tavolo, a seconda di quello che viene più comodo) è uno dei modi migliori per far capire a tutti quanto sia buona la cucina vegan e quindi quanto sia del tutto realizzabile, questa scelta, da un punto di vista pratico, senza rinunciare alla buona cucina. Cercate di organizzarne qualcuna nella vostra città, sono anche un ottimo modo per raccogliere fondi per iniziative a favore degli animali!

Conclusione

Questa bella galleria fotografica di frighi e dispense vegan vuol fare capire solo una semplice cosa: che la cucina vegan offre una infinita varietà di cibi tra cui scegliere, di piatti da preparare, semplici e più complessi. Chi non sa cucinare, se la può cavare benissimo anche da vegan o comprando cose pronte o iniziando da piatti semplicissimi (non certo più difficili di quelli “da onnivori”), chi sa cucinare, a maggior ragione, può cimentarsi in tante variazioni rispetto ai piatti tradizionali o in piatti del tutto nuovi (se pensate “ma no, certe cose non si possono fare”… vuol dire che, al contrario di quanto credete, non è vero che sapete cucinare. O che siete prevenuti o vi manca la creatività).

Perciò: niente scuse, vegan si può, e quindi vegan “si deve”!

fonte:www.veganhome.it