Giganti vortici spaziali creano le aurore sulla Terra

Il Giornale Online
Sul lato oscuro della Terra, lo spazio è percorso da turbini di plasma che alimentano luccicanti aurore, come rivelano nuove osservazioni.
I ricercatori che si occupano delle cinque astronavi della missione THEMIS della NASA, hanno riportato oggi la scoperta al meeting dell'European Geophysical Union di Vienna, in Austria.

Sul lato oscuro della Terra, il vento solare estende il campo, formando una regione conosciuta come magnetocoda. La magnetocoda è come una striscia di gomma; quando viene troppo tirata, “può succedere che si accorci e rilasci energia”, come dice il membro del team Andreas Keiling della Università della California, a Berkley.

Controspirali

L'improvviso rilascio di energia crea un paio di vortici contro-spiraleggianti, che THEMIS ha rilevato misurando la velocità e la direzione del vento solare nella magnetocoda. Ognuno è lungo 70.000 km e abbastanza largo da contenere la Terra (vedi l'illustrazione).

Un vortice nella coppia manda particelle che si muovono a spirale lungo le linee del campo magnetico della Terra, finchè colpiscono le molecole della ionosfera a 400km di altitudine dalla superficie. L'energia rilasciata dalle collisioni crea delle aurore splendenti, come il gas in una luce al neon.

Particelle cariche tornano su attraverso l'altro vortice, completando il circuito elettrico. I vortici canalizzano attorno a 100.000 amp di corrente elettrica verso e dalla ionosfera della Terra ogni tre ore circa.

Piccolo avviso

Infatti, i magnetometri nel Nord America hanno confermato che le aurore sono apparse circa un minuto dopo che THEMIS ha registrato l'informazione di vortici nella magnetocoda. Inoltre, le aurore si sono mosse verso i poli in coppia, rispecchiando la coppia di vortici nello spazio.

Benchè la scoperta aiuterà i ricercatori a capire meglio cosa guidi il clima spaziale, non aiuterà noi ad evitare scenari disastrosi che una tale situazione può causare ( vedi: http://www.newscientist.com/article/mg20127001.300-space-storm-alert-90-seconds-from-catastrophe.html ). “Basta circa un minuto da quando si forma il turbine, perchè si propaghi giù verso la ionosfera”, ha detto Keiling a New Scientist. “Ogni avviso deve arrivare prima di questo”.

Le osservazioni sono limitate e non è ancora provato che tutte le aurore siano causate da giganti vortici spaziali, ma Keiling pensa che sia facile. “Un turbine sarà coinvolto ad un certo punto nel processo”, dice.

23 Aprile 2009, di Michael Brooks

Fonte: http://www.newscientist.com/article/dn17013-giant-space-tornadoes-create-earths-auroras.html

Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?item.110.7 , http://www.stazioneceleste.it/articoli/wilcock/wilcock_TDC_05.htm

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