Gli asteroidi pericolosi sono meno numerosi del previsto

di Cassioli

Una volta tanto arriva una buona notizia nell’ambito delle scoperte sugli “asteroidi killer”, o, in termini più scientifici, “Near Earth Asteroids”, cioè gli asteroidi la cui orbita li porta abbastanza vicini alla Terra da destare qualche preoccupazione: il precedente modello matematico su cui si basava la stima del numero di NEA era troppo pessimista, in realtà i NEA sono molto meno numerosi del previsto; quelli larghi da 100m a un chilometro sarebbero solo 19500 anziché 35000 come ritenuto finora; quelli larghi 1 chilometro o più non sarebbero 1000 ma 981, e di questi ne sarebbero già stati individuati 911: nessuno di essi si schianterà sulla Terra nei prossimi secoli. Si ritiene inoltre che tutti gli asteroidi più larghi di 6 km (le dimensioni di quello che estinse i dinosauri) siano già stati individuati.

I nuovi calcoli sono stati resi possibili dall’analisi dei dati raccolti nell’ambito del programma NEOWISE, la parte del progetto WISE dedicata alla ricerca di Near Earth Objects. WISE ha scattato migliaia di fotografie tra gennaio 2010 e febbraio 2011, e gli scienziati le stanno tuttora esaminando per individuare e catalogare tutte le comete, gli asteroidi, le galassie e quant’altro è stato catturato dai potenti obiettivi della sonda, che rispetto ai suoi predecessori aveva il grosso vantaggio di poter individuare anche oggetti “invisibili” perché troppo piccolo o lontani, ma chiaramente visibili nell’infrarosso.
Il curioso disegno qui sotto mostra graficamente quanto detto sopra: le sagome piene indicano la quantità di asteroidi effettivamente scoperti;quelle “sbiadite” contornate di verde indicano gli asteroidi previsti dal nuovo modello; quelle vuote blu indicano quelli previsti dal vecchio modello.

Quest’altra immagine mostra invece il vantaggio dell’osservazione all’infrarosso: nel visibile, un piccolo asteroide molto luminoso ha una grandezza apparente uguale a quella di un grosso asteroide scuro; nell’infrarosso, invece, le dimensioni del “puntino” sulla foto permettono di stabilire la grandezza dell’asteroide senza distorsioni.

Questo spiega il motivo per cui si preferisce esaminare il cielo all'infrarosso piuttosto che nel visibile.

Fonte: http://technews.it/SUCCS