Gli ultimi neandertal anche nelle regioni polari?

Nella parte occidentale degli Urali polari, nel giacimento di Byzovaya, sono stati scoperti centinaia di strumenti litici tipici della cultura neandertaliana associati al processo della caccia ai mammut, datati tra i 31.000 e i 34.000 anni. La datazione è stata ottenuta tramite la tecnica della “luminescenza ottica stimolata” che ha permesso di sapere quando i sedimenti sono stati esposti alla luce del sole per l’ultima volta.

Questo ritrovamento ha apportato una rilevante novità: i neandertal, prima della loro definitiva estinzione, si rifugiarono, non solo nel sud dell’Europa, ma anche nel Nord in prossimità del circolo polare. Le alte latitudini di questa regione potrebbero essere “l’ultimo rifugio settentrionale dei neandertal” ha dichiarato Ludovid Slimak nella rivista Science. “Il fatto che non siano stati trovati fossili umani rende difficile dare per certa l’ipotesi perché potrebbero essere stati gli stessi sapiens a realizzare gli strumenti tipici dei neandertaliani.

Durante più di 150.000 anni, i neandertal occuparono la maggior parte dell’Europa fintanto che, a partire dai 40.000 anni, l’Homo sapiens (la nostra specie attuale) lasciò l’Africa e il Vicino Oriente, estendendosi rapidamente da est a ovest” riassume Michael Balter su Science. “Molto velocemente, secondo le evidenze archeologiche, i neandertal furono costretti a ripiegare nel sud dell’Europa, come ad esempio in Spagna e in Portogallo, per poi estinguersi. In Zafarraya (Malaga) sono stati scoperti fossili di neandertal datati tra i 30.000 e i 27.000 anni”. La controversia terminerà solo quando si scopriranno fossili umani che indicheranno chi fabbricò i tipici strumenti musteriani, se i neandertal o i sapiens.

di Giuseppe LEMBO

Fonte: http://www.archeomolise.it/archeologia/101704-gli-ultimi-neandertal-anche-nelle-regioni-polari.html