I carboidrati e l’ effetto dell’ industria alimentare su fibre vitamine e minerali

Il Giornale OnlineLo sviluppo industriale e la raffinazione che effetto hanno sui carboidrati e i sui nutrienti ? Quali conseguenze possono scaturire dal consumo dei carboidrati non integrali? Perché “raffinare” ciò che è già perfetto?

Caratteristiche nutrizionali dei carboidrati all’ origine

I carboidrati considerati la principale fonte di energia per l’uomo, si trovano in abbondanza in: cerali, legumi, verdure e frutta. Appena raccolti madre natura li dona ricchi di sostanze nutritive: vitamina A-B1-B2, fosforo, magnesio, ferro, rame, calcio e grassi ecc.

In seguito, però, la maggior parte vengono modificati in laboratori industriali per un accanimento perfezionistico dell’uomo e per questo ridotti delle loro grandi proprietà nutrizionali . Eppure, integrali, meriterebbero tutta la nostra attenzione perché importanti per una sana alimentazione. Per questo è necessario comprendere meglio la qualità dei carboidrati analizzandoli singolarmente.

I cereali: Chicco integrale e chicco raffinato

I cereali sono appartenenti alla famiglia delle graminacee, ed esistono più di 9000 specie ma solo 120 generi sono presenti in Italia ed una media di 6 cereali sulle nostre tavole di cui 5 raffinati e 1 integrale. A questo punto è necessaria una distinzione tra un chicco integrale e un chicco raffinato e prendiamo come esempio il riso (il cereale di enorme successo.)

La struttura del chicco di riso integrale si divide in varie parti le più importanti:

Pericarpo, esterno all’involucro del chicco , ricco di vitamine, Sali minerali, proteine, fibre, oligoelementi e biostimoline.

Spermoderma, ricco soprattutto di vitamine e Sali minerali.

Endosperma o albume ricco di proteine e vitamine.

Sbramatura che consiste nell’eliminazione delle bucce esterne del chicco indigeribili per l’uomo.

La raffinazione del chicco di riso, invece, si ottiene con una serie di operazione:

Sbiancatura del chicco che danno i vari tipi di riso in commercio

Spazzolatura con la quale si rendono ben levigati i chicchi e si eliminano tutti i residui della lavorazione precedente.

Lucidatura in cui viene spruzzato l’olio di semi o vasellina che impediscono lo sfarinamento del riso.

Brillatura in cui il riso viene trattato con uno strato sottile di glucosio o di talco che lo rendono brillante.

Amido è ciò che rimane del chicco integrale. Tutte le altre proprietà vengono ridotte mediamente del 30%.

Questo è solo un esempio riguardante uno specifico cereale, ma la raffinazione in genere su ogni tipo di cereale impoverisce e priva tutti i chicchi delle meravigliose proprietà offerteci. Ogni produttore ha dei sui segreti industriali circa il metodo di raffinazione e bilanciatura del riso del riso. in alcuni casi il riso viene trattato chimicamente nel tentativo di non perdere le propietà nutrizionali . Tratteremo in un 'altro articolo dei veri medodi di preparazione.

I legumi: Sono considerati anche proteine vegetali e sono semi di alcune piante facenti parte della famiglia delle Papilionacee o Leguminose. Secondo una ricerca dell’Università di Berkeley – California i legumi sono ritenuti terapeutici nell’ ipercolesterolemia, nel diabete, nelle malattie cardiocircolatorie e nella stitichezza ecc.

Consumo dei legumi.

Alcuni si possono consumare freschi appena raccolti ( piselli, fave) e in questa forma sono ricchi di vitamina C altri consumati secchi (ceci, fagioli, lenticchie, cicerchie ecc.) necessitano di ammollo, minimo di 8 ore ad un massimo di 36 ore, ed una buona cottura.

Quest’ultima garantisce l’inibizione degli antienzimi (oppositori della digestione) e l’ammollo aumenta le proprietà attive del legume, per questo più ore dura l’ammollo maggiore sarà l’apporto benefico; rimane preferibile il consumo di legumi secchi, freschi e sfusi piuttosto che quelli precotti.

Le verdure: con questo termine s’intendono quelle parti della pianta utilizzate per l’ alimentazione. Esse sono fonti principali di sali minerali, vitamine, fibre importanti per il transito intestinale, e clorofilla, il cosiddetto “sangue verde”. Questa straordinaria sostanza assorbe intensamente la luce solare e le radiazioni rosse, blu e violette dello spettro ottico, le quali accompagnate da caroteni e xantofille sono considerate fattori anticancro, batteriostatiche e cicatrizzanti.

Anche in questo caso è necessario il consumo di prodotti biologici per preservare le proprietà “vive” di questi alimenti.

La frutta: consigliata per un miglior sostegno energetico per gli sforzi brevi, l’attività muscolare in genere, la fatica psicofisica, il lavoro intellettuale e in tutti quei casi di convalescenza, gravidanza, sviluppo del bambino ecc. Contiene acqua, vitamine, Sali minerali, zuccheri, fibre, polifenoli che hanno un’azione antiossidante, antinfiammatoria, antinfettive e protettiva.

La frutta ha un ruolo importante per l’attivazione del flusso biliare, l’aumento della secrezione dei succhi gastrici e per favorire la fluidità del sangue.

Necessario il consumo di frutta di stagione, locale e maturata sulla pianta. Spesso accade che per ragioni commerciali la frutta viene raccolta acerba e fatta maturare in camere ad alta temperatura, quando siamo fortunati! Altrimenti si usa il gas etilene come nel caso di arance e banane. Ricordiamo dunque che questi processi chimici non sono altro che un modo per demineralizzare e acidificare il frutto.

Abbiamo cercato di semplificare il più possibile l’ostinazione umana nel modificare o trasformare ciò che la nostra bene amata Terra ci offre nella massima perfezione. Il nostro scopo era lanciarvi un messaggio, dandovi informazioni che molto spesso vengono celate da pubblicità ingannevoli e miranti all’omologazione globale.

Siamo sicuri che un effetto è stato ottenuto anche se paragonabile ad un sassolino buttato nell’oceano… anche se piccole le onde si espandono arrivando di costa in costa…

Fonte: Naturopatiaonline.org http://www.naturopataonline.org/articoli/4-nutrienti/455-i-carboidrati-e-l-effetto-dell-industria-alimentare-su-fibre-vitamine-e-minerali/1.html