I misteri delle lune marziane

Il Giornale Online
21 Febbraio 2010
di karlowitz

Nel 1877 l’astronomo americano Asaph Hall ha scoperto due piccole lune che ruotavano intorno al pianeta Marte, in seguito chiamate Phobos (Fobia) e Deimos (Panico). Più di 130 anni dopo gli scienziati stanno ancora cercando di svelare i misteri che le riguardano. Di recente i sorvoli ravvicinati del veicolo spaziale dell’ESA Mars Express hanno fornito degli indizi sulla loro composizione e sulla loro provenienza. Mars Express è attualmente il solo veicolo spaziale operante attorno al Pianeta Rosso, che si trova in una orbita spiccatamente ellittica, cioè di forma ovale. Questo tipo di percorso lo porta di conseguenza ad attraversare l’orbita di Phobos, permettendogli di vedere entrambi i lati di questa piccola luna. Come avviene con la nostra Luna qui sulla Terra infatti, anche Phobos mostra sempre la stessa faccia verso Marte. Fra il 23 luglio e il 15 settembre 2008 , Mars Express ha effettuato otto passaggi ravvicinati a Phobos a distanze che variavano da 4.500 km fino ad arrivare a soli 93 km.

Le immagini ravvicinate mostrano che Phobos, la luna più grande, è una roccia spaziale a forma di patata e misura solo 27 x 22 x 19 km. É molto scura, più nera del carbone, e la sua superficie è piena di crateri. Misurando con attenzione l’attrazione gravitazionale di Phobos su Mars Express durante ciascun passaggio ravvicinato, gli scienziati hanno dedotto che il satellite ha una densità molto bassa. Più che di un singolo corpo solido, perciò, si tratta quasi certamente di una grande quantità di rocce tenuta insieme della gravità.
Gli studi di Mars Express sembrano suggerire che Phobos e Deimos possano essere stati in passato asteroidi in orbita intorno al Sole tra Marte e Giove. Nessuno però è ancora in grado di spiegare come siano stati catturati da Marte e come siano finiti nelle ‘normali’ orbite sopra il suo equatore.

Fonte: http://karlowitz.wordpress.com/2010/02/21/i-misteri-delle-lune-marziane/