I tre pianeti Collettivi: Urano, Nettuno, Plutone

I pianeti del Collettivo
di Pescatori, Bianca

I pianeti oltre l'orbita di Saturno, non si riferiscono all'individuo, che è parte di una totalità che lo contiene, ma alla Totalità stessa. Plutone, Urano e Nettuno, riguardano il collettivo che si esprime attraverso l'individuo. Gli usi, i costumi, la cultura della famiglia, ambiente, nazione, razza a cui l'individuo appartiene, o le immagini primordiali, simboli, archetipi, che abitano il suo inconscio, patrimonio dell'inconscio psichico dell'intera umanità, od anche i più arcaici apparati istintuali o quelli che oggi chiamano apparati innati motivazionali che dividiamo con il regno animale.

Non solo. Riguardano anche quello che Assaggioli chiamava l'inconscio superiore, (definendo l'altro l'inconscio inferiore) cioè quel contenitore delle infinite potenzialità psichiche e spirituali di una coscienza aperta a trascendere le limitazione di un Io che, emerso nel corso del suo sviluppo da un inconscio indifferenziato, si è via via autopensato e autodefinito attraverso la continua interazione tra se stesso, la sua matrice inconscia e l'ambiente esterno. In chiave esoterica inoltre i pianeti transaturnini rilasciano sul nostro pianeta il progetto divino incarnandolo, o in altre parole, più laiche, agiscono secondo il progetto evolutivo dell'organismo Universo.

Inconscio collettivo ancora dunque, non però quale eredità di una “animalità e umanità” inscritta nella nostra psiche e con la quale decodifichiamo la realtà, ma, in continuo svelamento tramite un movimento a spirale, come sintesi (nuova totalità) della relazione tra il collettivo precedente e l'individuale da questo emerso. Da una totalità esistente emerge una parte, l'individuo, che nella sua interazione con il collettivo, attraverso un atto creativo, partecipa di una nuova totalità più ampia. La storia biologica sulla Terra ci richiama questo processo ciclico nel suo passaggio dalla semplicità unicellulare alla complessità dell'uomo di oggi.

Oggi è la dimensione spirituale, dopo la dimensione fisica, emotiva e mentale del nostro pianeta, quella ancora da esplorare, sviluppare e integrare a livello collettivo, è per questo che nuovi filoni della psicologia, fisica, scienze neurofisiologiche ed anche astrologia si risvegliano di interesse per questa dimensione, ed è anche per questo che ad un certo livello individuale di coscienza i pianeti transaturnini agiscono come ” richiami dell'Anima”.

Urano, mediatore tra le potenzialità creative collettive e la creatività individuale, proietta dall'inconscio superiore nella mente dell'individuo nuove immagini-semi che lo spingono ad una trasformazione di coscienza. Urano è un pianeta creativo, che chiede coraggio, partecipazione, apertura, tolleranza e disponibilità affinché l'individuo si appresti ad assumersi la “responsabilità” di un atto creativo individuale, apparentemente al di fuori dei valori della società di appartenenza (il cristallizzato potere Saturnino). Quando Urano agisce, ciò che prima rappresentava una tappa individuale, cioè la creazione di una struttura-Io che emergesse da un inconscio indifferenziato per creare cultura e società, e dunque utilità collettiva, diventa la struttura che è necessario rompere, poiché finisce per difendere solo se stessa nella sterilità di un involucro senza più utilità evolutiva.

Nettuno dà voce al prepotente richiamo della Totalità verso la parte. Spesso vediamo Nettuno come la spinta in noi a riunificarci con il tutto da cui veniamo, ma in questo modo dimentichiamo che Nettuno è voce che proviene dall'inconscio collettivo e non dalla nostra mente egoica o dal nostro inconscio personale. Non siamo noi, in quanto Io separato, che aneliamo a riunificarci al tutto, è il tutto che anela a riassorbirci con una modalità che sentiamo come una prepotentissima richiesta di amore. La preghiera che possiamo fare non è quella di chiedere a Dio di amarci, ma quella di chiedere a Dio di essere noi ad accogliere il suo amore.

Il grande strazio nettuniano non è patito dall'individuo-Io per una riunificazione negata, quanto dall'Anima (la totalità che si è fatta parte, pur rimanendo totalità) per la negazione dell'Io al potente richiamo di riunificazione. Anche questo richiamo ha il suo significato nell'evoluzione della coscienza planetaria. Se Urano pretende che l'individuo si esprima creativamente “contro il collettivo cristallizzato” (che poi è il motivo per cui la natura ci ha dotato di una mente autoriflessiva), Nettuno rappresenta l'imperiosa (il Dio del mare era piuttosto drastico e irascibile) voce del collettivo che richiede il rilascio immediato di quel particolare contributo individuale.

L'Io, in quanto veicolo, si dissolve, il nuovo seme coscienziale, assieme alla miriade di altri semi coscienziali individuali crea una nuova totalità che quella precedente contiene e trascende, così la parte si risolve nel tutto: la nostra creazione individuale, crea e partecipa dell'evoluzione Universale, ed in particolare planetaria. Theilard De Chardin chiama Amore questa forza coesiva attraverso la quale il Pianeta “si “fa”. Egli scrive: “L'amore è la più universale, la più formidabile e la più misteriosa delle energie cosmiche… Questa forma selvaggia, immensa, ubiquitaria e sempre indomata …Non sarebbe nella sua essenza proprio l'attrazione che il centro dell'Universo, in corso di formazione esercita su ogni elemento cosciente? Il richiamo alla grande Unione la cui realizzazione è l'unica impresa in atto nella natura?“. Nettuno rappresenta questa forza.

Plutone in questo quadro evolutivo rappresenta la forza strutturante che guida e dà forma alla “nuova creazione collettiva”, è il potere rigenerante e concretizzante. Se Nettuno rappresenta la forza attrattiva e coesiva del Tutto, Plutone rappresenta la drastica ed impersonale Legge attraverso cui si rigenera e si riorganizza “il nuovo stato di coscienza”. La Volontà Progetto che si incarna in una nuova nascita. In astrologia esoterica Plutone è veicolo del primo raggio, cioè della Volontà/potere, ma è anche Shiva , il distruttore, poiché è dalla distruzione che emerge la volontà di creare. Chi non è in grado di fare piazza pulita del vecchio, di tagliare i ponti con il passato, non passa attraverso il distacco, non potrà essere pronto ad una nuova rigenerazione, alla creazione di una nuova forma che nata dalle ceneri della vecchia, questa contenga e trascenda in una visione più ampia di se stessi. E' come se difettasse di Volontà e di conseguenza di Potere.

Dunque Plutone, come dire, non guarda in faccia nessuno, e “secondo Necessità” distrugge per creare secondo un nuovo progetto forma-legge universale, che contiene quei semi coscienziali individuali attratti da Nettuno, attraverso il suggestivo canto dell'amore e della devozione. Plutone governa i pesci secondo l'astrologia esoterica, ed ha domicilio notturno in ariete secondo quella essoterica: nella dodicesima-Pesci distrugge, nella prima-Ariete dà inizio ad un nuovo ciclo di esistenza collettiva, nuova totalità, dal quale emergeranno (ariete domicilio diurno di marte, esaltazione del sole) nuovi individui che saranno veicoli di nuove idee-semi, secondo il suo Progetto Forma.

A ciascun livello di coscienza ci si possa trovare nel nostro cammino di esseri umani, ogni volta che qualcosa viene distrutto dentro o tramite o intorno a noi per ricrearsi ad un livello più ampio, più profondo, più autentico, ogni volta che diamo forma organizzata a contenuti inconsci indifferenziati che emergono in modo frammentato e parziale affinché possano poi riflettersi e proiettarsi nella costruzione di una totalità organica che ci comprenda, ma anche ci trascenda, (famiglia, comunità, pianeta) e dunque è possibile per noi rifletterci in un senso di identità più ampio del precedente, è Plutone che lavora in noi.

Fonte: http://www.esonet.org/Application/vis_articoli.aspx?nmart=1067&nmcap=0&sett=29&Titolo=%27I%20pianeti%20del%20Collettivo%27

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