Il ciclo Solare tornerà a "Brillare" nel 2008 fino al 2012

Il Giornale Online
Alcuni scienziati si sono riuniti il 25 aprile 2007 per annunciare le loro previsioni per il prossimo ciclo del Sole, di macchie solari e tempeste il cui inizio è previsto per Marzo 2008. Le previsioni per il prossimo tempo nello spazio sono moderate, ma l’impatto del Sole può ancora essere potente. Con fiducia crescente nelle tecnologie basate sull’atmosfera superiore, gli scienziati avvertono, la società è diventata più vulnerabile che mai agli effetti delle tempeste solari.

Questa preoccupazione si è confermata lo scorso Dicembre, quando due potenti fiammate solari interruppero il Sistema di Posizionamento Globale e altre tecnologie di comunicazione attraverso il pianeta – un po’ per volta, quando ci si aspettava che l’attività solare fosse generalmente in diminuzione. Tali tecnologie della comunicazione contano sul fatto di essere capaci di trasmettere e ricevere onde radio attraverso grandi distanze dalla parte più alta dell’atmosfera della Terra.

I bagliori iniettano particelle ad alta energia nell’atmosfera superiore del Sole e producono onde radio che dirigono rapidamente verso la Terra. L’arrivo delle esplosione delle emissioni radio in Dicembre ha inondato i ricevitori GPS e ha creato livelli di rumore senza precedenti attraverso un’ampia gamma di frequenze. Questo evento ha segnato la prima volta in cui i ricercatori sono stati capaci di registrare accuratamente la qualità di effetti che tali bagliori hanno sui ricevitori GPS e suggerisce che potrà essere ancora peggio nei prossimi anni, quando il nuovo ciclo solare si avvicinerà al suo massimo.

Il nuovo ciclo, identificato come “Ciclo Solare 24” è leggermente indietro rispetto al programma ed è già previsto il suo picco intorno ad Ottobre 2011.

Questo ritardo ha fatto prevedere più difficilmente l’intensità della tempesta.

Doug Biesecker, presidente di un comitato di scienziati incaricato di fare le previsioni, ha parlato ai reporters il 25 Aprile al Workshop annuale sullo Spazio tempo del NOOA a Boulder, Colorado. Il comitato, composto da 12 membri della NASA, il NOOA, la Società Internazionale dell’ Energia solare e altre agenzie, hanno cominciato ad analizzare un largo raggio di previsioni circa il prossimo ciclo solare di Ottobre durante il periodo di diminuzione del ciclo precedente.

Nel corso di un ciclo solare pieno, l’attività del Sole aumenta, raggiunge un picco e poi diminuisce, solitamente in un periodo di 11 o 12 anni. Questo ciclo coincide con l’apparizione di aree oscure e a temperature più bassa sulla superficie del Sole, dove l’attività magnetica è particolarmente intensa.

Gli scienziati credono che queste macchie solari possano essere all’origine dei bagliori o fiammate solari, che sono eruzioni improvvise di energia che possono inondare la Terra di particelle caricate e scoppi di radiazioni elettromagnetiche. Il campo protettivo elettromagnetico della Terra fa da scudo a gran parte del pianeta da queste radiazioni, ma fiammate particolarmente forti possono far fluttuare il campo magnetico, producendo tempeste geomagnetiche che possono interrompere le comunicazioni e i sistemi di navigazione.

“In più ai sistemi di navigazione, come fiammate possono avere conseguenze significative in diversi settori” , dice Joe Kunches, capo del Settore Previsioni e Analisi del Centro Spaziale del NOOA. “I satelliti in orbita bassa attorno alla Terra sono vulnerabili a questa radiazione che può causare alla atmosfera più bassa della Terra un leggero rigonfiamento, interferendo con le orbite dei satelliti. I bagliori solari possono anche danneggiare gli astronauti, esponendoli a radiazioni potenzialmente letali e possono anche incrementare i pericoli delle radiazioni per i piloti ed i passeggeri che volano ad elevate altitudini”.

Con così tanto in gioco, alcuni settori chiave, incluse linee aeree, operatori di griglia d’alimentazione, utenti GPS e NASA vogliono risposte su quanto potrà essere forte il prossimo ciclo, e più presto anziché più tardi.

“I clienti stanno diventando più interrogativi, come mai prima”, dice Kunches.

“Nei termini dell’ultimo impatto socio-economico delle tempeste, un impatto solare massimo più forte o più debole potrà fare una grande differenza in quello che ci si può aspettare”, dice Dan Baker, membro del comitato e direttore del Laboratorio di Fisica Atmosferica e Spaziale all’Università di Boulder, Colorado. La NASA conta sui dati del tempo nello spazio per contribuire a progettare in anticipo le sue missioni negli anni a venire”. Le linee aeree, nel frattempo, non si devono preoccupare solo dei disturbi alle comunicazioni, e stanno tentando, a caro costo, di modificare le rotte aeree volando a più basse altitudini per minimizzare l'esposizioni alle radiazioni solari, evitando di volare in prossimità dei poli polari, che sono i punti più colpiti dalle tempeste solari.

Molti settori contano anche pesantemente sui dati GPS, dice Baker. Il volume d’affari dei GPS è in decine di bilioni di dollari, e l’aspettativa è di arrivare a tre quarti di trilione di dollari entro i prossimi dieci anni o quasi.

Gli scienziati, comunque, sono ancora divisi sulla predetta intensità del prossimo ciclo solare. Dando una definizione numerica delle macchie solari per anno, le due stime in competizione per la massima attività sono 140, con picco nell’Ottobre 2011, e 90, con picco in Agosto 2012. “Sebbene certamente differenti, entrambe le stime sono relativamente moderate”, dice Biesecker. “In confronto, il periodo più attivo nel secolo scorso avvenne nel 1956, quando l’attività delle macchie solari ebbe una media di circa 200”.

Non importa quanto intense sono le tempeste, gli scienziati stanno tenendo d’occhio il tempo per il loro potenziale impatto, dice il comitato. Anche durante il minimo solare il pericolo è ancora presente, come evidenziato dalla forte esplosione solare del Dicembre scorso. Questo evento, avvertono gli scienziati, può essere un segno di come vanno le cose.

Carolyn Gramling

Fonti: geotimes.org, stazioneceleste.it

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