Il corpo può guarire da sé

Il Giornale OnlineInviata da skorpion75

La malattia subentra quando si perde la capacità di adattarsi ai cambiamenti della vita, capacità che il corpo possiede naturalmente quando è nel suo stato di equilibrio.

Come il pianeta Terra, anche il nostro corpo è un organismo in costante mutamento. Il corpo umano ha dentro di sé una saggezza profonda che gli permette di mantenere uno stato di equilibrio in ogni situazione in cui è necessario adattarsi al cambiamento. Malattie, stress e sofferenza entrano nella nostra vita quando non siamo capaci di adattarci ai cambiamenti che avvengono naturalmente in tutte
le cose viventi che ci circondano.

Da una prospettiva evoluzionistica, la salute può essere definita come la capacità di adattarsi con flessibilità e rapidità a qualsiasi situazione. Questa adattabilità non si riferisce solo al corpo ma anche alla mente e alle emozioni. Mentre il processo di guarigione e la medicina moderna possono essere importanti, è vitale capire che il corpo può guarire sé stesso. Attraverso la pratica della “somatica”, scienza che vede il corpo come sistema biomorfico, impariamo ad espandere la capacità del corpo di adattarsi indipendentemente e naturalmente alle circostanze esterne. Sviluppiamo profonda sensibilità ai messaggi del corpo e dell'ambiente (includendo piante, animali, elementi ed altre entità) che ci stanno attorno. Impariamo a rispondere e rispettare l'ecosistema; la versatilità del nostro sistema viene amplificata e in questo stato fluido la salute fiorisce.

Quello che unisce tutto il nostro lavoro con la somatica è l’acqua. L’acqua benedice ogni specie del nostro pianeta. Siamo nati dall’acqua e continuiamo ad essere composti di essa al 70%. L'acqua è l'elemento del cambiamento e della fluidità, risuona a qualsiasi frequenza alla quale è esposta; le sue forme cambiano in base alle condizioni del momento: dal fluido, al ghiaccio al vapore. Per questo, l'acqua è la manifestazione fisica della nostra consapevolezza spirituale. Se un corpo funziona in maniera ricettiva ed equilibrata, possiamo chiamarlo un “sistema aperto”. Un sistema aperto è come un satellite a banda larga che riceve informazioni da un'infinita gamma di risorse, dandogli la capacità di capire quasi tutte le situazioni. I fluidi del nostro corpo sono capaci di pulsare attraverso i tessuti in modi infiniti; un sistema aperto è come un fiume fresco e vivace che sostiene la vita.

Alternativamente, un “sistema chiuso”, è uno schema mentecorpo con limitate possibilità di risposta. È come uno stagno. Un sistema chiuso è aperto solo ad alcuni “canali” d’informazione che si conformano a limitate condizioni sociali, schemi insiti nei tessuti e nelle memorie traumatiche. Persino il terapista più esperto potrebbe non essere capace di avere un effetto quando l'organismo non è “sintonizzato” alla sua frequenza. Ogni “stagnazione” diviene una limitazione.

Diventando molto sensibili al movimento dei fluidi dentro il nostro corpo e sintonizzandoci al movimento sacro, aumentiamo la nostra connessione con la terra, i suoi abitanti e l'intero cosmo. Movimenti non localizzati e non ripetitivi creano una consapevolezza totale. Man mano che l'egocentrismo retrocede e l'identità cambia, diveniamo capaci di capire che siamo parte del tutto, e da questa prospettiva, nasce una nuova risonanza nella comunità. Il fluido nel nostro corpo è imbevuto da queste frequenza positiva e questa risonanza amplifica le infinite possibilità di pace e salute.

fonte: http://www.nonsoloanima.tv/index.php?controller=article&path=5&article_id=173