Il film del movimento di un elettrone

Il Giornale Online
Ottenuto da ricercatori svedesi dell’Università di Lund. Permetterà nuove applicazioni dell’elettronica.

«Per la prima volta lo abbiamo ripreso mentre si svincola dal nucleo attorno a cui gira vorticosamente e fugge via a cavallo di un raggio di luce». Con questa suggestiva immagine un gruppo di fisici svedesi dell’Università di Lund, ha annunciato una nuova conquista della fisica atomica: il primo film di un elettrone in movimento. Un successo da Oscar della scienza. Finora erano state prese immagini istantanee dell’elettrone, ora si passa a sequenza animate che permettono di studiare più a fondo il comportamento di queste particelle, alla base, oltre che della materia di tutto l’Universo, anche di tutta l

’elettronica, dai computer ai telefonini. L’elettrone è uno degli ingredienti fondamentali dell’atomo. Al centro dell’atomo c’è un nucleo contenente cariche elettriche positive, i protoni; attorno al nucleo ruotano uno o più elettroni, ciascuno con una carica negativa. Con paragone forse troppo semplice, ma comprensibile ai più, l’elettrone è stato paragonato a un pianeta che gira attorno al Sole, ma in scala infinitesimale e con un’importante caratteristica: la sua velocità media di rotazione attorno al nucleo è di circa 3 mila km al secondo, cioè l’uno per cento rispetto a quella della luce. Troppo veloce perché il suo movimento potesse essere ripreso con una telecamera.

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IL «TRUCCO» – Ma gli scienziati svedesi sono riusciti a estendere al mondo dell’estremamente piccolo quell’artificio che nelle discoteche si chiama «luce stroboscopica»: una sequenza di impulsi luminosi rapidissimi sotto l’effetto dei quali il movimento dei ragazzi che ballano sembra scomporsi in una successione di istantanee. Lo «stroboscopio» inventato dai ricercatori della Lund è da primato: è capace di lanciare un impulso di luce laser ogni «attosecondo», termine con cui i fisici indicano un miliardesimo di miliardesimo di secondo. «Per fare capire quando dura un attosecondo, possiamo dire che esso è tanto breve quando un secondo lo è rispetto all’età dell’Universo», ha spiegato il professor Johan Mauritsson, portavoce del gruppo di ricerca, il quale ha poi mostrato in anteprima alla stampa lo spettacolare film dell’elettrone che oscilla «cavalcando un raggio di luce». Grazie a questo metodo di ripresa le interazioni fra particelle e radiazioni saranno sempre più evidenti e di ciò si gioveranno sia i fisici teorici per spiegare i principi di comportamento della materia elementare, sia gli applicativi per inventare nuovi dispositivi in grado di governare l’utilissimo elettrone.

Franco Foresta Martin
26 febbraio 2008

Fonte: corriere.it