Il forte desiderio per i cibi dannosi

Il Giornale Online
di Luciano Gianazza
Inviata da skorpion75

In un corpo sano, non intossicato, ogni organo funziona in perfetta coordinazione e sintonia con tutti gli altri, in modo armonioso e ogni processo fisiologico avviene in perfetto equilibrio, l'equilibrio della Natura, come per l'intervento di una Intelligenza Superiore. Quando un veleno viene introdotto nell'organismo, l'equilibrio viene infranto e il corpo ripristina l'equilibrio alterando le funzioni delle ghiandole endocrine e di altri organi, includendo la disintossicazione da quel veleno come parte dei normali processi fisiologici.

Quando l'introduzione di veleni è continuativa, come nel caso di farmaci, droghe e cibi tossici, il funzionamento alterato del corpo, seppure non ottimale e responsabile di minori prestazioni diventa il nuovo equilibrio. In pratica impara a convivere con quel veleno per continuare a vivere. Cessando di immettere il veleno si turba l'equilibrio precedente ricreato per combatterlo e il corpo non è in grado di ricreare un nuovo equilibrio su basi immediate, ma necessita di un periodo più o meno lungo per ripristinare il corretto funzionamento di organi e ghiandole.

Il veleno per lui ora è un componente necessario per mantenere l'equilibrio, seppure non salutare, fino a quando tutti gli organi non funzioneranno correttamente e quindi continua a richiederlo. Il forte desiderio che senti per la sostanza non più introdotta, sia essa un farmaco, una droga o un cibo è il modo con cui il corpo ti spinge a consumarla nuovamente, una crisi d'astinenza.

Quindi quando sei abituato a consumare cibi che contengono determinate tossine, o che portano alla creazione di tossine o elementi che sono di detrimento per il corpo, quando smetti di nutrirti con essi rompi un equilibrio, seppure d'adattamento e non ottimale, e il corpo ti chiede con insistenza la tossina necessaria a ripristinarlo e tu vai a comprarti la pizza o il pacchetto di sigarette.

Ma dopo un po', se non gli dai le tossine a cui è assuefatto, le ghiandole e gli organi riprendono a funzionare correttamente e l'equilibrio originario viene gradualmente ripristinato, la sofferenza diminuisce e infine scompare lasciando posto a una sensazione di benessere, e la voglia per il cibo incriminato termina.

Quindi, non importa quanto sia forte il desiderio particolare per alcuni prodotti alimentari, se non si mangiano scomparirà e verra sostituito dal desiderio per i cibi sani.

Fonte: http://www.arnoldehret.it/modules.php?name=News&file=article&sid=57&mode=&order=0&thold=0