Il gruppo di predominio globale e i grandi media

Il Giornale Online
“Per trent’anni Project Censored ha raccolto notizie importanti che i principali conglomerati mediatici hanno ampiamente ignorato, dando spazio anche alle più piccole e frammentarie informazioni che potessero generare verità negate.

Questa nuova edizione – dall’11 settembre al trattamento dei detenuti Usa in Aghanistan e in Iraq, dallo stato degli oceani mondiali ai rischi legati agli OGM, dalla morte di Milosevic nel sistema della propaganda allo studio sulla parzialità di Associated Press – ribadisce il carattere fondamentale del progetto: non importa quale sia l’argomento in questione, in ognuno il tema comune rimane la messa in discussione dell’ideologia convenzionale“.

ll gruppo di predominio globale e i grandi media
di Peter Phillips, Bridget Thornton, Lew Brown e Andrew Sloan

La classe dominante negli Stati Uniti è ora guidata da un gruppo neo-conservatore di individui che hanno il comune obiettivo di voler affermare in maniera aggressiva il potere militare statunitense in tutto il mondo. In questo capitolo si identificheranno i personaggi chiave che sostengono un programma politico di dominio globale e si esaminerà il modo in cui questo gruppo è strettamente interconnesso a e supportato dai mezzi di comunicazione in mano alle grandi società statunitensi. Vedremo anche in che modo chi fa notizia sia diventato affiliato alle società di pubbliche relazioni che ritoccano le notizie a proprio uso e consumo, e come i media di proprietà dei grandi gruppi accettino acriticamente questa nuova forma di censura americana.

Verificheremo con attenzione chi ha tratto beneficio dall’11 settembre 2001 e determineremo in che modo Bush, Cheney e Rumsfeld, insieme a partnership in cui si intrecciano pubblico e privato, grandi gruppi mediatici, fondazioni private, contractor militari, élite politiche e funzionari governativi, sostengano congiuntamente un programma politico di predominio militare globale da parte degli Stati Uniti.

Un lungo filo fatto di ricerche e indagini sociologiche documenta l’esistenza di una classe dominante, la quale stabilisce le linee politiche e determina le priorità per la politica americana nazionale ed estera. La classe che governa gli Stati Uniti è complessa e molto competitiva al suo interno, e riesce ad auto-alimentarsi attraverso famiglie di elevata condizione sociale che interagiscono tra loro e condividono stili di vita, affiliazioni alla grande impresa e l’appartenenza a club sociali e scuole private d’élite.

Questa classe dominante americana perpetua se stessa in maniera autonoma, conservando la sua influenza attraverso istituzioni che creano tendenze politiche come la National Manufacturing Association, la National Chamber of Commerce, il Business Council, il Business Roundtable, il Conference Board, l’American Enterprise Institute, il Council on Foreign Relations e altri gruppi politici incentrati sull’impresa.

C. Wright Mills, nel suo libro del 1956 L’élite del potere, documenta in che modo la Seconda Guerra Mondiale abbia consolidato una trinità al potere negli Stati Uniti, trinità costituita da élite aziendali, militari e governative in una struttura centralizzata e tenuta insieme da interessi di classe, che lavora in perfetta armonia attraverso le “sfere più elevate

In Ricostruire le difese dell’America si rivendicava la protezione della patria, l’abilità di aprire simultaneamente vari fronti di guerra, di avere un ruolo di polizia globale e controllare spazio e ciberspazio. Si dichiarava che gli anni ‘90 erano stati un decennio in cui la difesa era stata trascurata e che gli Stati Uniti avrebbero dovuto aumentare le spese militari, per conservare la leadership geopolitica americana in quanto unica superpotenza mondiale.

Nel rapporto si affermava che, allo scopo di preservare una Pax Americana, potenziali rivali quali Cina, Iran, Iraq e Corea del Nord dovevano necessariamente essere tenuti a bada. Nel documento si sottolineava anche che “il processo di trasformazione [.] [sarebbe stato] probabilmente lungo, in mancanza di un qualche evento catastrofico e catalizzante come una nuova Pearl Harbor