IL TETRAEDRO: Simbolo della vita?

Il Giornale Online
E se fosse il TETRAEDRO il simbolo della vita? La Silice (SiO2; il 2 ovviamente sta a pedice), è un solido che ha la costituzione atomica delle macromolecole. La sua struttura è rappresentabile con un reticolo, in cui ogni atomo di Si è unito a 4 atomi di Ossigeno e ogni atomo di Ossigeno è legato a 2 atomi di Si. Volendo comunque rappresentare nello spazio una molecola di Silice, potremmo appunto usare il famoso tetraedro. Avremmo così al centro l'atomo di Si e ai quattro angoli-spigoli del tetraedro i rispettivi atomi di Ossigeno. La Silice in natura si trova in tre modificazioni principali: -quarzo (formato da grossi cristalli romboedrici) -calcedonio (microcristallino) -opale (amorfo,idrato e colloidale) Tra questi tre stati della Silice, è interessante osservare questo:

Il Quarzo, presenta il fenomeno della piezoelettricità (ossia si elettrizza per compressione). I composti del Silicio (lasciando perdere le ceramiche,i silicati e i miscugli amorfi dei silicati,come il vetro,ad esempio), guarda caso, sono costituiti da Idrogeno e Ossigeno (2 elementi fondamentali per l'originarsi della vita nelle forme che noi conosciamo). Tali composti sono i seguenti: -I silani (la cui formula generale è: Si(n)H(2n+2); le parentesi indicano valori a pedice. -L'anidride silicica : H(2)SiO(3) = H(2)O + SiO(2); le parentesi indicano valori a pedice. -Gli acidi del Silicio (anch'essi ottenuti con legami di H e O ) Anche il metano, un notissimo idrocarburo la cui formula grezza è CH4 (il 4 sta a pedice) si potrebbe rappresentare nello spazio con uno schema a tetraedro; dove al centro abbiamo il Carbonio,e ai quatro angoli-spigoli del tetraedro gli atomi di Idrogeno (vedi formula di struttura).

Ciò che si evince osservando tutti i tipi di idrocarburi (le paraffine, gli etilenici, i dienici e gli acetilenici), è che essi sono composti binari costituiti solo da carbonio e idrogeno; ovvero da due elementi fondamentali per l'originarsi di qualsivoglia forma di vita…terrestre. Per concludere il discorso sui vari composti chimici costituiti da elementi fondamentali per l'originarsi della vita, vorrei attirare un attimino la vostra attenzione sul famoso esperimento di Stanley Miller del 1953. Come forse saprete, egli nel suo esperimento usò i seguenti composti allo stato liquido (metano,ammoniaca, acqua e idrogeno). Riscaldando questa miscela e raccogliendone il gas in una ampolla in cui vi erano degli elettrodi per creare (nel suo interno) delle scariche elettriche, e infine raccogliendo nuovamente la miscela allo stato liquido (dopo aver fatto passare il gas attraverso un condensatore), Miller si accorse che quest'ultima risultava “contaminata” da vari composti organici (tra cui gli aminoacidi)che in origine non c'erano!

Ora io mi chiedo, e se Miller vi avesse aggiunto anche l'anidride silicica o qualche acido del Silicio (ossia qualche suo composto) all'interno di quella famosa miscela, prima di surriscaldarla? Quali risultati avrebbe dato l'esperimento? Sarebbe cambiato qualcosa? Si sarebbero ottenuti ugualmente quei composti organici,aminoacidi e via dicendo? In un nuovo libro edito dall'Università di Washington, alcuni paleontologi abbozzano un “albero della vita” espanso, un sistema di classificazione biologica che include anche forme di vita ancora “aliene”. Tra queste, vi sono anche dei virus, che per molto tempo sono stati considerati non-viventi ma che gli autori del libro considerano vivi quanto i molti parassiti che infettano gli umani e altri organismi.

Il nuovo sistema di classificazione include anche le forme di vita basate su RNA invece che su DNA, e altre forme di vita terrestri basate sul silicio o su altri elementi che non la mistura di carbonio-idrogeno-ossigeno che costituisce la spina dorsale della vita sulla Terra. Nell'attuale sistema di classificazione i più alti livelli sono occupati da tre domini: batteri, archeobatteri e eucarioti, che includono tutti gli animali, compreso l'uomo. Nel nuovo sistema proposto dall'Università di Washington, questi tre domini sono posti sotto un unico dominio chiamato “terroan” in riferimento alle origini della Terra. Un altro dominio, chiamato “ribosa” in riferimento alla vita basata su acido ribonucleico, o RNA, e altri domini per coprire quelle forme di vita che non si basano né su DNA né su RNA.

Tutti questi domini sono posti all'interno di un più ampio dominio, chiamato “arborea”, che contiene tutte le forme di vita scoperte sulla Terra, mentre altri “arborea” dovranno contenere le forme di vita extra-terrestri (gli autori danno per scontata la presenza di vita aliena al di fuori del nostro pianeta, ndr). Il libro, chiamato “Life As We Do Not Know It: The NASA Search for (and Synthesis of) Alien Life,” presenta dunque un sistema rivoluzionario di classificazione biologica perché per la prima volta si ammette l'esistenza di forme di vita “altre”, conosciute e non, conferendogli la giusta importanza. Inoltre, dicono gli autori, forme di vita “aliena” sono già state create in laboratorio, qui sulla Terra (una grande varietà di organismi geneticamente modificati tra cui dei microbi con 21 aminoacidi, ndr), “per cui il nostro sistema si è reso necessario”.

Tra gli autori del libro vi è anche un certo Peter Ward che in precedenza era stato co-autore, insieme all'astronomo Donald Brownlee, di un best-seller intitolato “Rare Earth”, pubblicato nel 2000, in cui si avanzava l'idea che la più semplice vita microbica potesse essere molto comune nell'Universo terrestre ma che la vita complessa è probabilmente così rara e dispersa che gli abitanti della Terra potrebbero anche non incontrare mai una forma di vita aliena intelligente. Rispetto a questa tesi, Ward dice oggi che anche le più semplice forme di vita microbica trovate sulla Terra possono assumere forme del tutto inaspettate, come hanno dimostrato molti esperimenti in laboratorio. “Dobbiamo renderci conto”, ha concluso Ward, “che nelle prossime due decadi la Terra sarà popolata da una miriade di forme di vita aliene, prodotte da noi stessi”. Questa notizia è stata pubblicata dal periodico “SpaceDaily”.

Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico) www.oloscience.com
Fonte: http://www.fainotizia.it/2006/12/31/il-tetraedro-simbolo-della-vita
Vedi: http://www.cropfiles.it/special/Arecibo_Reply.html