Imminente l'introduzione della "chemtrails tax"

Paga! Così ti avveleno.

Recentemente il consiglio europeo informale dei capi di stato e di governo (leggi riunione del potentissimo Gruppo Bilderberg) ha scelto Herman Van Rompuy come primo presidente permanente del Consiglio. Lo ha comunicato ai giornalisti il presidente di turno del Consiglio, lo svedese Frederic Reinfeldt, sottolineando che “questa decisione è stata presa all’unanimità”. Van Rompuy è l’attuale primo ministro del Belgio. Il premier belga avrà il compito di introdurre alcune nuove tasse comunitarie, una sulle transazioni finanziarie internazionali, un'altra sui voli aerei.

“Dobbiamo prendere in seria considerazione la possibilità di raccogliere le imposte a livello europeo e, per la prima volta, i grandi paesi dell'U.E. sono disponibili ad una cosa simile”, ha dichiarato Van Rompuy, secondo quanto scrive il quotidiano olandese, “DeTüd”.

E' evidente il proposito di estorcere altro denaro ai cittadini, con il pretesto di finanziare iniziative per ridurre le solite emissioni di biossido di carbonio (trasformato da Como-retto ed altri consimili beoti in un transgender, la CO2…). Come è noto, questo gas, demonizzato in maniera inenarrabile, non è la causa del riscaldamento planetario dovuto in primis alle emissioni elettromagnetiche ed alla coltre chimica. Tuttavia il popolino si è convinto che il biossido di carbonio è all'origine di tutti i mali sicché non sarà difficile persuaderlo a versare un altro tributo che de facto dovrà coprire, almeno in parte, i costi della più diabolica e mostruosa operazione che mente “umana” abbia mai concepito e perpetrato: le chemtrails.

E' vero che le élites si possono stampare tutto il denaro che vogliono per mezzo del signoraggio bancario. Nondimeno è evidente che alcune società sono costrette ad uno sforzo finanziario immane pur di fornire le materie prime, le attrezzature, la logistica, gli aeromobili… indispensabili per l'avvelenamento globale. Il governo occulto deve quindi sostenere dei costi che vengono scaricati sulla popolazione con la fiscalità ordinaria e presto con altre imposte. Naturalmente il nuovo balzello sarà definito “imposta sulle emissioni di gas serra” o qualcosa del genere, ma le risorse saranno destinate in toto a finanziare il proseguimento e l'estensione delle operazioni clandestine di aerosol. D'altronde, come abbiamo calcolato, la funesta attività richiede un “investimento” di almeno 19 milioni di euro al giorno, considerando solo l'Italia. Sono cifre esorbitanti!

L'introduzione di una nuova tassa, inoltre, potrà contribuire ad accreditare l'immagine di istituzioni che si preoccupano di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini, con la loro fanatica crociata contro il global warming. Sarà un modo anche per suscitare sensi di colpa negli automobilisti, una delle categorie più vessate, e per impedire che circolino liberamente. Inoltre una tassazione così esosa serve a depauperare i cittadini ed a renderli schiavi del sistema da cui dipenderanno anche per un tozzo di pane. I gravami fiscali sono un cappio attorno al collo, uno strumento coercitivo: non dipendono necessariamente da esigenze finanziarie cogenti.

La chiusura dei centri storici ai veicoli privati, le aree a traffico limitato, la pedonalizzazione di molte vie centrali, lungi dall'essere iniziative volte a migliorare la “qualità della vita” e meno che mai a diminuire l'inquinamento, sono espedienti per esercitare un sempre più capillare e soffocante controllo della popolazione. Vorremo forse credere che i problemi ambientali si risolvono, concentrando il traffico nei quartieri attorno ai nuclei storici e con qualche fioriera di plastica? Tutti gli inquinanti di inceneritori, discariche, impianti industriali, centrali per la produzione di energia… nonché le sostanze venefiche usate in agricoltura si sommano alle scie tossiche, creando una miscela micidiale. Possiamo credere anche solo per un istante che le autorità intendano preservare il pianeta o stimolare una condotta “eco-compatibile” per mezzo di tasse “ambientali”?

Sono tutte menzogne: è una plateale bugia il cosiddetto “effetto serra” dovuto al biossido di carbonio [1]; è una colossale frottola l'intenzione di salvare la Terra per opera di chi si impegna per distruggerla e nel più breve tempo possibile.

[1] Come scrivemmo nell’articolo L’effetto serra non esiste e nel testo Il piano di Edward Teller e la truffa dell’effetto serra, “scienziati” collusi con i potenti, pseudo-ambientalisti, “politici” asserviti all'esecutivo segreto, come l'ignobile Al Gore, hanno inventato la storiella del biossido di carbonio come male assoluto sia per speculare sia per introdurre leggi draconiane. Il giornalista James Delingpole ha recentemente appurato che i dati sul riscaldamento globale sono stati manipolati e falsati. Il cronista riporta la notizia relativa ad un hacker che è riuscito ad introdursi nel sistema informatico dell’Università dell’Est Anglia (Climate research unit) ed a leggere (e rendere pubblici) centinaia di messaggi da cui si evince che il global warming di origine umana è un’invenzione. Qui occorre ribadire e precisare che gli sconvolgimenti climatici e meteorologici sono reali, ma causati da chemtrails ed onde elettromagnetiche e non dal CO2.

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