In Germania le fonti rinnovabili sfondano quota 20% della fornitura elettrica totale


di Francesco Calderone

Secondo un rapporto pubblicato dal Bundesverband der Energie und Wasserwirtschaft (BDEW, Associazione tedesca delle industrie dell'energia e dell'acqua) la quota di energia elettrica prodotta in Germania grazie alle fonti rinnovabili ha superato il tetto del 20% nel corso del 2011 andando ad accentuare un trend di crescita già significativo. Le energie rinnovabili hanno pesato per il 20,8 % della fornitura elettrica complessiva nei primi sei mesi di quest'anno, contro il 18,3% dell'anno 2010; secondo il BDEW si tratterebbe di un incremento indicativo di una tendenza culturale che non può ancora essere ascritta alla decisione del governo Merkel di chiudere l'esperienza nucleare in Germania assunta dopo i tragici fatti di Fukushima, nè al conseguente piano energetico che mira ad ottenere il 35% del fabbisogno energetico nazionale dalle fonti rinnovabili entro il 2022, quando il paese avrà abbandonato totalmente la produzione elettrica da fonti nucleari.

Nel dettaglio il rapporto segnala da un lato un consumo energetico sostanzialmente stabile, in linea con i valori del 2010, ma un approvvigionamento che si sposta sempre più verso le rinnovabili con l'eolico a farla da padrone tra queste: dei 275,5 miliardi di chilowattora totali, ben 20,7 (7,5% del totale) sono energia eolica! A seguire, le biomasse (5,6%), il solare fotovoltaico (3,5%) e l'idroelettrico, storicamente scavalcato dal solare, con il il 3,3%. Proprio il fotovoltaico è stato il settore ad aver conosciuto la maggiore espansione, sia per il crollo dei prezzi delle attrezzature seguìto alla maggior concorrenza sul mercato interno, sia per la politica del governo federale, che non ha tagliato, come si paventava, i sussidi per i privati.

Fonte: http://technews.it/BAGBe http://www.spiegel.de/international/0,1518,783314,00.html