Intervista a Paul Hellyer

Il Giornale Online
di Paola Harris

traduzione di Lavinia Pallotta

È un onore per me essere qui a Toronto, Canada, il 7 Maggio 2010 per intervistare Paul Hellyer. Ed è un piacere tornare in Canada dopo l'intervista che feci a Paul nel 2005, su diverse questioni controverse, come gli UFO e il cover-up governativo. L'ultimo libro scritto da Paul si intitola, “Light at the End of the Tunnel: A Survival Plan for the Human Species”, e tra i molti argomenti trattati, l'ex Ministro della Difesa canadese affronta la questione UFO, la retroingegneria ET e il sistema finanziario globale, temi che si è gentilmente prestato a discutere con noi in questa intervista.

Paola Harris: Il 2005 è stato un anno importante per te. Dalla mia visita qui cinque anni fa, molte cose sono successe. Avevi già in mente di scrivere quest'ultimo libro, nel 2005?

Paul Hellyer: “All'epoca non ne avevo idea, ma non mi ci volle molto per decidere di voler scrivere un'opera finale, una sorta di eredità. Nel 2005, purtroppo, stavo ancora cercando di superare il dolore per la morte di mia moglie, Ellen, e il dover vivere da solo. Così chiesi a Sandra, la vedova del mio migliore amico, se e potesse prendere in considerazione l'idea di sposarmi. Era vedova da 10 anni, e rispose di sì. Fissammo il matrimonio per l'1 Ottobre 2005, che è anche l'anno in cui cominciai a interessarmi seriamente alla presenza e alla tecnologia extraterrestre. Sono stato Ministro della Difesa canadese e ho ricevuto rapporti di avvistamenti. Dicevamo, “questo è un fenomeno naturale”, “quest'altro non è spiegato”, ma non approfondimmo mai davvero. Quell'anno lessi “The Day After Roswell” del Col. Corso e giunsi alla conclusione che ciò che scriveva era vero ed era importante. Così feci una dichiarazione all'Exopolitics Symposium di Toronto, secondo la quale gli UFO erano reali come gli aerei che volano sopra le nostre teste, e sarebbe ora che il governo degli Stati Uniti cominciasse a dire la verità su questo tema, perché devono essere affrontate questioni economiche e militari importantissime. E come si può affrontare un problema di cui non si ammette nemmeno l'esistenza? Come si può discutere del problema, se il governo statunitense non riconosce ufficialmente nemmeno la sua presenza sui radar?”.

Harris: In una conversazione informale mi dicesti che per te sarebbe stata l'unica volta. Pensavi che saresti andato alla University of Toronto a porre determinate domande, come hai fatto, e rilasciare la dichiarazione, che infatti hai rilasciato. Ma cinque anni dopo, la cosa non si è conclusa, e tu continui ad interessartene…

Hellyer: “Pronunciai quel discorso, venne solo poche settimane prima del mio matrimonio e domandai alla mia futura moglie se lei fosse d'accordo. Lei era dubbiosa, riluttante, ma io dissi, be', sarà la prima e l'ultima volta e desidero che venga fuori in un'occasione pubblica. Lei disse, va bene, procedi. Non immaginavo dove mi avrebbe portato perché, naturalmente, dopo quell'uscita pubblica, la gente voleva parlarmi e io svolgere delle ricerche. Ho sempre detto di essere stato nel giardino d'infanzia dell'ufologia nel 2005 e sono probabilmente salito al livello 5 o 6 dopo molta ricerca nei cinque anni seguenti. Ho letto moltissimi libri, e ora so molto di più a riguardo della maggior parte della gente. Quando decisi di scrivere un altro libro, pensai di dovervi includere un capitolo, un'introduzione a dire il vero, sulla presenza e la tecnologia extraterrestre. E anche rivolgere un appello per un pieno disclosure, perché le implicazioni di quanto è andato avanti segretamente negli ultimi 50 o 60 anni sono molto profonde. La maggior parte della gente non ha idea di quanto siano importanti queste rivelazioni per il nostro futuro come specie”.

Harris: Nel tuo libro hai riportato informazioni di prima mano, perché hai parlato con molti testimoni, come Travis Walton, il Col. Halt di Bentwaters (UK), Nick Pope, Edgar Mitchell e Shirley MacLaine e molti altri, che ti hanno suggerito di scrivere il libro. Fra tutti chi ti ha colpito maggiormente?

Hellyer: “Come sai, ho ricevuto un briefing da una serie di persone con grandi conoscenze, incluso Steven Greer. Il suo briefing è durato tre ore, ed erano presenti i testimoni che aveva trovato, 400 contatti con persone di ogni sorta che avevano conoscenze dirette dell'argomento. Così volli parlare con alcuni di loro. Ad esempio, intervistai un paio di contattati, incluso Travis Walton, che ha vissuto un'esperienza incredibile. Sono stato con lui a parlare per due giorni e sono assolutamente convinto, assolutamente che abbia detto la verità. S'impara molto parlando con queste persone. Travis passò un gran brutto periodo quando venne liberato cinque giorni dopo la sua abduction, a cercare di convincere la gente che non era un trucco, e disse nei suoi confronti la gente si divise a metà. Circa metà dei suoi amici gli credette, l'altra metà no. Ci mise molto tempo a riprendersi psicologicamente dall'esperienza.
Un altro testimone che ho intervistato approfonditamente è Jim Sparks. Jim, probabilmente, è stato addotto più volte, con una frequenza maggiore di chiunque altro con cui io abbia parlato. Lui si opponeva a queste persone (gli alieni, ndt) ma, in seguito, arrivò a fidarsi di loro, e loro a fidarsi di lui, ricevendo molte informazioni. Ha scritto un libro sulle sue esperienze e mi ha dato il permesso di riportare una parte importante, diverse pagine di un vero dialogo tra lui e gli extraterrestri, in cui loro esprimevano preoccupazione per quanto sta accadendo sulla Terra: stiamo inquinando i fiumi, i laghi, e l'aria che respiriamo. Volevano che lui facesse sapere al mondo della loro preoccupazione a riguardo. Quindi lo incoraggiarono a divulgare la cosa, come infatti sta facendo con delle conferenze e con il suo libro. Ma volevano anche premere a favore di un'amnistia per molte persone nel caso il governo decidesse di attuare una politica di maggior trasparenza.

La retroingegneria derivante da UFO crash e altri contatti con gli ET è così importante che certi elementi del governo USA vollero tenerla segreta persino ai leader politici. Alcune persone coinvolte nelle Black Operation hanno lavorato sottoterra per anni e anni e solo il cielo sa cos'hanno ottenuto. Ma a mio parere, sarebbe un grosso affare e sicuramente una delle cose che voglio sapere è se hanno davvero sviluppato carburanti esotici, come l'energia punto zero e la fusione fredda, come dichiarato da alcuni testimoni. In questo modo potremmo trasformare il nostro mondo in appena 10 anni circa, e salvarlo dal riscaldamento globale. L'altra cosa che scrivo nel libro è che persino se questo non fosse vero, gli extraterrestri ci darebbero quella tecnologia se gliela chiedessimo, perché desiderano salvare il nostro mondo per poterci venire”.

Harris: Steven Greer, che hai menzionato, grazie al Disclosure Project ha coinvolto testimoni appartenenti all'esercito e all'intelligence militare. Quindi il cover-up è vero, non è qualcosa che ci stiamo inventando ed è molto complesso, perchè il governo USA ancora non ha ammesso quanto accadde a Roswell. Siamo rimasti ancora alla versione dei palloni sonda e dei manichini.

Hellyer: “Propinano ancora la storiella del pallone sonda, sebbene molti sappiano che è una menzogna. Nel caso del crash di Roswell, ad esempio, dicono ancora che non è accaduto niente, sebbene vi siano testimoni di tutti i tipi che dicono il contrario. Hanno cominciato a lavorare alla retroingegneria subito dopo quell'evento, e disponevano di alcuni dei migliori cervelli degli Stati Uniti, e così è da allora. Sono passati più di 60 anni e ormai avranno costruito astronavi e ricavato carburanti esotici. La popolazione mondiale ha il diritto di sapere queste cose. Per questo non dobbiamo arrenderci finché non sarà fatta piena chiarezza. Ma questo deve essere fatto dal Congresso, dalle persone che li hanno finanziati senza saperlo. Una volta che decideranno di intraprendere questa strada, dovrebbero indire un'amnistia, come suggerito da Jim Sparks dopo aver parlato con gli extraterrestri, in modo che la gente possa parlare onestamente sotto giuramento, senza temere le conseguenze di essere giudicato per i crimini commessi durante le loro carriere”.

Harris: Un astronauta dell'Apollo 14 (Edgar Mitchell, ndt) ha affermato davanti al Washington Press Club che Roswell è un caso autentico, che lui è stato messo a conoscenza di queste cose, più il fatto che c'è stato il Disclosure Project del 2001 a Washington DC, con tutti i testimoni presentato da Greer. Cosa credi che impedisca il completo disclosure, dal momento che altri paesi hanno ammesso l apresenza di UFO, di c'documenti e di avvistamenti…?

Hellyer: “Credo dipenda dal fatto che un ristrettissimo gruppo di persone, negli Stati Uniti, voglia tenere per sé molto segreti, senza doverli condividere né con altre persone del loro paese né con il resto del mondo. Non saprei dire con certezza perchè lo facciano, se per un vantaggio finanziario per gli Stati Uniti, o per un vantaggio finanziario dell'industria petrolifera, ad esempio mantenendo segreta l'esistenza di carburanti esotici. Ma sono sicuro che qualcuno ne sta beneficiando, e che sia convinto che questo beneficio derivi proprio dalla segretezza in cui sono tenuti determinati argomenti”.

Harris: Pensi che l'intera questione extraterrestre sia benevola?

Hellyer: “Penso siano amichevoli, ma vi sono molte specie, come sai, di cui siamo a conoscenza. Il governo degli Stati Uniti ha lasciato intendere, a volte, che c'è una specie che non lo è, ma non ha mai specificato quale, e quindi non c'è modo di saperlo, senza un disclosure. Perché potrebbero semplicemente sfruttarla come scusa per spendere centinaia di bilioni di dollari in armamenti, e questo mi preoccupa molto”.

Harris: A quante persone in the know – astronauti e militari – in qualità di Ministro della Difesa, rivolgeresti la questione? Persino il Vaticano si è fatto avanti, affermando che gli extraterrestri sono nostri fratelli e sorelle. In che modo pensi potremmo presentare la cosa alla gente in modo da non suscitare panico o pressione, o cambi di status quo? O credi che si verificherà comunque un cambiamento di status quo?

Hellyer: “Credo che il pubblico sia pronto. Certamente questo deve essere divulgato per gradi. Ci si deve abituare. Si comincia a sapere qualcosa e a dire va bene, queste persone sono benevole, hanno molto da insegnarci. Una delle cose che emerge chiara e forte dalle ricerche che ho fatto, è che sono molto più spirituali di noi, quindi dovremmo pensare a loro non come a nemici ma come a fratelli e cercare di lavorare con loro, per trarne vantaggio reciproco.
Ma tu stessa hai parlato con molte persone che si sono rese conto che gli UFO file vennero girati all'industria e il governo degli Stati Uniti ne perse il controllo. Questo risale ai tempi di Eisenhower. Per questo era così preoccupato del complesso militare industriale. Disse che avremmo dovuto stare attenti a loro e tenerli d'occhio perché avrebbero fatto cose nei loro interessi e non necessariamente nell'interesse comune, e questo, credo, è esattamente ciò che è accaduto. Quel piccolo gruppo di persone trae beneficio da quest'aura di paura.

Conosciamo entrambi Carol Rosin. Lavorò per Werner von Braun per un po' di tempo, e lui continuava ad avvertirla, dopo che si era come ammorbidito, che questo complesso militare/industriale doveva avere un nemico per giustificare le enormi spese militari mentre la gente moriva di fame e per carenza di cure medica in tutto il mondo. Disse, prima saranno i comunisti, e così è stato. Poi disse che sarebbero stati i terroristi, ed ora questo si sta realizzando. Poi, secondo von Braun, il nemico sarebbero stati gli extraterrestri, ed ora stanno tentando di fare soldi per costruire una base sulla Luna e fare altre cose che alcuni di noi pensano siano più di interesse militare che scientifico. Ma siccome il popolo americano non ha mai dato veramente l'autorizzazione a farlo, non potrebbero.

Nessun governo guadagna consensi spendendo il denaro pubblico per la militarizzazione dello spazio. Al contrario, penso che gran parte della gente dica, eih, è un'area di interesse comune che dovrebbe essere utilizzata per tutta l'umanità e il miglioramento delle sue condizioni. Ma questa strada è bloccata da quella che nel mio libro chiamo Cabal, il nocciolo duro del governo ombra di cui tutti parlano, che prima o poi dovrà uscire allo scoperto e il Congresso è l'organizzazione che può obbligarli a farlo”.

Harris: Il tuo libro è esaustivo perché parli di tutto questo e di come dovremmo rapportarci con le altre civiltà nel mondo. Ma come potremmo cambiare la nostra visione del mondo in modo da non essere più una specie pericolosa, che si uccide a vicenda, e per non essere più così critici nei confronti di chi non è come noi?

Hellyer: “Io penso che stiamo vivendo in un mondo infelice dove vanno male molte cose, e nel mio libro comincio col dire che ci restano circa 10 anni per cambiare rotta e convertirci a nuove forme di energia, non i 30 o 40 anni di cui parlano i politici. Allora sarà troppo tardi e il riscaldamento globale porterà alla devastazione di molte zone, come il Bangladesh ad esempio, che potrebbero venire sommerse dalle acque e molte isole del Pacifico, e persino Manhattan. In questo modo andremo dritti verso la distruzione se non decideremo di cambiare.
Praticamente tutte le religioni principali, ad un certo punto, hanno inglobato altre importanti religioni cercando di distruggerle, e alcune di queste lo hanno fatto predicando l'importanza di trattare il prossimo come vorremmo essere trattati noi. Nella pratica, hanno fatto esattamente l'opposto!

Nel mio libro affronto questo argomento e chiedo un anno di perdono in cui tutti i popoli che si sono combattuti negli ultimi 2000 anni o più, perdonino chiunque lo abbia fatto, e comincino a collaborare per costruire il Regno di Dio, che io concepisco come un mondo dove tutti abbiano cibo e acqua potabile a sufficienza, un tetto sulla testa, abbastanza vestiti per coprirsi, e accesso all'istruzione che dia loro l'opportunità di coltivare creativamente le proprie capacità.
Questo è il mondo di cui tutti noi parliamo, che tutti sognamo e speriamo, ma per il quale facciamo molto poco. È interessante il caso, tornando per un attimo alla questione UFO, di uno dei primi pionieri canadesi in questo campo, Grover Smith, che aveva accesso a informazioni da parte dei Visitatori Stellari, come alcuni di noi li chiamano. Smith disse che avremmo raggiunto un punto – sicuramente glielo avevano detto loro – in cui si doveva scegliere tra il bene e il male. E se avessimo continuato verso il male, contro i nostri simili, il mondo era condannato.

Al contrario, se avessimo scelto il bene in tutti i modi a noi possibili, soprattutto con tutta questa tecnologia, avremmo potuto creare un mondo di sorprendenti possibilità per tutti. Oggi ci troviamo a proprio a quel punto e io credo che gli extraterrestri siano molto interessati alla scelta che faremo.
Se sceglieremo la via della collaborazione o se continueremo a dire, “il mio potere o il mio desiderio di diventare presidente del Paese, o di essere dittatore ecc è così forte e ho tali ragioni per volerlo, che sono disposto a usare le forze armate per uccidere i miei nemici e rinchiuderli se diventano troppo potenti”, e via dicendo. In altre parole, quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare in tante parti del mondo”.

Harris: La parte del tuo libro sui carburanti alternativi è molto personale, come anche quella sulla collaborazione politica internazionale, perché ti piace metterti nei panni degli altri e vorresti innovare il sistema monetario. Puoi parlarmi di ciò che più ti sta a cuore, fra questi argomenti? Come potremmo risolvere i problemi?

Hellyer: “La questione più urgente è il cambiamento del sistema monetario mondiale, il sistema bancario. È una lunga storia e so che non vuoi che mi dilunghi. Ma è assolutamente importante. L'attuale sistema bancario, detto in parole povere, ha legalizzato la frode e va cambiato per il bene comune. Nel mio libro spiego che il mondo è governato da una élite molto ristretta e immensamente ricca, e che tale vuole rimanere.

Vogliono tenere in pugno le risorse e la ricchezza del mondo e per farlo hanno introdotto la globalizzazione, che non ha avvantaggiato nessuno concretamente, eccetto loro. Vogliono mantenere un sistema bancario che ha provocato più di 25 recessioni e depressioni negli Stati Uniti negli ultimi 120 anni. Ed ora, dopo uno dei peggiori crack -questo è uno dei più drammatici crack dalla Grande Depressione – vogliono farci credere che stanno mettendo a posto il sistema, ma non è così. Fingono di punire i banchieri responsabili del crollo, ma è solo un colpetto sulla mano, è come dare una multa di 20 dollari a una prostituta perché sta sulla strada, ben sapendo che lo rifarò la sera seguente e guadagnerà ancora di più.

Le banche fanno esattamente così. Se la ridono per tutto il tempo. È un argomento complesso. Forse potrebbe essere interessante se potessi accennare a un po' di storia. Torniamo al tempo in cui re Guglielmo stava combattendo una guerra, esaurì i soldi, qualcuno disse che un modo per farne era istituire una banca.
Così fece in modo che i ricchi d'Inghilterra iscrivessero un milione duecento mila sterline in oro e argento e li prestassero al governo all'8%, che è un interesse molto alto per un prestito garantito dal governo. Poi, per mostrare la sua gratitudine, il governo permise alle banche di stampare un altro milione duecentomila sterline in banconote e di prestarle ai loro amici ad alti livelli di interesse. In altre parole, venne loro permesso di prestare lo stesso denaro due volte! Nel corso degli anni, per colpa dell'avidità dei banchieri e della collaborazione (per usare una parola gentile) dei politici, il rapporto è aumentato enormemente.

Nei primi anni del XX secolo la Banca Federale degli Stati Uniti doveva avere una riserva di oro del 25%, il che significa che poteva prestare lo stesso denaro quattro volte. Nei miei primi anni in Canada, dovevano avere una riserva in contanti dell'8%, il che significava che potevano prestare lo stesso denaro 12 volte e mezza. Poi oggi, con questo nuovo sistema di “adeguatezza patrimoniale” – che non è per niente adeguato e dovrebbe chiamarsi piuttosto inadeguatezza patrimoniale – stanno prestando lo stesso denaro 20 volte e raccogliendo interessi su di esso, ogni volta.

Non è altro che una frode legalizzata e il fatto che una minuscola minoranza di ricchi possa farla franca è una disgrazia. Ho continuato a dire che dobbiamo ridurre il rapporto dal 20:1 al 3:1 ad esempio, e ridurre la somma della proporzione del denaro che le banche creano da un quasi monopolio a due terzi, in modo che i governi detengano la licenza in nome del popolo e possano stampare un terzo del denaro (34% è la quantità che riporto nel libro) e usarla per bilanciare i loro budgets, pagare la sanità, e finanziare il passaggio dall'economia basata sul petrolio in qualcosa che salverebbe il mondo dal riscaldamento globale e fare altre cose fondamentali, come fornire il cibo e rifugio a chi ne ha bisogno, dando ai poveri un'opportunità.

Questo deve essere fatto, perché se così non fosse, andremo avanti per altri 5, 10, 15 anni e poi avremo un altro crack, altri milioni di persone perderanno il lavoro, le case e gli affari e questo andrà avanti finché non faremo davvero qualcosa per cambiare. Ci vorrà molto fegato per opporsi all'industria bancaria perché è un osso duro e spenderebbe milioni per impedire che questo accada. Ma allo stesso tempo sarebbe il più grande servizio all'umanità che qualsiasi leader o gruppo di leader possa fare, e io spero e prego che venga fatto, e che cercheranno di capire come funziona il sistema, cosa che in pochi sanno, ma che si può apprendere in poche ore”.

Harris: Hai un consiglio da dare ai giovani, per aiutarli a cambiare la situazione ed entrare in questo nuovo mondo che entrambi auspichiamo?

Hellyer: “Il mio consiglio è di partire dagli individui. Di solito uso la metafora della spiaggia. Se la maggior parte dei granelli di sabbia sono puliti, la spiaggia è bella e ospitale. Se invece la maggior parte dei granelli di sabbia sono macchiati di petrolio (o, in senso più generale, se la maggior parte è malvagia menefreghista e concentrata su se stessa), allora la spiaggia sarà brutta e sporca, che è quello che sta accadendo oggi.
Abbiamo pochissima integrità personale. Sul giornale ogni giorno c'è qualcuno che rapina qualcun altro. I governanti rapinano la gente, la gente cerca di rubare allo stato, ad esempio non pagando le tasse, ecc. Tutto deve partire dagli individui, e deve partire dal basso, non dalla cima.

Una buona leadership è importantissima e se avremo qualcuno con alti standard morali ed etici, nelle posizioni di comando, questo contagerà anche i giovani. Ma alla base i giovani devono cambiare il mondo, uno alla volta, individualmente, e tentare di lasciare il mondo in una situazione migliore di come l'hanno trovato.
Se ognuno facesse così, pianterebbero un albero o due o raccoglierebbero una lattina o due, o farebbero qualsiasi cosa si renda necessaria, donare un dollaro o due a qualcuno in una situazione migliore della loro, ecc.
Se un numero sufficiente di persone lo facesse, eserciterebbe una pressione politica sui leader perché vengano avviati i macro-cambiamenti essenziali per cambiare il sistema monetario, fermare il riscaldamento globale e fare tutto il necessario per salvare il mondo”.

Fonte: http://www.paolaharris.com/italiano/intervista_a_paul_hellyer.html
Video: http://www.paolaharris.com/italiano/video_intervista_a_paul_hellyer.html