Intervista ad Adriano Forgione

Intervista ad Adriano Forgione
Adriano Forgione
Adriano Forgione

Adriano Forgione si occupa professionalmente, da anni, di enigmi relativi al passato dell’uomo, alle civiltà scomparse, al simbolismo e all’Alchimia.

II suo lavoro è caratterizzato da un approccio insieme umanista e scientifico, applicato anche allo studio del fenomeno dei Cerchi nel Grano per cui ha pubblicato il saggio “Scienza, Mistica e alchimia dei Cerchi nel Grano“.

È membro del Consiglio Direttivo del The Great Pyramid of Giza Research Association, associazione internazionale di ricerca per lo studio della piana di Giza, il cui Presidente è John De Salvo.

E’ direttore editoriale del mensile “FENIX”. Ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche delle principali reti nazionali e relatore ai più importanti convegni italiani e internazionali. Q = Quantico.

Q: Ciao Adriano grazie di essere con noi su Altrogiornale.

Adriano Forgione: Grazie a Voi

Q: Prima di cominciare con le domande vorrei presentarti ai nostri lettori come l’Adriano Forgione uomo e successivamente come giornalista investigativo.

Adriano Forgione: Una persona semplice che cerca di vivere secondo i proprio sogni, amante del bello sia in senso interiore che estetico. Il giornalista investigativo è lo specchio dell’uomo, che ha fatto di una passione travolgente la sua professione. Quindi mi reputo anche molto fortunato.

Q: Nel tempo libero ti dedichi a qualche passione in particolare?

Adriano Forgione: Appassionato di Fantascienza, cinema, fumetti, e soprattutto di tutto ciò che può servire al mio Spirito. In ogni caso ho fatto delle mie passioni il mio lavoro e il mio stile di vita.

Q: Quando è nata la passione per il mondo del mistero?

Adriano Forgione: Da sempre ma è maturata nell’adolescenza. Devo ringraziare per questo una serie di fattori, prima di tutto il mio innato senso di meraviglia verso tutto ciò che è mistero, poi una serie di input che hanno alimentato in me il senso del sacro, primo fra tutti, la saga di Guerre Stellari e poi le serie animate giapponesi, cosÏ pregne dei valori sacri del bene e del coraggio.

Essendo ispirati a miti e leggende sono stati il substrato su cui si sono inseriti i libri di Kolosimo e Von Daniken. Non ho mai smesso di leggere e informarmi, anche quando non esistevano ne internet, ne un panorama così ricco di riviste di settore come quello attuale.

Q: Come si fà a diventare giornalista investigativo specializzato in archeologia misteriosa?

Adriano Forgione: Non esiste una ricetta o una formula. Bisogna avere passione e coraggio. Personalmente ho iniziato a scrivere di questi argomenti dal 1991, con il primo articoletto pubblicato sul Giornale dei Misteri.

Poi sono nate le riviste di ufologia, grazie al coraggio dell’allora coppia di ufologi Maurizio Baiata e Roberto Pinotti, a cui si deve il merito di aver portato gli UFO in edicola alla metà degli anni ’90. I miei articoli vennero accettati e pubblicati, sino a divenire un membro della redazione centrale. Mi trasferii a Roma e dopo qualche anno di esperienza rischiai tutto per creare la mia prima rivista di archeologia misteriosa.

Così eccomi qui a dirigere FENIX, rivista mensile dedicata a tutti misteri del passato. Morale: tanto fai da te, intraprendenza e coraggio, un po’ di fortuna e una buona dose di talento sono fondamentali questa attività.

Q: Quando sono arrivati i primi successi nel lavoro?

Adriano Forgione: Subito. Sono stato fortunato in quanto ero già maturo quando è nata l’editoria di settore. A Maggio 1996 collaborando con l’ufologo napoletano Umberto Telarico, a cui devo molto in questo senso, partecipai come relatore al Congresso di San Marino. Nel dicembre 1996, quando vivevo ancora a Napoli, Maurizio Baiata mi chiamò per propormi di lavorare con lui e Roberto Pinotti nella redazione di Roma di Notiziario UFO e Dossier Alieni, allora impegnata anche nella realizzazione dell’enciclopedia UFO Dossier X. Accettai subito ovviamente. E’ stata una grande scuola e Maurizio un ottimo maestro di giornalismo investigativo.

Q: Nell’ambiente sei considerato tra i più preparati in materia, come ti spieghi questi successi?

Adriano Forgione: A parte la fortuna e la dedizione al lavoro motivata dalla passione, credo siano dovuti alla semplicità di linguaggio che uso anche in tematiche molto ostiche.

Q: Va bene grazie Adriano adesso proseguiamo. A tuo avviso esistono valide ragioni che sostengano la diffusa idea di un prossimo contatto di massa fra noi “terrestri” e razze aliene? Data quest’eventualità, ritieni possibile l’esistenza di razze i cui scopi rispetto all’uomo non siano benevoli?

Adriano Forgione: Mi sono interessato di ufologia per diversi anni. Oggi non è più il mio campo di studio e ricerca ma la mia opinione E’ che l’ufologia com’è oggi strutturata non sia in grado di spiegare l’origine del fenomeno UFO, almeno non completamente.

Bisogna essere più attenti ai libri sacri e alle dottrine tradizionali che vengono dal passato, le quali ci danno dei validissimi strumenti per capire chi o cosa sono queste entità. Sono più vicino all’ipotesi parafisica di Jaques Vallee e alla visione di John Keel che fanno riferimento ad entità parafisiche, multidimensionali, che stanno operando una sorta di inganno ai danni dell’ignara umanità. Non credo avverrà mai un contatto di massa, almeno non nella nostra generazione.

Questa è la classica visione di comodo dell’essere umano che per scaricarsi delle sue responsabilità chiede sempre l’aiuto esterno per risolvere i danni da lui stesso commessi.

Q: Qual’è il tuo pensiero sulle abductions (..o presunte abductions)?

Adriano Forgione: Gli gnostici del primo secolo facevano riferimento ad entità che dimoravano nell’astrale, le quali erano in grado di penetrare nel nostro tessuto temporale attraverso i sogni. Le chiamavano Arconti, cioè governatori, dominatori, e affermavano che si cibavano delle emozioni e dell’anima umana.

Tutti saremmo sottoposti inconsapevolmente all’attività vampirica di questi Arconti, e alcuni individui ne sarebbero letteralmente schiavizzati. L’uomo deve perfezionarsi per combattere l’attività arcontica, al fine di liberarsi da questo giogo perverso.

Ecco, credo che le abductions siano opera di questi arconti, che si fanno percepire come alieni in quanto in tal modo, non conoscendone l’origine astrale-multidimensionale, non possono essere colpiti. I segni che molte persone portano nel corpo sono, a mio parere, un riflesso di quanto avviene al nostro corpo energetico durante l’attività di questi grigi-arconti.

Q: I “rapimenti” e i missing time sono eventi traumatici per gli addotti, hai una tua interpretazioni al riguardo?

Adriano Forgione: Come detto prima, nutro profonda diffidenza verso queste entità. La paura e il dolore provocano emozioni negative, paura, smarrimento, che sono il loro cibo. Hanno bisogno della nostra anima, e in questo credo che Corrado Malanga abbia centrato il punto nodale del fenomeno. Nella sua ricerca alcune cose sono da ridiscutere, ma è l’unico ad aver compreso l’attività vampirica animica di queste entità e dunque bisogna dargliene giusto merito. Tra parentesi stiamo per ristampare il suo libro “ALIENI O DEMONI”.

Q: Quali messaggi veicolano i cerchi nel grano? Trovi nella loro successione l’esistenza di una logica cosmico-spirituale?

Adriano Forgione: Assolutamente sì. Sono dodici anni che studio i simboli del fenomeno e nel mio libro “Scienza, Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano” dimostro che è spiegabile proprio con la simbologia che proviene da tutte le tradizioni spirituali del passato, presenti nei cerchi nel grano in modo massiccio.

Il messaggio, frutto di entità di luce, o di informazioni multidimensionali proveniente dalla Mente Universale, sta richiamando l’uomo di oggi, così sprofondato nella materia, a ritrovare la sua vera natura ed essenza, per riscoprire una dimensione superiore di cui ha perso memoria, ma che gli antichi ben conoscevano. Il fenomeno è spiegabile grazie alla commistione di spiritualità e fisica quantistica.

Q: Ci sono novita’ sull’intrerpretazione del crop circle Alton Priors del 27 giugno e sulla sua”scrittura aliena” ?

Adriano Forgione: No. Si tratta di una formazione spettacolare ancora incomprensibile. Però devo dire che alcuni dei segni di quella scrittura sono presenti anche nei glifi di potere che usavano gli alchimisti medievali e rinascimentali. Il loro scopo era quello di richiamare forze spirituali al fine di benedire e migliorare l’energia di un luogo durante un rituale. Chissà che oggi siano queste stesse entità a farlo, su scala planetaria, mediante gli stessi sistemi. Naturalmente è solo un’ipotesi, ma negli ambiti iniziatici si tramanda da sempre che la Terra non è ancora un pianeta sacro. Quest’opera potrebbe essere finalizzata proprio alla facilitazione di questo passaggio fondamentale.

Q: Come riporti anche sul tuo blog nei ” cerchi nel grano” troviamo indicazioni su una trasformazione in corso nella natura e nell’uomo, vuoi esporci il tuo pensiero?

Adriano Forgione: Tutte le tradizioni ci indicano, attraverso l’astronomia e le costellazioni, che siamo alla fine del Grande Anno zodiacale. Vale a dire che l’era dei Pesci è l’ultima ora dell’orologio cosmico. Questo non significa fine del mondo ma il passaggio ad un’ora zero, che corrisponde al segno dell’Acquario, la cui frequenza è diversa da quella del ciclo precedente.

Ciò indica rinascita, trasformazione, passaggio ad uno scalino superiore e dunque una maggiore attenzione all’interiorità e alla vera natura delle cose. Tutti fenomeni che stanno avvenendo sia nell’uomo e al pianeta sia a livello fisico che energetico. E’come osservare un luogo da una posizione privilegiata e più alta rispetto a chi sta più in basso.

Q: Quale potrebbe essere stata a tuo avviso la reale funzione delle meravigliose strutture piramidali egiziane? Pensi che in qualche modo si voglia impedirne la conoscenza?

Adriano Forgione: A mio parere avevano più funzioni, non una solamente. Erano templi iniziatici, macchine energetiche, giganteschi talismani. Una funzione che non ebbero è proprio quella di tombe, al contrario di quanto afferma l’egittologia, e se lo furono questo avvenne solo durante la civiltà egizia, che avendole ereditate da una civiltà precedente e avanzata, non ne comprese lo scopo, riutilizzandole in modo errato, forse come cenotafi. Parlo chiaramente delle piramidi di Giza, Meidum e Dashur. Tutte le altre furono semplici imitazioni da parte degli egizi di queste meravigliose strutture.

Q: Dai papiri rinvenuti abbiamo appreso molto, ma non tutto della meravigliosa civiltà egizia, ma perchè usare un materiale così degradabile?

Adriano Forgione: Perchè non era scopo di quei papiri dover durare nel tempo. A questa funzione erano già preposti i templi, realizzati nella durevole pietra. Non volevano lasciare un’eredità alle civiltà successive. I sacerdoti egizi credevano che la loro civiltà sarebbe durata in eterno. E in un certo senso hanno avuto ragione. Noi siamo, in senso spirituale, una loro propaggine. E i loro monumenti sono ancora qui.

Q: Sembra che la piana di Giza ci riservi ancora molte sorprese, quali ricerche hai fatto e cosa puoi rivelarci in merito?

Adriano Forgione: Dalle mie personali ricerche mi sono convinto che tutte le strutture della IV dinastia appartengono ad un’epoca precedente. Solo osservando di persona e tornando più volte in Egitto si può comprendere appieno certi particolari. I segni di macchinari di trapanazione nel granito sono evidenti ed inoltre è palese che le piramidi precedenti e quelle successive quelle della IV dinastia siano simili nelle dimensioni e nelle tecniche.

Solo quelle attribuite alla IV dinastia presentano caratteristiche di gigantismo e una tecnologia avanzata nella loro realizzazione. Devono dunque essere state riutilizzate dagli egizi e non costruite da loro. Inoltre, il famoso uovo di struzzo con le tre piramidi incise conservato al Museo di Assuan, risalente al 3500 a.C., 1000 anni prima della loro costruzione ufficialmente accettata, dimostra che queste erano già lì prima che la civiltà egizia emergesse dalla preistoria.

Una scoperta che mi fregio di aver portato all’attenzione dei media italiani, pubblicandone notizia su HERA nel 2005, e che poi ho passato a Roberto Giacobbo che ne parlò a Voyager. Tutta la piana di Giza comunque è sotto stretto controllo dello SCA e sono certo che studi su strutture atlantidee sono portate avanti in gran segreto. Di recente ho pubblicato su FENIX la notizia, con fotografie che lo dimostrano, che Zahi Hawass sta perforando sotto la zampa destra della Sfinge, proprio dove Edgar Cayce, il profeta dormiente, aveva “visto” la Sala degli Archivi di Atlantide.

Q: Cosa ne pensi delle analogie riscontrate tra la piana di Giza e le strutture geometriche osservate nella pianura di Cydonia su Marte?

Adriano Forgione: Non ne penso nulla, nel senso che per dare una mia opinione su qualcosa devo fare ricerca personale. Non convincendomi gli studi di Hoagland e non potendo andare su Marte a verificare, lascio la porta aperta ad ogni possibilità senza pronunciarmi.

Q: Il 2012 è alle porte, il pianeta accelera la sua frequenza e l’essere umano non ha ancora trovato il modo di condurre una vita di pace con i suoi simili mentre nel mondo spesso si sente parlare di contatti tra uomini ed alieni e di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Ammesso tu creda ci sia del vero in tutto questo a tuo parere, cosa dobbiamo aspettarci dall’avvento della 5 era, preannunciata dai Maya?

Adriano Forgione: Come dicono i moderni custodi della tradizione maya, attendiamo i segni del cambiamento. Personalmente credo che siamo già dentro questa trasformazione ma che essa durerà a lungo. Il 2012 è solo un segnale, una pietra miliare che indica verso dove siamo diretti, verso l’inizio del nuovo anno zodiacale, che nascerà con il giorno dell’Acquario, l’ingresso del sole nella sua casa zodiacale. Ci stiamo entrando, ma ciò non vuol dire che improvvisamente ci troveremo in una catastrofe oppure in un nuovo mondo.

Q: In ogni parte del mondo persino qui da noi in Sardegna sono stati rinvenuti scheletri di umani dalle incredibili dimensioni, qual’è la tua opinione, da dove provenivano questi esseri?

Adriano Forgione: Ho la fortuna di collaborare con Klaus Dona, il cacciatore di giganti. Ho visto e toccato un molare di uno di questi esseri e non posso non credere a quello che mi ha detto l’amico archeologo americano Wayne May, circa il ritrovamento di una tomba di giganti in Ohio, attualmente tenuta segreta per evitarne la distruzione. Non credo che venissero dallo spazio, piuttosto credo che siano quanto resta di un’epoca remota e prediluviana.

Q: Il popolo di Atlantide mito o realtà?

Adriano Forgione: Avrete capito che per me, attualmente, è una insindacabile realtà.

Q: Nel Timeo si legge”…Dicono infatti i nostri testi che la vostra città arrestò un enorme esercito, che con prepotenza stava avanzando contro tutta l’Europa e l’Asia insieme, proveniente da fuori, dal mare Atlantico: allora infatti quel mare era navigabile, perchè c’era un’isola di fronte allo stretto chiamato (come dite voi) Colonne d’Eracle. Quell’isola era più ampia della Libia e dell’Asia messe insieme…”. Ritieni affidabili o fuorvianti le dichiarazioni di Platone?

Adriano Forgione: No, ma Platone da storico, filosofo e iniziato mischiò bene le carte. Fuse fatti storici e simbolismo, per creare una metafora il cui messaggio occulto avrebbe potuto essere compreso in ogni epoca da chi sarebbe stato in grado di leggere i simboli. Personalmente sono d’accordo con Graham Hancock che identifica Atlantide come una civiltà mondiale espansa su tutte le coste del mondo di allora, poi svanito a causa del sollevamento del livello dei mari in seguito all’ultima fase di deglaciazione tra il 10.500 e l’8.500 a.C., fatto che diede origine al mito del diluvio.

Q: Se la loro fine è da attribuirsi ad un evento naturale credi che questo possa verificarsi ancora?

Adriano Forgione: Credo di sì. Gli eventi planetari sono ciclici. Gli Antichi questo lo sapevano molto bene e poi i segni iniziamo a vederli anche noi.

Q: Edgar Cayce, il famoso medium americano previse il ritorno di Atlantide, vuoi dire qualcosa al riguardo?

Adriano Forgione: La sua è una delle figure più affascinanti del XIX secolo. Alcune previsioni si sono avverate e dunque va preso sul serio. Nello specifico la questione della Sala degli Archivi sotto la Zampa destra della Sfinge è al centro di ricerche non ufficializzate che pare si svolgano a Giza. Io stesso ho pubblicato su FENIX delle foto inedite di Zahi Hawass che perfora proprio in quel punto affianco alla Sfinge, anche se le motivazioni ufficiali sono quelle del controllo dell’acqua sotterranea. Ma Cayce era anche un grande interprete della Bibbia.

Q: Qual’è il tuo parere sul mistero dell’Arca dell’Alleanza e del rotolo di rame trovato a Qumran?

Adriano Forgione: Nella storia dell’Arca c’è del simbolismo e della verità storica. Personalmente credo che l’Arca fosse un simbolismo e non un oggetto reale. Ogni Arca presente e passata è solo un oggetto simbolico di un alleanza che ha nell’Uomo divino la vera Arca dell’Alleanza. L’Uomo divino, colui che diviene un Cristo, un Illuminato dalla Spirito, proprio come fece Gesù, è la vera Arca dell’Alleanza. tant’è vero che fu egli a sancire la Nuova Alleanza, dopo che la prima, quella di Mosè, venne gettata alle ortiche.

Q: Adriano potresti spiegarci il significato della Coscienza Cristica e il tuo pensiero in merito alla possibilità che scenda sull’umanità forse nei nostri tempi (come sembra indicato nelle profezie e nelle parole di Edgar Cayce)?

Adriano Forgione: La Coscienza Cristica è una Vibrazione, una nuova vibrazione che si manifesta ad ogni fine ciclo zodiacale e che prepara la nascita della nuova qualità energetica che caratterizzerà il nuovo ciclo. Oggi siamo alla fine del lungo ciclo di 26.000 anni, il calendario o ruota zodiacale sta per iniziare nuovamente da zero, l’Acquario, e dunque il cambiamento sarà generale, manifesterà un nuovo inizio e dunque la presa di coscienza di chi siamo veramente.

Q: Quanto sono affidabili le notizie ufficiali della Nasa riguardo la situazione delle tempeste solari in atto e, a tuo avviso, esistono fonti affidabili alternative?

Adriano Forgione: Più affidabile della NASA non c’è nessuno. Ma questo era stato già previsto da tutte le civiltà. Quando Gesù nel Vangelo parla di segni nei cieli alla fine del tempo (e indica questo tempo che sta volgendo al termine) fa riferimento anche alle potenze celesti, vale a dire sole e pianeti.

Q: Qual’è lo stato attuale dell’informazione al pubblico riguardo certe tematiche delicate ed infine quanta disinformazione esiste in circolazione?

Adriano Forgione: C’è ancora tanto da fare, ma molto è stato fatto. Oggi la gente è più consapevole e ha molti strumenti per potersi informare. Una volta il sapere era proibito. Oggi, con un po’ di buon senso e apertura mentale, senza farsi condizionare da nessuno, sia che sia nel sistema o che lo critichi, ci si può rendere conto di una realtà così nascosta che è sempre stata davanti ai nostri occhi.

Vale a dire che non siamo mai stati liberi e che la libertà si guadagna solo con l’abbattimento delle sovrastrutture che il sistema ci pone fin dalla nascita, da quelle religiose a quelle politiche, da quelle sportive a quelle sociali. Bisogna elevarsi se non si vuole finire fagocitati dal sistema, perchè questo è strutturato proprio per creare degli schiavi che non sanno di esserlo.

Q: Per concludere Adriano vuoi parlarci di qualcosa in particolare?

Adriano Forgione: Se avete dubbi scrivetemi a: adrianoforgione@gmail.com. Inoltre tenete d’occhio le mie riviste in edicola, FENIX e XTIMES. Sono espressione di un libero pensiero che aiuta a capire chi siamo. FENIX, circa tutti i misteri del passato e del sacro. XTIMES su tutto ciò che concerne UFO, Contatti con altre dimensioni e intelligenze, Controinformazione, Cerchi nel Grano etc.

Q: Adriano grazie di essere stato con noi su Altrogiornale, è stato un piacere chiaccherare con te, continueremo a seguirti in edicola sulla rivista Fenix e vogliamo ricordare ai nostri lettori che potranno richiedere qualsiasi informazioni sulla rivista scrivendo a: xpublishing@gmail.com oppure adrianoforgione@gmail.com

Adriano Forgione: Se vogliono possono anche connettersi a Facebook alla pagina FENIX Mag e chiedere l’amicizia oppure al mio blog

Q: Un abbraccio di cuore

Adriano Forgione: Un abbraccio a Voi.