Io, Maestro Massone

Il Giornale Online
a cura dello Staff di www.daltramontoallalba.it/

PRESENTAZIONE
C’e’ chi non si nasconde nell’ammettere d’essere Massone, ritenendo che solo una corretta interpretazione possa far luce su un movimento di pensiero che nel corso dell’ultimo millennio è stato sempre coerente con i suoi principi ed ha generato illustri personaggi che molto hanno dato all’umanità. Mi chiamo Dante e sono da parecchi anni affiliato alla Massoneria. Sono stato iniziato in Panama molti anni fa, in seguito alla richiesta di una carissima persona. Il mio percorso verso questa direzione parte da molto tempo addietro, probabilmente era insito nel DNA poiché il mio bisnonno, agiato nobile dell’entroterra marchigiano proveniente dalla Francia, di punto in bianco ritenne corretto seguire Garibaldi (eccellente esempio di Maestro Massone) nella sua lotta per i diritti di libertà, uguaglianza e fratellanza.

Devo affermare che fui tentato di entrare anche in un occasione precedente, quando ricoprivo la carica d’amministratore di un emergente impresa edile. Ma il mio istinto mi portò a non accettare giacché in quella richiesta d’iscrizione subdorai l’incitazione alla corruzione, al malcostume, e all’essere “manipolato” per cause puramente commerciali e di potere. Oggi posso dire, a maggior ragione, che la Massoneria ha anche quest’aspetto poco edificante, ma domando: Qual è la famiglia o gruppo o associazione dove non esistono opportunisti, e persone che ne fanno parte solamente per meri benefici personali? Voglio specificare e rilevare che ciò che andrò a scrivere non è la verità assoluta della Massoneria, bensì il modo di pensare di un suo partecipante; sarà inequivocabilmente differente da altri appartenenti. Voltaire amava dire: Fratello mio, non puoi immaginare come amo essere differente da te, perché solo la differenza genera un confronto costruttivo volto al miglioramento delle parti ed al bene dell’intera umanità.

L'INTERVISTA
[color=#ff0000]Quando e perché sei entrato nella Libera Muratoria?[/color]

Avevo circa 25 anni quando, imprenditore di successo (consentitemi il termine) fui avvicinato da un personaggio che mi ventilò la possibile affiliazione ad una loggia enigmatica (lascio a voi il nome tristemente famoso). Mi fece domande e proposte strane che in quel momento non reputai idonee a farmi fare quella scelta. Oltretutto devo anche dire che la mia cultura storica era molto limitata quindi non vedevo altra visione per la Massoneria che congrega di persone importanti e di potere con il compito di tramare tra loro per concludere affari remunerativi. Nel corso degli anni successivi iniziai ad interessarmi alla storia dei templari, e mano a mano che andavo avanti nasceva in me la consapevolezza che la Massoneria non fosse solo quello che avevo pensato ma ben oltre. Significativa fu poi la lettura di vari libri dove scoprii che Garibaldi fosse stato un Maestro Massone. Devo anche dire che il mio bisnonno fece la sua parte, indirettamente.

Infatti racconta la storia della mia famiglia che questo avo ad un certo punto della vita, lasciò una famiglia con enormi patrimoni economici per seguire il generale nella sua corsa alla difesa della Libertà nel mondo. Trasferiamoci ora verso la fine del millennio, parlo dell’anno 1995, dopo quindici anni, quando mi trasferii in Panama. Continuavo ad essere sempre più appassionato per la storia medioevale e dei Templari. Scovata una vecchia libreria nella capitale panamense, presi l’abitudine di frequentarla regolarmente conoscendo così il proprietario, un arzillo quanto erudito signore, al tempo ottantenne, col quale presi confidenza. Nel corso delle nostre lunghe chiacchierate sui templari, venne fuori l’argomento Massoneria ed esposi a lui, ingenuamente, il mio desiderio di poterla conoscere approfonditamente. Lui non mi disse niente per i seguenti sei mesi. Seppi dopo che mi segnalò alla sua Loggia ed altri Fratelli mi osservarono a lungo.

Poi lui un giorno mi chiese se avevo ancora il desiderio di conoscere la Fratellanza ed a un mio ancor più deciso cenno affermativo mi chiese di firmare un modulo con la richiesta di affiliazione. Passarono altri tre mesi, diversi incontri con altre persone che mi scrutarono, mi osservarono, mi valutarono, infine fui iniziato. Potrei solo trattare di spiegare la gioia che provai anni dopo la mia iniziazione nel visitare una Loggia di un altro paese latino americano e vedere nel libro degli ospiti il nome di Garibaldi con quello del mio bisnonno.
[color=#ff0000]Cosa simboleggia per te la Massoneria? [/color]

Domanda vasta ed ampia alla quale cercherò di dar una risposta coincisa. Vediamo un pò: La Massoneria simboleggia per me il mezzo attraverso il quale poter crescere, intellettualmente e spiritualmente. So di poter contare sull’immensa memoria trasmessa oralmente nel corso dei secoli da una indeterminata colonna di Fratelli con i quali ho in comune tre valori indissolubili: la Libertà, l’Uguaglianza e la Fratellanza. Vi svelo una frase indicativa che si ripete nel corso dei rituali e che poi è un’altra risposta alla vostra domanda:”Sono qui per scavare pozzi fondi ai vizi ed elevare templi alle virtù.” Invito comunque a leggere il proseguo dell’intervista dove elencherò i principi massonici,tramandatasi per secoli,principi che condivido. Condivido, concludendo una poesia del Fratello W .v . Goethe che dice: Che cos’è la Massoneria?

In casa è bontà

In affari onorabilità

In società é cortesia

Nel lavoro è onestà

Con gli infelici è compassione

Contro l’ingiustizia è resistenza

Per la debolezza è aiuto

Davanti ai codici è lealtà

Contro la falsità è smemoratezza

Per i felici è compiacimento

Per l’umanità è dedizione

Con il prossimo è umiltà e tolleranza

Al cospetto di dio è Amore
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Molti “profani” in questo momento si staranno chiedendo: ma in parole povere, questo ordine cos'è?[/color]

La Massoneria soggettivamente si richiama a una tradizione iniziatica, trasmessa da uomo a uomo fin da epoche immemorabili. La Massoneria universale, e’ una associazione filantropica con il fine ultimo di poter elevare alla maggior consapevolezza l’Umanità. Se vogliamo dare una definizione antropologica possiamo dire che la filosofia massonica é laico e non esclusivista. Definisco laico quando la natura dell’uomo viene definita a prescindere dal suo rapporto con Dio. Definisco non esclusivista (potrebbe sembrare contraddittorio con la visione che si ha al di fuori della Massoneria) quando si fonda su valori comuni che appartengono sia alla propria antropologia che ad altre antropologie.

Queste affermazioni filosofiche non sono mie, appartengono ad un filosofo contemporaneo, Giuliano di Bernardo, controverso Massone. Devo dire, per chiarezza espositiva che concordo su questo punto col Fratello Di Bernardo. Come collegamento storico molto si scrive e si legge. Sono stati chiamati in causa il sacerdozio egiziano, i misteri eleusini, i pitagorici, gli esseni, le sette gnostiche e zoroastriane, il mitraismo, i druidi, il sufismo persiano e arabo, la qabbalah ebraica, i Templari, i catari, i Fedeli d’Amore, gli alchimisti, l’ermetismo rinascimentale, i Rosa Croce: in breve, l’intero retroterra esoterico della civiltà occidentale e del vicino Oriente.

Nonostante una pluralità di sorprendenti affinità e talvolta di coincidenze, nessuna vera prova sussiste in merito a eventuali rapporti di identità o di continuità tra qualcuno di questi supposti antecedenti e la Massoneria. Diverso è il discorso per quanto concerne l’influenza che alcuni di essi possano aver esercitato nel processo di formazione della Massoneria moderna. Parliamo un attimo anche del segreto, o presunto segreto, che si vocifera la Massoneria abbia insita in se: Coloro che si determinano a farsi iniziare liberi muratori soltanto per pervenire a conoscere del segreto, possono sbagliarsi, perché può capitar loro di vivere cinquant’anni maestri muratori senza mai giungere a penetrare il segreto di questa confraternita. Il segreto del libero muratore è inviolabile per sua propria natura, perché il libero muratore che lo conosce, lo conosce soltanto per averlo indovinato.

Egli non lo ha appreso da alcuno. L’ha scoperto a forza di frequentare la loggia, di osservare, di ragionare e di dedurre. Quando egli vi è pervenuto, si guarda bene dal partecipare la sua scoperta a chicchessia, fosse anche il suo miglior amico e fratello massone, poiché, se costui non ha avuto il talento di penetrare il segreto, non avrà neppure quello di trarne partito apprendendolo oralmente. Questo segreto sarà dunque sempre un segreto.

Tutto quello che si fa in loggia deve essere segreto; ma coloro i quali per una disonesta indiscrezione non si sono fatto scrupolo di rivelare ciò che vi si fa, non hanno certo rivelato l’essenziale. Come avrebbero potuto rivelarlo se non lo conoscevano? Se l’avessero compreso, non avrebbero rivelato le cerimonie. Altra cosa è la riservatezza, ossia la facoltà di ogni associazione liberamente costituita di pubblicizzare o di non pubblicizzare le sue attività, quando non siano illecite o vietate dall’ordinamento giuridico.

A questo riguardo va precisato che comunque pressoché tutti i rituali dei lavori muratori e delle relative cerimonie di iniziazione sono stati stampati in ogni lingua, a partire almeno dal terzo decennio del XVIII secolo, e che i nominativi dei dirigenti, così come le ubicazioni delle logge, sono sempre stati noti. Voglio comunque aggiungere per essere estremamente chiaro che non condivido, così come non lo condividono la maggior parte dei Fratelli, tanto per non andar lontano nella memoria, quello che cercò di fare L. Gelli con la P2. Inoltre, non voglio nascondere che ci sono stati, ci siano e ci saranno fratelli massoni che adoperano la Massoneria a puro scopo commerciale affaristico, per il proprio disegno di arrecare proventi alle proprie tasche. Ma questo fa parte del gioco della vita. In quante famiglie integerrime sono nate persone che ne hanno calpestato i valori per scopi a loro più consoni?

[color=#ff0000]La squadra e il compasso, due simboli pregni di significato esoterico. Cosa riconosce in essi la Massoneria?[/color]

Sin dai tempi remoti l'umanità si è sempre servita dei simboli per esprimere e rappresentare le proprie idee. Ogni cosa è soggetta a variazione. Le parole cambiano, possono essere spesso ingannevoli o inadeguate, mentre i simboli rispecchiano completamente e invariabilmente la complessa realtà che sono chiamati ad esprimere. Partiamo dal fatto che il rituale Massonico nasce dalle antiche credenze della corporazione dei muratori operativi, costruttori di cattedrali. In conseguenza di ciò si e’ voluto dare una valenza simbolica agli oggetti che usavano tali costruttori. Ritengo che la simbologia sia stata adottata proprio per la difesa dei propri “segreti”intesi come modus operandi.

Penso anche che la riservatezza, quindi, sia derivata dal non voler permettere a qualsiasi persona di millantare credito nel dichiararsi costruttore, carica molto ambita in quei tempi, senza prima aver passato tutta la serie di esami che portano un’apprendista alla sapienza di un Maestro. Nel settecento questa iper riservatezza che sconfinava anche nel segreto, era dovuta principalmente dal fatto che questi uomini si trovavano nel pieno contesto di assolutismo politico, nel quale un dialogo inter-religioso, ed inter-classista sarebbe stato sanzionato e punito in modo estremamente violento e persecutorio. Passiamo quindi ai simboli: Il muratore operativo usava la squadra per tracciare angoli perfetti nella costruzione dei muri. Il libero muratore usa la squadra per camminare sempre retto nel percorso della vita comune.

Il muratore operativo usava il compasso per disegnare cerchi. Il libero muratore usa il compasso per circoscrivere le proprie passioni. Inoltre possono essere interpretati così come di seguito riportato:

la squadra, duplice nei suoi bracci che rappresentano tutti gli antagonisti, soprattutto il diritto ed il dovere. Il compasso rappresenta l’irraggiamento della ragione per valutare i fatti, per misurare il rapporto tra l’io e non io.

[color=#ff0000]Sappiamo che esiste una incredibile vastità di ordini e obbedienze Massoniche riconosciute, potresti elencarci le correnti principali e le loro gerarchie?[/color]

Potrei anche eruditamente fare quest’elenco, scartabellando tra internet e libri. Ma lo potete fare anche voi, liberamente. Mi preme invece sottolineare come l’organizzazione della Massoneria si fonda sull’unità di base inderogabile, costituita dalla loggia. Si tratta di un gruppo, costituito da almeno sette individui e strutturato su base gerarchico- funzionale, relativamente autosufficiente e idoneo a lavorare in modo rituale nei tre gradi universalmente riconosciuti da tutta la massoneria a livello mondiale: apprendista, compagno d’arte e maestro.

Una pluralità di logge dà vita, attraverso un sistema federativo su base nazionale, a una Grande Loggia (in alcuni Paesi, come l’Italia e l’Olanda, denominata Grande Oriente), che di norma ha giurisdizione esclusiva sul territorio dello Stato in cui è insediata, in base al principio di esclusività territoriale: essa sola può autorizzare la fondazione di nuove logge e controllare il regolare funzionamento di quelle esistenti. Una Grande Loggia possiede organismi di autogoverno ed è presieduta da un gran maestro, al quale è affidato il potere esecutivo, mentre quello legislativo è esercitato dalla periodica assemblea generale (detta per estensione Gran Loggia o, in altre massonerie, Convento) di tutte le logge regolari, attraverso la presenza dei loro maestri venerabili o di loro delegati.

Il gran maestro, inoltre, rappresenta la Grande Loggia nei rapporti con le singole logge e con il mondo “profano” e con le Grandi Logge di altri Paesi, le quali si riconoscono reciprocamente sulla base della “regolarità”, ossia della conformità alle caratteristiche (i cosiddetti landmarks) considerate fondamentali e irrinunciabili. Il Gran Maestro è coadiuvato da una giunta di collaboratori, che ricalca nei titolo e nelle funzioni la fisionomia della loggia: un primo e un secondo grande sorvegliante, un grande oratore, un gran tesoriere, un gran segretario, i sostituti del gran maestro (deputati del gran maestro o, nel Grande Oriente d’Italia (G.O.I.) , i due grandi maestri aggiunti), eventuali altri aggiunti.

Sinonimi di Grande Loggia, sempre intesa come federazione di logge su base nazionale, sono Obbedienza e Comunione, nei significati rispettivi di federazione di logge che si assoggettano a un’unica autorità nell’ambito di una determinata giurisdizione nazionale e di comunità di logge organicamente collegate da un complesso normativo e da strutture organizzative comuni. Il termine Ordine, di ascendenza religiosa o cavalleresca, può designare, a seconda dei casi, sia la singola Grande Loggia sia la massoneria universale, indipendentemente dalle diverse aggregazioni nazionali e in un’accezione sovra-nazionale. Nello stesso senso, sebbene non da tutti apprezzato e impiegato, ricorre quello di Istituzione. Ogni Grande Loggia oggi esistente trae origine direttamente dalla Gran Loggia di Londra fondata nel 1717 (la quale ha assunto dopo circa un secolo la denominazione di Grande Loggia Unita d’Inghilterra) o da un’altra Grande Loggia, a sua volta fondata da quella inglese.

Per questo motivo la G.L.U. d’Inghilterra si è attribuita (e le viene generalmente riconosciuta) la denominazione di “Grande Loggia madre del mondo”: ma questo appellativo, l’autorità morale che ne deriva e il ruolo di severo guardiano dell’ortodossia massonica che di fatto questa Grande Loggia ha svolto e continua a svolgere, non implicano alcun primato di essa né alcun rapporto di subordinazione nei suoi confronti da parte delle altre Grandi Logge. Infatti, non è mai esistita un’organizzazione massonica sovranazionale alla quale sia stata o venga riconosciuta autorità gerarchica sulle singole Grandi Logge, le quali sono tutte autocefale e indipendenti. Persino modesti tentativi, effettuati in passato, di dare vita a organismi di reciproca informazione tra le diverse Grandi Logge sono tutti presto o tardi falliti, anche a causa della decisa opposizione manifestata costantemente a questo riguardo dalla G.L.U. d’Inghilterra.

Nonostante differenze più o meno sensibili tra le diverse Grandi Logge, tutte si conformano più o meno fedelmente ai princìpi stabiliti dalle Costituzioni approvate nel 1723 dalla G. L. di Londra, antenata prossima – come si è detto e come si vedrà meglio più oltre – dell’attuale G.L.U. d’Inghilterra. E tutte, a livello dei tre gradi universalmente praticati, seguono usi, simboli e rituali approssimativamente sovrapponibili o equivalenti, sì da mantenere tratti di identità comune.

Oggi purtroppo specialmente in Italiala carica massima di un Gran Maestro di un Gran Oriente “vale”un miliardo di vecchie lire di compenso. Potete immaginare quindi come questa componente dei nostri giorni abbia influito poi sulle innumerevoli frammentazioni presenti nel nostro paese. Questo mio giudizio e’ estremamente personale, ma non nasconde quella che poi e’ una delle verità sulla cupidigia dell’uomo, nei confronti del benessere economico.

[color=#ff0000]A tuo parere, quanto è rimasto dell'antica ritualità a cui l'ordine si ispira? Le parole che vengono pronunciate in Loggia durante i “lavori” hanno ancora il significato di un tempo o lo hanno perso nel corso dei secoli?[/color]

Ritengo che la ritualità possa essere rimasta immutata, perlomeno dal 1700, quando iniziarono a scrivere quello che prima era tramandato oralmente, nell’ambito della ritualità. Chiaramente alcuni Ordini, od osservanze hanno poi interpretato in maniere differenti gli scritti originali, ma di fondo il rituale e’ quello, e credo personalmente che anche alle soglie del terzo millennio sia strumento capace e produttivo per far crescere un libero muratore nell’edificazione del suo tempio.Se c’e’ stato un cambiamento, probabilmente e’ avvenuto agli albori del 1800, quando in Inghilterra la Massoneria era divisa tra antichi (ancients) e moderni (moderns): quest’ultimi, anche per ragioni politiche, hanno avuto la meglio (purtroppo dico io) raspando dal disegno originale alcuni particolari.

[color=#ff0000]Sappiamo che l'Ordine accetta unicamente persone ben conosciute dagli stessi affiliati, come mai? E' un modo per proteggere la Loggia o solamente per vietare l'ingresso ai non desiderati? Se evoluzione spirituale deve essere, perché non per tutti?[/color]

La Massoneria e’ per tutti, ma non tutti sono per la Massoneria. Le rispettabili Logge “accettano tutti i profani che vogliano accedere alla conoscenza degli antichi segreti e vogliono raggiungere la luce“. Per poter essere accettato il candidato deve fare richiesta spontanea, deve essere libero e di buoni costumi, di maggior età, senza precedenti penali e non deve essere ateo. Posso di seguito elencare i principi massonici nei quali un candidato si deve riconoscere:

-La Massoneria proclama, dalle sue origini, l’esistenza di un principio creatore, Dio, che riconosce e venera sotto il nome di Gran Architetto dell’Universo.

-Non impone limite a liberi studi della verità, e per garantire a tutti questa Libertà esige assoluta tolleranza.

-La Massoneria è aperta, perciò,a gli uomini di tutte le nazionalità, di tutte le razze, di tutte le credenze.

-Essa limita nei suoi lavori le discussioni su politica e religione, ed accoglie tutto il prossimo, qualsiasi sia la sua opinione sulla politica e religione, fermo restando la caratteristica di essere una persona libera e di buoni costumi.

-La Massoneria tiene come oggetto combattere l’ignoranza sotto tutte le sue forme; è una società fraterna il cui programma si riassume in obbedire le leggi del paese, vivere con onore, praticare la giustizia, amare i suoi simili e lavorare senza riposo per il bene dell’umanità e per il suo progresso pacifico.

-Per elevare l’uomo ai propri occhi, per farlo degno della sua missione sulla terra, la Massoneria sostiene che in principio Dio ha dato all’uomo il bene più prezioso, la libertà, patrimonio dell’umanità intera, raggio di luce così alto che nessuno ha diritto a spegnere o abbassare e che e’ l’origine dei sentimenti di onore e di dignità.

-Dalla preparazione del primo grado sino a raggiungere i gradi più elevati, a prima condizione, senza la quale non si concede niente all’aspirante, è una reputazione e dignità incontestabile.

-Agli uomini che erigono la religione come supremo consenso, la Massoneria dice: coltivate le vostre religioni con fede, seguite le ispirazioni delle vostre coscienze; la massoneria non è una religione, non ha un culto.

-Agli uomini che temono le discussioni politiche la Massoneria dice: io limito nelle mie riunioni tutte le discussioni politiche, il dibattito politico di altezza è gelosamente ponderato per la tollerante sapienza del venerabile maestro; sei per la tua patria servo fedele e geloso. Per i più l’amore per la patria si concilia anche con la pratica di tutte le virtù.

-La morale Massonica è la morale più pura, più alta: ha per base la prima di tutte le virtù: la Fratellanza. Il vero Libero Muratore fa del bene ed estende tutte le sue attenzioni sopra tutte le disgrazie, qualsiasi siano, e nella proporzione delle sue forze. Di conseguenza non può far a meno di avversare con disprezzo la immoralità.

-Per sviluppare con certezza gli ideali della Massoneria, il Libero Muratore deve praticar il rigoroso segreto dei lavori, che è tradizione ausiliaria della Istituzione; la prudenza nell’operare, che è garanzia di giustizia; l’edificazione che è, per esempio, forza morale per eccellenza; il disinteresse nell’azione, che è il seme del prestigio; la abnegazione personale che accentua il potere delle idee; la discreta propaganda che è fertilissimo seme; la perseveranza nel lavoro che è augurio del buon esito; e come centro verso il quale convergere tutte queste energie, la Luce che diffonde il Sapere, la Verità e la Virtù sino a che siano insite in tutti e ognuno dei membri della Umanità.

-Come necessità urgente per la diffusione della Verità e della Libertà, la Massoneria proclama e s’impegna alla istruzione popolare,”Carità spirituale, più valida che la carità materiale”, dedica i suoi maggiori sforzi affinché in tutte le città, in tutti i paesi in qualsiasi società umana per piccola che sia, sino a qualsiasi luogo, esistano menti che sappiano apprezzare, propagandare e utilizzare le ultime conquiste scientifiche e filosofiche, per dissolvere così la densa ombra che avvolge l’ignoranza e intolleranza sopra la umanità.

-La educazione, per finire, e’ uno dei più alti ideali della Massoneria.

I candidati non necessariamente devono essere ben conosciuti dagli stessi affiliati, ma credo che sia giustificato il veto di un appartenente della Loggia verso il richiedente che magari rispetto agli altri lo conosce, perché capisce che il desiderio e’ solo appartenere ad una confraternita da dove attingere solo favori personali. Mi piace l’eufemismo che definisce la Massoneria come un enorme vassoio dove liberamente chi ha da prendere prende e chi ha da dare da; Semplicemente sapendo di star tra altre persone che la pensano e si comportano nell’ugual maniera.

[color=#ff0000]Massoneria e Chiesa, un binomio scottante; cosa spaventa di questo ordine ancora oggi nel ventunesimo secolo? Come mai la Chiesa continua a vestire l'Anticristo di squadra e compasso?[/color]

Come già scritto precedentemente, non c’è nessun legame certo tra la Massoneria e l’Ordine Templare, ma sicuramente si riconoscono nei rituali della prima alcune caratteristiche dell’altra organizzazione. Li accumulavano (templari e costruttori di cattedrali) comunque vari aspetti, come quelli del rigore morale, della ricerca della verità, della ribellione contro la ipocrisia. Detto questo bisogna capire che la Chiesa aveva il timore di ciò che i templari conoscevano sulla vera storia della chiesa sin dai suoi albori. Non è menzogna dire che il Cristianesimo e’ stata l’ultima religione in ordine di tempo che ha assunto attinto a piene mani nelle altre religioni facendo suoi simboli e credenze “pagane”.

La chiesa, l’unico mezzo di comunicazione dei tempi (non dimentichiamo che i libri furono copiati e distribuiti sotto il suo completo controllo)s’è trovata di fronte quest’associazione che tramandava oralmente ma soprattutto liberamente senza censure i suoi dogmi insieme alla ricerca delle verità, anche sulle origini del cristianesimo. Ha cercato di sopraffare la controparte con i mezzi a sua disposizione. Possiamo quindi immaginare il perché della demonizzazione della Massoneria. Voglio dire, comunque che ci furono due papi che entrarono nell’Ordine Massonico dando credito all’Ordine stesso. Ma non furono sufficienti. La Massoneria rimprovera la Chiesa di non chiarire certi aspetti oscuri della storia, manipolati dalla stessa a suo uso e consumo.

Credo che la chiesa comunque cerchi di avversare la Massoneria in quanto questa osservanza tende a spronare l’uomo, attraverso la ragione, alla ricerca della verità; la chiesa, secondo me, limita tale ricerca, quando più si fa approfondita, con la fede. Per concludere credo che sia stato fastidioso per la chiesa il fatto che La Massoneria fondi la sua esistenza sulla convinzione che la Verità non è una proprietà di istituzioni o persone, ma debba rappresentare un fine cui ogni singolo fratello sia tenuto a tendere, condividendo le diversità di fratelli che mai avrebbe potuto incontrare altrimenti, perché differenti per razza religione o cultura, attraverso la sua ritualità che tutti unisce.

Per questo motivo sin dal Settecento si è dovuta scontrare con tutte le forme di totalitarismo e d’intolleranza politica degli stati non democratici, che subito temettero la pericolosa libertà che essa permetteva, e vale a dire di parlare tra squadra e compasso senza ferire i fratelli, per lavorare per il progresso dell’umanità, sia attraverso un lavoro interiore di costruzione del Tempio individuale, ma anche attraverso un lavoro collettivo che orienti la società verso il Bene di tutti.

[color=#ff0000]Come vedi l'avvenire dell'Ordine? Quale ruolo ricoprirà nelle future generazioni?[/color]

Se e’ vero che, seppur con cambi marginali la Massoneria è arrivata sino ad oggi, non vedo il motivo perché non possa proseguire verso il futuro. Non dimentichiamo che Massoneria sono anche 170 ospedali nel nord e sud America che curano gratuitamente i bambini bisognosi. Massoniche sono anche varie ed anonime associazioni che danno aiuto ai poveri in alcune città in Italia ed Europa. Queste opere oramai sono capisaldi per il contesto attuale e futuro. Ritengo che sino a quando possano esistere persone che si interessano spassionatamente nell’aiutare il prossimo la Massoneria possa continuare il suo mandato. Cambiando i tempi, la Massoneria, sta cambiando. Nel senso che è e sarà più agevole operare senza il velo che, come spiegato sopra, aveva un suo fondamento.

Oltretutto la Massoneria rispetta rigorosamente la legge e ne pretende l’osservanza. Gli ultimi ostacoli legislativi (vedi l’assurda legge regionale marchigiana che vietava ad un massone di lavorare nella pubblica amministrazione) sono cambiati, annullati dalla Corte di Strasburgo. Sono altrettanto consapevole che alcuni dei facente parte della Massoneria abbiano commesso nefandezze storiche ma riflettiamo sempre sul fatto che qualsiasi associazione di persone può avere al suo interno buoni e meno buoni appartenenti.

Concludo affermando che, secondo me, la Massoneria possa sempre di più trovare ragione d’esistere in questi travagliati tempi, contrassegnati da una epica corsa folle verso il materialismo spicciolo, riportando l’uomo verso la ragione e spiritualità, in un corretto equilibrio tra avere ed essere. A tal riguardo segnalo anche un altro strumento , la livella, enfatizzata da Toto, principe de Curtis, nonché eccellente Maestro Massone. Con la livella noi equilibriamo la nostra vita, facendo si che il percorso sia retto e piano.

Concludendo, ho visto coi miei occhi a Rimini nell’annuale apertura dei lavori del GOI molti giovani, simbolo positivo di continuità, quindi ritengo e spero che la Massoneria possa avere un futuro prospero, ed un influenza positiva seppur sempre riservata.
[color=#ff0000]Cosa ne pensi del sito www.daltramontoallalba.it?[/color]

Sono entrato a conoscenza del sito attraverso uno degli ideatori e fondatori. Ci siamo scambiati molte idee e credo che entrambi ne abbiamo tratto giovamento. E’ stato quindi naturale dopo aver conosciuto Michele, trovare l’interesse in un sito che condivido, seppur abbastanza lontano dai miei attuali interessi. Però sono un’inesauribile curioso, consapevole del fatto che più credo di sapere dopo aver studiato e letto e meno sò dell’enorme Universo che mi circonda. Mi sento di dar un consiglio ai giovani riportando una frase di un vecchio massone: Tutto e’ giusto, tutto e’ perfetto. Traduco il pensiero di questo grande uomo dicendo che credo fermamente che il Gran Architetto dell’Universo (o Dio, o Maometto. ecc. ecc.) abbia progettato un mondo perfetto.

Basta solamente saperlo e poterlo vedere sotto la corretta angolazione, purtroppo, o per fortuna (secondo dello spirito negativo e positivo) è l’uomo che poi determina lo svolgimento del progetto originario. Sforziamoci di vedere positivamente le cose intorno a noi creando un presupposto solido per seguire il progetto iniziale. Ritornando al sito, dopo una breve parentesi su temi a me cari, ribadisco la positività di un’associazione di persone che vogliono confrontarsi liberamente, possibilmente senza censura, su argomenti che loro reputano interessanti, cercando di trovare risposte non imposte e libere da ogni pregiudizio. Ringrazio quindi lo staff del sito Daltramontoallalba.it per avermi dato questo spazio e poter, seppur in piccola parte, aiutare chi ha interesse a capire la Massoneria.

Le domande dei nostri visitatori

[color=#ff0000]Anonima scrive: “Ho letto molti libri sulla Massoneria e li ho trovati estremamente interessanti, in molti di questi si parla di un terribile segreto celato da secoli dietro la confraternita. Si tratta di un mistero metafisico come la pietra filosofale o qualcosa di realmente palpabile?”[/color]

Io credo che il “terribile segreto” come tu lo definisci sia stato consegnato dai templari ed ereditato dalla massoneria operativa, cioè quella che esisteva ai tempi (1200 circa) e che si tramandava da labbra ad orecchio dei suoi appartenenti. Quando poi dopo il 1700 la Massoneria è divenuta speculativa, cioè filosofica, questo segreto si e’ convertito in “segreto della parola perduta”. Non e’ altro quello che qualsiasi Fratello trova in sé nella ricerca della verità. Ti consiglio comunque, cara anonima, di leggere le mie altre risposte dove approfondisco meglio questo tema.

[color=#ff0000]Luca da Bari scrive: “Come posso essere iniziato alla Massoneria?”[/color]

La Massoneria è per tutti, ma non tutti sono per la Massoneria. Prima di essere iniziato, caro Luca da Bari, devi, come si dice in gergo, bussare alla porta del Tempio, meglio se con l’aiuto di un fratello.”Bussare alla porta del Tempio” significa non altro che chiedere di essere preso in considerazione. Sarai esaminato, controllato, e poi, se superato l’esame ti verrà chiesto se vuoi entrare nella massoneria. Lo so, e’ un procedimento lungo, ma una delle qualità che un buon libero muratore deve avere e’ la pazienza.

Queste lentezze sono derivate anche dal fatto che spesso le Logge si trovano complete, e sin quanto, o per morte naturale, o per abbandono (sonno in gergo) non si trovino sprovvisti del numero necessario, non accettano altre “colonne”, o per meglio dire nuovi iniziandi. Quando dico con ”l’aiuto di un Fratello“ intendo dire che certe lentezze potrebbero essere superate, essendoci chi, all’interno della loggia, può dare un giudizio iniziale. Resta comunque ad insindacabile parere dei Maestri l’accoglienza o meno di un candidato, e non come si vocifera, dalla sola presentazione di un altro Massone.

[color=#ff0000]Silvia da Roma scrive: “Non credete di nascondervi un pochino troppo dietro la vostra secolare tradizione? Perchè la massoneria oggi nel 2004 vanta ancora il diritto di rimanere 'segreta'? Quali alte cariche ve lo permettono”?[/color]

Cara Silvia da Roma, non ci nascondiamo, la prova è che io sono qui! In aprile, a Rimini, si riunisce il Gran Oriente d’Italia, e per la maggior parte del tempo dell’evento l’ingresso è libero per tutti. Ci sono diversi siti ufficiali di molte Logge, in rete, e nessuna si nasconde. Bisogna distinguere la differenza tra riservato e segreto. La Massoneria è riservata, non segreta, e prova ne è che le liste degli appartenenti alle logge sono consegnate a tutte le questure della nazione.

[color=#ff0000]Anonimo scrive: “Un massone crede in un Dio? Qual'è il vostro concetto di divinità?”[/color]

Un massone, per essere massone, deve credere in un Dio (vedi altra parte dell’intervista). La Massoneria riconosce la Perfezione nella sola figura del G. A. D. U. (Gran Architetto dell’Universo), al quale proprio per tale ragione dedica i suoi Lavori. Il Massone non aspira alla Perfezione, sapendola irraggiungibile per l'essere umano, anche se Iniziato. Tende però a migliorare la propria condizione, le conoscenze e l'etica comportamentale, considerandosi quindi perfezionabile. Sa però che alla cima non potrà mai arrivare: il microcosmo è d’identica natura al macrocosmo, ma restano due identità di ben diversa rilevanza nel quadro universale e nel Tempio una parte del muro rimane incompiuta per ricordarcelo.

All'Uomo compete comunque il dovere d'operare caparbiamente su se stesso, per avvicinarsi il più possibile alla Perfezione divina, per quindi esserne miglior rappresentante nel complesso mondo del Creato che è chiamato a gestire. La parola perduta cui tendere, grado supremo di perfezione, non si acquista col denaro ma si può cercare con l’esercizio interiore, con la conoscenza di sé, che è il primo Dovere Massonico, poi con il secondo che è il Dovere verso gli altri, vale a dire la famiglia e lo Stato e infine col Dovere verso la Divinità col trionfo della pace e della concordia.

[color=#ff0000]Giampiero da Parma scrive: “Ho un caro amico affiliato da qualche anno ad una Loggia della mia zona. Abitando in un piccolo paese, il fatto di entrare in loggia ha creato delle voci popolari a dir poco terribili. Oramai la gente del paese sostiene che è alla stregua di un adepto di una setta satanica. Perché c'è ancora tanta ignoranza sull'argomento massoneria!?”[/color]

Caro Giampiero da Parma: capisco il tuo amico, anch’io vivo in un paesello, ma so anche che, da buon massone ha imparato a filtrare le voci popolari facendosele scivolare addosso. Ben più importanti per lui sono gli insegnamenti che potrà attingere dalla Loggia. Riguardo alla tua domanda sul perchè di tanta ignoranza, credo che sia dovuto da una parte alla campagna diffamatoria eseguita sistematicamente dalla Chiesa da secoli immemorabili; inoltre, in Italia, grazie all’opera del Fratello Gelli che ha gettato sulla Massoneria un velo infamante e poco consono alla sua essenza. Ribadisco come in qualsiasi associazione ci possano essere buoni e cattivi associati, ma ritengo anche che nel caso della Massoneria si sia enfatizzato, per le ragioni sopra descritte, solo i personaggi negativi.

Sapevate per esempio che Totò era Maestro Massone? E Garibaldi, Mazzini, Cavour? La maggior parte dei presidenti degli usa lo sono, così come Isacco Newton, come Kipling, come Pitagora, Trilussa, Voltaire. Aggiungo Mozart e Wagner, Rossini e Verdi. Volutamente ho citato nomi sparpagliati per origine e tempi di appartenenza. Molti altri Fratelli sono stati sconosciuti personaggi solo perchè non amavano ed non amano essere alla ribalta, sempre per quel velo di riservatezza che comunque cinge il capo di un buon massone. Nel mio specifico, visitando una loggia in Sud America, ho potuto toccare con mano l’esempio di uguaglianza: il Venerabile Maestro (colui che per un anno organizza la Loggia) era un maestro di scuola elementare ed il Presidente dello Stato un semplice Fratello.

[color=#ff0000]Marco da Roma scrive: “Secondo le leggi del pubblico impiego, un massone non può occupare un posto statale, possiamo ritenerlo un regalino del Fratello Gelli o questa legge è ancora più vecchia della P2? Questo non è forse una forma di razzismo ideologico?”[/color]

Concordo con te Marco da Roma, quando scrivi che è una forma di razzismo ideologico il fatto che un Fratello non possa occupare un posto statale. Il tribunale di Strasburgo ha annullato l’ultima legge regionale, specificatamente delle Marche, che vietava ad un Fratello Massone di ricoprire una carica pubblica. Queste leggi razziali, e credo che siano deliberate dopo ”l’effetto Gelli”, d’altro canto hanno fatto si che i massoni, per difendersi, siano stati nel corso dei secoli molto più che riservati. In altre parti del mondo non e’ così: ho visto con i miei occhi e col cuore felice molti edifici con tanto di placche indicanti i nomi dei Templi (in America ed in America Latina).

Da parte mia, comunque, non sempre ho usato la riservatezza: sono orgoglioso di essere massone e non lo nascondo (d’altronde sono qui per mia libera scelta); e’ chiaro che non l’ostento, perchè una delle nostre qualità deve essere l’umiltà. Ma quando c’è da difendere qualcuno a cui è limitata la libertà o l’uguaglianza io insorgo. Mi piace chiamare in causa il fratello Voltaire che disse:“Detesto ciò che dici, ma mi batterò sino alla morte affinché tu possa esprimere liberamente le tue idee”. Ora, scambio il posto e faccio a voi una domanda che nessuno/a ha fatto: perché nella Massoneria regolare non e’ prevista la presenza delle donne?

Fonte: http://www.daltramontoallalba.it